Archivi categoria: METEGUSTOSE News

Il Cavallino, olio extravergine d’oliva in edizione speciale di Marco Marucelli

76_4_BOTTIGLIE

Il simbolo del cavallino (rampante) è legato al lusso, alla potenza, al gusto italiano nel mondo ed anche tra  le eccellenze agroalimentari non poteva mancare l’icona di questo simpatico animale, che è raffigurato e conferisce il nome,  sulle etichette delle confezioni di Olio Extravergine d’Oliva toscano prodotto dall’Az. Agricola Franco Salvadori di Bibbona (LI).

Ho appena assaggiato l’olio Extravergine d’Oliva Il Cavallino,  prodotto in questa recente campagna olearia, dall’Az. Agricola Salvadori, utilizzando al 100% la cultivar Leccio del Corno.  Questa rarissima varietà di olivo, di origine toscana, è stata recuperata e impiantata nei terreni della costa degli Etruschi, grazie alla individuazione della varietà presso la Fattoria del Corno di San Casciano Val di Pesa. L’olio che si ottiene ha elevate caratteristiche nutrizionali e il suo aroma è pregiato quanto l’armonia del suo sapore di oliva. Gli ulivi dell’azienda hanno 10 anni di vita e sono in grado di produrre solo piccole quantità di olive. La preziosità di questo olio si apprezzano nel suo sapore che risulta fruttato medio-delicato leggermente agrumato con sentori di bergamotto, fiori gialli, pomodoro e pepe verde. Leggermente amaro è perfettamente armonizzato dal piccante con una lunga persistenza al palato. Si abbina molto bene a tanti piatti della cucina toscana sia di carne che di pesce. In particolare pesce al sale, colombo o piccione al pentolo, primi piatti con frutti di mare in bianco e crostacei al guazzetto.

In alto quindi la bottiglia pronta per esser versata non come condimento ma come ingrediente per tanti piatti della cucina livornese e toscana ma anche concedetemelo … per impreziosire la nostra tradizionale fetta di pane bruschettato così da divenire una magica…fettunta!

 

Per ulteriori informazioni:

Az. Agr. Franco Salvadori

Bibbona (LI)

www.ilcavallino.it

Le nuove confezioni regalo di Monograno Felicetti disponibili online

Si chiamano Cimon, Vezzana e Rosetta. I nomi sono un chiaro tributo alle omonime cime dolomitiche che circondano il pastificio Felicetti, e contengono tre diverse proposte “ragionate” della linea Monograno. Si possono acquistare online e sono il regalo perfetto, Natale compreso, per gli amanti della buona cucina.

MonogranoFelicetti_Cimon

Cimon | Per gli amanti dei grani antichi (Khorasan Kamut® e Farro)

Per gli amanti dei grani antichi. Varietà di grano di origine millenaria diventano nuove rivelazioni del gusto in straordinari incontri materici con acqua e aria dolomitiche. Una scatola per riscoprire la genuina bontà di Kamut e Farro, conservati con cura dallo scorrere del tempo. Da portare in tavola ogni giorno o per omaggiare l’amico intenditore.

Contiene: Rigatoni Khorasan Kamut® 2 confezioni – Fusilli Khorasan Kamut® 1 confezione – Spaghetti Khorasan Kamut® 2 confezioni – Chiocciole Khorasan Kamut® 1 confezione – Ditalini Farro 1 confezione – Linguine Farro 1 confezione – Penne Farro 2 confezioni – Rigatini Farro 1 confezione

MonogranoFelicetti_Vezzana

Vezzana | La scelta degli chef

L’elogio delle forme piene, generose, ampie. I formati più grandi per accogliere ricchi sughi, i formati scelti da Chef rinomati per comporre nel piatto architetture del gusto. Una scatola che permetterà di sperimentare creazioni gourmet o di regalare all’amico un piacere fuori misura.

 

Contiene: Pàche Matt 2 confezioni – Fusilloni Matt 2 confezioni – Conchiglioni Matt 1 confezione – Tagliatelle all’Uovo 1 confezione – Penne Lisce Matt 1 confezione – Spaghettoni Matt 3 confezioni – Penne Ritorte Matt 1 confezione – Linguine 2 confezioni – Spaghetti Khorasan Kamut® 2 confezioni – Chiocciole Khorasan Kamut® 1 confezione – Rigatini Farro 1 confezione

MonogranoFelicetti_Rosetta

Rosetta | I grandi classici

La tradizione si riveste d’inusitata ricchezza, sia nel gusto che nelle possibilità d’inventiva. Tagliatelle, spaghetti e altri formati classici, che accompagnano la quotidianità come ricordi d’infanzia, ritrovano splendore se modellati con varietà pregiate di grano. Una scatola da consumare-sfogliare come un album di famiglia.

Contiene: Tagliatelle all’Uovo Matt 2 confezioni – Tagliatelle Khorasan Kamut® 2 confezioni – Penne Khorasan Kamut® 1 confezione – Spaghetti Khorasan Kamut® 1 confezione – Spaghettoni Matt 1 confezione – Rigatoni Khorasan Kamut® 1 confezione – Fusilli Khorasan Kamut® 1 confezione – Ditalini Farro 1 confezione

I nuovi pack sono proposti online su shop.felicetti.it con consegna gratuita a 37,00 euro (Rosetta), 38,00 euro (Cimon) e 50,00 euro (Vezzana).

BTO 2015 SYNCHRONICITY

bto logo

 

 

 

 

Acquistare turismo in rete. L’edizione di quest’anno si è svolta il 2 ed il 3 Dicembre 2015 a Firenze, nella Fortezza da Basso, storica location che ospita al suo interno importanti Fiere e Congressi.

SYNCHRONICITY è stato il tema di BTO 2015, l’ottava edizione consecutiva di Buy Tourism Online. Si è passati dal “To be” del 2013, al “To do” del 2014, fino ad arrivare al “To connect” di questa edizione.

Il cambiamento in atto non è una novità è un dato di fatto, e mai come in questi ultimi anni vediamo sorgere un altro fattore, che ci influenza sempre più, che è la velocità. Tutto quello che ci circonda cambia continuamente, toccando ogni ambito della realtà creando nuove interdipendenze: i nessi di causalità si stanno trasformando e ci obbligano a pensare il mondo attraverso un modo del tutto nuovo, più tecnologico e immediato. Questo è il pensiero di base da dove partono e si sviluppano i sette temi connessi di BTO 2015 e che fanno riferimento alle nuove modalità di fare mercato e di evolvere il modo di essere impresa e destinazione, restando al passo coi tempi.

L’esposizione si è svolta nei padiglioni Spadolini piano terra e 1° piano e Cavaniglia con decine di stand e punti informativi ai quali recarsi per pura curiosità o interesse. Gli stand presenti si occupano sopratutto del New-tourism (quello online n.d.r.), il turismo fatto su misura, personalizzabile e creato da casa. Siamo oramai del tutto consapevoli che ai giorni nostri le vacanze si scelgono sempre meno presso un’Agenzia di Viaggio tradizionale, ma si tende sempre più a consultare siti online ed apposite App per Smartphone che ci rendono il “lavoro” più semplice, piacevole ed immediato.

Il tema del viaggio e del fare il turista cambia constantemente e questo è uno dei punti approfonditi da Monica Fabris nel suo discorso “Millenials in fuga: no in viaggio”. Vengono presentati i nuovi giovani della realtà emergente, cioè i Millenials in contrapposizione ai Xers, alla generazione precedente dei Baby boomers. Ci parla del nuovo senso di appartenenza di questa giovane generazione nel creare un proprio Trend attraverso un nuovo modo di vita, cioè quello dedicato al viaggio e basato sull’importanza del piacere personale. I Millenials hanno interiorizzato l’essere sempre connessi con il resto del  mondo e, come ci sottolinea Monica Fabris, la mobilità, l’essere in viaggio è naturalmente incorporato all’interno delle nuove generazioni; la loro sopravvivenza è data dal comunicare e dal muoversi.

Come possiamo vedere un’altro tempo emergente è quello dell’immaterialità, il futuro è immateriale. Basta pensare all’ampia realtà virtuale che ci circonda in ogni ambito della vita privata e non. In rete possiamo trovare un mondo che non ha niente a che vedere con la realtà ma che noi utilizziamo e concepiamo come rale: siti che vendono prodotti di ogni genere e che si sostituiscono ai grandi magazzini, non abbiamo più bisogno di uscire di casa per fare acquisti. Si hanno siti che vendono ogni genere di beni e servizi di cui abbiamo bisogno.

Marco Brambilla ci parla infatti, nella sua presentazione, del Proximity marketing cioè delle nuove tecniche di mercato atte a costruire relazioni con gli utenti sempre più forti attraverso le App. Ci parla dei 3 principali fattori che si devono tenere in considerazione se si vuole avere una relazione positiva con gli utenti che usano le nostre applicazioni e questi sono:

  1. Lo studio delle persone, delle loro necessità e preferenze attraverso l’algoritmo P = f (s) , che sta a significare che la pazienza è funzione della dimensione dello schermo del dispositivo che si sta utilizzando.
  1. Il Business, la strategia che stiamo utilizzando deve necessariamnete tener conto di questo punto e della possibilità di investimento e monetizzazione.

 

 

  1. L’ultimo dei 3 insiemi che costituiscono la strategia di creare un App è la Tecnologia. Bisogna progettare un applicazione che sia utilizzabile dall’utente anche off-line, così facendo la fiducia dell’utente cresce e sarà propositiva in quanto ne parlerà anche con gli amici.

 

Questi e molti altri i temi trattati in questa edizione del BTO 2015 che vede nel Turismo online la nascita di una nuova generazione e un nuovo modo di stare insieme. “Being together the cause of and solution of all.”

 

(Catalina  Jalnean)

Cervia,i presepi più originali Un presepe di sale sull’acqua nel cuore storico della città e tanti presepi caratteristici

la famiglia presepe Il presepe di sale sull’acqua,

il sale prende forma 

Novità del 2015 , visibile dal 5 dicembre al 6 gennaio  nel cuore settecentesco dedicato alla tradizione salinara cervese fra gli antichi magazzini  del sale  e la torre San Michele è un suggestivo presepe galleggiante con statue “di sale“ a grandezza naturale Una natività dal grande fascino e suggestione illuminata e valorizzata da  piramidi di luci che ripropongono  i cristalli  del  sale che accoglierà  i visitatori lungo il  canale del porto di Cervia.

Il Presepe artistico nel centro di Milano Marittima

E’ dal legame con il capoluogo lombardo che è  nato  nel 2011 un presepe che è anche uno straordinario progetto artistico. La Natività è rappresentata con un’opera d’arte sensoriale, per la quale sono state usate moderne tecniche di animazione dando vita a un viaggio  emozionante nei luoghi del passato, mentre statue  a grandezza naturale e stendardi, posizionati sulla rotonda del centro di Milano Marittima, completano l’opera.

presepe di saleCento elementi in tutto che ricordano la ricorrenza del centenario della fondazione di Milano Marittima celebrato nel 2012.  Per gli elementi scultorei sono stati scelti due soggetti: le pecore, che formano un “gregge”, e i pastori che simbolicamente l’accompagnano verso la Natività.

Realizzati in vetroresina miscelata a scaglie di plexiglass ed elementi che risultano luminescenti a qualsiasi ora del giorno e della notte, hanno un forte senso di astrazione dal reale e riprendono l’idea del sale, “l’oro bianco” della città di Cervia, il prodotto d’eccellenza della città e simbolo della identità di Cervia. Accanto ci sono stendardi dai soggetti pittorici; come quadri disseminati tra i pini, danno voce al gregge verso la meta, comunicando pensieri sul Natale e messaggi positivi. Il percorso si conclude con la Natività, intesa come momento conclusivo di un percorso spirituale che ci riporta a Betlemme. Si tratta di un film di animazione, proiettato su un grande schermo, realizzato attraverso la rielaborazione dell’opera di Giotto e dei suoi contemporanei (scelta per la sintesi e la semplicità stilistica diventando punto di riferimento più adatto per la sperimentazione dei materiali innovativi), consta in un’animazione multisensoriale, creativamente elaborata con un ricco gioco di colori, di luci e di musica, che racconta, in modo emozionale ed evocativo, l’antica vicenda dall’Annunciazione all’adorazione dei Re Magi giunti a Betlemme guidati dalla Stella Cometa (dal 6 dicembre al 10 gennaio, rotonda 1° maggio ).

pastore saleA MUSA il Presepe di  Sale, il Presepe  nella capanna dei Salinari e  un presepe  meccanico dedicato alla città

Cervia è la città del sale e ogni anno rievoca le sue radici festeggiando quello che ancora oggi viene definito  l’”oro bianco”. Non poteva mancare  un presepe di sale.

La composizione è stata costruita nel passato con una tecnica artigianale piuttosto complessa. Le sculture che compongono il presepe sono state create nel 1992 da Agostino Finchi, un salinaro la cui passione e maestria si sono manifestate nella realizzazione di oltre quindici personaggi che mettono in scena la Natività più classica.

Le statuine, alte dai 10 ai 40 centimetri, sono state realizzate attraverso la cristallizzazione guidata del sale, una tecnica molto particolare la cui procedura richiede grande cura e consiste nel correggere giornalmente, manualmente  questa cristallizzazione per dare al sale la forma voluta.

L’intero presepe è conservato al Museo del sale in una teca di vetro che lo ripara dagli sbalzi di temperatura e soprattutto dall’umidità.

Ma negli spazi del MUSA si trova anche un secondo presepe piuttosto particolare. Si tratta della Natività rappresentata nella tipica capanna in giunco dei salinari. Le statue a grandezza naturale, sono state realizzate verso al fine degli anni ’80. Si tratta di figure in terracotta patinata  plasmate su di una  struttura di sostegno in metallo realizzate da Paolo Onestini, figlio di Giacomo Onestini, famoso ceramista cervese. Le opere sono state cotte nel forno dell’artista. Le statue della Natività fanno comunque parte di una serie di realizzazioni che rappresentano i salinari al lavoro e figure della vita in salina. All’interno del museo sono sempre visibili alcune delle statue della serie  realizzata su idea e con la collaborazione dei soci fondatori del Gruppo Culturale Civiltà Salinara. Si vede infatti un finanziere nella sua postazione dentro alla garitta (costruzione in muratura da cui si faceva la guardia al sale), un salinaro che spinge il carriolo e uno che utilizza la gottazza, lo strumento usato per spostare l’acqua da un bacino basso ad uno più alto. Le figure sono vestite con abiti del periodo realizzati con grande passione da una “azdora” (signora) cervese.

Sempre a MUSA si trova  un presepe molto originale donato al Comune di Cervia dai familiari del suo costruttore, Mario Boselli. Si tratta di un presepe animato che rappresenta  luoghi  e personaggi della città di Cervia.  Si vede la salina Camillone con i salinari al lavoro, la burchiella che trasporta il sale ai magazzini, il faro che indica con la sua luce, la giusta direzione ai naviganti. Oltre a mestieri più diffusi sono rappresentate attività tipiche della località fra le quali la pesca con i pescatori  impegnati con canne e bilancini sulla “palèda” del porto e i boscaioli che tagliano tronchi di pino. La costruzione di questo capolavoro di tradizione  e  meccanica è stato realizzato in  20 anni di lavoro di pazienza e precisione.

I presepi saranno visibili dal 5 dicembre al 6 gennaio

MUSA aperto sabato domenica e festivi dalle 15.00 alle 19.00. Dal 19 dicembre al 6 gennaio è aperto tutti i giorni dalle 15 alle 19.

Di chiesa in chiesa

Allestito all’interno della chiesa della Madonna della Neve (  5 dicembre/6 gennaio tutti i gg ore 8/12 e 15/18), il Presepe meccanico ogni anno varia per interpretare un tema spirituale diverso. Le statue disposte a semicerchio, attorno all’ampio fonte battesimale della Chiesa, sono frutto di un laborioso lavoro e restituiscono al pubblico la suggestione della Natività in tutto il suo splendore.

Il Presepe della chiesa Stella Maris. La chiesa, immersa nel verde della pineta di Milano Marittima, propone  ogni anno una diversa ambientazione. In uno spazio di circa 50 metri quadrati, a lato dell’altare maggiore, viene proposta  la sacra famiglia in ambienti ricreati attraverso l’utilizzo di materiali naturali e riciclati del territorio. ( 8 dic./6 gen.  tutti i gg. ore 8.00/19.00)

Presepe Vivente  itinerante

Sarà in scena a Cervia,  il 26 dicembre ( in caso di maltempo il 27)  il Presepe Vivente. Numerose  comparse vestite in abiti  d’epoca rappresenteranno i personaggi della sacra famiglia, dei pastori, dei pellegrini. Saranno in scena nel centro della cittadina da viale Roma a Piazza Garibaldi fino a Piazzale dei Salinari vari allestimenti a rappresentare  vita e attività della antica Betlemme. Dalle ore 15.30 alle ore 17.30

 

Per informazioni turistiche  0544 974400 www.turismo.comunecervia.it

Per prenotazioni alberghiere 0544 72424 www.cerviaturismo.it

 

Presepi in riviera  www.presepinriviera.it

TORNA #BTO2015: E’ FIRENZE LA CAPITALE DEL TRAVEL 2.0

Nel 2015 le prenotazioni di vacanze e viaggi da mobile sono raddoppiate passando dal 12% al 23%, metà di queste sono state effettuate utilizzando una app*; nel mercato europeo il 47% dei viaggiatori utilizza i metamotori per pianificare i propri viaggi, producendo quotidianamente ben 4 milioni di ricerche alberghiere*. Questi sono alcuni dei dati che verranno approfonditi nell’ottava edizione di BTO Buy Tourism Online, la manifestazione di riferimento per il mondo del turismo 2.0, che si svolgerà alla Fortezza da Basso di Firenze il 2 e 3 dicembre prossimi www.buytourismonline.com.

Sarà un’edizione che, ancora una volta, porterà nel capoluogo toscano i maggiori marchi dell’industria turistica internazionale come TripAdvisor, Trivago, Best Western, Homeaway insieme a big player del web tra cui Google, Blogmeter, Travel Appeal e molti altri. A fare da colonna portante di tutto il programma 7 temi chiave: il mondo del Mobile e della Distribution, il fenomeno Sharing e quello dei Social, il tema delle Destination e dei Market Leader, sino ad arrivare allo spazio dedicato a tutto ciò che fa Innovation. Il programma si snoda in 149 eventi che animeranno la Oracle Hospitality Hall e le 8 Focus Hall dei due padiglioni in Fortezza. www.intoscana.it trasmetterà in diretta video streaming gli eventi dalla Oracle Hospitality Hall e dalle Hall 1,2 e 3. Novità di BTO 2015 la collaborazione con i “Signori del Vino”, format di Rai2 dedicato al mondo enologico italiano, co-ideato e condotto da Marcello Masi, direttore TG2. Masi sarà sul palco di BTO con il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini per parlare del rapporto tra turismo e felicità.

L’Oracle Hospitality Hall vedrà la partecipazione di esperti internazionali e aziende leader della travel industry. Tra gli eventi da non perdere: l’intervista a Walter Lo Faro di Expedia e quella ad Andrea D’Amico di Booking.com; l’intervento di Tomaso Rodriguez di Uber e quello di Matteo Stifanelli di Airbnb; il panel che vedrà insieme sul palco Carroll Rheem (Brand USA) e Joanna Darwin (VisitLondon); l’intervista a Dorianne Richelle (Facebook) e, infine, il racconto di Fabio Cannavale di LastminuteGroup.

Anche quest’anno tante le regioni italiane presenti a BTO: insieme alla Toscana ci saranno Lazio, Liguria, Basilicata, Sicilia, Puglia, Abruzzo e Sardegna oltre ad altre realtà territoriali. La nostra Regione coglierà l’occasione per presentare i dati sul turismo e le strategie future all’interno dello slot ‘Toscana 2020’ in programma il 2 dicembre ore 11.30. Da segnalare la presentazione del progetto interregionale “Terre di Piero. Sulle tracce di un maestro itinerante” promosso da quattro governance del turismo (Toscana Promozione, Regione Marche, Regione Umbria e Apt Emilia Romagna) secondo un modello che punta a valorizzare il prodotto turistico, creando valore economico, attraverso la matrice arte/cultura.

Tra le analisi che verranno presentate a BTO: quella di PhoCusWright® sulle 10 mosse che cambieranno il turismo mondiale; lo studio di Trivago sulle abitudini di ricerca dei viaggi in Italia e all’estero tramite i metasearch; la ricerca di Criteo sull’andamento degli acquisti da mobile. Da non perdere, poi, l’analisi di Episteme sulle abitudini di viaggio della generazione Y, i cosiddetti Millennials e l’indagine che FutureBrand dedica ai centri minori che in Europa hanno scelto di proporsi come destinazioni nuove e originali.

Tornano a grande richiesta gli appuntamenti formativi. In BTO si parlerà, infatti, di: nuovi booking engine, servizi fotografici di hôtellerie, promozione su smartphone e tablet, photo storytelling sui social, progettazione di esperienze di acquisto e delle ultime opportunità offerte da Facebook per chi opera nel travel. Un focus speciale sarà dedicato alle potenzialità di Periscope per promuovere le destinazioni turistiche con un evento a cura di ALLTHINGSTuscany (Social Media Team della Destinazione Toscana per Fondazione Sistema Toscana), e Skyscanner.

Nella due giorni di BTO, un’area del padiglione Cavaniglia ospiterà la scuola guida per droni allestita da Emirates. Gli ospiti potranno assistere alle lezioni di meteorologia, dinamica del volo, composizione di un drone, norme essenziali del regolamento ENAC e, naturalmente, cimentarsi in prove tecniche dal vivo.

Ricordiamo che è ancora aperta la call per partecipare, il 1 dicembre, a Shift Hacktravel BTO 2015 Edition, un hackathon di 12 ore per sviluppare idee innovative che avrà per protagoniste 4 grandi aziende del settore travel (Alpitour, Poste Italiane, Sea Aeroporti, Ec Vacanze). La premiazione avverrà il 2 dicembre in BTO. L’iscrizione è gratuita http://www.buytourismonline.com/shift-hackathon-dedicato-al-mondo-del-travel/

* Dati Criteo Travel Flash Record mercato mondiale 2015

** Dati ResearchNow mercato europeo 2015

COSTA CROCIERE E UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE INSIEME PER UN’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE A BORDO

Costa_Logo4c_Positiv

Un accordo triennale che, partendo dalla tradizione culinaria italiana, punta sulla ricerca della qualità, promozione di un’alimentazione sana, rispetto del territorio e riduzione degli sprechi alimentari. La prima novità saranno le pizze con impasto con 100% di lievito madre e pomodoro San Marzano DOP, proposte nelle pizzerie di bordo con il nuovo marchio Pummid’Oro.

Un progetto di collaborazione triennale a favore di un’alimentazione sostenibile a bordo delle navi è l’oggetto dell’accordo annunciato oggi da Costa Crociere (www.costacrociere.it)  e dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (www.unisg.it).

Partendo dalla tradizione culinaria italiana e del Mediterraneo, elemento distintivo dell’offerta di Costa da ben 67 anni, il progetto si propone di sviluppare un percorso di ricerca che, esaltando il gusto e il sapore del buon cibo, punti alla ricerca della qualità, al rispetto per il territorio, alla promozione di un’alimentazione sana e consapevole e alla riduzione degli sprechi.

Grazie all’accordo, Costa e UNISG inizieranno un percorso di collaborazione, che comprende la revisione  di alcuni processi di preparazione del cibo a bordo;  la selezione di prodotti e  fornitori sulla base di criteri di  sostenibilità, attività di sensibilizzazione e informazione rivolte agli ospiti per renderli più consapevoli dell’importanza e del valore del cibo; attività di formazione presso UNISG per il personale Costa.

“Cibo e alimentazione sono un tema centrale nella vita delle persone, e sono un aspetto fondamentale nella scelta della crociera  – afferma Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere – La nostra compagnia  ha sempre offerto una qualità molto alta in questo ambito, proponendo  il meglio dell’Italia a bordo delle sue navi. Ora vogliamo fare un altro passo avanti, e guardare al futuro. L’accordo che presentiamo oggi ci consentirà di valorizzare ulteriormente la cucina italiana e Mediterranea, proponendo ai nostri ospiti il piacere di gustare cibo che sia “buono” sotto tutti i punti di vista: per il palato, per un’alimentazione sana ed equilibrata, per il proprio benessere e per l’ambiente. Sarà un ulteriore viaggio nel viaggio che offriremo a chi sceglierà una vacanza con Costa ”.

Silvio Barbero, vice presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche, aggiunge: “Siamo lieti di poter fornire l’esperienza dell’UNISG per un progetto di innovazione in una realtà così specifica come quella di Costa Crociere. Questa collaborazione ci permette di incidere su processi e modelli di produzione e ristorazione attraverso il nostro approccio olistico e può diventare un ulteriore terreno di riflessione per replicare esperienze simili e creare nuove sfide nel settore. La ricerca UNISG, in particolare il nostro ramo dedicato all’innovazione e ai rapporti con le aziende, si sta caratterizzando nel supporto di progetti concreti, portatori di cambiamento sia nelle pratiche che nei consumi. Questo ci rende fiduciosi negli orizzonti che il futuro ci riserva”.

Il primo risultato di questo importante progetto è rappresentato dall’introduzione della pizza preparata esclusivamente con lievito madre, disponibile a partire dal 5 Dicembre 2015 a bordo di Costa Diadema, ammiraglia della flotta, e successivamente sulle altre navi Costa. Per proporre agli Ospiti questa  innovazione gastronomica, la compagnia italiana ha creato il nuovo marchio Pummid’oro, che caratterizzerà le pizzerie di bordo.

L’impasto sarà realizzato al 100% con lievito madre,  risultando così più naturale, maggiormente digeribile e con un ottimo profilo nutrizionale. Grazie alla consulenza di UNISG, Costa ha acquistato da un’azienda italiana un generatore di lievito madre per semplificare la gestione di questo alimento a bordo.

Anche i fornitori di farina saranno rigorosamente italiani. Oltre alla farina 00, verrà utilizzata una miscela di farine più ricca di fibre, omega 3, polifenoli, selenio e molte altre vitamine e nutrienti. Il pomodoro San Marzano DOP sarà il condimento protagonista delle pizze offerte a bordo, che saranno fedeli alla tradizione italiana, con l’aggiunta di qualche  variante speciale, sapientemente ideata da Riccardo Bellaera, Corporate Chief Pastry & Chief Baker di Costa, insieme al team di UNISG.

E’ previsto inoltre uno specifico programma di formazione per i pizzaioli Costa, a cura dei docenti dell’Alto Apprendistato del Pane di UNISG a Pollenzo, dove la parte teorica relativa alla preparazione della pizza con lievito madre verrà approfondita attraverso lezioni di chimica, microbiologia e tecnologie alimentari.

BISCOTTERIA BETTINA PRESENTA LA NUOVA LATTA-DEGUSTAZIONE PER IL NATALE 2015

Bettina_Confezione_Natale_bassa

Un’unica confezione che racchiude tutto il mondo di Biscotteria Bettina. Un’elegante latta vestita a festa, che contiene una degustazione di tre tipologie di biscotti dolci (Tronchetto Tiramisù, Bacetti di riso, Biscottini all’arancia) e tre salate (Biscottini alle erbe di campagna, Biscottini con Asiago, mais e cipolla, Cantucci Pop con Pomodorini secchi, origano e peperoncino).

Aprendo la latta, un simpatico biscotto al Caramello e cannella a forma di omino di panpepato ci immerge in un istante nell’atmosfera natalizia. Un’unica confezione per un regalo unico, goloso e genuino.

I biscotti di Biscotteria Bettina, realtà artigianale apprezzata in Italia e all’estero, non contengono conservanti, coloranti o aromi; gli unici grassi utilizzati sono il burro e l’olio extra vergine di oliva, lo zucchero è quello di canna. Le uova, biologiche, vengono utilizzate solo in alcune ricette.

La degustazione natalizia, come tutti i biscotti di Biscotteria Bettina, sono acquistabili direttamente dal sito aziendale (http://www.biscotteriabettina.it/shop_online/) e nelle migliori gastronomie, enoteche e negozi specializzati nella vendita di prodotti alimentari di alta qualità, oltre che nel punto vendita aziendale di Preganziol (TV).

Biscotteria Bettina

Via Terraglio 247/2 – 31022 Preganziol – Treviso

t. (+39) 0422 1727897 – info@biscotteriabettina.it www.biscotteriabettina.it

ONAV: CONOSCERE PER SCEGLIERE

IMG_20151114_163106

L’arte della degustazione come valore e  patrimonio professionale dei soci ONAV.

Un mercato in continua evoluzione, che detta cambiamenti anche nello stile di vita e nell’approccio al consumo. Una trasformazione delle abitudini del consumatore che oggi rende necessaria una profonda trasformazione della figura dell’assaggiatore di vino, anche alla luce delle nuove richieste del mercato.

Per rispondere a questa esigenza si è tenuto sabato 14 novembre a San Quirico d’Orcia (Si) nella splendida sede di Palazzo Chigi, il Congresso Scientifico ONAV dal titolo tema “Obiettivi della valutazione dei Vini”,  argomento di rilievo per tutti gli assaggiatori. Capire quali sono i fattori che guidano alla scelta e come la percezione del gusto interviene nella valutazione, sono infatti le basi per chi si fa portavoce dell’arte della degustazione.

Il primo Congresso Scientifico organizzato sotto la presidenza Vito Intini ha visto riuniti nomi prestigiosi del settore enologico che attraverso i loro interventi hanno dato una nuova lettura della valutazione del vino.

Dopo il saluto del sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli, che ha voluto ricordare come il vino rappresenti in toto la cultura e la tradizione italiana, si è entrati subito nel vivo della discussione con l’intervento del presidente ONAV Vito Intini, che ha posto l’accento sui nuovi approcci al consumo. Negli ultimi anni si è infatti registrato un generale calo dei consumi nei Paesi con consumo tradizionale, specialmente in Italia (-0,4% anno), Spagna (-0,25% anno) e Cile (-,15% anno). In  Francia il calo è minore (-0,2% anno) per la semplificazione, la promozione e la conoscenza del prodotto ma anche in questo caso il dato rimane negativo. Un’osservazione attenta ed accurata del mercato e delle sue aspettative si rende dunque necessaria per comprendere quali sono gli aspetti fondamentali che un degustatore deve tenere in considerazione nella valutazione di un prodotto. Da questa analisi è quindi emerso che gli aspetti più importanti per il consumatore sono: rapporto qualità prezzo; naturalità; legame al territorio; gusto equilibrato ed armonico; adattabilità al cibo. Tutti aspetti che i degustatori dovranno tenere ben presenti nei loro futuri giudizi.

La parola è passata quindi al giornalista Daniele Cernilli, che ha approcciato il tema della degustazione dal punto di vista filosofico, analizzando cosa è cambiato nel modo di rapportarsi al vino. Questo prodotto da alimento è divenuto infatti, in brevissimo tempo, un elemento edonistico. Un cambiamento iniziato a partire dagli anni ’80 con il miglioramento delle tecnologie enologiche.

Oggi si è aperto un nuovo scenario, con vini di buona qualità a prezzi molto competitivi, attuando nel contempo un cambiamento nel linguaggio del vino. L’epoca del sussiegoso sommelier è difatti terminata, e gli “interpreti” del vino devono saper presentare un prodotto non solo con temi umanistici ed emozionali ma anche con solide basi scientifiche

Si sta quindi andando verso una  comunicazione più semplice, in cui la terminologia deve essere efficace. In questo diventa fondamentale la figura dell’analista sensoriale ONAV, che è un assaggiatore tecnico e parla al consumatore con cognizione di causa, fornendogli tutti gli strumenti utili per capire, imparare e farsi una propria idea .

Osvaldo Failla, dell’Università degli studi di Milano, ha focalizzato invece l’attenzione sul vino inteso come patrimonio culturale da promuovere. Un lascito che è al tempo stesso materiale ed immateriale. La vite ha infatti origine nel territorio caucasico ma è in Europa che assume un valore culturale ed economico, producendo reddito e svolgendo un ruolo di presidio paesaggistico e di sviluppo rurale. Preservare questo patrimonio per le generazioni future diventa quindi necessario, ed in questo l’assaggiatore avrà una grande responsabilità: trasferire questi valori culturali ai consumatori per mantenere il vino “accessibile”, preservandone il legame con il territorio.

La parola è quindi passata a Vincenzo Gerbi, dell’Università degli Studi di Torino e presidente del Comitato Scientifico ONAV, che in apertura d’intervento ha puntualizzato come il vino sia protagonista di molta comunicazione ma con alcune forti contraddizioni. Ad esempio si parla delle sostanze “buone” contenute nel vino (antiossidanti come fenoli e resveratrolo), ma al contempo si assimila il vino ad una droga; oppure si dice che il vino è un prodotto troppo caro ma poi si invita il consumatore a diffidare di vini economici. In questo panorama il degustatore deve perciò conoscere vitigni, tecnologie, zone viticole, storia della vite e del vino ed usare le proprie competenze per divulgare uno stile di vita in cui l’assaggio diventa uno strumento di attenzione verso i gesti quotidiani ed un modo per affinare la capacità di scelta. Deve quindi sviluppare un lessico  completo e oggettivo, ricco di accostamenti che aiutino la memorizzazione, addestrandosi con curiosità e misurando frequentemente le proprie capacità.

Luigi Moio, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha invece analizzato tecnicamente la percezione del gusto e degli aromi. Nella degustazione la valutazione è infatti polisensoriale con tutti i 5 sensi coinvolti; è perciò difficile scomporre il vino durante l’assaggio. Il punto è comprendere come rendere più semplice tutto ciò, perché la degustazione del vino non è un’azione statica ma dinamica, in cui le curve di dominanza temporale delle sensazioni (DTS) consentono di valutare simultaneamente singoli attributi sensoriali del vino. Esiste infatti  una successione temporale della dominanza degli attributi sensoriali. La tecnica DTS diventa dunque uno strumento necessario per la valutazione del profilo sensoriale di un prodotto, tramite cui è possibile fare un’indagine approfondita ed anche una discriminazione territoriale del vino.

Infine Francesco Iacono, enologo, ha portato il punto di vista di chi viene sottoposto ai giudizi della critica, domandandosi cosa il produttore può fare per rendere il proprio vino più gradito ai giudici. Il vino entra infatti in relazione con i sensi e con la memoria e possono essere utilizzati diversi tipi di giudizio. Kant parlava di giudizio soggettivo e oggettivo: assoluto (buono, gradevole…) oppure relativo se collegato alla memoria (più di, in confronto a…). L’uomo però esprime il giudizio liberamente, ed anche il produttore di vino, che volontariamente si espone ad una critica, deve tenerne conto. La deontologia del bravo degustatore impone quindi il saper giudicare senza  alcun condizionamento.

In chiusura dell’incontro è emerso come sia necessario per i soci ONAV riscoprire le vere motivazioni dell’assaggio, riflettendo sull’importanza  del loro ruolo e sulle loro potenzialità. La finalità di un assaggiatore rimane infatti quella di diventare uno “strumento” di corretta comunicazione del vino, un giudice imparziale che sappia essere un tramite credibile e competente tra la realtà e ciò che del vino si racconta.

A conclusione dell’intenso programma di approfondimento dedicato ai soci ONAV, domenica 15 novembre si è svolta anche la Giornata dell’Assaggiatore, momento di incontro, confronto e crescita per tutti i componenti dell’Associazione. L’appuntamento è terminato con le degustazioni guidate, a cura di Alessandra Ruggi, Vito Intini e Daniele Cernilli,  di prestigiosi vini della provincia di Siena delle aziende Il Colombaio di Santa Chiara, Boscarelli, Castello di Volpaia di G. Stianti, Donatella Cinelli Colombini – Fattoria del Colle e Casanova di Neri.

Un appuntamento che ha visto anche la partecipazione alla degustazione dei produttori Giacomo Neri e Donatella Cinelli Colombini che, con la loro presenza, hanno testimoniato, ancora una volta, la fiducia delle aziende vinicole nei confronti di ONAV.

Una giornata particolarmente…DOP di Marco Marucelli

FinocchionaIgp

Non capita tutti giorni, nonostante la mia professione in qualche modo mi faciliti, di vivere una giornata così gustosa  come quella organizzata a quattro mani dai Consorzi del Prosciutto Toscano DOP e  della Finocchiona Toscana IGP, lo scorso venerdì 13 novembre.

Speziatura Prosciutto Toscano DOP

Il primo incontro con la materia prima che sapientemente lavorata diverrà sublime prodotto per il palato, è iniziato allo storico  Salumificio Gerini di Pontassieve (FI), dove le due proprietarie, tanto giovani quanto appassionate, ci hanno letteralmente spalancato le porte dello stabilimento (o meglio chiamarlo laboratorio, nonostante le dimensioni) dove alla faccia di vegetariani e vegani convinti, ci siamo addentrati tra mezzene e coscie di maiale che, grazie alla collaborazione dei bravissimi norcini e macellai della Gerini, presto sono stati abilmente tagliati, speziati, lavorati ed insaccati sia per divenire splendidi e gustosi prosciutti Toscani DOP che per arrivare nelle tavole dei gourmet sotto forma di morbide e appetitose finocchione toscane IGP.

Lavorazione Finocchiona Toscana IGP

Non è mancato un momento di full immersion per me e gli altri ospiti, quando sotto la supervisione divertita del personale e delle proprietarie ci siamo cimentati nella fase di “imbudellamento” dell’impasto di carni di maiale (il disciplinare ammette al massimo 7 tagli), finocchio, sale e pepe, appena lavorati, così da creare ognuno la propria personale finocchiona che al momento sta maturando nella “stufa” (locale a circa 24 gradi che agevola la fermentazione degli enzimi) per poi terminare la sua stagionatura nell’apposito fresco locale vestita con la sua sensuale calza a rete rossa che la contraddistingue dalle altre prelibatezze che le stanno accanto.

Imbudellamento della Finocchiona Toscana IGP

Il momento del commiato, come si conviene, è stato celebrato davanti ad una tavola imbandita dove i due prodotti principe la Finocchiona Toscana IGP e il Prosciutto Toscano DOP sono stati i padroni di casa, sapientemente accompagnati da un eccezionale Pecorino Toscano DOP, dai tradizionali ceci e fagioli lessi che conditi con un magico olio extravergine d’oliva prodotto con passione sulle colline di Reggello (il forziere del’oro verde della Toscana) da una delle due proprietarie della Gerini Carni. L’arrivederci (perché è doveroso ritornare in questi luoghi) ci ha introdotto alla seconda esperienza DOP della giornata. Attraverso la strada che da Pontassieve conduce a Firenze attraversando Rosano, siamo arrivati in uno degli angoli di Firenze che i più attenti hanno già ribattezzato il punto G (inteso come gourmet) della città del giglio. Lo storico Mercato di San Lorenzo dove da qualche tempo, è stata realizzata al primo piano, una autentica piazza del gusto.

Filippo Saporito taglia la Finocchiona Toscana IGP di Cinta Senese

Qui tra banchi di eccellenze tipiche, produttori e laboratori gustosi, non poteva mancare una scuola di cucina, perché se è vero che la Toscana è terra di tanti prodotti di qualità, non possiamo disconoscere che è anche la madre, naturale o putativa, di grandi chef che stanno contribuendo a portare alto il nome di questa regione e dell’Italia anche nel mondo. Ci attendeva con il suo sguardo sornione Filippo Saporito, chef e patron della Leggenda dei Frati, intrigante locale che dopo aver preso vita nel Chianti senese, essersi gemellato con l’azienda vinicola Cecchi di Castellina, ha spiccato il volo verso la attuale location fiorentina racchiusa in un importante museo che gode dell’impareggiabile vista sulla città di Dante dal Forte Belvedere.

Finocchiona 2 - Fette

Il cuoco, come ama meglio definirsi, ci ha posizionato dietro ai fornelli della Scuola di Cucina Lorenzo dei Medici ed ha iniziato una lezione interattiva, coinvolgendoci in acrobazie culinarie che molti di noi avevano vissuto solo dietro le quinte e mai da protagonisti. Il risultato è stato incredibile, forse anche inimmaginabile, merito della pazienza e della professionalità di Filippo e degli ottimi prodotti usati come ingredienti. Prosciutto Toscano DOP, Finocchiona Toscana IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, Pecorino Toscano DOP, Olio Extravergine d’Oliva Toscano IGP, Ricciarelli di Siena IGP, Panforte di Siena IGP; questi i nomi dei protagonisti della cena estemporanea che abbiamo consumato al termine del Cooking Show brindando ovviamente con due vini toscani: un eccezionale Chianti Classico DOCG ed un fragrante Spumante Brut Millesimato dell’Az. Agr. Fèlsina di Castelnuovo Berardenga (SI). E’ stata davvero una giornata DOP per chi come me ama il buon cibo, la tradizione, la passione e l’amore che la terra di Toscana riesce a trasmettere, con i prodotti e con le persone che li amano, in tutto il mondo.

FinocchionaIgpChiantiClassico

Riempie il cuore sapere che le migliaia di turisti che ogni giorno visitano Firenze ed i molti che visitano questo ombelico del gusto, riportano a casa, come ambasciatori virtuali, un ricordo che si riaccende alla sola visione di un bel coscio di prosciutto in formato Toscano DOP ed alla calza a rete che indossa la Finocchiona Toscana IGP prima di esser gustata da palati di gourmet considerati sempre più peccaminosi da i moderni “non gustanti”.

Torna di moda la “schiscetta”, con il sottovuoto è sempre più fresca e buona.

FoodSaver_Sottovuoto Schiscetta_01

I pranzi fuori casa hanno un nuovo alleato che garantisce durata, risparmio e gusto: FoodSaver

 

Pausa pranzo troppo cara: torna di moda la schiscetta” a dirlo l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori. Dal 2001 il pranzo in mensa o fuori dall’ufficio è aumentato del 144%. Il cibo portato da casa costa il 75% in meno, così sempre più lavoratori escono da casa con il pranzo nella borsa.

L’alleato perfetto di questa tendenza è il sistema per la sigillatura sottovuoto FoodSaver che con i suoi pratici contenitori da 0,70 l, permette di garantire la freschezza delle pietanze preparate a casa, anche qualche giorno prima del consumo. Una vera rivoluzione nella gestione del pasto fuori casa, soprattutto per chi ha poco tempo: nel fine settimana o nel giorno libero basterà infatti programmare i pranzi dei cinque giorni successivi, collocarli in diversi contenitori e lasciarli in frigorifero prelevandoli di giorno in giorno. Barattoli e contenitori (disponibili sia in formato rettangolare che rotondo) sono estremamente comodi, si possono impilare, mettere nel forno a microonde e lavare in lavastoviglie. Una volta collocato il pasto all’interno, anche se si tratta di una semplice insalata o di alimenti friabili, basta chiudere con lo speciale tappo e collegarlo attraverso l’apposito tubicino a una delle macchine per il sottovuoto FoodSaver, che provvederà ad estrarre l’aria, principale causa del deterioramento del cibo.

FoodSaver_Sottovuoto Schiscetta_02

Sei sono i modelli di macchine per la sigillatura sottovuoto FoodSaver pronti a mantenere la freschezza degli alimenti fino a cinque volte più lungo, lasciando gli alimenti intatti, sempre freschi. Le macchine per il sottovuoto FoodSaver si caratterizzano per praticità e comodità: leggere, compatte, di limitato ingombro sul piano cucina perché eventualmente posizionabili anche in verticale, si abbinano allo stile della cucina con un design contemporaneo. Alcuni modelli dispongono di un vano interno che ospita il rotolo, utile per creare il sacchetto della giusta misura.

Certo, c’è da dire che il termine “schiscetta” nasce dal verbo “schiacciare” e in questo caso di schiacciato non c’è proprio nulla! Anzi è l’esatto opposto e chissà che la Milano del terzo millennio non sappia coniare un nuovo termine!

www.foodsaver.it