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Casablanca ospita il suo primo festival internazionale di gastronomia!

 

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Dal 6 all’8 marzo, la città di Casablanca si prepara ad ospitare un evento eccezionale che riunirà una serie di chef, marocchini e stranieri, per intraprendere un vero viaggio di sensi e tradizioni!

Nell’ambito del tema “Gastronomia, una leva per lo sviluppo in Africa”, prodotti locali, piatti tradizionali ancestrali e alta gastronomia, saranno offerti, per tre giorni, ad un pubblico eclettico, sono attesi in molti per questa prima edizione del Festival Internazionale di Gastronomia della città di  Casablanca.

Per questa edizione inaugurale, la cucina africana sarà sotto i riflettori con la volontà di rendere la Gastronomia una vera leva di scambio culturale, ma anche di sviluppo economico.

E questo grazie a un programma che mette in risalto i prodotti locali che oltre ad essere esposti, verranno incorporati nelle ricette di chef nazionali e internazionali per scoperte e degustazioni gustose.

“In tutto il mondo, la gastronomia oggi rappresenta una vera leva di attrazione turistica e puntiamo sulla ricchezza del nostro patrimonio e sulla creatività di chef e professionisti ospiti, al fine di promuovere questo settore ancora poco sfruttato in Marocco “Dice Siham El Faydi, fondatore del festival.

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Notizie utili su Casablanca:

Casablanca è una città moderna e un po’ fuori dagli schemi rispetto alle altre località del Marocco ma riesce comunque a coniugare la vita urbana con le tradizioni.

Nota anche come Casa o Dar El Baida, la città di Casablanca, grazie al suo porto artificiale, è la capitale economica del Marocco dove vengono gestiti la maggior parte dei commerci esteri del Paese. Situata lungo la costa occidentale, la città assomiglia ad un centro dell’Europa del sud: cosmopolita, moderna e frenetica, nei suoi negozi troverete i marchi di lusso. Indipendentemente dal vostro budget, a Casablanca non sarà difficile trovare un buon ristorante dove mangiare. Costruita nel 1906 dove prima sorgeva una città berbera del 7 secolo, distrutta da un terremoto nella seconda metà del 18° secolo e in parte è ancora racchiusa dalle antiche mura originarie dove un labirinto di piccole strade si susseguono tra case di pietra, Casablanca oggi conta circa 3 milioni di abitanti. Al di fuori della Medina si trova la città costruita dai francesi, la Nouvelle Ville, cadenzata da viali, centri commerciali, banche, grandi alberghi e negozi moderni. Affacciata sui  giardini del Parc de la Ligue Arabe spicca la bianca Cattedrale del Sacro Cuore e verso occidente si sviluppano i quartieri residenziali. Durante le sere passeggiate lungo la strada costiera Aïn-Diab, tra il faro di El Hank e il mausoleo di Sidi Bou Abderrahmane, la principale località turistica marittima della città. Questa zona è ideale anche per ammirare degli stupendi tramonti e scatenarsi in una delle discoteche che animano questa zona. Casablanca gode di un clima mite, gli inverni non sono troppo freddi e le estati sono rinfrescate dalla brezza che soffia dall’Atlantico.

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Cosa vedere a Casablanca:

Dalla grande Moschea di Hassan II, aperta anche ai visitatori non musulmani, all‘architettura Art Déco e neo moresca, Casablanca ha più da offrire di quanto ci si aspetti. Questa città energica e moderna, con un enorme porto e una miriade di attività commerciali, come per esempio il Casablanca Twin Center, ha il suo cuore pulsante in Piazza  Mohammed V su cui si affacciano bei palazzi risalenti al 1930. Per una sosta rinfrescante recatevi al Parc de la Ligue Arabe e poi proseguite verso la Cattedrale del Sacro Cuore, il Palazzo Reale, e infine ammirate le creazioni di artisti marocchini e internazionali ospitate nella Villa delle Arti. Per i più mondani, da non perdere i beach club e i ristoranti frequentati dall’élite della città di La Corniche e, se avete qualche giorno a disposizione, esplorate i meravigliosi dintorni di Casablanca.

 

 

 

 

 

SAPEUR COMPIE 18 ANNI E SI RINNOVA

ASSIEME AL 6° FORLI’ WINE FESTIVAL CULTURA E TRADIZIONI DELLA BUONA TAVOLA  FANNO BELLA MOSTRA DI SE’

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SapEur diventa maggiorenne e da venerdì 24 a domenica 26 gennaio 2020 festeggia la sua 18ª edizione con una proposta rinnovata e ulteriormente arricchita. La rassegna organizzata da Romagna Fiere e dedicata all’enogastronomia tipica e di qualità, esplora tutte le vie del gusto, confermandosi così come palcoscenico sul quale rappresentare le migliori produzioni artigianali Made in Italy, ma ampliando il proprio sguardo sino a cogliere le nuove frontiere dell’alimentazione sana e naturale.

La volontà di fare scoprire o riscoprire antiche tradizioni, alimenti genuini rappresentativi delle vocazioni dei territori e prodotti non reperibili sui mercati della grande distribuzione, si abbina alla costante ricerca di nuovi sapori e alla valorizzazione delle piccole realtà innovative del settore. Una matrice sulla quale si fonda il successo di una manifestazione posizionatasi significativamente sul mercato italiano: oltre200 espositori e più di 20.000 visitatori ogni anno con notevole risalto su stampa, tv e radio nazionali.

Questa 18ª edizione sarà ancora più appetibile da parte del pubblico. Non solo nella giornata inaugurale del venerdì, bensì anche per tutta la giornata del sabato, i visitatori potranno accedere in fiera con un biglietto unico al costo di soli 3 euro.

FORLI’ WINE FESTIVAL

sapeur-2Confermata la concomitanza con il 6° Forlì Wine Festival, il padiglione all’interno della manifestazione dedicato all’enologia nel quale il vino è sovrano. Presenti le migliori Cantine e aziende vitivinicole italiane, con oltre 100 varietà di vini bianchi, rossi, rosati, frizzanti e passiti, a disposizione di un percorso di degustazioni illimitate per essere conosciuti, apprezzati e acquistati. Un’alleanza con un settore in costante fermento, nata come naturale prosieguo di una scelta incentrata sulla qualità e tipicità dei prodotti agroalimentari, eccellenze del nostro Paese da valorizzare.

FORLI’ BEER FESTIVAL

Da quest’anno, al vino si aggiunge una nuova area dedicata allaBirra. Quelle artigianali di qualità provenienti dall’Italia e dall’estero. SapEur intende dà spazio alla produzione birraria artigianale indipendente; accostandola a laboratori e percorsi degustativi come naturale complemento di un viaggio nel cibo. Un festival per gli amanti della birra, ma anche dello streetfood per palati fini, grazie alla presenza di numerosi food truck che delizieranno tutti i sensi. I mastro birrai proporranno un universo di nuovi gusti e profumi e guideranno i visitatori nella scelta del tipo di birra a seconda dei gusti personali. Pils, IPA, Trappiste, Blanche, Biodinamiche, Stout, Lager Pale Ale, aromatizzate nelle fragranze più variegate: la scelta sarà amplissima.

IL CIBO E’ SALUTE

sapeur-5La 18ª edizione di SapEur mette a confronto la tradizione con l’innovazione. Quella tesa a incontrare le esigenze di un pubblico sempre più attento a coniugare gusto e benessere. Una nuova area sarà dedicata all’alimentazione naturale e biologica, con tanti prodotti a chilometro zero, una speciale attenzione alla cucina macrobiotica, la proposta di espositori e nutrizionisti specializzati in una cucina che tenga conto di allergie e intolleranze: al glutine, lievito, lattosio e nichel. Perché cibo deve prima di tutto essere sinonimo di salute.Una sezione che dimostrerà come i cibi con i loro principi nutritivi siano alla base del nostro benessere quotidiano.

LE VIE DEL VERDE

Alle radici dell’alimentazione va in tutti i sensi la sezione Le Vie del Verde, altra novità di SapEur dedicata a chi ama il verde, il giardinaggio, l’orticoltura hobbistica, o che vuole creare il proprio frutteto domestico. Coltivare nel giardino di casa per poi cogliere e apprezzare i frutti del proprio lavoro, ma anche semplicemente abbellire, rinnovare, arredare gli spazi esterni, i balconi e i terrazzi: in fiera si potranno trovare piante, bulbi, sementi di ogni tipo, soluzioni e complementi di arredo verde, adatti a chi ha il pollice verde, ma anche a chi non lo ha.

AREA BAMBINI

SapEur è una festa per tutta la famiglia. E’ una delizia per adulti e bambini. Per questi ultimi non mancheranno percorsi laboratoriali e didattici dedicati alla cucina, nonché momenti ludici per riscoprire le tradizioni del territorio in modo semplice, divertente e coinvolgente grazie alla collaborazione con A.R.V.A.R. In più tanti gonfiabili e intrattenimenti per trascorrere in famiglia e in fiera un’intera giornata.

“DALLA TERRA ALLA TAVOLA” – MOSTRA FOTOGRAFICA

sapeur-1Paesaggi lasciati alla loro naturalezza o custoditi dall’uomo, danno alla luce i frutti della terra alla base della cucina romagnola.

SapEur accoglie i visitatori con una speciale mostra fotografica di Mirco Villa nella quale sono raccolti splendidi paesaggi romagnoli immortalati in occasione dei voli aerei dell’artista. Scatti che in una sola immagine racchiudono il tipico abbinamento tra zone lasciate incolte, nelle quali la natura trionfa in tutta la sua spontaneità, e aree coltivate e custodite dall’uomo che ne indirizza i ritmi. Osservando la terra dal cielo  si nota perfettamente come spesso le linee tracciate dall’uomo siano tanto precise quanto irriconoscibili da chi non è abituato alla prospettiva aerea.

 

PASTICCERIA, PIADINA, SHOWCOOKING E CREATIVITA’

sapeur-4UN PROGRAMMA DI EVENTI COLLATERALI RICCO DI NOVITA’

Per il suo 18° compleanno, SapEur presenta un ricchissimo programma di eventi collaterali. Tante le novità per il pubblico proposte nell’edizione 2020 della rassegna

MASTERCHEF  SCHOOL: “I BRACCIATELLI TRA STORIA E COLORI”

Sabato 25 gennaio, SapEur ospita un contest per alunni delle scuole elementari di Forlì organizzato in collaborazione con A.R.V.A.R. L’Associazione Razze e Varietà Autoctone Romagnole con l’ausilio degli “allevatori custodi” e dei “cuochi della biodiversità”, in collaborazione con la Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Cesenatico e con l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, propone la competizione “Masterchef per alunni delle classi elementari” a tema “I dolci della tradizione: i bracciatelli tra storia e colori”. Una sfida pasticcera divertente e formativa cui sono abbinati laboratori di cucina, degustazioni e animazioni per adulti e bambini e un’esposizione didattica di piante da frutto autoctone romagnole.

ALLA SCOPERTA DELLA PIADINA ROMAGNOLA IGP

Promuovere il valore del prodotto Piadina IGP e il suo legame col territorio romagnolo, difendendone l’identità, la storia e i valori nella sua unicità ed eccellenza in tutta Europa. Ecco la mission del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp che a SapEur darà vita a dimostrazioni guidate e degustazioni gratuite per i visitatori sul “Pane dei Romagnoli”, nel rispetto del disciplinare di riferimento per la produzione della Piadina e della sua ricetta tradizionale.

La Piadina ha origini antichissime. Già al tempo degli Etruschi nelle zone dell’odierna Romagna, sono state rinvenute tracce dell’utilizzo di un sostituto del pane fatto con farina grezza, cereali e di forma circolare. La Piadina racconta la tradizione della gente della Romagna. Si tratta di un cibo semplice che, nel corso dei secoli, ha identificato e unificato la terra di Romagna sotto un unico emblema, passando da simbolo della vita rustica a prodotto di largo consumo.

SHOWCOOKING E LATTE ART: LA RISTORAZIONE CREATIVA

La ristorazione è anche creatività e a SapEur se ne avrà un saggio attraverso un programma di showcooking tra i quali spicca quello improntato a salute e benessere a tavola condotto da Annalisa Calandrini di AmarsiCucinandoSano, naturopata e food blogger vincitrice del programma televisivo Rai“La Prova del Cuoco”.

Inoltre SpuntoLab, agenzia di marketing e comunicazione web nel settore Food &Horeca, attraverso gli esperti di Tecnicaf propone dimostrazioni di Latte Art e Coffee in GoodSpirits. La prima è una suggestiva tecnica di decorazione su cappuccini ed espressi macchiati, mediante la realizzazione di disegni e forme sulla superficie. La seconda è una disciplina che coniuga il caffè ai distillati attraverso l’arte del bere miscelato.

SpuntoLab coinvolgerà attivamente per tutte le giornate della manifestazione Hotel e ristoranti della riviera Romagnola. Saranno approntate dirette web, interviste e talk dedicati alla comunicazione esperienziale, al commercio elettronico e alla gestione dei social media in ambito  contract, vitivinicolo e food.

IDROSOMMELIER E ARTE DELL’INTAGLIO

Non solo vino. Anche l’acqua si degusta, si assapora, si sceglie e si abbina. E quest’attività è alla portata di tutti, ma bisogna saperlo fare. In occasione di Sapeur 2020 sarà possibile avvicinarsi a un mondo ai più sconosciuto, quello degli idrosommelier, vale a dire i degustatori di acqua. Non è vero che tutte le acque sono uguali e la manifestazione forlivese permetterà di imparare a scovare le differenze, grazie alla presenza dell’ADAM, l’Associazione Degustatori Acque Minerali di Rimini che organizza corsi di primo e secondo livello finalizzati all’abbinamento cibo-acqua naturale a tavola.

La frutta e la verdura possono stupire non solo il palato, ma anche la vista. Sì, perché a SapEur i visitatori potranno non solo ammirare vere e proprie sculture realizzate con ortaggi e frutta di stagione, ma anche imparare a realizzare loro stessi creazioni stupefacenti che possano rendere una cena in famiglia o con amici e colleghi un evento. Almeno sulla tavola, che per un’occasione speciale può assomigliare a quelle imbandite ed addobbate dei buffet nei migliori ristoranti in occasione delle cerimonie più sentite ed esclusive.

E’ l’antica Arte dell’Intaglio che nelle due giornate sarà al centro di corsi specifici tenuti dagli ”artisti” di Amira, l’Associazione maître italiani ristoranti e alberghi i quali proporranno le tecniche di base dell’antichissima arte thailandese della scultura su frutta e verdura, attraverso la quale poter realizzare veri capolavori a forma di bouquet floreali, corone, finanche di uccelli e animali in genere, da utilizzare come guarnizione per valorizzare piatti, cibi, dolci e gelati, o come decorazione di centri tavola.Le lezioni, che abitualmente Amira tiene nelle scuole alberghiere e nei corsi di cucina di più alto livello, verteranno sulle tecniche e modalità di utilizzo dei coltelli e dei vari utensili necessari per la realizzazione degli intagli secondo i due principali “schemi” di scultura: la scultura della buccia e la scultura tridimensionale.

MOSTRA BONSAI E SUISEKI

L’Associazione Bonsai Club di Forlì cura una mostra su Bonsai e Suisekicorredata da tante attività formative: workshop, dimostrazioni sulla potatura e sulla concimazione e un servizio “SOS Bonsai” gratuito per i visitatori di SapEur.

Il Bonsai nasce in Oriente e il termine è costituito da due ideogrammi giapponesi: Bon, che significa contenitore e Sai, che equivale ad educare e coltivare. E’ l’arte di creare alberi in miniatura, ma richiede cure ed attenzioni per apportare benessere e armonia non solo alla pianta, ma anche a colui che vi si dedica. I Suiseki sono piccole e bellissime pietre modellate dalla natura, erose e plasmate dalla forza delle acque, dai venti e dai ghiacci nel corso dei secoli e che, nelle loro forme, suggeriscono paesaggi e oggetti.

INFORMAZIONI

ORARI: venerdì 24 gennaio 14.00 – 22.30; sabato 25 gennaio 10.00 – 22.30; domenica 26 gennaio: 10.00 – 20.00

PREZZI: venerdì e sabato biglietto unico € 3,00; domenica biglietto intero € 8,00 (Ridotto € 6,00 con coupon scaricabile dal sito www.sapeur.it ); gratis bambini fino a 12 anni.

CAMILLA ALBERTI E’ LA NUOVA PRESIDENTE DELLA STRADA DEL FRANCIACORTA

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Camilla Alberti è la nuova Presidente della Strada del Franciacorta, fra le prime strade del vino nate in Italia e fra le più attive e conosciute. L’Assemblea generale dei Soci l’ha scelta per guidare l’associazione nel prossimo triennio. Camilla Alberti succede a Lucia Barzanò, che ha condotto la Strada del Franciacorta dal 2015.

 

42 anni, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere a indirizzo turistico manageriale, con una tesi sullo sviluppo ed evoluzione delle cantine della Franciacorta, Camilla Alberti ha frequentato con successo un Master in Gestione del Sistema Vitivinicolo all’Università di Agraria di Milano. Dal 2003 ha assunto la conduzione della Società Agricola Castelveder, fondata dal nonno Renato Alberti nel 1975, di cui ora è Amministratore Delegato con attività di gestione e promozione dell’azienda in Italia e all’estero, con particolare attenzione all’accoglienza e al turismo enogastronomico. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Strada del Franciacorta da vari anni e ha seguito con passione ed entusiasmo la crescita del territorio da un punto di vista paesaggistico e turistico, partecipando a convegni tematici in sinergia con altre Strade del vino e dei sapori sul territorio nazionale. Vive con il marito e i tre figli a Brescia, città che ama moltissimo e che vede fortemente legata alla crescita della Franciacorta come meta turistica d’eccellenza.

 

“Dopo tanti anni di lavoro nella Strada, di cui sono stata Vice Presidente accanto a Lucia Barzanò, mi sento matura per affrontare questo impegno – dice Camilla Alberti – Sono entusiasta di affrontare i prossimi 3 anni con un Consiglio di cui fanno parte persone giovani che provengono da varie realtà importanti per lo sviluppo del turismo in Franciacorta: non solo aziende vinicole, ma anche agriturismo, ristoranti, dimore storiche, attività sportive. Ho molti progetti che intendo condividere con i nostri soci (che sono in significativa crescita), gli enti e le altre associazioni che operano sul territorio con l’obiettivo di garantire standard qualitativi sempre più alti ai numerosi visitatori che si affacciano per la prima volta in Franciacorta o a coloro che tornano affascinati dalle molteplici offerte che la nostra terra regala agli appassionati di vino, arte, cultura, natura e turismo ecosostenibile.”

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La sua elezione traccia una linea di continuità nell’attività di promozione dell’enoturismo di qualità in Franciacorta, che la Strada ha intrapreso con successo dal 2000, anno della sua fondazione. “Il nostro intento è di intercettare le nuove esigenze del turismo esperienziale – dice- con un ventaglio di proposte e di attività che facciano sempre di più della Franciacorta una meta apprezzata e ambita a livello nazionale ed internazionale.”

 

Con Camilla Alberti sono stati eletti nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Strada del Franciacorta i produttori Lucia Barzanò (Mosnel), Joska Biondelli (Biondelli), Massimiliano Mauro (Ca’ del Bosco), Gualberto Ricci Curbastro (Ricci Curbastro), Giorgio Vezzoli (Le Quattro Terre), Cristina Ziliani (Antica Fratta). Con loro Roberta Bianchi (Agriturismo Villa Gradoni), Daniela Codeluppi (Ristorante Hostaria Uva Rara), Clara Zucchi (L’Albereta Relais&Chateuax), Francesco Pasini Inverardi (Comune di Passirano). Il nuovo Collegio dei Revisori, invece, è composto da Ernesto Bino (Iseolago Hotel), Eugenia Baccolo (Villa Fassati Barba Dimora storica), Fabrizio Pagnoni (Comune di Erbusco). Supplenti: Patrizia Larocca (Enoteca Cantine di Franciacorta) e Flavio Tignonsini (Iseo Bike).

 

Nata 18 anni fa dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine bar, aziende agrituristiche, campeggi, enoteche, agenzie viaggi, campi da golf, noleggio biciclette) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio), la Strada del Franciacorta è un percorso di 80 km che parte da Brescia, si snoda su colline tappezzate da vigneti e punteggiate da caratteristici borghi, castelli e antiche ville, e giunge sulle sponde del lago d’Iseo. Il suo scopo è quello di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico, della Franciacorta. I soci sono oltre 220.

(Teresa Colia) 

Per informazioni: Associazione Strada del Franciacorta

tel. 030 7760870 – info@stradadelfranciacorta.itwww.stradadelfranciacorta.it

I MIGLIORI VINI ITALIANI di Luca Maroni – TORINO 4/5/6 MAGGIO 2018 – SALONE DELLE FESTE HOTEL PRINCIPI DI PIEMONTE

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Nell’aristocratica e sabauda Torino, prima capitale d’Italia, capitale dell’arte, del gusto, dell’eccellenza italiana, dal 4 al 6 maggio 2018 torna la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino firmata da una delle più autorevoli firme dell’enologia italiana: I MIGLIORI VINI ITALIANI di Luca Maroni.

Nel salone delle feste dell’Hotel Principi di Piemonte, in via Pietro Gobetti 15E, protagonisti saranno i produttori, presenti le più importanti aziende vitivinicole italiane e del Piemonte, della Liguria e della Valle D’Aosta, che porteranno all’assaggio del pubblico l’eccellenza della loro più recente produzione: 150 le etichette in degustazione, oltre 30 le Cantine aderenti, 60 gli espositori, centinaia le bottiglie che verranno aperte ed innumerevoli i calici che si serviranno. La manifestazione è aperta al pubblico, con tre giorni di degustazioni non stop e l’avvicendarsi di laboratori sensoriali dedicati al vino ed ai prodotti del territorio della Tuscia che, con le Chicche della Tuscia, porta il sapore del Viterbese a Torino. Nel prezzo dell’ingresso sono compresi gli assaggi dei vini, il bicchiere e la partecipazione a tutte le degustazioni guidate dallo stesso Luca Maroni, previa prenotazione. Guest star d’eccellenza è lo chef stellato Marcello Trentin del ristorante Magorabin di Torino che è stato invitato da Luca Maroni a giocare insieme tra sensi e gusto a tutto tondo nelle degustazioni polimateriche!

LE DEGUSTAZIONI POLIMATERICHE – PERFORMANCE MULTISENSORIALE IMPERDIBILE DI LUCA MARONI con lo CHEF MARCELLO TRENTINI DEL MAGORABIN DI TORINO ED I PROFUMI DI AMBRA E GIORGIA MARTONE DELLA ICR COSMETICS.

(ore 21.00 venerdì 4 maggio – ore 19.00 sabato 5 maggio)

Assoluta novità di quest’anno sono le DEGUSTAZIONI POLIMATERICHE che daranno luogo ad un vero e proprio spettacolo sensoriale che coinvolgerà tutti i presenti. Sarà un’esperienza gustativa inedita, che spingerà ancora più avanti il coinvolgimento del partecipante alle degustazioni che si troverà al centro di un insieme di sensazioni che coinvolgeranno tutti i sensi. La degustazione sarà guidata da Luca Maroni con la complice partecipazione dello chef stellato Marcello Trentini del ristorante Magorabin di Torino che preparerà per l’occasione alcuni suoi piatto ispirati ai profumi: le “tagliatelle al tartufo”, i “tacos di cervo” e  “melone cacio e pepe”.

Marcello Trentini, classe 1971, arriva alla cucina per pura passione, studiava cinema ed amava i viaggi, ma dopo il diploma ha ceduto alla propria passione ed ha fatto la gavetta in molti ristoranti di Torino, e poi ha cominciato a viaggiare per fare altrettanto in giro per il mondo. La sua cucina oggi è infatti il risultato di tante esperienze e tante influenze che si manifestano nella sua costante voglia di sperimentare e scoprire tutto ciò che di nuovo può esserci in gastronomia, che si traduce in scelte precise con una cura maniacale dei particolari. Chef e patron del Magorabin di Torino ha scelto il nome del suo locale ispirandosi a una parola dell’idioma albanese che indica un personaggio strano, un po’ scomodo. Il locale si trova a pochi passi dalla Mole, di se stesso dice: “Leggo molto, studio molto, viaggio molto, mi evolvo molto”. Insomma, promette scintille nei piatti che presenterà: infatti appena venuto a conoscenza dell’iniziativa ha aderito con slancio, anche lui preso dall’importanza del frutto nel vino come pure del rispetto dei prodotti nell’arte del cucinare.

Durante la degustazione polimaterica, saranno saggiati, valutati e scoperti i riflessi odorosi ed i rispettivi sentori profumati di vini, essenze e cibo, per la prima volta degustati in comparazione l’uno con l’altro, mettendo in movimento tutti i sensi. Ogni bicchiere di vino verrà degustato seguendo le indicazioni proposte da Luca Maroni che condurrà la serata, ad ogni bicchiere verranno affiancate le essenze odorose prodotte dall’ICR Cosmetics della famiglia Martone: essi, insieme al “naso” (in puro gergo profumiere) dei vini, formeranno nell’apparato olfattivo dei presenti un meraviglioso continuum di profumi e sensazioni tattili e gustative (i profumi verranno odorati per conoscerne l’essenza, poi verranno assaggiati i vini ove ritrovarne il sentore, ed a completare il percorso ci sarà l’assaggio di un piatto dello chef Marcello Trentin ove ritrovarne il gusto).

L’altro progetto realizzato è sempre inerente la SPERIMENTAZIONE POLISENSORIALE che ha condotto Luca Maroni a realizzare il primo “Annuario delle Migliori Poesie Mondiali, ovvero ad applicare il suo metodo di analisi alla poesia per regalare all’uomo un percorso che lo renderà migliore: “Niente può donare e giovare di più – all’animo umano – dice il critico – che un suo avvolgersi e compenetrarsi alla più alta espressione dell’umana poesia. Solo così l’anima troverà in sé stessa, l’individuo nel suo spirito, ciò che lo renderà migliore…”.  Luca Maroni ha infatti selezionato ben 999 opere di 182 artisti provenienti da 34 nazioni, privilegiando quelle “capaci di muovere il cuore anche con un verso solo”.

 I MIGLIORI VINI ITALIANI a Torino – PROGRAMMA

La tre giorni dedicata al vino si aprirà venerdì 4 Maggio, alle 20.00 con la Premiazione da parte di Luca Maroni dei migliori produttori delle Regioni Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, inseriti nella XXV edizione dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani 2018.

L’uscita dell’Annuario è stata presentata di recente alla manifestazione nazionale svoltasi a Roma a Febbraio.  Novità di quest’anno: al tomo principale, si affiancherà una piccola versione “bignami” che ci permetterà il lusso di trovare sempre il vino giusto al momento giusto: I MIGLIORI DEI MIGLIORI VINI ITALIANI DI LUCA MARONI, nuovo MUST HAVE DI STAGIONE, colorato e dalla brochure preziosa, così piccolo da portare in tasca e di facilissima consultazione, essendo tutto concepito con un impianto visuale, riportando l’immagine dell’etichetta di ogni vino inserito.

Come protagonisti della guida, come grandi pasionari che hanno dedicato la loro vita alla produzione, Luca Maroni pone i produttori vitivinicoli, indomiti e pronti a confrontarsi ogni giorno con ogni difficoltà immaginabile e non, e li premierà raccontandone le unicità.

Alle 21.00 si apriranno, poi, le porte al pubblico e cominceranno le degustazioni e le attività fino alla mezzanotte con l’appuntamento imperdibile alle 21.00 della DEGUSTAZIONE POLIMATERICA che si ripeterà alle 19.00 di sabato 5 Maggio.

Nei giorni di sabato e domenica tutto avrà inizio nel pomeriggio così da avere a disposizione calma e relax per compiere questo viaggio nel gusto che si chiuderà a tarda notte!

I SAPORI DELLA TUSCIA A TORINO

LE CHICCHE TUSCIA è un format che vuole promuovere il territorio della Tuscia al di fuori dei suoi confini. Il suo cuore sono un gruppo di imprenditori che lavorano con passione e professionalità nel settore agro-alimentare, artigianale e turistico. Il fine è alimentare lo spirito collaborativo e creare sinergie che contribuiscano allo sviluppo sostenibile ed al benessere economico e sociale del territorio della Tuscia. Per il pubblico rappresenta un’occasione per incontrare le eccellenze degli Artigiani di questo territorio e stringere loro la mano, percepire direttamente da loro la cura, la passione e il saper fare con cui realizzano le proprie eccellenze. La Tuscia possiede una fenomenale bellezza ma è molto poco conosciuta al Nord Italia: per questo, verranno realizzati alcuni laboratori per farne conoscere bontà e sapori. Sabato 5 alle 20:30 ci sarà un laboratorio sull’olio extravergine d’oliva viterbese, dal titolo “Liscio come l’olio” in cui di sarà una degustazione di olii prodotti appunto nel viterbese. Domenica 6 alle 19:30 sarà la volta di “il coregone si nasconde nel bosco”, una degustazione di coregone viterbese accompagnato dai lamponi dei monti cimini.  In ogni occasione interverranno i produttori, che racconteranno i prodotti utilizzati e le metodologie di coltivazione.

( Laura Cosci)

HOTEL PRINCIPI DI PIEMONTE – SALONE DELLE FESTE – TORINO – 4-5-6 MAGGIO 2018

venerdì 4 Maggio dalle 20.00 alle 24.00 (ultimo ingresso alle 23.00)

sabato 5 Maggio dalle 18.00 alle 24.00 (ultimo ingresso alle 23.00)

domenica 6 Maggio dalle 17.00 alle 21.00 (ultimo ingresso alle 20)

Costo del biglietto € 20.00 per persona (€ 15,00 se preacquistato online) – tutti i laboratori, le degustazioni e il bicchiere per l’assaggio sono compresi.

Cesare Carbone, del Ristorante Manuelina di Recco, è il nuovo Presidente dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo.

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Per la prima volta, eletta alla vice presidenza una donna, Giovanna Guidetti dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia.

Cesare Carbone, 43 anni, del Ristorante Manuelina di Recco (Ge) è il nuovo Presidente dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo. Ad affiancarlo, nei prossimi 3 anni, sarà il Consiglio Direttivo composta da Vincenzo Barbieri del Ristorante Barbieri di Altomonte (CS), Carlo Bianconi del Ristorante Granaro del Monte di Norcia (PG), Giorgio Borin del Ristorante La Montanella di Arquà Petrarca (PD), Sergio Carboni della Locanda Degli Artisti di Cappella de’ Picenardi (CR), Domenico De Gregorio del Ristorante Lo Stuzzichino di Sant’Agata sui Due Golfi (NA), Genuino Del Duca del Ristorante Enoteca Del Duca di Volterra (PI), Franco Marini del Ristorante Là di Moret di Udine (UD) e Massimiliano Masuelli della Trattoria Masuelli S. Marco di Milano (MI). Per la prima volta nella sua storia, il Buon Ricordo ha alla vice presidenza una donna, Giovanna Guidetti dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia (MO). Come Segretario generale operativo è stato scelto dal Presidente Luciano Spigaroli del Ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello (PR).

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“Siamo consapevoli dell’importanza dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo per la gastronomia italiana: è stata la prima associazione fra ristoratori nata in Italia, nel lontano 1964, e ha fatto veramente la storia della nostra ristorazione di qualità, difendendo e valorizzando – quando non era assolutamente di moda e non si aveva la consapevolezza del loro grande valore gastronomico e culturale –  le peculiarità delle tante e diverse cucine della penisola, che rischiavano di diventare marginali, se non addirittura a volte scomparire” dice Cesare Carbone “Siamo però anche consci che il mondo della ristorazione in questi anni è radicalmente cambiato, e sta cambiando significativamente anche ora: stiamo perciò già lavorando attorno a nuovi spunti che ci permettano di intercettare tendenze e richieste del mercato, per continuare ad essere interpreti della migliore cucina di qualità e dell’accoglienza Made in Italy e dare al Buon Ricordo una veste contemporanea. Il tutto, rinsaldando sempre di più quel forte legame di amicizia che ci lega: siamo un gruppo di amici con lavorano insieme, con filosofia e obbiettivi comuni.”

Fra i primi progetti, la presenza ad eventi, importanti partnership e il rilancio dell’associazione all’estero, proprio per valorizzare il meglio della più autentica e rigorosa cucina italiana oltre confine.

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Prima uscita ufficiale in pubblico del nuovo Direttivo, e primo evento, è stata la grande festa organizzata all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense dalla Famiglia Spigaroli per festeggiare i 50 anni di appartenenza al Buon Ricordo. Per l’occasione, i ristoratori dell’URBR hanno preparato assaggi di specialità culinarie, prodotti e vini delle loro regioni. A ricordo della giornata, Luciano e Massimo Spigaroli hanno fatto una bella sorpresa ai partecipanti, in pieno stile “Buon Ricordo”, regalando la foto di gruppo scattata nel pomeriggio nella corte inserita in una cornice a forma di piatto, in omaggio alla tradizione dell’associazione.

Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Tel. 02 80582278 – www.buonricordo.cominfo@buonricordo.com

SUMMA 2018 -Raccolti per la Casa della Solidarietà circa 11.200 Euro

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Il mondo del vino si è nuovamente riunito a Magrè sulla Strada del Vino in occasione della ventunesima edizione della attesa kermesse enoica della Bassa Atesina

Si è chiusa domenica 15 aprile Summa 2018, la “non-fiera” del vino ideata dalla mente eclettica del vignaiolo Alois Lageder – oggi affiancato dal figlio e sesta generazione Clemens Lageder – che si tiene tutti gli anni nel piccolo borgo di Magrè, sulla Strada del Vino altoatesina, presso la Tenuta Lageder stessa. Casòn Hirschprunn e Tòr Löwengang hanno accolto quest’anno ben 80 aziende vinicole provenienti da Italia, Francia, Germania, Austria, Slovenia, Nuova Zelanda, Australia e Kazachstan, chicche certamente interessanti per un pubblico di eno-appassionati.

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Numeri incoraggianti quelli registrati a chiusura di questa ventunesima edizione – un totale di circa 2.000 visitatori e circa 130 ospiti della stampa italiana e internazionale nelle due giornate di sabato 14 e domenica 15 aprile – che dimostrano ancora una volta quanto sia forte il desiderio, e un po’ anche il bisogno, di dialogare e di condividere idee e opinioni in materia di vino, ma anche di scoprire ciò che sta dietro all’etichetta: il produttore e la sua filosofia. Momenti preziosi che Lageder, con la sua iniziativa, ha creato e intende mantenere ancora per molti anni. “A mio avviso, sono soprattutto la calma e la sensazione di piacevole estraniazione che i nostri ospiti apprezzano particolarmente qui a Magrè. La possibilità di entrare in contatto diretto con i proprietari delle Tenute e le loro famiglie, assaggiare ottimi vini, parlare di vino soprattutto, godersi questo luogo davvero unico e suggestivo è senz’altro una caratteristica distintiva di questa manifestazione”, dichiara Clemens Lageder.

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Interessanti e originali i seminari che hanno animato la due giorni altoatesina, dedicati alla  sperimentazione e all’innovazione, temi discussi attraverso wine tasting fuori dagli schemi, come “We are not ready yet”, dedicati alle componenti del vino e alle prove di botte, “Oops! Error. Wine mistakes” – quando in cantina non sempre c’è l’happy ending – e ancora, i tasting “Hidden Treasures”, tesori della tradizione enoica dimenticati e recentemente riemersi. Un argomento molto caro ad Alois Clemens Lageder che a tal proposito, in occasione di Summa 2018, ha presentato in anteprima ai giornalisti presenti le “Nuove Comete”, in uscita a giugno, progetto di sperimentazione che, da molti anni, fa leva sul potenziale dell’Alto Adige in vista dei cambiamenti climatici, con l’intento di mantenere – e migliorare – la qualità dei vini.

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Affollatissime anche le degustazioni verticali dedicate ai capolavori indiscussi: “The first 30 years of Granato” (Foradori), “Grüner Veltliner Der Ott” (Tenuta Bernhard Ott), “30 years LÖWENGANG Cabernet” (Tenuta Alois Lageder), “Slate extreme Marienburg Fahrlay-Terrassen” (Clemens Busch), “Bòggina” (Petrolo) ed “Etna Rosso DOC San Lorenzo” (Tenuta Terre Nere). Un momento esclusivo è stato dedicato anche alle bollicine, con “We love bubbles”, condotto da Christine Mayr di AIS Alto Adige.

Come sempre gli ospiti di Summa sono stato deliziati da una proposta gastronomica di pregio realizzata in collaborazione con il catering Hannah&Elia – che ha fatto incetta di commenti positivi da parte di stampa specializzata e pubblico – e il pastificio trentino Monograno Felicetti. I visitatori hanno inoltre potuto gustare prodotti tipici di affezionati partner regionali, come i formaggi di Karl Telfser feinkost & catering e del caseificio Englhorn, il pane biologico di Profanter, lo speck dell’Alto Adige della macelleria Schrott e, dulcis in fundo, le amatissime frittelle di mele delle contadine di Magrè. New entry molto apprezzate dell’edizione appena conclusa di Summa 2018 sono state il partner Beestro, ragazzi che portano in giro per il mondo con il loro furgoncino i cibi della Romagna, ma anche le birre tedesche 100% Bio di Neumarkter Lammsbräu. A chiudere il cerchio della qualità, i calici Riedel – The Wine Glass Company, che ha accompagnato gli assaggi al banco e tutte le degustazioni guidate.

Infine, grazie a Summa anche quest’anno sono stati raccolti circa 11.200 Euro che saranno devoluti alla Casa della Solidarietà di Bressanone, che da oltre quindici anni aiuta aiuta persone in difficoltà: anziani, bambini e giovani provenienti da situazioni familiari difficili, adulti condannati ed ex-detenuti, senzatetto e disoccupati, persone con problemi psichici o con dipendenze, cittadini stranieri o rifugiati trovano nella CdS un aiuto e un posto dove vivere.

SINA CHEF’S CUP CONTEST 2017: VALENTINO VINCE SU JEAN-PAUL GAUTIER!

sina-contest-chefs-cup-finalissima-v-edizione-giuria-e-chefsOvvero nell’edizione ispirata alla Moda vince Riccardo Bassetti (che ha voluto omaggiare il celebre stilista italiano) nella finalissima con lo chef Massimo Viglietti (che invece aveva trovato la sua musa nel designer francese)! Lo chef di Varese supera lo chef ligure, romano di adozione, per un solo punto!  Una serata di grande spettacolo culinario sulle terrazze del Giuda ballerino dell’Hotel Sina Bernini Bristol complice anche il resident chef Andrea Fusco.

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La sera del 17 aprile si è svolta a Roma, sulle terrazze del Giuda Ballerino, dell’Hotel Sina Bernini Bristol, la finale della quinta edizione della gara dal vivo tra chef stellati che ha visto vincere, dopo due agguerriti cooking show, per un solo punto lo chef Riccardo Bassetti del ristorante Il Porticciolo di Laveno Mombello (Varese) contro lo chef Massimo Viglietti dell’Enoteca Achilli al Parlamento di Roma. È stato un confronto divertente e ardito tra la tartare di gambero rosso (ove ogni parte del crostaceo è stata utilizzata) di Bassetti ed il dolce non dolce di Viglietti (con caviale, banana, frolla e cioccolato bianco): i due si sono ispirati ad altrettanti stilisti di grandissimo talento e successo come Valentino (per Bassetti) e Jean Paul Gautier (per Viglietti): infatti, tema della V edizione del Sina chefs Cup Contest è stata la moda.  Padrone di casa, orchestratore e preparatore dei piatti in gara (sulle ricette dei due chef) oltre che degli altri piatti che hanno composto la cena in 5 portate, è stato Andrea Fusco, resident chef, che si è anche lui esibito in un cooking show mostrando la preparazione dell’Agnello di Carpineto su salsa di zafferano e liquirizia. La giuria composta da Loredana Tartaglia (la Repubblica e Dove), Tania Mauri (Identità Golose) e Giuseppe Garozzo Quirini (l’aristocratico del Gusto) ha ammirato la sfida a colpi di padelle assaggiando e chiedendo lumi su ogni piatto: per un solo punto, hanno decretato vincitore Riccardo bassetti, in un testa a testa senza precedenti e con un punteggio di 97/100, che rasenta la perfezione.

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La quinta edizione del SINA Chefs’ Cup Contest, che ha visto protagonisti grandi chef arrivati da ogni parte d’Italia per sfidarsi durante delle cene-evento, con show cooking e degustazioni aperte ad un pubblico di gourmand, si è conclusa la sera del 17 aprile con un gran finale, a Roma sulle terrazze del Sina Bernini Bristol Hotel.  I PROTAGONISTI DELLA FINALISSIMA sono stati MASSIMO VIGLIETTI E RICCARDO BASSETTI, AFFIANCATI DALLO CHEF DEL GIUDA BALLERINO, ANDREA FUSCO: il vincitore è RICCARDO BASSETTI, che per un solo punto ha superato il cuciniere ligure!

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Al momento di trovare ispirazione dalla moda, gli chef Massimo Viglietti e Riccardo Bassetti si sono lasciati guidare da due grandi nomi quali quello di Valentino e di Jean Paul Gautier.

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Così Riccardo Bassetti ha creato Gambero rosso ispirato a Valentino, rivestito di carta di crostacei giocando con tecnica e consistenze, trasformando il gambero e donandogli consistenze differenti: dalla tartare alla corazza fritta e rivestita da una bisque sempre di gambero.

Mentre Massimo Viglietti per la sua Crema di banana con cioccolato bianco e caviale “ciao jean paul” ispirato naturalmente allo stilista francese Jean Paul Gaultier alla sua irriverenza e sregolatezza, un po’ come Viglietti stesso che ama giocare con i sapori, senza regole, pochi ingredienti all’apparenza inaccostabili che si sposano invece alla perfezione.

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A completare il menù ci ha pensato lo chef Andrea Fusco, executive chef del Giuda Ballerino, che ha fatto da padrone di casa supportando gli chef. Inoltre, lo chef Andrea Fusco ha appena rinnovato il suo Giuda Ballerino sulle magnifiche terrazze dell’hotel Sina Bernini Bristol, un rinnovamento architettonico che ha riguardato la cucina (che ora è una strategica De Manincor prodotta a Bolzano) e gli spazi della sala, interna ed esterna, insieme ad un nuovo team di cucina e sala.

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La proprietà del Gruppo SINA HOTELS, il presidente Bernabò Bocca e sua sorella Matilde Salvo Bocca, motivati dal grande successo di pubblico dei primi due anni, hanno proseguito l’attuazione del piano degli investimenti programmati fin dall’arrivo dello chef all’Hotel Sina Bernini Bristol, perseguendo insieme un obiettivo comune di eccellenza dell’accoglienza.

 Questo il menu completo, in 5 portate:

  • Aperitivo con chupa chups di guanciale, di baccalà mantecato, di insalata russa ed all’amatriciana – chef Andrea Fusco
  • Gambero rosso (Valentino), rivestito di carta di crostacei – chef Riccardo Bassetti
  • Risotto alla nocciola,con arancia piastrata, centrifugato di alloro e crudo di tartare di calamari – chef Andrea Fusco
  • Agnello di Carpineto su salsa di zafferano e liquirizia – chef Andrea Fusco
  • Crema di banana con cioccolato bianco e caviale “ciao jean paul” – ispirato a jean paul gaultier – chef Massimo Viglietti

Palcoscenico d’eccellenza, gli alberghi del gruppo SINA Hotels, che sin dagli esordi hanno abbracciato l’evento, quali interpreti della tradizione squisitamente italiana fatta di storia, cultura, arte, lusso ed eccellenza: Sina Villa Medici a Firenze, Sina Bernini Bristol a Roma, Sina Centurion Palace e Sina Palazzo Sant’Angelo a Venezia, Sina Brufani a Perugia, Sina Villa Matilde a Romano Canavese (Torino), Sina The Gray e Sina De la Ville a Milano, Sina Maria Luigia a Parma, Sina Astor a Viareggio, Bellevue Suites & Spa a Cortina d’Ampezzo di Sorgente Group, rappresentano l’universo dell’ospitalità italiana.

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LA STORIA DEL SINA CHEFS’ CUP CONTEST!

SINA Chefs’ Cup Contest ha visto sino ad oggi protagonisti 54 chef stellati per 54 nuove ricette, 20 ristoranti e 20 chef resident che hanno ospitato le coppie in gara, 26 tappe italiane e 3 tappe internazionali (San Francisco, New York e Tokyo), una tappa ad EXPO con la cucina internazionale asiatica, 80 giudici italiani e 12 internazionali, 30 sponsor.

ARTEVENTO 2018 – 38° Festival Internazionale dell’Aquilone

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E’ ormai a tutti gli effetti la capitale mondiale dell’aquilone, per questo Cervia, città della fantasia, ospita la 38° edizione del Festival Internazionale dell’aquilone ARTEVENTO.

Si tratta di un’edizione speciale quella che si apre il 20 Aprile e che colorerà il cielo di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata fino al 1° Maggio. A partire dai due Ospiti d’Onore: il Royal Thai Kite Team dalla Thailandia e il gruppo Maori Ki-O-Rahi dalla Nuova Zelanda.

170.000 spettatori nella scorsa edizione e 20.000 partecipanti per gli eventi collaterali, questi i numeri della passata edizione, che ha portato l’ideatore e organizzatore di ARTEVENTO, Claudio Capelli, a rimanere fedele alla spiaggia di Pinarella e al Magazzino del Sale di Cervia.

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Invitati a confrontarsi non solo sul tema dell’aquilone ma su quello della contaminazione fra arti visive e performative – tra musica, teatro, danza, circo contemporaneo e tradizioni popolari – i 200 migliori artisti del vento in rappresentanza di 35 Paesi e dei 5 continenti diventano i protagonisti di uno dei più famosi e longevi eventi internazionali del suo genere: quello che secondo l’autorevole fondazione americana Drachen si classifica “tra i 10 best kite festival al mondo, cui partecipare almeno una volta nella vita”. E’ una magica atmosfera quella che si respira ad ARTEVENTO, festival concepito come un’opera aperta in continua evoluzione, pensato in primis per soddisfare le esigenze creative degli artisti e organizzato, neanche a farlo apposta, da un pittore e dalla figlia designer. “Siamo molto soddisfatti – dichiara l’art director Caterina Capelli – garantendo agli artisti le condizioni ideali per esprimere al meglio la propria follia creativa, abbiamo trasmesso al pubblico il virus dell’aquilone, e ARTEVENTO è diventato prima di tutto un luogo dell’anima, in cui artisti e spettatori volano insieme sulle ali dell’immaginazione.”.

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“Cacciatori di aquiloni”, artisti del vento o virtuosi del volo acrobatico, showman o depositari di arcaiche tradizioni, gli ospiti del festival sono solo una parte delle migliaia di persone che ogni anno arrivano da ogni parte del mondo a Cervia per far volare il proprio aquilone, tanto che il pioniere dell’aquilonismo contemporaneo, Peter Waldron definisce quello di Cervia “non festival, ma un pellegrinaggio”. Lo straordinario spettacolo di migliaia di aquiloni di ogni forma e colore in volo simultaneo invita grandi e bambini a starsene finalmente 12 giorni con la testa fra le nuvole, mentre la spiaggia si trasforma nel Villaggio del Festival, quel “paese delle meraviglie” costellato delle attrazioni che hanno reso ARTEVENTO un appuntamento imperdibile per spettatori di ogni età.

Info: www.artevento.com

IL CONVEGNO “LA FORZA DI RINASCERE” RIUNISCE GLI “STATI GENERALI” DEL TERREMOTO

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Convegno e workshop “La Forza di Rinascere”

Aula Magna dell’Università di Roma La Sapienza

mercoledì 11 aprile 2018, ore 10:00

Politici, operatori e cittadini saranno finalmente insieme per la prima volta, a 1 anno e mezzo dal sisma, per costruire il “Laboratorio della Rinascita”, creato per la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici dei territori coinvolti. Il fine è ridare vita e futuro alle zone delle quattro Regioni colpite drammaticamente dal terremoto cioè Abruzzo, Umbria, Lazio e Marche.

Sarà la prima importante occasione di incontro condiviso per rendere fattibile la ripresa economica di questi territori con la costruzione di una piattaforma di contatto tra produttori e compratori. Appuntamento nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma l’11 aprile alle ore 10.00 per una mattinata di sperimentazione e opportunità. Presente anche la Campania, con Casamicciola, per una simpatica iniziativa a supporto. I messaggi introduttivi saranno affidati alla Presidente Emerita della Camera dei Deputati on. Irene Pivetti, alla Sindaca di Roma Virginia Raggi e al Magnifico Rettore de La Sapienza, prof. Eugenio Gaudio. Inoltre, i pizzaioli facenti parte dell’Unione Pizzaioli Tradizionali e Ristoratori, per esprimere la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto, hanno creato la pizza “Spicchi Speciali”, farcita con cinque triangoli di prodotti tipici locali delle regioni terremotate che partecipano al convegno: per ogni pizza venduta nei punti vendita dell’iniziativa verrà devoluto 1 euro al Laboratorio per la Rinascita!

Moderatore sarà Massimo Proietto, giornalista di Rainews 24.

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Finalmente diventa realtà il primo “Laboratorio della Rinascita” che l’Associazione Alfa Fenice ha ideato in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, e prende il via la piattaforma digitale collegata, realizzata in collaborazione con il Centro di Ricerca “DIGILAB 3D” dell’Ateneo romano, con l’alto patronato del Parlamento Europeo e con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Presidenza della Repubblica e dei massimi Organismi. Questo progetto si propone di valorizzare e promuovere in Italia ed all’estero, le eccellenze enogastronomiche e il patrimonio naturalistico, artistico e culturale proprio dei territori colpiti dagli ultimi terribili eventi sismici: il Lazio, l’Abruzzo, le Marche e l’Umbria. Per questo, il presidente dell’Associazione Alfa Fenice Sandro Sassoli e il segretario generale Angelo Corona hanno dato vita a un incontro che coinvolgesse politici, imprenditori, piccoli e grandi produttori di eccellenze alimentari, chef e giornalisti per promuovere e far partire con nuovo slancio l’economia di queste aree ancora fortemente provate dagli eventi.

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Come diceva la grande attrice Anna Magnani, nella citazione diventata punto di riferimento dell’evento: Non c’è niente di più bello di una persona in rinascita, quando si rialza dopo una caduta, dopo una tempesta. E ritorna più forte di prima. Con qualche cicatrice in più nel cuore, ma con la voglia di stravolgere il mondo. Solo con un sorriso”. Questo dunque l’obiettivo che l’associazione Alfa Fenice vuole raggiungere: parlare di futuro, riscattando le vite spezzate di uomini e donne che spesso hanno perso gli affetti più cari, le proprie case, il proprio lavoro, ma mai la propria identità e dignità.

Infatti, il “Laboratorio della Rinascita” è un vero e proprio centro di ricerca, sviluppo e promozione per consentire il rafforzamento e la crescita delle imprese produttrici localizzate nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma, attraverso studi di settore e del mercato, con il conseguente incremento dei flussi turistici, grazie alla promozione delle eccellenze enogastronomiche, e la creazione di nuove opportunità di lavoro qualificato (in collaborazione con l’ISTAT). É inoltre prevista l’implementazione di un marchio “De.Co.” comunale e/o sovracomunale che attraverso l’individuazione di prodotti tipici possa dar loro il giusto valore, riconoscibile universalmente. Il progetto intende perciò generare reali prospettive per i Comuni colpiti, che potranno quindi ripartire trovando in sé la forza di rinascere.

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In una seconda fase, il progetto prevede una ulteriore serie di eventi pubblici e l’utilizzo di una efficace piattaforma web che illustri nel dettaglio le caratteristiche dei territori e dei prodotti ad essi legati e ne consenta l’acquisto tramite il servizio di e-commerce, e l’apertura di spazi “ufficiali” destinati alla presentazione, vendita e degustazione dei prodotti. Il laboratorio vedrà quindi la partecipazione del mondo universitario e delle Istituzioni, di esperti di marketing e di distribuzione, dei Sindaci e degli altri Amministratori locali, delle Regioni e delle Province, delle realtà locali del Terzo Settore, delle Associazioni di categoria e, soprattutto, degli artigiani e produttori.

Il primo convegno “LA FORZA DI RINASCERE” nasce dunque per presentare a livello nazionale un grande progetto diventato realtà e vi parteciperanno la quasi totalità dei Sindaci e gli Assessori delegati dei paesi colpiti dal sisma insieme agli organi amministrativi delle quattro Regioni e delle otto Province interessate. Inoltre saranno presenti all’Evento le Camere di Commercio, le Associazioni e i Sindacati di categoria, le Pro Loco, i produttori e gli artigiani locali, che verranno a Roma a testimoniare con la loro stessa voce la loro precaria condizione economica. Il mondo cattolico sarà presente con i Vescovi, i Parroci e le Associazioni Diocesane dei territori del centro Italia mentre significativa è l’adesione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, del Ministero dei Beni Culturali, dell’ISTAT, dell’INPS, dell’ICE, del CNR e dell’ANCI.

La creazione del Laboratorio della Rinascita è stata possibile grazie anche ai Partners ufficiali che sono l’Università degli Studi di Teramo con la Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, e l’Ente Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Per l’occasione è stata creata dall’artista Laura Cretara, l’opera simbolo “Medaglia Fenice della Rinascita” che su uno dei due lati avrà inciso il simbolo delle 4 Regioni colpite dal sisma: divise dai cretti – spaccature, una galassia si snoda dal centro, dove c’è la stella a cinque punte simbolo della Nazione Italiana, e suddivisa su 4 quadranti, ognuno rappresentane una regione (Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria) e le sigle delle province coinvolte dal sisma.

Ad aprire il Convegno sarà la Fanfara dell’Arma dei Carabinieri. Coinvolgente la proiezione dello short video del regista Daniele Spadoni, e della video-poesia “Arquata, Ferito incanto” di Filiberto Caponi.

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Al Convegno parteciperanno come Relatori: il Presidente dell’ISTAT Prof. Giorgio Alleva; il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Prof. Luciano D’Amico; il Direttore della Fondazione Campagna Amica – Coldiretti Dott. Toni De Amicis; il Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma Ing. Paolo Iannelli (MIBACT); il Presidente UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) Dott. Antonino La Spina;

il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Avv. Tommaso Navarra;

il Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – UNISG Prof. Andrea Pieroni;

i Sindaci rappresentativi del Cratere; L’Assessore Dott. Luca Masi dell’ANCI – Marchio De.Co; la D.ssa Anna Flavia Pascarelli, Dirigente Ufficio Agroalimentare e Vini dell’ICE.

Per l’Associazione Alfa Fenice, il Presidente Dott. Sandro Sassoli, il Segretario Generale Dott. Angelo Corona, il Coordinatore dello sviluppo del Progetto, Dott. Massimiliano Napoletano.

Tra gli esponenti politici Invitati, i due nuovi Presidenti del Senato e della Camera, la Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati e l’On Roberto Fico, l’On. Luigi Di Maio, il Sen. Matteo Salvini, l’On. Giorgia Meloni, l’On. Maurizio Martina, e il Sen. Pietro Grasso, in rappresentanza di tutte le forze politiche.

SPICCHI SPECIALI: LA PIZZA SIMBOLO!

I pizzaioli facenti parte dell’Unione Pizzaioli Tradizionali e Ristoratori, per esprimere la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto, hanno creato la pizza “Spicchi Speciali”, farcita con cinque triangoli di prodotti tipici locali delle regioni terremotate che partecipano al convegno: per ogni pizza venduta nei punti vendita dell’iniziativa verrà devoluto 1 euro al Laboratorio per la Rinascita! La pizza “Spicchi Speciali”, verrà farcita in 5 modi diversi: lo spicchio Campania vedrà protagonisti il Pomodoro San Marzano Dop, la Mozzarella di bufala campana Dop e basilico; lo spicchio Lazio avrà Fior di latte, guanciale soffritto, fave e pecorino; lo spicchio Umbria sarà caratterizzato dal prosciutto crudo di Norcia e Parmigiano Reggiano; lo spicchio Marche avrà funghi di Arquata del Tronto, fior di latte e pomodoro e lo spicchio Abruzzo sarà davvero speciale con il fior di latte Gran Sasso, lo Zafferano di Macelli, la ricotta di pecora grattugiata, maggiorana e timo della Majella.

Giungeranno a Roma per il congresso i protagonisti della pizza “Spicchi Speciali”: Alfredo Folliero e Luciano Sorbillo ( titolare delle pizzerie “Pizz a’ Street”) rappresenteranno la Campania, per il Lazio ci sarà Domenico Caserta della pizzeria “Positano” a Martin Sicuro – Ostia; per l’Umbria, Ciro Farella della pizzeria “La Lanterna” a San Marcello di Ancona; per le Marche, Antonio Di Lieto del ristorante –pizzeria “Da Tony” in Contrada Colle Delle Api a Campobasso e per la regione Abruzzo, il prof. Evandro Taddei, presidente dell’Associazione pizzerie abruzzesi

ASSOCIAZIONE ALFA FENICE – Associazione per la Promozione e lo Sviluppo dei Territori

Via Archimede, 185 – 00197 Roma – Te. +39 06 45582123 – Fax +39 06 96701527

Email segretariogenerale@alfafenice.org – Cell 333 20 21 337 www.alfafenice.orghttp://portaledeiterritori.it/

GRANDI FIRME E SERATA GLAMOUR DI SCENA A MILANO MARITTIMA. TORNA IL PREMIO INTERNAZIONALE “CINQUE STELLE AL GIORNALISMO”

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Il Palace Hotel, primo cinque stelle di Milano Marittima e hotel di prestigio del Gruppo Batani Select Hotels, è pronto per la tredicesima edizione del Premio “Cinque stelle al giornalismo”. La giuria, presieduta dal professore Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano, sta definendo i premiati dell’edizione 2018.

L’evento, nato da un’idea di Antonio Batani, fondatore e patron della Batani Select Hotels, è di scena a Milano Marittima mercoledì 25 aprile e sarà condotto da Massimo Giletti. Si tratta di un Premio nato con la precisa volontà di valorizzare il miglior giornalismo italiano ed internazionale, per questo, sin dalla prima edizione, gode del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti. Ogni anno vengono scelti cinque professionisti dell’informazione, che, con la loro professione, illuminano il panorama giornalistico nazionale ed internazionale. Tra i premiati compaiono nomi di primissimo livello, come Enzo Biagi, Francesco Giorgino, Enrico Mentana, Benedetta e Cristina Parodi, Ilaria D’Amico, Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Michele Cucuzza, Tiziana Ferrario, Myrta Merlino, Giancarlo Mazzuca, Andrea Cangini, Emilio Carelli e molti altri.

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Con questo Premio – sottolinea Paola Batani, a nome della famiglia Batani che lo ha istituito – abbiamo inteso riconoscere i meriti professionali di chi opera al meglio nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Milano Marittima rappresenta una delle più qualificate mete turistiche nazionali ed internazionali, punto di riferimento per il tempo libero, la vacanza e il turismo. E’ per noi un piacere poter ogni anno lavorare di concerto con l’Ordine dei Giornalisti, con la città e con chi ci sostiene per valorizzare i nomi più qualificati del giornalismo italiano e straniero”. Concetto ribadito da Ruben Razzante, Presidente della Giuria: “Questi riconoscimenti servono se riescono a suscitare un supplemento di riflessione sulla qualità dell’informazione e sui modi di fare giornalismo in una civiltà sempre più multimediale come la nostra. In questi 13 anni abbiamo premiato direttori e personaggi di primo piano del giornalismo che si sono distinti per serietà professionale e rispetto degli obblighi deontologici. Per la Riviera Romagnola questo Premio vuol dire moltissimo perché si tratta di una terra che ha dato i natali a grandi giornalisti, da Enzo Biagi a Max David, passando per Giovanni Guareschi, di cui quest’anno ricorrono i 110 anni della nascita e i Cinquanta della morte, avvenuta proprio a Cervia”.

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Sono partner del Premio “Cinque Stelle al giornalismo” APT Turismo Emilia Romagna, BPER Banca, Dolp’s Studio, Bartorelli Gioiellerie, Confcommercio Ravenna, Morelife Energy, Orogel. Sono media partner: il gruppo Riffeser Monti, con Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno, il Telegrafo e da quest’anno anche Stil’è.

www.cinquestellealgiornalismo.it

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