Non capita tutti giorni, nonostante la mia professione in qualche modo mi faciliti, di vivere una giornata così gustosa come quella organizzata a quattro mani dai Consorzi del Prosciutto Toscano DOP e della Finocchiona Toscana IGP, lo scorso venerdì 13 novembre.
Il primo incontro con la materia prima che sapientemente lavorata diverrà sublime prodotto per il palato, è iniziato allo storico Salumificio Gerini di Pontassieve (FI), dove le due proprietarie, tanto giovani quanto appassionate, ci hanno letteralmente spalancato le porte dello stabilimento (o meglio chiamarlo laboratorio, nonostante le dimensioni) dove alla faccia di vegetariani e vegani convinti, ci siamo addentrati tra mezzene e coscie di maiale che, grazie alla collaborazione dei bravissimi norcini e macellai della Gerini, presto sono stati abilmente tagliati, speziati, lavorati ed insaccati sia per divenire splendidi e gustosi prosciutti Toscani DOP che per arrivare nelle tavole dei gourmet sotto forma di morbide e appetitose finocchione toscane IGP.
Non è mancato un momento di full immersion per me e gli altri ospiti, quando sotto la supervisione divertita del personale e delle proprietarie ci siamo cimentati nella fase di “imbudellamento” dell’impasto di carni di maiale (il disciplinare ammette al massimo 7 tagli), finocchio, sale e pepe, appena lavorati, così da creare ognuno la propria personale finocchiona che al momento sta maturando nella “stufa” (locale a circa 24 gradi che agevola la fermentazione degli enzimi) per poi terminare la sua stagionatura nell’apposito fresco locale vestita con la sua sensuale calza a rete rossa che la contraddistingue dalle altre prelibatezze che le stanno accanto.
Il momento del commiato, come si conviene, è stato celebrato davanti ad una tavola imbandita dove i due prodotti principe la Finocchiona Toscana IGP e il Prosciutto Toscano DOP sono stati i padroni di casa, sapientemente accompagnati da un eccezionale Pecorino Toscano DOP, dai tradizionali ceci e fagioli lessi che conditi con un magico olio extravergine d’oliva prodotto con passione sulle colline di Reggello (il forziere del’oro verde della Toscana) da una delle due proprietarie della Gerini Carni. L’arrivederci (perché è doveroso ritornare in questi luoghi) ci ha introdotto alla seconda esperienza DOP della giornata. Attraverso la strada che da Pontassieve conduce a Firenze attraversando Rosano, siamo arrivati in uno degli angoli di Firenze che i più attenti hanno già ribattezzato il punto G (inteso come gourmet) della città del giglio. Lo storico Mercato di San Lorenzo dove da qualche tempo, è stata realizzata al primo piano, una autentica piazza del gusto.
Qui tra banchi di eccellenze tipiche, produttori e laboratori gustosi, non poteva mancare una scuola di cucina, perché se è vero che la Toscana è terra di tanti prodotti di qualità, non possiamo disconoscere che è anche la madre, naturale o putativa, di grandi chef che stanno contribuendo a portare alto il nome di questa regione e dell’Italia anche nel mondo. Ci attendeva con il suo sguardo sornione Filippo Saporito, chef e patron della Leggenda dei Frati, intrigante locale che dopo aver preso vita nel Chianti senese, essersi gemellato con l’azienda vinicola Cecchi di Castellina, ha spiccato il volo verso la attuale location fiorentina racchiusa in un importante museo che gode dell’impareggiabile vista sulla città di Dante dal Forte Belvedere.
Il cuoco, come ama meglio definirsi, ci ha posizionato dietro ai fornelli della Scuola di Cucina Lorenzo dei Medici ed ha iniziato una lezione interattiva, coinvolgendoci in acrobazie culinarie che molti di noi avevano vissuto solo dietro le quinte e mai da protagonisti. Il risultato è stato incredibile, forse anche inimmaginabile, merito della pazienza e della professionalità di Filippo e degli ottimi prodotti usati come ingredienti. Prosciutto Toscano DOP, Finocchiona Toscana IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, Pecorino Toscano DOP, Olio Extravergine d’Oliva Toscano IGP, Ricciarelli di Siena IGP, Panforte di Siena IGP; questi i nomi dei protagonisti della cena estemporanea che abbiamo consumato al termine del Cooking Show brindando ovviamente con due vini toscani: un eccezionale Chianti Classico DOCG ed un fragrante Spumante Brut Millesimato dell’Az. Agr. Fèlsina di Castelnuovo Berardenga (SI). E’ stata davvero una giornata DOP per chi come me ama il buon cibo, la tradizione, la passione e l’amore che la terra di Toscana riesce a trasmettere, con i prodotti e con le persone che li amano, in tutto il mondo.
Riempie il cuore sapere che le migliaia di turisti che ogni giorno visitano Firenze ed i molti che visitano questo ombelico del gusto, riportano a casa, come ambasciatori virtuali, un ricordo che si riaccende alla sola visione di un bel coscio di prosciutto in formato Toscano DOP ed alla calza a rete che indossa la Finocchiona Toscana IGP prima di esser gustata da palati di gourmet considerati sempre più peccaminosi da i moderni “non gustanti”.