Una degustazione in abbinamento ai paccheri di Gragnano allo scoglio è stata sublime per enfatizzare ancor di più il valore del Fiano Biologico dell’Azienda Barone, il cui nome completo “Una Mattina,” porta una “virgola” dopo la parola Mattina, per dare un senso di “continuità narrativa”, oltre che di “nascita” e “novità”, è un prodotto ottenuto da colture estremamente naturali con utilizzo minimo di prodotti agronomici a bassissimo impatto ambientale. Assenza totale di solforosa aggiunta e non utilizzo di pratiche filtranti e chiarificanti, fanno di questo prodotto quanto di più naturale possa esistere. L’Azienda Barone è stata fondata nel 2004 a Rutino, nel Cilento, dalla passione di Giuseppe Di Fiore, Francesco Barone e Perrella, e ha previsto l’accurata ristrutturazione di una Cantina Sociale, trasformatasi oggi in una struttura suggestiva e pronta ad accogliere numerosi visitatori. I titolari, insieme all’ enologo Vincenzo Mercurio, hanno deciso di utilizzare tecniche colturali ed enologiche che pur muovendo nel solco della tradizione, danno importanza all’innovazione, come la “riconversione biologica”. Le uve dell’azienda provengono da vitigni Aglianico e Fiano, nomi ricorrenti in tutta l’enologia campana, e i vini che ne provengono (come il rosso “Pietralena” o il rosato “La mia prediletta”) hanno il suggello del “riconoscibile”carattere cilentano, grazie alla natura argillosa-calcarea del terreno e al clima della zona. Un vino dal sentore fruttato, molto intenso e morbido, piacevole da bere, con delle sensazioni palatali avvolgenti. Una scoperta piacevole frutto del lavoro e della cultura di un territorio a me caro, quello del Cilento, che conferma la natura vocata a grandi vini della Campania.