Non uno stand qualsiasi, quello visitato durante Pitti Immagine Uomo, ma uno spazio , quello di Doria 1905, che riassume in pochi metri quadrati il vero concetto italiano. La terra, il mare, i prodotti da gustare e le meraviglie di cui godere, raccolte con la manualità e la qualità di un tempo e racchiuse nella tesa di un cappello.
Un percorso sulla rotta dei viaggi ispira questa collezione di cappelli da uomo (ma anche da donna seppur non presenti data la tematica dell’evento), il classico Panama nelle sue varianti di materiali naturali (fibra di grano, erbe di campo) e di colori ispirati dalla natura, dalla terra e dai suoi frutti. Il mare invece ha un posto a parte, la sua immensità, i suoi colori, i sogni che genera pensando ai grandi viaggi del passato, lo fanno divenire il centro dell’attenzione. Quella corda che semplicemente impreziosisce il “panama” nella versione blu mare, rende benissimo il concetto di immensità e di legame tra la terra e la distesa marina ed il nodo che lo stringe può a piacere essere allentato o addirittura sciolto per consentire a questo cappello di esprimersi come accessorio più elegante e meno sportivo, lasciando però invariati i colori che richiamano profumi di terre lontane e spazi infiniti come lontani orizzonti. Proseguendo la filosofia delle precedenti edizioni, l’innovazione nella classicità dei cappelli di questa azienda pugliese si affianca e si contrappone alle tendenze della moda maschile, presentate anche in questa kermesse fiorentina. L’uomo ne esce spesso in maniera poco maschia o matura, predominano pantaloncini corti, gonne, borse, accessori prettamente femminili che spesso sono improponibili per la costituzione fisica della media della popolazione maschile. In molti casi si rasenta il ridicolo dimostrando che per stupire si ricorre a situazioni che seppur fanno moda offendono palesemente sia il target maschile a cui si rivolgono, che quello femminile che, seppur divertito, probabilmente in molti casi non sarà felice di portare al proprio fianco un uomo vestito alla Pierino che magari sfoggia un mezzo busto incravattato su un paio di bermuda colorate. Proprio in questa atmosfera sempre di più si riesce a capire il messaggio che varie aziende vogliono lanciare o far di nuovo apprezzare, quello della ricerca di una tradizione, di una enfatizzazione del bello e del buono, di una cultura che ha reso, in particolare gli italiani, i portatori della eleganza e della moda non solo creata ma anche indossata. In questo mondo così variegato il cappellificio Doria 1905 si riconosce, emerge, stupisce per le attenzioni che offre sia nella lavorazione che nella creatività, offrendo ad ogni collezione tanti motivi di gusto per poterne parlare anche a chi, come me, si occupa di gusti edibili e bevibili, ma che in ogni caso riesce a riconoscere la qualità laddove è riposta e da dove parte: la terra di Puglia, che ispira con i suoi colori e profumi la collezione di Doria 1905 è una delle tante realtà italiane uniche che merita tutta l’attenzione di chi ama il bello ed il buono.
(Marco Marucelli)
PER SAPERNE DI PIU’ SUI TEMI PRESENTATI da DORIA 1905 NELLA EDIZIONE PRIMAVERA/ESTATE DI PITTI IMMAGINE UOMO 2015
Quattro temi raccontano storie in cui il passato disegna il presente, culture e suggestioni che rivivono, trasfigurate, nelle forme del presente. Il cappello che si colora delle emozioni della terra di origine e degli approdi futuri.
BAROCCO
“Punto dopo punto, nodo su nodo, intrecci si rincorrono all’infinito: “Pupo, Pupa e Stella”, tra le curve dei fili, di qua e di là in un soffio di luce”
Doria1905
Il tema “city” di Doria 1905 è interpretato attraverso linee pure e colori neutri e sussurrati. Dai materiali grezzi a quelli più preziosi, l’eleganza sobria e sofisticata cerca nella tradizione spunti inediti e di grande pregio. Il filo conduttore della collezione è il “punto Maglie”, un’antica tecnica di ricamo tipica del territorio, che veste i cappelli con i caratteristici motivi, stampati sui capi. Lo stesso pizzo si trasforma in una cinta per i capi speciali, realizzabili su ordinazione. La linea BAROCCO nasce da materiali naturali, lino puro e micro pied-de-poule, declinati nei toni chiarissimi che spaziano dal panna al grigio, dal sabbia al sale. I patchwork, tipici di casa Doria, giocano sulle tonalità candide del panna e dei colori naturali. Le nuance calde del tufo e delle sabbie sono accostate al grigio roccia e al nero saraceno. Bianco e Nero creano armonie eleganti e raffinate.
VIA TERRA
“Sole splendimi fin dentro al cuore, vento caccia via pensieri e pene, non v’è al mondo diletto maggiore che andar vagando sconfinatamene.”
Hermann Hesse
Lo spirito del viaggiatore dei primi anni del Novecento è quello di un pioniere che ama gli spazi aperti, di un avventuriero dall’anima hipster e chic, che ruba i colori profondi del paesaggio assolato e selvaggio, di un esploratore raffinato e inusuale. Finibus Terrae: è così che venivano definite le terre salentine, vibranti di colori forti e profumi intensi che accendevano emozioni e rimanevano impressi nei ricordi. Tessuti primitivi e superfici materiche, Canvas e tela Olona, paglie intrecciate di erba grezza e tessuti a micro fantasie in toni ricchi di contrasti. Le nuance sono naturali e scelgono i toni della terra e del cuoio, il verde scuro dei pini, l’amaranto profondo del “Primitivo”.
OLTREMARE
“Così soltanto all’orizzonte scorgi l’orlo turchino del mare. A destra e a sinistra è una distesa tutta abitata e popolosa”
Johann Wolfgang Von Goethe
Il viaggio prosegue via mare oltre il canale di Otranto puntando a Oriente. Negli occhi dei naviganti di inizio secolo si leggono tutti i toni del mare. Ecco classici Panama e cotoni, lini leggeri, pois e paglie naturali a rendere rilassanti e avventurose al tempo stesso le crociere in mare aperto. I colori abbracciano tutti i toni del bianco, passando verso blu accesi da una frizzante nota di mandarino, abbinandosi agli abiti estivi freschi e candidi. Il tema racconta lo stile marinière d’antan, puro e raffinato, strizzando l’occhio agli anni Sessanta.
A LEVANTE
“Oltre l’Est l’alba, oltre l’Ovest il mare, e tra l’Est e l’Ovest la sete del viaggiatore che non mi dà pace.”
Gerald Gould
L’approdo respira i profumi dell’Est e i suoi colori profondi e opulenti. E’ un souvenir dalle dimore saracene delle coste di Finibus Terrae. Come una valigia carica delle emozioni di un viaggio che volge sulla Via delle Indie, i profumi e le sensazioni si trasformano, lo spirito si rilassa lasciando spazio a fantasie multicolore e azzardate. E’ il tema più forte della collezione, dai tratti decisi, per i volumi ricercati e i colori forti. La valigia delle Indie è carica di Panama Quito, lini stampati e paglie coloratissime. Tinte che ricordano i sapori intensi, il rosso scuro del Negramaro, i toni accesi delle spezie, la luce preziosa delle pietre dure, i toni leggeri delle acque trasparenti.