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Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze alla guida italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe

JRE_Sarri_StabileDopo tre anni di presidenza italiana per i Jeunes Restaurateurs d’Europe, il ligure Andrea Sarri passa il testimone al toscano Marco Stabile che lo sostituisce alla guida nazionale dell’associazione europea di cui fanno parte 332 professionisti innovativi dai 23 ai 37 anni (raggiunti i 50 si diventa membri onorari) appartenenti a 13 Paesi europei. Motto dei JRE: talento e passione. Due caratteristiche che accomunano i migliori e i più giovani rappresentanti dell’alta gastronomia chiamati ad entrare nel team nato a Parigi nel 1974. Obiettivo dell’associazione: stimolare solidarietà, amicizia, scambio di idee ed esperienze fra gli chef aderenti, fra i quali 84 italiani.

Il 22° Congresso Nazionale JRE che si è svolto nella splendida cornice dell’Argentario Golf Resort (Gr) il 15 e 16 marzo, ha visto infatti il patròn del ristorante “Sarri” di Imperia tornare nei ranghi degli associati. «Sono state tre importanti stagioni, in cui abbiamo portato a termine numerosi impegni, accompagnando i JRE in un percorso di crescita che mi ha dato molte soddisfazioni. – commenta Andrea Sarri – Sono entrato in punta di piedi come mandatario dei miei colleghi, traghettando il nostro gruppo verso una posizione di maggiore forza e consapevolezza. Un bagaglio che mi arricchisce. Lascio la carica nelle mani di un collega e un amico che stimo molto, certo che porterà i JRE italiani ancora più in alto».

 

«Sono orgoglioso di aver ricevuto questo incarico e felice di poter guidare la famiglia dei JRE nei prossimi tre anni. – ha spiegato il neopresidente Marco StabileAndrea ha fatto per tutti noi un grande lavoro e lo ringrazio di cuore. Raccolgo l’eredità di grandi presidenti, farò sempre tesoro di tutti i loro insegnamenti e darò il massimo per essere un grande JRE, innanzitutto, e un buon presidente con l’aiuto di tutti. Mi piace sempre sottolineare quanto per noi sia importante la “passione”. Una parola, molti significati, un mondo. La passione è ciò che ci spinge, ogni giorno, a scoprire cose nuove, a cercare di superare noi stessi sperimentando nuove tecniche e nuovi strumenti, ingredienti sempre più ricercati, riscoprendo quei sapori che riportano alla cucina dei nostri nonni, alle tradizioni dimenticate, alle influenze di altri paesi. Questo muove quotidianamente il nostro spirito culinario e nutre la nostra “anima del gusto”, all’infinito, unendo tutti noi». «Oggi più che mai – ha concluso Stabile - il legame con l’Europa è naturale e si fa ogni giorno più forte. Questo è l’anno di Expo dunque è indispensabile pensare in modo globale e confrontarsi con il mondo. È così che voglio intraprendere il percorso della mia presidenza, con l’aiuto dei miei colleghi e lo sguardo aperto al mondo».

 

Con il Congresso Nazionale del 15 e 16 marzo l’associazione tira le fila su una serie di importanti iniziative gestite per la compagine italiana. Una di queste è l’avvio della collaborazione con l’Istituto alberghiero Erminio Maggia di Stresa. «Abbiamo offerto consulenza e borse di studio ai migliori allievi per aiutare a crescere questa storica ed importante fucina di giovani talenti con l’obiettivo di valorizzare l’alternanza scuola-lavoro» ha commentato il presidente uscente Sarri spezzando una lancia a favore dei ragazzi, futuri professionisti e colleghi. «Quello di Stresa è il primo istituto alberghiero fondato in Italia. I nostri valori sono quelli di un tempo, gli stessi che siamo fieri di portare avanti ancora oggi. - commenta il dirigente scolastico, la professoressa Manuela MiglioGrande è la soddisfazione per questa partnership, ovviamente mia e degli altri docenti tutti, e lo diciamo anche con una punta di orgoglio».

Tra gli altri impegni che hanno visto il coinvolgimento dei JRE italiani ricordiamo l’appoggio ad AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) nella campagna “Le Arance della Salute” in cui l’associazione ha ha schierato una rappresentanza nutrita degli chef che, con grande orgoglio, hanno fornito ricette appetitose a base dell’agrume arancione che contraddistingue l’attività di AIRC. Si tratta solo della prima delle collaborazioni virtuose che andranno a svilupparsi negli anni a venire. A questo va aggiunta la partnership con PlanHotel, la società svizzera di gestione alberghiera che ha scelto i JRE italiani per deliziare il palato dei suoi ospiti al Diamonds Athuruga e Diamonds Thudufushi delle Maldive e al Diamonds Star of the East di Zanzibar., con enorme successo.

Dolci trionfi e finissime. Sculture di zucchero e tovaglioli per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici

IMG_1549 2Il “food design” e l’arte della “mise en table” hanno radici lontane e la particolarissima mostra alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze ne è la prova.

La mostra che ricostruisce il banchetto per le nozze tra Maria de’ Medici e Enrico IV di Francia, tenutosi in Palazzo Vecchio la sera del 5 Ottobre 1600 ed in particolare le sculture di zucchero fuso e modellato raffiguranti le più celebri sculture dell’epoca del Giambologna e le straordinarie figure realizzate con tovagliato inamidato e ripiegato nelle forme più diverse.

Il matrimonio avvenne per procura e fu organizzata una festa sontuosissima degna della casa de’ Medici ma soprattutto, della futura regina di Francia.

Il banchetto di nozze ebbe come location il Salone di Cinquecento in Palazzo Vecchio e la regia dell’evento affidata nientemeno che al Buontalenti.

Lo stupore e la meraviglia che il ricevimento suscitò all’epoca, possono essere oggi in parte rivissute nella mostra inaugurata in occasione di Taste e visitabile fino al 7 giugno presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze.

IMG_1545 2Il paziente e ricercatissimo lavoro dei curatori della mostra ha permesso di ricostruirne lo spirito e riproporci la visione sia delle sculture di zucchero realizzate dalla Fonderia d’Arte Del Giudice sia delle finissime piegature di stoffa, ad opera dell’artista spagnolo Joan Sallas rappresentanti stemmi, figure mitologiche, alberi o semplici colombe.

Nelle varie sale della mostra insieme a queste effimere realizzazioni anche esempi originali di vasellame da tavola, quadri e documenti.

Nella sala centrale, tra stucchi, specchi e maestosi lampadari in cristallo è stata allestita una tavola imbandita sullo stile di un ricevimento d’epoca.

IMG_1546 2Completa la mostra un interessantissimo video sullo studio che ci mostra il complesso lavoro di ricerca e la realizzazione delle opere in zucchero e di stoffa.

Una bellissima mostra unica nel suo genere, che fa rivivere lo splendore e lo spirito dell’apparecchiare con stile e che al contempo è chiave di lettura dell’importanza del cibo e della bella tavola, da sempre.

(Laura Cosci)

 

 

 

Il Consorzio del Pecorino Toscano compie 30 anni ed elegge un nuovo presidente

PecorinoDOC116Il Consorzio del Pecorino Toscano compie trenta anni. L’evento celebrato venerdì 27 febbraio, prima dell’assemblea dei soci per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo presidente, che prende il testimone da Gianfranco Gambineri e guiderà il Consorzio per i prossimi tre anni.

 

Nel 2015 si celebrano i 30 anni di vita del Consorzio, i 29 anni del riconoscimento della Denominazione di origine e i 19 anni della Dop. Il Consorzio del Pecorino Toscano, nato il 27 febbraio 1985, riunisce oggi 245 allevatori, 15 caseifici, uno stagionatore e un confezionatore. Oggi i 15 caseifici soci raccolgono il latte di 867 allevatori, di cui 245 direttamente associati al Consorzio di Tutela del Pecorino Toscano Dop. Dal 27 febbraio 2015 al 17 maggio 2016 – trentesimo anniversario del riconoscimento della Denominazione di Origine al Pecorino Toscano – e fino al 2 luglio 2016 – quando ricorreranno i venti anni dal riconoscimento della DOP – il Consorzio promuoverà numerosi incontri con il mondo scientifico e tecnico e con le scuole. L’obiettivo è quello di promuovere in maniera crescente la conoscenza della DOP e, in particolare, del Pecorino Toscano, che ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta proprio perché è un prodotto agroalimentare con caratteristiche qualitative legate, in maniera essenziale ed esclusiva, al territorio in cui viene prodotto.

 

“Nei trenta anni di attività – afferma Gianfranco Gambineri, presidente uscente – il Consorzio del Pecorino Toscano ha puntato sulla qualità crescente dei nostri prodotti, coinvolgendo attivamente tutti i partecipanti alla filiera produttiva: dall’allevamento delle pecore alla lavorazione e produzione, per arrivare fino al consumatore. Ogni giorno, inoltre, il Consorzio affianca le aziende che producono Pecorino Toscano Dop, sostiene i soci nelle attività di aggiornamento e autocontrollo della filiera produttiva, monitora la corretta applicazione del disciplinare di produzione, il commercio e le esportazioni del prodotto e promuove il consumo e la diffusione del marchio Pecorino Toscano Dop a livello territoriale, nazionale e internazionale. Il mio grazie va a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questi anni e rivolgo il mio più sincero augurio di buon lavoro al nuovo presidente”.

La scomparsa di Franco Mazzetti, “decano della Grappa”

franco_mazzettiNella notte di domenica si è spento nella sua abitazione di Marcallo, località a breve distanza da Milano, Franco Mazzetti, il decano della Grappa Piemontese, rappresentante della quinta generazione della famiglia di distillatori della Mazzetti d’Altavilla, con sede in cima alla collina di Altavilla Monferrato. Mazzetti, classe 1931, avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 19 aprile. Attuale presidente dell’omonimo Gruppo tradizionalmente legato sin dalla metà dell’Ottocento all’attività di produzione di distillati piemontesi di alta qualità, Franco Mazzetti, ha dedicato la sua intera esistenza alla direzione dell’azienda che ha seguito personalmente in una lunga fase caratterizzata da importanti evoluzioni e cambiamenti, come vi sono stati nella seconda metà del Novecento, traghettandola verso l’era digitale operando continui interventi nelle tecnologie, nel marketing e nella comunicazione. Sua fu la lungimirante idea di trasferire negli scorsi decenni la Direzione Commerciale dell’azienda di famiglia di Altavilla Monferrato a Milano, per meglio promuovere i prodotti e, con essi, anche la stessa terra d’origine: il Monferrato, precedendo così una crescente attenzione verso le strategie di promozione e valorizzazione del territorio e delle eccellenze enogastronomiche, oggi al centro del dibattito. Inoltre strinse legami anche con il cavalier Ferrero per le forniture di materie prime da utilizzare in alcune produzioni. Viene ricordato come “uomo di grande intelligenza e intraprendenza che con umiltà ha insegnato i migliori valori ai suoi figli quali il sacrificio e il rispetto”. A dare continuità al lavoro svolto da Franco Mazzetti, traendo spunto dai suoi preziosi suggerimenti, sono oggi i figli Cesare, Nicoletta, Claudia e Giorgio e le nipoti Chiara, Silvia ed Elisa, tutti impegnati direttamente nell’azienda con sede in Viale Unità d’Italia ad Altavilla, attiva non solo nella produzione di una vasta gamma di distillati di qualità (commercializzati su scala nazionale e internazionale) ma anche sul fronte turistico grazie agli interventi strutturali realizzati presso la sede dell’azienda e alle iniziative culturali da tempo e con costanza realizzate. I funerali avranno luogo in Marcallo (Milano), nella giornata di Martedì 3 Marzo 2015, alle ore 11,00 presso la Chiesa Parrocchiale della cittadina milanese dove la famiglia Mazzetti è altrettanto conosciuta, al pari del territorio monferrino, e dove da tempo ha realizzato il Grappa Store, alle porte di Milano, Malpensa e dell’Expo 2015.

A TIPICITÀ arrivano i “Signori del gusto”

Michele%20BiagiolaL’8 marzo l’Accademia vedrà in passerella grandi chef.

Una domenica da numeri uno! Nel giorno della “Festa della donna”, Tipicità offre alle sue gentili visitatrici il fascino dei “Signori del gusto”, che per tutta la giornata animeranno l’Accademia!

Si comincia alle 10.00 con Gabriele Ferron, direttamente da Isola della Scala (Verona), istrionico chef giramondo che porta sempre in tasca qualche chicco di riso Vialone Nano veronese IGP. Il mondo e il riso, saranno gli ingredienti di un viaggio fatto di culture e sapori, che accompagneranno i piatti proposti. Siete pronti a partire per il giro del mondo?

Stella indiscussa del made in Marche, alle 12.00 entra in scena Mauro Uliassi, pioniere dello street food di qualità che, dopo aver conquistato i pell’intero pianeta grazie alle esclusive proposte del suo ristorante di Senigallia, ha portato l’alta cucina in strada, in mezzo alla gente. Per il suo appuntamento ha deciso di scavare a fondo, alla ricerca di ingredienti prelibati e nascosti… preparatevi a conoscere il lato oscuro!

Il sapore come viatico della memoria! Alle 14.00 l’Accademia si tinge di verde, l’atmosfera sfuma per rivelare tutti i profumi della campagna maceratese. Al fianco di Michele Biagiola, chef-poeta del ristorante “Le case” di Macerata, si va verso la riscoperta di noi stessi, delle nostre radici, lungo un sentiero delimitato da… spaghetti!

Danilo Bei, chef del ristorante “Emilio” di Fermo sarà di scena alle 18.30. Con lui andremo… “a tutta seppia” e con lui scopriremo come alta cucina e sostenibilità formino un binomio inscindibile.

Ma la domenica riserva anche altre soprese, prima di tutto per i più golosi! Da non perdere, alle 17:00, l’incontro tra il Team Cuochi Marche e l’Associazione Pasticceri.

Al calar del sole, si guarda invece ad est, fino ad arrivare in Malesia per scoprire i sapori di Johor, la gemma d’oriente. Sapori intensi, che saranno di scena a partire dalle ore 20.00.

TIRRENO C.T.: L’EDIZIONE NUMERO 35 CHIUDE CON 50 MILA VISITATORI

_DSC5022Decine di convegni e seminari tematici; centinaia di dimostrazioni ed esibizioni. Oltre 300 gli espositori provenienti da tutta Italia che hanno fatto segnare il segno +15% dell’aera espositiva. Gli organizzatori: “Un modello che ogni anno conferma non solo il successo della fiera, ma la vitalità di un settore che reagisce con forza alla crisi”

La giornata di chiusura della 35esima edizione della Tirreno CT, all’insegna del pieno successo di pubblico ed espositori, è stata animata dalla finale del concorso “Commis della Toscana” promosso dall’Unione regionale cuochi toscani e riservato a tutti gli allievi delle scuole alberghiere della regione. Gradino più alto del podio per Bridget Gimmi, di Arezzo. Seconda e terzo rispettivamente Ilaria Vertecchia, di Pisa, e Stefano Gallorini di Borgo San Lorenzo. A questo concorso, giunto ormai alla 15esima edizione, hanno partecipato 10 studenti in rappresentanza di altrettanti Istituti Alberghieri di tutta la Toscana, per confrontarsi su un ruolo professionale sempre più richiesto.

Nella giornata conclusiva di Tirreno C.T. anche le premiazioni dei vari campionati promossi dalla Fic, la Federazione italiana cuochi, che proprio in questa fiera ormai storicamente raccoglie oltre 500 cuochi da tutta Italia nei vari concorsi di abilità e discipline in cucina. “Anche per questa edizione la Tirreno C.T. si riconferma uno degli appuntamenti più importanti per l’intero settore della ristorazione e dell’ospitalità – spiegano gli organizzatori della manifestazione, Sergio Dati e Paolo Caldana – segno evidente che le aziende italiane decidono di continuare ad investire nelle fiere del settore selezionando quelle di qualità”. Pur in tempi di crisi infatti, la Tirreno C.T. è riuscita a riconfermarsi nei numeri.

_DSC4603Il bilancio finale conta oltre 50 mila visitatori da tutta Italia, in linea con lo scorso anno. “Un successo che era già cominciato con il numero di espositori cresciuto del 15% per questa edizione – spiegano Paolo Caldana e Sergio Dati, gli organizzatori della manifestazione – a riprova del fatto che questo settore sa innovarsi, vuole rispondere alla crisi in maniera costruttiva e che le aziende continuano a investire per il futuro dell’economia del nostro paese”.

Dal pane alla pizza, ai prodotti lavorati e semilavorati per la cucina, inoltre forniture per la ristorazione. Un’ intera area dedicata alla caffetteria, uno dei prodotti made in Italy più esportati, insieme alle ultime novità nel settore delle macchine da caffè perché il nostro Paese è anche leader in tecnologia. Quanto al successo della manifestazione, a parlare sono prima di tutto le presenze: gli oltre 50.000 i visitatori che hanno assistito ad esibizioni, degustazioni, forum, che hanno visitato gli stand delle oltre 300 aziende espositrici provenienti da 14 regioni d’Italia più 2 espositori dall’estero.

Per quanto riguarda la provenienza degli espositori, il primo posto è occupato dalla Toscana, con il 26,6% del totale, seguita dalla Lombardia con l’8,6%, dall’Emilia Romagna con il 7%, e poi il Veneto che ha contribuito con il 6% e la Liguria con il 5%.

Le province presenti in Fiera sono state 51. Come numero di espositori, il primo posto spetta, come prevedibile, alla provincia di Massa Carrara, che ha portato alla Tirreno CT il 7% delle aziende. Buona seconda Lucca, con il 6%. A seguire La Spezia, con il 3,6% di partecipanti, e a sorpresa la veneta Treviso, con il 3,3%. Segue Milano, con il 2,6%, e a pari merito Rimini e Reggio Emila, con l’1,7%.

Più di 600 i marchi commerciali rappresentati, su una estensione che supera i 30.000 mila metri quadrati di superficie espositiva coperta. Una mostra-convegno dedicata alle attrezzature e forniture per gli operatori della ristorazione e strutture ricettive dalle materie prime, agli ingredienti, dai prodotti alimentari, a macchine e attrezzature specifiche. Durante la manifestazione si sono susseguiti decine di seminari, dimostrazioni, forum e tavole rotonde. E soprattutto molti concorsi professionali di livello nazionale e internazionale. Ogni categoria presente ha sfruttato l’importante vetrina di Tirreno CT per presentare le proprie eccellenze e per dare lustro alle proprie punte di diamante con esibizioni e competizioni.

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UN PICCOLO PAESE DELLA SICILIA VINCE 3 DEI 5 SOL D’ORO IN PALIO L’ITALIA CONQUISTA 14 MEDAGLIE SU 15

Alla 13ª edizione di Sol d’Oro Emisfero Nord, il più importante concorso oleario internazionale organizzato da Veronafiere, il piccolo comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, diventa la capitale mondiale dell’olio extravergine di qualità, con 3 Sol d’Oro su 5 categorie. Nonostante la difficile annata produttiva in Italia, gli olivicoltori del Belpaese hanno confermato di essere i migliori al mondo, vincendo 14 delle 15 medaglie in palio. Una medaglia alla Spagna e 19 Gran Menzioni, una Gran Menzione al Portogallo e una alla Croazia. Tutti i premiati su www.solagrifood.com.

Un evento più unico che raro, Buccheri, un paese di poco più di 2.000 abitanti nell’entroterra della provincia di Siracusa in Sicilia, è diventato la capitale mondiale dell’olio extravergine di oliva di qualità. Tre aziende olivicole del siracusano, Azienda Agricola La Tonda, Terraliva e Agrestis, si sono affermate infatti alla 13ª edizione di Sol d’Oro Emisfero Nord, rispettivamente nelle categorie Fruttato medio, Fruttato intenso e Monovarietale, conquistando inoltre due Gran Menzioni.

Nell’ambito del concorso di riferimento internazionale degli oli extravergine di oliva di qualità organizzato da Veronafiere, vince il Sol d’Oro categoria Fruttati leggeri l’Azienda Agricola Pietrabianca di Casal Velino in provincia di Salerno, mentre la spagnola Finca La Reja di Bobadilla – Malaga si aggiudica il Sol d’Oro nella categoria Biologico.

Tutte le medaglie d’argento e di bronzo sono state conquistate da oli italiani, con l’Abruzzo in evidenza e l’Umbria che sale per la prima volta sul podio. Diverse le conferme tra le aziende vincitrici, a dimostrazione che non c’è improvvisazione nel produrre un buon olio extravergine di oliva, ma anche alcune new entry.

«Temevamo un’annata con una qualità generale sotto tono vista la difficile campagna produttiva italiana, caratterizzata da un clima particolarmente sfavorevole – afferma Marino Giorgetti, capo panel di Sol d’Oro –, invece abbiamo dovuto ricrederci. Il gran numero di campioni arrivati dimostra anche una notevole capacità di giudizio dei produttori sul valore del proprio lavoro. Sorprendente in particolare il livello degli oli della categoria Biologico, teoricamente più a rischio quando si devono affrontare situazioni climatiche difficili come nel 2014».

«L’olio extravergine di oliva è un prodotto dell’eccellenza agroalimentare italiana, frutto di una tradizione produttiva e culturale non ancora eguagliata. Con Sol d’Oro Veronafiere intende da sempre offrire un tavolo di confronto tra produttori dei vari Paesi dove condividere il valore della qualità – dice Damiano Berzacola, vicepresidente di Veronafiere –. I risultati si vedono e hanno permesso, grazie al crescente numero di partecipanti, di sdoppiare la manifestazione con la creazione di Sol d’Oro Emisfero Sud».

I campioni sottoposti al giudizio sono stati 238, in linea con il 2014 quando però c’erano anche un’ottantina di campioni cileni.

Gli oli vincitori di medaglia, con la scheda di degustazione redatta dai 13 giudici del panel saranno inseriti nella guida “Le stelle del Sol d’Oro” di Sol&Agrifood, in programma dal 22-25 marzo 2015 (www.solagrifood.com), disponibile sul sito di manifestazione. Sempre durante Sol&Agrifood sarà possibile degustare gli oli vincitori di Sol d’Oro Emisfero Nord 2015 e quelli dell’edizione Emisfero Sud dell’autunno 2014 presso l’Oil Bar realizzato in collaborazione con Onaoo, l’Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva.

Elenco dei vincitori SOL D’ORO edizione 2015

Categoria oli fruttato leggero:

Sol d’Oro all’Azienda Agricola Pietrabianca di Casalvelino (Salerno) – Campania

Sol d’Argento al Frantoio della Valle di Prezza (L’Aquila) – Abruzzo

Sol di Bronzo all’Azienda Agricola La Selvotta di Vasto (Chieti) – Abruzzo

Categoria oli fruttato medio:

Sol d’Oro all’Azienda Agricola La Tonda di Buccheri (Siracusa) – Sicilia

Sol d’Argento all’Azienda Agricola Paolo Bonomelli di Torri del Benaco (Verona) – Veneto

Sol di Bronzo alla Soc. Agricola Fonte di Foiano di Castagneto Carducci (Livorno) – Toscana

Categoria oli fruttato intenso:

Sol d’Oro all’Azienda Agricola Terraliva di Siracusa – Sicilia

Sol d’Argento al Frantoio Franci di Montenero d’Orcia (Siena) – Toscana

Sol di Bronzo al Frantoio Gaudenzi di Trevi (Perugia) – Umbria

Categoria oli biologici:

Sol d’Oro alla Finca La Reja s.l. di Bobadilla (Malaga) – Spagna

Sol d’Argento all’Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trento) – Trentino Alto Adige

Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti) – Abruzzo

Categoria oli monovarietali:

Sol d’Oro alla Società Agrestis di Buccheri (Siracusa) – Sicilia

Sol d’Argento alla Società Agricola OlioCRU di Arco (Trento) – Trentino Alto Adige

Sol di Bronzo al Frantoio Hermes di Di Mercurio Claudio di Penne (Pescara) – Abruzzo

L’elenco completo delle Gran Menzioni su www.solagrifood.com

La stagione turistica della Società Gestione Campeggi punta sul turismo bike: grazie ad apposite strutture all’interno dei villaggi vacanze e alla proposta di itinerari ciclabili ad hoc nel ravennate e nel Parco del Delta del Po

cicloturismoLa Società Gestione Campeggi di Ravenna punta sul turismo bike. Il nuovo leit motiv della stagione turistica 2015 per il Camping Parco Vacanze Rivaverde di Marina di Ravenna e il Villaggio del Sole di Marina Romea, località limitrofe sulla costa romagnola, inserite all’interno del territorio del Parco del Delta del Po – riguarda appunto il turismo ciclabile, una “nicchia” in costante crescita in tutto il mondo.

A questo specifico target di turisti, le due strutture in questione si stanno preparando grazie ad una serie integrata di interventi, che hanno avuto il loro avvio negli anni passati e che nel 2015 giungono a completamento. Intanto, la realizzazione di appositi locali in entrambi i villaggi – adibiti a ricovero per le biciclette, grazie a investimenti specifici e a lavori tuttora in corso, che si chiuderanno prima dell’ apertura della stagione (prevista per la seconda metà di aprile). A questo si aggiunge la presenza di un piccolo “parco biciclette” a disposizione di quei turisti che non giungessero sulla riviera ravennate con i propri cicli, ma volessero comunque usufruire di questa opportunità.

Alla dotazione strutturale si abbinano le proposte in termini di itinerari e visite guidate: la Società ha messo a punto due diversi pacchetti: uno sviluppato su quattro giorni e tre notti, l’altro su una settimana, che i cicloturisti potranno eventualmente seguire per visitare in maniera “slow” e in tutta sicurezza le eccellenze del territorio ravennate, dell’entroterra e del Parco del Delta del Po. Dai mosaici bizantini di Ravenna alla pineta di Classe, dalle Valli di Comacchio a cittadine ricche di fascino come Cervia o Bagnacavallo, tanto per fare alcuni esempi. Itinerari pensati prendendo in considerazione le piste e i percorsi ciclabili presenti sul territorio, anche grazie alla sinergia con la Provincia di Ravenna (che proprio lo scorso anno ha completato il tratto ciclabile Comacchio-Ravenna-Cervia, all’interno del progetto europeo Italia-Slovenia Interbike) e alla radicata collaborazione con la Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta.

 

DORMIRE IN UN IGLOO A 2000 METRI

Iglu ©ErwinReiter - bassaL’HOTEL DRUMLERHOF DI CAMPO TURES INVITA GLI OSPITI A PROVARE IL “TEPORE” DI UNA STANZA TUTTA DI GHIACCIO

Un soggiorno del tutto speciale, con un pernottamento romantico in un igloo a 2000 m.

L’avventura è indimenticabile. Dormire in un igloo a 2000 metri d’altezza, in mezzo a un paesaggio incantato completamente bianco è una vera poesia da vivere e da provare. L’hotel Drumlerhof ha creato per i propri ospiti un pacchetto per sperimentare una notte nel ghiaccio, un pernottamento originale e al tempo stesso confortevole (i sacchi a pelo sono caldissimi e comodi) in un “giaciglio” fuori dagli schemi. Programma di viaggio per gli aspiranti Esquimesi: accompagnati dalla guida, si prende l’ultima funivia per Speikboden che porta gli ospiti a 2000 metri, dopo circa 40 minuti di piacevole camminata sulla neve, si raggiunge l’igloo e si “famigliarizza” con le mattonelle di ghiaccio, una diversa dall’altra, incastrate con maestria per costruire questo romantico, intimo, rifugio. La cena è servita in un tipico rifugio alpino, a dieci minuti dall’igloo. La guida accompagna gli ospiti al rifugio e, dopo cena, li “scorta” di nuovo alla loro stanza di ghiaccio. La mattina ci si sveglia nel silenzio dell’atmosfera ovattata e magica; una ricca colazione attende gli ospiti al rifugio. Riprendendo la funivia, si ritorna in hotel, dove si può decidere se lasciarsi coccolare nella spa oppure mettersi gli sci o le ciaspole e tornare nel paesaggio innevato.

HOTEL DRUMLERHOF

L’hotel Drumlerhof www.drumlerhof.com, è un accogliente boutique hotel con 35 camere, tutte diverse tra loro; completamente rinnovato nel 2010 ha preservato l’atmosfera dei suoi 100 anni di tradizione, proponendosi come un hotel raffinato e innovativo con il calore della conduzione famigliare, ricco di proposte sempre nuove, programmi sportivi anti-noia e, alla luce dell’aumento delle persone che soffrono di intolleranze alimentari, come hotel specializzato nell’alimentazione senza glutine e senza lattosio. Proprietari da quattro generazioni, i padroni di casa dell’Hotel Drumlerhof sono i coniugi Fauster: Ruth Innerhofer, esperta podista, trainer e punto di riferimento per la gastronomia in hotel e per quella senza glutine (lei stessa è intollerante) e il marito Stefan Fauster, agricoltore ed escursionista. La struttura è anche attenta all’eco-sostenibilità ambientale, utilizza infatti le risorse rinnovabili e l’energia idroelettrica; filosofia che continua sia alla spa sia in cucina, con utilizzo di prodotti naturali e impiego, come healthy food, di ingredienti sani e genuini, come ad esempio le uova bio delle “galline felici”, i galletti allevati esclusivamente per l’hotel Drumlerhof oppure le marmellate fatte in casa utilizzando solo frutta alto atesina. Lo stare bene è una priorità che si manifesta in ogni dettaglio, dalle attenzioni in cucina a quelle quotidiane fino a quelle per il buon sonno con le stanze con i letti Hastens. L’interior design è alpine – chic, atmosfera alpina con il tocco contemporaneo: l’arredo delle stanze fa largo uso di legno (in alcune è stato utilizzato anche il cirmolo con proprietà anti insonnia), ma rivisto in chiave contemporanea e abbinato a elementi d’arredo originali, come ad esempio le poltrone dal verde sgargiante o i divani rosso fiamma. E la tradizione? E’ sempre presente con i tocchi giusti, come la deliziosa vasca da bagno in legno che ricorda il fascino del passato.

Ogni ambiente è stato pensato per permettere una vista emozionante sulle montagne circostanti, dalle camere alla ZIrm SPA, con di fronte la Zillertal, una cocooning area su due piani con il reparto saune e dove per i trattamenti si utilizzano prodotti naturali come erbe e miele del territorio. La piscina è sempre panoramica, si trova al quarto piano con la suggestiva whirlpool esterna sulla terrazza.

Hotel Drumlerhof ****

Via del Municipio 6 Campo Tures (Bz)

www.drumlerhof.com – email: info@drumlerhof.com

Tel. 0474 678 068