In alto i calici! La cantina più grande del mondo apre i battenti! di Marco Marucelli

IMG_8362Il giro d’Italia … e non solo, visto dai calici di intriganti rosati, effervescenti bollicine, caldi rossi e freschi bianchi per terminare con i grandi passiti e moscati da meditazione. Questo ci hanno riservato le giornate trascorse nella più grande cantina d’Italia, il Vinitaly, che a Verona ha aperto le sue porte a tanti appassionati ed ahimè anche a qualche (troppi!) etilista.

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Tra le note negative il caldo che, oramai, è una componente essenziale dei padiglioni (quest’anno ancor più numerosi) della Fiera di Verona; le centinaia di gincane necessarie per andare da uno stand all’altro, cercando di evitare gli “avvinazzati” che, indipendentemente dal sesso, stazionavano in terra o stonavano cori degni del peggior concorso canoro provocando anche molestie ad incolpevoli passanti, a causa dei fumi di quell’alcol, assunto smodatamente nel loro triste pellegrinare. Dopo queste ombre, spiccano le luci di professionisti attenti, gourmet ed amanti del buon bere, che hanno accompagnato chi, come me, desiderava scoprire, nei limiti del tempo e della umana normalità, qualche chicca enoica degna di rappresentare al meglio il territorio da cui proveniva.

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E’ solare, profumato ed elegante il nuovo vino che Ernesto, Silvana e Marco dell’azienda Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV) hanno presentato al Vinitaly. “Springo”, un Conegliano Prosecco Superiore Rive di Manzana DOCG. Un cru edizione limitata proposto in una veste raffinata nei colori testa di moro e nero. Il carattere è esuberante, simboleggiato anche dal nome “Springo”, dove si fondono il dialetto veneto – il termine significa “vivace, brioso” – e l’inglese “spring”, ossia primavera. Al palato, infatti, è fresco come una sorgente di montagna in primavera e ricorda i profumi floreali.

CARPENE MALVOLTI PUXINUMIl nome PUXINUM affonda le radici nell’antica Roma, da cui ha preso avvio il millenario cammino dell’attuale Prosecco, ma il concetto è assolutamente attuale ed identifica l’eccellenza qualitativa della produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. ed è il vino che la storica Casa Spumantistica Carpenè Malvolti ha tenuto a battesimo in anteprima al Vinitaly 2015. Sarà un’ esclusiva tiratura limitata con appena 5000 bottiglie Extra Dry, ottenuto con la migliore selezione di uve Glera dei viticoltori, che storicamente collaborano con l’Azienda di Conegliano. Il packaging con il quale si è presentato il PVXINVM è solenne ed al tempo stesso essenziale, elegante, sobrio e con rifiniture di pregio anticate.

CdV_Lambrusco_RimossoDoppio appuntamento per Cantina della Volta di Bomporto (MO) abbiamo degustato per il secondo anno consecutivo e con crescente soddisfazione il Lambrusco di Sorbara D.O.C. “Rimosso”. A questo si sono aggiunti gli Spumanti Metodo Classico “Lambrusco di Modena Spumante D.O.C.”, il “Lambrusco Rosè di Modena Spumante D.O.C.” e il nuovissimo “Lambrusco di Modena Spumante DOC Brut Trentasei”, il bianco fermo da uve Chardonnay “Labase” e lo Spumante bianco Brut Metodo Classico “Il Mattaglio” – proposto anche nella versione con dosaggio zero – a base di uve Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier.

Lo stand Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846, da poco orfana del suo presidente, il grande Franco Mazzetti, si è presentata al pubblico di giornalisti, clienti e semplici appassionati e curiosi con alcune novità dal restyling della Collezione alla nuovissima Riserva 1984, Brandy Italiano Invecchiato per ben 30 anni, senza dimenticare l’altrettanto nuova Grappa Riserva Millesimata di Ruché.

Chardonnay%202003E’ maturato per più di un decennio ed è risultato pronto per la gioia del palato: lo Chardonnay 2003, il nuovo vino rarità di Cantina Terlano. Come da copione, l’edizione limitata di quest’anno ha fatto il suo debutto durante la kermesse veronese. Lo Chardonnay 2003 è un vino dallo stile borgognone e dal gusto pieno. Soprattutto in annate con condizioni climatiche particolarmente difficili, la mineralità dei terreni di origine vulcanica, contribuisce a conferire al vino freschezza ed un finale speziato che lo rendono forte ed equilibrato

bottega goldL’azienda Bottega ha festeggiatoi 15 anni di Bottega Gold, lo spumante glamour, che si è imposto in Italia e nel mondo, come prodotto di grande successo. E’ stata realizzata una bottiglia celebrativa, ideata in coincidenza con il più importante evento fieristico italiano. Si tratta di uno Jeroboam Gold da 3 litri che riproduce sul corpo della bottiglia, mediante l’applicazione di finissimi cristalli, il numero 15 in riferimento agli anni intercorsi dal lancio del prodotto e la lettera B per richiamare il logo aziendale.

corvo in volo di Athos FaccincaniIl legame di Allegrini con l’arte è ormai consolidato, un sodalizio fatto di accordi e passioni comuni, un vero connubio fra l’amore per il vino e quello per l’arte, entrambe forme di espressione proprie di un territorio o di un animo estroso, comunque capaci di suscitare emozioni, ricordi e momenti indimenticabili. Percorrendo il Grand Tour di Allegrini, e visitando affascinanti territori d’Italia, città d’arte fra le più visitate al mondo, si è arricchiti da preziose mete, che legano questo storico marchio della enologia italiana a importanti istituzioni operanti nel campo artistico. Presso lo stand si è parlato di Arte, come piacere della scoperta ed emozione del viaggio. In occasione di EXPO, Allegrini Grand Tour è pensato proprio per dare la possibilità di visitare queste splendide città e i luoghi più affascinanti d’Italia, scongiurando che in occasione dell’atteso salone internazionale, il flusso di turisti si trasformi in “visitatori lampo”. Il Tour tocca le realtà produttive firmate Allegrini (Valpolicella – Bolgheri – Montalcino) e attraversando quei luoghi d’arte con i quali Allegrini intraprende stretti legami di preziose collaborazioni.

folladorFollador è un nome consolidato nella produzione di vini spumanti Prosecco ed in particolare del Superiore D.O.C.G. consapevoli di questo hanno studiato una linea dalla precisa identità che fosse in grado di distinguersi da quelle precedenti, più sobrie ed austere, grazie ad un’immagine completamente diversa, vivace, fresca, contemporanea. Partendo da questa idea è nata la linea Ca’ dei Noni by Follador una gamma di vini di alta qualità selezionati e provenienti da differenti terroirs ognuno dei quali rivela bouquet ricchi di fruttato e straordinari sapori, vinificati con particolare cura e dedizione. Costituita da vini bianchi e rossi provenienti dalle zone viticole maggiormente vocate e rappresentative del nostro paese: dal Prosecco D.O.C. Treviso la cui area storica di produzione è la sede dell’azienda Follador, al Lugana D.O.C. le cui uve provengono dalla prima fascia di area calcareo argillosa della sponda più meridionale del Lago di Garda, al Passito vino dolce proveniente dalla pedemontana vicentina, alla gamma dei Cabernet, in particolare il Montello Colli Asolani D.O.C. le cui uve provengono dai vigneti di famiglia, per completare col Ripasso dal cuore della Valpolicella Classica.

FCK15Qual è la parola italiana più conosciuta al mondo? Da questa domanda è partito il progetto-tributo all’Italia e alla sua immensa bellezza. “Pizza”, “mandolino”, “spaghetti”, “ciao” sono alcune delle risposte che sono emerse, ma il termine più conosciuto in assoluto è “mafia”. Il team di Cantine Ceci ha quindi voluto cercare un modo per poter dare risalto a tutto ciò che di bello l’Italia rappresenta, per poter rilanciare un modello positivo del nostro Paese e sdoganare la comparazione negativa diffusa. Grazie alla preziosa collaborazione con il re della street art internazionale, Flavio Kampah, è nato così un progetto grafico che farà molto parlare di sé. Si chiama “F CK 15 for Otello”, spumante brut avvolto in un packaging d’impatto: Italia No Mafia Just Great Beauty. Queste le parole impresse sulla bottiglia che dai simboli tipici della malavita su sfondo nero sfuma verso il tricolore con impresse le tante meraviglie del nostro paese. All’interno l’ottimo spumante brut Otello Dry.

Logo_Consorzio_PignolettoCirca nove milioni di bottiglie, tassi di crescita a due cifre che si confermano di anno in anno, successi crescenti di mercato e riconoscimenti di qualità. Il Pignoletto, autoctono dei colli bolognesi, continua il suo exploit ed estende la zona di produzione dall’Emilia alla Romagna, fino a toccare i territori di quattro province: Bologna, Modena, Forlì e Cesena. Il Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, recentemente nato per tutelare e valorizzare questo vino, è fra i più grandi d’Italia, con i suoi tremila ettari di vigna affidati alle cure di ottomila viticoltori. L’ente riunisce al suo interno anche i produttori di Pignoletto della Docg Colli Bolognesi, all’apice di una piramide di viticultori che interpretano la qualità come un obiettivo primario.

IMG_8578Il Pignoletto è il vino-simbolo di un territorio che ha fatto dell’enogastronomia e della buona tavola un inno all’eccellenza – afferma Francesco Cavazza Isolani, Presidente del Consorzio Vini Colli Bolognesi e del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna – Dalla mortadella al Parmigiano Reggiano, il Pignoletto con la sua fresca esuberanza è l’ideale per gli aperitivi accompagnato ai prodotti tipici della zona. E’ anche il vino principe per i piatti più amati della cucina emiliano-romagnola, come tortellini, lasagne e tagliatelle.”

IMG_8715Baglio di Pianetto ha presentato le ultime annate dei suoi vini. Protagonista l’ultima annata del Ficiligno, primo bianco prodotto a Pianetto, che esprime pienamente la quintessenza del luogo dove nasce, ovvero dai vigneti coltivati nella zona di Santa Cristina Gela (PA), nella Piana degli Albanesi. Vino intenso e persistente, ottenuto da uve Insolia e Viogner, prende il nome da una pietra locale, elemento caratteristico del suo territorio, in grado di conferire freschezza e mineralità. In questo luogo l’azienda dispone anche dell’Agrirelais, gestito da Ginevra Notarbartolo di Villarosa, giovane nipote del conte Paolo Marzotto, che è un’elegante dimora con stanze per il pernottamento, ristorante e piscina. Nel profondo sud dell’isola, in provincia di Siracusa, vicino a Noto, si trova invece l’altra cantina dell’azienda: Baroni.

agnusQui il caldo torrido mitigato solo dalla brezza marina offre le condizioni per il Nero d’Avola, il vitigno siciliano per eccellenza, per il Syrah ed il Moscato di Noto. Ma la vera sorpresa è stata quella di “Agnus”, un vino che porta in etichetta solo la firma del Conte Paolo Marzotto a dimostrazione che le emozioni non si possono codificare. Niente schede tecniche, dunque, niente indicazioni delle denominazioni, solo l’indicazione dell’annata, sul tappo. Agnus è un pensiero, un’emozione, un vino complesso ed intenso che sa affascinare … come la Sicilia d’altronde!

Elisabetta%20Falchi%20-%20Jo%20AhearneNon solo stand di produttori ma anche convegni e presentazioni, come quella organizzata dalla Regione Sardegna dedicata al Cannonau, le sue origini, il suo territorio e le potenzialità sui mercati: questi i temi affrontati nel corso della Tavola Rotonda “Cannonau, il gusto di saper vivere”, dedicata al famoso vino sardo. Nel 2013 il Cannonau ha registrato una crescita dei volumi venduti pari al 17,2% rispetto all’anno precedente. Un dato importante che lo posiziona tra i vini emergenti di maggior gradimento. Come ha infatti sottolineato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna Elisabetta Falchi “è un ottimo momento per valorizzare la produzione di qualità di questo vino che per anni non ha avuto la giusta rilevanza. I dati ci indicano un trend di crescita dei consumatori che diventano sempre più esigenti. Dobbiamo assolutamente seguire questo trend, partendo da una riflessione delle nostre origini e valorizzando il nostro territorio. Solo così potremo valorizzare anche il nostro vino”.

donne della grappaDomenica 22 marzo la manifestazione si è “colorata” di rosa: l’Associazione Donne della Grappa si è ritrovata nell’elegante stand delle Distillerie Franciacorta, dando vita ad una festa della Grappa tutta in rosa! La presenza delle Distillatrici e della Presidente, Valeria Luparia ha reso possibile un momento molto rappresentativo per le Socie appassionate che sono intervenute, dando loro l’occasione di “toccare con mano” la realtà dell’Associazione. Anna Gozio, la padrona di casa, ha accolto le intervenute offrendo un brindisi tipico della sua zona di origine, la Franciacorta, non facendo mancare anche una degustazione della famosa Acquavite di Castagne, molto apprezzata dalle socie intervenute.

IMG_8517Grande pubblico per la presentazione del “Golfina”, il Lugana dell’azienda veneta Accordini Igino, dal nome piuttosto curioso, che trae origine dal fatto che i vigneti posizionati sul lato bresciano del Lago di Garda abbiano la vista sui vicini campi da Golf di Sirmione. L’abbiamo provato in abbinamento al Gorgonzola affinato con Amarone, con il capocollo al Valpolicella e la soppressa con Amarone ed abbiamo notato sia la sapidità che la mineralità di questo vino davvero equilibrato.

IMG_8493L’elegante stand di Montalbera con l’appassionato Franco Morando ha festeggiato con Prima Decade, il decimo anniversario del Ruchè, grande vino che esprime i caratteri di un territorio e di cui ci si può innamorare perdutamente. L’edizione del decennale conta circa 3.300 bottiglie destinate ad estimatori e amici di questo nettare “sgargiatamente violaceo “(come lo definisce il poeta Mario Sandri). Il restyling delle altre bottiglie prodotte dall’azienda, dalle Barbere alle bollicine, contribuisce a rendere ancor più attuale, ed in linea con i tempi, il vino prodotto da questa Azienda di Castagnole Monferrato.

IMG_8780Se nel mondo dei vini frizzanti, uno sguardo va al Valdobbiadene DOCG di Bortolin Angelo Spumanti che con il suo Unica, presenta la nuova bottiglia che contiene il suo prestigioso prosecco, nel firmamento Romagnolo brilla la stella dei Poderi dal Nespoli, un modo nuovo ed originale di fare vino e trasmetterne le emozioni. Gradevoli ed anche rievocatori di ancestrali ricordi tutti i vini degustati, in particolare il Pagadebit.

IMG_8553Un ulteriore conferma di quanto il Prosecco ed il Cartizze possano essere abbinati a piatti impegnativi ci viene dall’incontro avuto nello stand di Col Vetoraz Spumanti con le terrine proposte da Enzo De Prà del ristorante Dolada di Plois in Pieve d’Alpago (BL). I vini degustati in abbinamento sono stati il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut ed il Brut Rosa Dodici Lune.

Anche la Campania esprime il proprio territorio attraverso grandi vini, ne abbiamo degustati alcuni nello stand di Villa Matilde, tra questi in particolare il Falerno bianco e rosso, che proprio dal fondatore di questa azienda trovano le radici della riscoperta.

IMG_8807Abbinamenti estrosi e particolari quelli che abbiamo assaporato nello stand di Mionetto, dove il giovane chef Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Marano Vicentino (VI), ha proposto in abbinamento alla Cuvée Sergio 1887, due creazioni: una a base di rape rosse e l’altra contenuta in una cialda di polenta .

melanto passitoL’Umbria, ben rappresentata da diversi produttori, aveva tra le sue bandiere anche quella di Terre de la Custodia, la cantina della famiglia Farchioni che ha ricreato nel suo stand i momenti tipici dell’ospitalità, con abbinamenti a piatti della tradizione abbinati a grandi vini di questo territorio. Grechetto, Sagrantino di Montefalco e il Melanto, l’originale passito di Sagrantino con la sua affusolata bottiglia dal contenuto così affascinante.

IMG_8466Passione senza tempo è il claim che caratterizza lo stand de La Scolca, secolare cantina piemontese guidata da Giorgio e Chiara Soldati. Qui il grappolo diviene protagonista dalla vigna alla cantina divenendo uno dei grandi vini del territorio: Gavi dei Gavi, Rugrè, Brut Rosè, Millesimato d’Antan, Cortegaia bianco o rosso …. tanto per citarne alcuni, degustati durante questa manifestazione.

IMG_8906Il tour nella cantina italiana del Vinitaly si conclude con una visita al padiglione dell’Irpinia, zona che esprime la fierezza del suo territorio attraverso dei vini eleganti ma al tempo stesso possenti, morbidi nei profumi ma persistenti nei sapori. Tra i vini degustati, in particolare il Fiano ed il Coda di Volpe, dobbiamo segnalarne alcuni che hanno, ancor più di altri, espresso le caratteristiche appena segnalate. Il Sarno 1860 dell’omonima tenuta di Maura ed Adele Sarno è un eccezionale Fiano di Avellino DOCG che denota una freschezza al naso ed una persistenza al palato esternando una notevole mineralità. L’altra cantina da segnalare è l’Az. Vitivinicola Michele Contrada di Candida (AV) che ha presentato oltre al Fiano anche il Taurasi DOCG, il Greco di Tufo e l’intrigante Taberna Coda di Volpe Irpinia DOC.

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Le porte di questa cantina si spalancano, sono trascorsi quattro giorni, intensi, a volte stancanti, ma sempre appassionanti. Le distanze tra le regioni divengono pochi metri, i profumi di grandi vini aleggiano nell’aria e l’umore risente dei benefici effetti che il vino, se degustato con moderazione, provoca negli animi … perché ricordiamolo bene: il vino è cibo … e come tale va assaporato senza farne indigestione! Ogni sorso è un momento che la natura ci regala per scoprire o ricordare attraverso i sensi , storie di uomini, terre e tradizioni. In alto i calici!!!

(Foto di Irina Lavnichenko)

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