I GRANDI BIANCHI DELL’ALTO ADIGE. TAPPA A BOLOGNA E ROMA

EOS_Florian  Andergassen_300_(2)Dopo il successo dello scorso maggio a Milano, l‘evento itinerante “I grandi bianchi dell’Alto Adige” prosegue il suo viaggio a Bologna (5 ottobre) e Roma (6 ottobre). Protagonisti: Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer.

Con l’arrivo dell’autunno, ricomincia il tour dei vini dell’Alto Adige per l’Italia. Dopo la prima tappa, tenutasi a Milano lo scorso maggio, l’evento itinerante “I grandi bianchi dell’Alto Adige” – il banco di assaggio dedicato a Pinot Bianco, Sauvignon e Gewürztraminer – si prepara a toccare due nuove città.

Le prossime due tappe si svolgeranno il 5 ottobre a Bologna, presso l’AC Hotel Bologna by Marriot, e il giorno successivo, il 6 ottobre, a Roma presso A.Roma Lifestyle Hotel. Anche questa volta, come a Milano, partner di primo piano nell’organizzazione sarà l’Associazione Italiana Sommelier: Ais Emilia a Bologna e Ais Lazio a Roma.

Due occasioni ideali per poter approfondire la conoscenza dell’universo “bianchista” dell’Alto Adige: dalle 16 alle 20, professionisti del settore e soci Ais potranno degustare un’ampia selezione di etichette che ben rappresentano la viticoltura di quest’angolo del nord Italia, da sempre considerato uno degli areali di maggior pregio per la produzione di vini di grande qualità, eleganza e prospettive evolutive. A rappresentare le oltre 150 cantine del Consorzio interverranno Karl Gumpold (Castel Sallegg), Doris Schmiedhofer (Colterenzio) e Ines Giovanett (Castelfeder).

“Grazie alle caratteristiche del territorio, al sapiente lavoro dei nostri viticoltori e alla grande variabilità dei microclimi ai quali sono esposti i nostri vigneti, l’Alto Adige è la culla ideale di oltre 20 diversi vitigni” spiega Werner Waldboth, Direttore Marketing del Consorzio. “Tra questi anche Pinot Bianco, Sauvignon e Gewürztraminer: tre uve a bacca bianca che danno vita a vini di grande personalità, che solitamente vengono consumati entro pochi anni dalla immissione sul mercato, ma che sono capaci di regalare piacevoli sorprese dopo un periodo di invecchiamento”.

Il Pinot Bianco in Alto Adige occupa una superficie di 518 ettari. Dal primo vigneto coltivato a Bressanone nel 1852, oggi trova spazio ad Andriano, Caldaro, Termeno, Magrè, Salorno e Bolzano. Se ne ricava un vino che coniuga delicatezza espressiva e grande incisività aromatica. Il Sauvignon è coltivato in Alto Adige su 365 ettari: la prima volta che se ne consigliò la coltivazione nella Valle dell’Adige fu nel 1886 ad opera dell’Istituto sperimentale di San Michele. Oggi trova spazio soprattutto ad altitudini elevate, per esaltare due dei suoi tratti più tipici: aromaticità e acidità. Infine il Gewürztraminer: dalle origini controverse, questo famoso vitigno trae il suo nome dal paese altoatesino Termeno (in tedesco Tramin). I primi impianti in Alto Adige risalgono al 1848 e oggi, con i suoi 572 ettari, è la zona più importante per la coltivazione del Gewürztraminer in Italia.

L’evento è riservato a operatori di settore, soci Ais e stampa.

Per partecipare è necessario accreditarsi ai seguenti recapiti:

Contatti stampa

Alice Camellini

  1. alice.camellini@fruitecom.it
  2. 059-7863894 – M. 340-6576207

Contatti operatori

Jessica Busoli

  1. jessica.busoli@fruitecom.it
  2. 059-7863894

Per ulteriori informazioni: www.vinialtoadige.com