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MOMENTI GUSTOSI A IDENTITA’ GOLOSE 2016 di Marco Marucelli

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Appuntamento imperdibile anche per l’ edizione 2016 di Identità Golose, il congresso internazionale di cucina che si svolge ogni anno, da ben 12 edizioni, a Milano nella location del MI.CO.

Tante persone, in alcuni momenti fin troppe, tra addetti ai lavori, giornalisti o presunti tali (blogger n.d.d.), pubblico pagante ( e non poco n.d.d.) e imbucati mangia tartine varie. Ma questa giungla nascondeva anche quest’anno alcune prelibatezze che hanno attratto l’attenzione mia e delle mie collaboratrici, tra un intervento e l’altro di chef più o meno emergenti. Tra questi un momento di tutto rispetto va alla performance di Massimo Bottura che, indipendentemente dai titoli e dai premi ricevuti, resta una delle voci fuori dal coro che ha, a mio avviso, motivo di gridare al mondo enogastronomico la sua filosofia.

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Altro chef che ha voluto giocare con il caffè, nello spazio appositamente realizzato, per Identità caffè, dalla Lavazza è stato Moreno Cedroni che tra le altre indicazioni ha detto ai giovani, che si approcciano ad entrare nel settore ristorativo,  una frase molto significativa ” Ricordate che queste creazioni sono l’arrivo e non la partenza, che per arrivare a farle è necessario conoscere la materia prima, le tecniche di cottura e gli abbinamenti… perchè la cucina non si può improvvisare (come invece pontificano tanti TV-Chef del cotto e mangiato n.d.d.). Negli stands delle varie aziende presenti si avvicendavano famosi chef che interpretavano e valorizzavano i prodotti presentati.

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Tra questi Davide Scabin per il Pastificio Felicetti e la sua interpretazione della pasta di grano Senatore Cappelli;

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I fratelli Cerea dello stellato da Vittorio di Brusaporto (BG) erano invece ad allietare i palati degli ospiti della Guido Berlucchi che hanno degustato i loro finger food in abbinamento con  il nuovo Palazzo Lana Extrême Riserva; il grande pasticcere Gianluca Fusto ha invece interpretato delle praline utilizzando le acquaviti d’uva “Prime Uve” della distilleria  Bonaventura Maschio;

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lo chef campano Pasquale Torrente ha presentato allo stand Olitalia alcune fritture con il nuovo olio Frienn, non poteva tra le altre stelle mancare la luce di Valeria Piccini di Caino che ha presentato le sue ottime prelibatezze abbinandole ai vini della famiglia Cecchi di Castellina in Chianti.

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Insomma una kermesse ricca, gustosa, a volte fin troppo scontata, ma come sempre da non perdere perchè, per usare le parole di uno dei grandi della cucina di tutti i tempi, Gualtiero Marchesi, riportando le parole di Pablo Picasso… il vero cuoco è un bambino che gioca tutta la vita a fare un mestiere da grandi!

REMISE EN FORME AL RENAISSANCE TUSCANY IL CIOCCO RESORT & SPA

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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, suggestivo Resort affacciato sulla Valle del Serchio a Castelvecchio Pascoli (Barga-Lucca), è il luogo perfetto dove concedersi un weekend all’insegna di benessere e relax. La Beauty Spa propone numerosi trattamenti esclusivi, ispirati alla natura e ai prodotti della regione, per una completa remise en forme  e per fare il pieno di energia.

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Perfetti per iniziare un percorso Spa e preparare la pelle sono i trattamenti di body scrub. Le terapiste della Spa del Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa consigliano il Detoxifying and slimming ritual (durata 80min; prezzo €140), un rituale drenante e reminerallizzante che comprende un peeling corpo con sale marino seguito da un impacco disintossicante con fanghi del Mar Morto, accompagnato da un massaggio al viso. Da provare anche il Tuscan Herbal Body Scrub (durata: 50min; prezzo €90) che prevede peeling rinfrescante e rigenerante a base di menta, lavanda e foglie di mirto.

Il percorso prosegue con veri e propri rituali di benessere, come il Domus Olea Toscana bio treatment (durata: 110 min; prezzo €190), un trattamento antiossidante e idratante completo viso e corpo realizzato con i prodotti biologici Domus Olea Toscana ricchi di principi attivi estratti dalle foglie di olivo e vite. Il rituale ha inizio con un peeling maschera anti-age viso e corpo, seguito da un massaggio a cuoio capelluto, viso e corpo e l’applicazione di siero super intensivo anti-rughe contorno occhi e labbra.

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La Beauty Spa offre inoltre rituali più classici come il Luxury Private Hot Tube (durata: 20min; prezzo €45), un trattamento drenante attraverso un lussuoso idromassaggio nella Suite Cabine arricchito con Sali del Mar Morto e oli essenziali, oppure il Relaxing Massage (durata: 50min; prezzo €95; oppure durata: 80min; prezzo €155), un massaggio corpo completo che stimola la circolazione offrendo una profonda sensazione di relax.

Prima o dopo i trattamenti, gli ospiti potranno accedere al Wellness Center, comprensivo di piscina interna riscaldata con idromassaggio, nuoto controcorrente e cascata cervicale, soft sauna, docce emozionali con cromoterapia e aromaterapia, cascata di ghiaccio, bagno turco e area fitness con macchine Technogym di ultima generazione. Per prendere appuntamento è possibile rivolgersi al concierge o chiamare il numero 0583 769886.

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Lo Spa Menu completo è disponibile sul sito:

http://www.renaissancetuscany.com/images/documenti/spa_menu_reinassance.pdf

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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, esclusivo Resort parte dei Brand della Marriott International , è una struttura di grande fascino situata a Castelvecchio Pascoli, all’interno de Il  Ciocco  Tenuta  e Parco  ,di 600 ettari. L’hotel dispone di 180 camere tra Classic, Superior, Executive, Deluxe, Balcony Deluxe, Junior Suite, Suite, Presidential e Penthouse, alcune con una splendida vista sulla Valle del Serchio. La ristorazione include il ristorante La Veranda, dove sono proposti i migliori piatti della tradizione toscana rivisitati in chiave moderna, Nour Lounge, ideale per uno spuntino leggero, un aperitivo o degustazioni di vini, e Le Salette, uno spazio esclusivo dove sono proposte le Esperienze Culinarie private o in piccoli gruppi. La Beauty Spa Renaissance Tuscany, di 800mq, propone trattamenti e rituali che si ispirano al territorio e che utilizzano prodotti locali e comprende 12 cabine, una suite per massaggi di coppia, bagno turco e una cabina riservata ai trattamenti detox. Il Resort ospita diversi spazi per meeting e congressi, con 11 sale e il grande Salone Pascoli, che può ospitare fino a 900 persone.

Per informazioni: http://www.renaissancetuscany.com/

Dall’esperienza di Longino&Cardenal nasce la siciliana “Don Gambero”

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Il direttore generale di Longino&Cardenal, Antonello Alfreducci, lascia la carica per seguire in toto, a Mazara del Vallo, la nuova avventura legata alla pesca e alla commercializzazione di pescato, Gambero rosso in primis, di qualità.  Una nuova azienda che farà parte del Gruppo Longino&Cardenal.

 

Le persone giuste, al momento giusto e nel posto giusto. Potrebbe essere questa la sintesi dell’operazione che Longino&Cardenal, azienda milanese che da 25 anni a questa parte seleziona, importa e distribuisce alla ristorazione italiana (e non solo visto che ha anche due sedi a Hong Kong e Dubai) il meglio della gastronomia mondiale. Ed è proprio il concetto di “meglio” tradotto in termini di qualità il secondo ingrediente della nuova avventura: Antonello Alfreducci, da cinque anni direttore generale dell’azienda, ha lasciato l’incarico per seguire la nascita, scaturita dall’acquisizione di un’attività già ben avviata, di Don Gambero il nuovo brand legato alla pesca e vendita di pesce ed in modo particolare del conosciuto Gambero Rosso di Sicilia.

 

«Alfreducci – ha precisato Riccardo Uleri, titolare di Longino&Cardenal - ci ha insegnato a lavorare con numeri e budget, ha saputo riorganizzare la rete commerciale, ha ideato eventi quali i Longino Food Experience, ci ha insegnato la focalizzazione sulle vendite e ha strutturato ed enfatizzato i lanci dei nuovi prodotti». Don Gambero è un brand della SRL Il Satiro Danzante, società partecipata della SPA Longino&Cardenal : «La scelta di investire nel pescato -  ha proseguito Uleri –, ed in modo particolare in quello di qualità, è stata quasi spontanea e naturale perché l’azienda da ormai 25 anni è vocata alla selezione e alla distribuzione di cibi rari e preziosi».

 

«Il gambero rosso di Sicilia – ha spiegato Alfreducci, ligure di nascita e milanese d’adozione, già direttore marketing di Pernigotti, direttore vendite di Yomo e a capo di numerosi progetti in Galbani e Danone  – è un prodotto pregiato e apprezzato dai migliori chef di tutto il mondo. È un vero tesoro ricco di qualità organolettiche, fortemente consigliato nelle diete soprattutto in quella mediterranea. Mazara del Vallo in Sicilia è una delle località maggiormente interessata dalla pratica della pesca del gambero rosso che ogni anno vanta un volume di circa milleottocento tonnellate di pesca, con oltre 400 addetti ai lavori. Una pratica che va portata avanti con reti da pesca che vanno a fondo oltre i mille metri ed il tutto con un procedimento altamente sostenibile, che non danneggia i mari».

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Don Gambero nasce con un chiaro e preciso obiettivo: diventare l’autorevole firma di una linea di eccellenza di prodotti surgelati del Mediterraneo. Don Gambero garante dell’eccellenza del pesce mediterraneo nel mondo. E lo farà attraverso una gamma di oltre 40 referenze, ben riconoscibili da un packaging lineare, ma incisivo, che spazierà, oltre che dal prodotto di punta rappresentato dal Gambero Rosso, dai polpi al gambero rosa, dai calamaretti agli scampi e così via.

 

Le previsioni di mercato sono inoltre ottimistiche: si stima, infatti, che nel 2015 la produzione mondiale di pesce abbia raggiunto i 168,6 milioni di tonnellate, in crescita del +2,6% rispetto all’anno precedente.

 

www.dongambero.com

 

A TASTE IL “CAPPUCCINO A KM ZERO” FIRMATO MOKARICO, LA MARZOCCO E IL PALAGIACCIO

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Dal Mugello, da sempre considerato patria di eccellenza nel settore dell’artigianato
e del buon cibo, tre aziende si uniscono per sottolineare l’importanza del territorio.Taste, il contesto ideale per far conoscere le nuove tendenze nel mondo foodie, è l’occasione per promuovere tre eccellenze del Mugello, perla incastonata tra le sinuose colline a nord di Firenze, e per sottolineare la loro appartenenza ad una regione ricca di storia, arte e cultura. Caffè Mokarico, La Marzocco e Il Palagiaccio presentano insieme il “cappuccino a Km zero”: il simbolo della colazione all’italiana, diffuso e amato in tutto il mondo, rappresenta il modo perfetto per esaltare le qualità delle tre aziende in un solo prodotto. In un coffee corner condiviso al salone, i visitatori potranno conoscere le tecniche e le curiosità relative alla preparazione di un cappuccino sostenibile: una tazza che racchiude i valori, la passione e la ricerca della qualità di tre aziende con un forte legame con il territorio.Per Mokarico il cappuccino – di cui Marco Paladini ha fortemente voluto la certificazione quando era Presidente INEI – è una delle massime espressioni del caffetteria italiana: il miglior modo per esaltare le note agrumate, cioccolatate e di tostato presenti nel caffè Mokarico.Fondata nel 1927 da Giuseppe Bambi e da suo fratello Bruno, La Marzocco ha acquisito nel corso del tempo grande fama grazie alla cura e all’estrema attenzione per il dettaglio che da sempre riserva ai propri prodotti, macchine da caffè di alta qualità, dal design elegante e raffinato.

Oggi La Marzocco rimane infatti un’azienda artigianale pur offrendo importanti innovazioni tecnologiche, che le hanno permesso di diventare un forte punto di riferimento nel mercato.

Il Palagiaccio rappresenta la continuità nella tradizione dell’allevamento per la produzione del latte dal XIII secolo. I numeri limitati, i volumi ridotti e le lavorazioni meticolose, esclusivamente artigianali, assicurano l’attenzione e la cura verso i prodotti. L’impegno e la passione, consentono, nel rispetto della natura e del territorio, di offrire sempre un prodotto estremamente sicuro e di altissima qualità.

Tutte vantano una profonda esperienza maturata nel corso della storia del proprio territorio. La collaborazione consente loro di far conoscere ancora meglio la propria realtà che, nel caso di Mokarico, vanta una tradizione radicata nella storia e nella cultura della Toscana, fin dalla sua nascita nei primi del ‘900 come laboratorio artigianale in Corso Tintori a Firenze.

distanze:
Mokarico – La Marzocco: 450 metri
Mokarico – Il Palagiaccio:  1,28 km
Il Palagiaccio – Marzocco: 1,23 km

A San Giovanni d’Asso gli stati generali del Tartufo Toscano

Apre la due giorni un importante convegno con l’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi per tutelare il prodotto autoctono e i consumatori

 

Sabato 12 marzo prende il via la XIV edizione della Festa del Tartufo Marzuolo a San Giovanni d’Asso. Due giorni dedicati al prelibato fungo ipogeo delle Crete Senesi con punti vendita, stand gastronomici, degustazioni, visite guidate per scoprire tutti gli abbinamenti golosi con gli altri prodotti tipici delle Terre di Siena.

Ad aprire la due giorni dedicata al marzuolo, sarà un importante convegno dal tema “Tartuficoltura e sviluppo rurale” a cura della Regione Toscana con l’associazione Tartufai Senesi, l’Accademia dei Georgofili e il Comune di San Giovanni d’Asso, al quale parteciperanno l’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, il sindaco Fabio Braconi oltre ad esperti delle università di Firenze, Pisa, Perugia e Rieti.

Alle ore 9,30 di sabato 12 marzo, nella sala del Camino all’interno del Castello di San Giovanni d’Asso, si ritrovano, in pratica, gli stati generali del tartufo toscano per gettare le basi di una profonda innovazione di tutto il settore con l’obiettivo di salvaguardare le produzioni toscane attraverso l’ottenimento di una Dop o Igp.

“Il limite più grande dell’attuale legislazione sul tartufo – spiega Paolo Valdambrini, presidente dell’associazione Tartufai Senesi – è proprio quella che riguarda la tracciabilità dei prodotti. Ad oggi il consumatore non ha alcun strumento per verificare l’effettiva provenienza del tartufo che va ad acquistare se non la fiducia verso il soggetto venditore”.

Il territorio delle Crete Senesi e San Giovanni d’Asso sono da sempre all’avanguardia per la vendita di tartufi a km 0 e il convegno di sabato è il riconoscimento ad un lavoro iniziato più di trenta anni fa.

Saranno presenti numerosi tartufai e tartuficoltori di tutte le zone tartufigene toscane che vedono nella denominazione di origine o nell’indicazione geografica, il migliore strumento per proteggere le produzioni autoctone dai sempre più frequenti casi di importazioni dall’Est Europa o dalla Cina di tartufi poi venduti come prodotto italiano.

 

Per informazioni, il programma completo e prenotazioni contattare il 349 7504247 (Biancane servizi al turismo), oppure www.mostradeltartufobianco.it o ancora  www.facebook.com/pages/Mostra-Mercato-del-Tartufo-Bianco-San-Giovanni-dAsso-Si

SAPEUR, CONFERMATO IL FEELING TRA ROMAGNOLI ED ENOGASTRONOMIA DI QUALITA’

E’ un legame solido quello che lega il pubblico e Sapeur: la manifestazione si è confermata anche per l’edizione 2016  come uno dei principali eventi, nel panorama romagnolo, dedicati all’enogastronomia di qualità. Anche quest’anno migliaia di visitatori hanno rinnovato la loro fiducia nella fiera, che offre prima di tutto passione e genuinità, come corredo del ricco mercato di prodotti tipici realizzato da oltre duecento espositori.

La kermesse dedicata al gusto, organizzata da Romagna Fiere nel quartiere fieristico di Forlì, ha quindi mantenuto fede alle aspettative, con la conferma delle presenze delle edizioni passate ed in particolare segnando un buon incremento di visite e giudizi positivi dell’ “ultimo nato” in casa Sapeur: il padiglione del Forlì Wine Festival, la cui seconda edizione ha visto un’eccellente rappresentanza di cantine e un folto pubblico giovane, il tutto in un settore, quello del vino, altamente professionale e con clientela esigente.

Generalmente alti anche i livelli di acquisti, segno che i visitatori non hanno solo approfittato della manifestazione per impegnare in modo piacevole alcune ore del week-end, ma sono usciti dopo aver fatto una vera e propria spesa di generi alimentari caratteristici e di alta qualità, pronti per essere consumati nei prossimi giorni con amici e parenti.

Molta curiosità hanno suscitato, infine, le iniziative collaterali.  Nella sezione didattica curata da ARVAR in molti si sono cimentati con le tecniche tradizionali della cucina. Particolare interesse ha suscitato il laboratorio con la preparazione in presa diretta dei ciccioli, con la collaborazione degli studenti dell’Istituto Agrario di Cesena. Buonissima anche la partecipazione di famiglie e bambini al laboratorio “Manine in Pasta” di “Italia Marchio Dop”.  Apprezzata anche la novità 2016 a cura di AMIRA, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che ha allestito lo spettacolo della preparazione di crepes alla lampada e altre pietanze a base di frutta con la caratteristica tecnica della cucina flambé, un’arte scenografica che è in via di riscoperta.

Non è mancato, infine, il “sempreverde” interesse per le nostre tradizioni rurali e artigianali: l’Eco-museo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo ha allestito un frequentato Padiglione della Cultura Romagnola, uno spazio in cui poteva riscoprire l’artigianato etnico romagnolo e quanto esso ha saputo produrre plasmando la natura nel corso delle generazioni. La lavorazione del granturco è stato al centro di un percorso dimostrativo a cura degli “Amici della stadera” di Forlì. Presenti anche cimeli e macchine agricole di una volta grazie all’esposizione di Mu.Mar.

Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano conquista il titolo di Birraio dell’Anno 2015

Fabio Brocca del Lambrate Birraio dell'anno 2015

Il riconoscimento, ideato da Fermento Birra con la sponsorizzazione di VDGlass, che ogni anno premia il miglior artigiano della birra italiana è stato consegnato nelle mani del birraio del milanese Birrificio Lambrate. Trionfa, nella categoria emergenti, il duo Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del marchigiano Mc 77.

 

Gli oltre ottanta giudici interpellati da Fermento Birra, per quanto riguarda la categoria big, si sono lasciati stregare da un anno magico della tribù, come scherzosamente viene chiamato il team del noto birrificio Lambrate, che nel 1996 ha aperto i battenti nell’omonimo quartiere milanese. Un 2015 costellato da successi di critica e di pubblico, numerose novità produttive, un volume totale balzato a 6200 ettolitri annui, e una costanza qualitativa davvero invidiabile. Un premio che, coincidenza vuole, viene consegnato proprio nell’anno in cui si celebrano i venti anni dalla nascita del birrificio e del movimento artigianale stesso.

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I motivi del successo? Vincono birre da pub, semplici ma di carattere, birre che negli anni si sono evolute acquistando maggiore personalità, merito anche di un feeling più marcato con il luppolo,  maggiormente protagonista pur senza derive modaiole. Birre sempre più pulite e costanti merito anche di un laboratorio di analisi e ricerca interno che provvede al controllo delle birre e alla conservazione del lievito. Del resto il Lambrate nasce come brewpub e la filosofia produttiva risente di questa natura che pretende una proposta di birre “session”, sempre facili da bere, anche quando si sale di gradazione alcolica e complessità come nel caso della Sant’Ambroeus, la birra più venduta della gamma. Oltre trenta le birre prodotte, tra le quali spiccano classici della birra artigianale come la Montestella, l’American Magut, la Ghisa; birre a volte inclassificabili nelle maglie stilistiche, sempre caratterizzate da una firma ben distinguibile.

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Un premio che arriva nel momento di massima maturità di un birrificio che durante venti anni ha accumulato esperienza sul campo, e oggi, consapevole dei propri mezzi, si diletta a creare o ad affinare ricette che continuano a stupire rimanendo sempre attuali nel tempo.

 

“Mettersi sempre in discussione, andare avanti giorno per giorno, migliorandosi”, così, con umiltà, Fabio Brocca descrive il segreto del successo ricordando di essere al timone di una squadra affiatata sulla quale può contare ciecamente e senza la quale non avrebbe ottenuto nessun risultato. “Ringrazio Ivo Fumagalli, Mattia Bonardi e Stefano Zandalini”, ribadisce Fabio che aggiunge, “amo fare il birraio e non mi interessa fare altro che questo, mi piace avere sempre il controllo di ciò che accade in birrificio ed è li che voglio stare.”

 

Un anno di celebrazioni per il Lambrate iniziato dunque nel migliore dei modi e che  riserverà delle novità eclatanti, come l’imminente ampliamento produttivo (40hl l’impianto di cotta completamente automatizzato), o come l’annunciata apertura, entro qualche mese, di un pub a Berlino, che, assicura Fabio, sarà una splendida vetrina non solo per le birre delle casa ma anche per tutta la birra artigianale italiana.

 

Festeggiano anche nelle Marche, dove da due anni a Serrapetrona in provincia di Macerata, produce la giovane coppia formata da Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del marchigiano MC 77, vincitori del premio Birraio Emergente. Pochi gli anni di apertura, ma sufficienti per far conoscere e apprezzare al mondo dei beerlovers la loro creatività, la costanza e l’eleganza di una gamma ampia e assolutamente non banale. Una vittoria ottenuta superando altri giovani e talentuosi birrai come Stefano di Stefano del birrificio Argo di Lemignano (Parma), Paolo Algeri e Gioia Ravasio del Birrificio Hop Skin di Curno (Bergamo), Andrea dell’Olmo del birrificio Vento Forte di Bracciano (Roma), Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (Biella), che dimostrano con il loro lavoro, quanto vivo e tumultuoso sia il movimento della birra artigianale italiana.

 

Classifica Birraio dell’Anno 2015

 

1 – Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano

 

2 – Valter Loverier del birrificio Loverbeer di Marentino (TO)

3 – Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)

4 – Bruno Carilli del Birrificio Toccalmatto di Fidenza (PR)

5 – Francesco Mancini del Birrificio del Forte di Pietrasanta (LU)

6 – Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)

7 – Pietro Fontana del Birrificio Birra del Carrobiolo (MB)

8 – Luigi “Schigi” D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)

9 – Gino Perissutti, birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sotto (UD)

10 – Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (CA)

11 – Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Dolzago (LC)

12 – Giovanni Campari del Birrificio del Ducato di Roncole Verdi di Busseto (PR)

13 – Leonardo di Vincenzo del Birrificio Birra del Borgo (RI)

14 – Lorenzo Guarino del Birrificio Rurale di Desio (MB)

15 – Donato Di Palma del birrificio Birranova di Triggianello (BA)

16 – Marcello Ceresa del birrificio Retorto di Podenzano (PC)

17 – Pietro di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)

18 – Jurij Ferri del birrificio Almond ’22 di Loreto Aprutino (PE)

19 – Riccardo Franzosi del Birrificio Montegioco di Montegioco (AL)

20 – Simone Dal Cortivo del birrificio Birrone di Isola Vicentina (VI)

 

Classifica Birraio Emergente 2015

 

1- Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC 77 di Serrapetrona (Macerata)

 

2 – Stefano di Stefano del birrificio Argo di Lemignano (Parma)

3 – Paolo Algeri e Gioia Ravasio del Birrificio Hop Skin di Curno (Bergamo)

4 – Andrea dell’Olmo del birrificio Vento Forte di Bracciano (Roma)

5 – Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (Biella)

 

Info:

www.birraiodellanno.it

Moda e cibo…cuciti su misura! di Laura Cosci

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L’Edizione autunno inverno 2016 di Pitti Immagine Uomo si è appena conclusa e mentre nell’aria fiorentina aleggia ancora la ventata fashion che ogni sei mesi questo grande evento internazionale porta nella città gigliata, è bello ripensare alle tante iniziative anche fuori salone che nei giorni di svolgimento propongono fusioni tra il mondo della moda e quello dell’arte, della musica e, primo su tutti, del cibo.

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Tra gli eventi accaduti vorrei raccontare la mia esperienza food-fashionable di martedì 18 gennaio nella Limonaia del Museo Stibbert di Firenze, dove era stato organizzato l’evento ITALIAN LUXURY HANDMADE promosso da Luca Paolo Rossi e Paolo Ferrari. Hanno partecipato come cuoco, Gianfranco Tormidoni e come artista del fuoco, Nazzareno Rocchetti. Il claim della serata è quello della Sartoria Paolo Rossi (www.lucapaolorossi.it )  “la vita è bella ma la bella vita è meglio”  che come spiega meglio una ulteriore citazione “aggiungere un DNA sartoriale ed un gusto innato per l’eleganza e l’originalità”. È un binomio vincente: la dimensione mondana, il sogno della Dolce Vita, il mistero di notti di divertimento e di eleganza, uniti alla conoscenza meticolosa del mestiere di sarto, il cui spazio di lavoro è un ambiente in cui accogliere, parlare, conoscere, per poi offrire non un contenitore vuoto, ma un abito che appartiene alla persona che l’ha suggerito, che nasce insieme a lui, viene costruito grazie alla sua conoscenza. Tutto nasce in un paese delle Marche, Filottrano dove la produzione di tessuti si trasforma in produzione di abiti sartoriali, realizzati ancora oggi con le più antiche tecniche di taglio e cucitura. Da decenni intere famiglie continuano a tramandarsi con passione l’arte sartoriale, mantenendo vivo il sapore della tradizione. In questo contesto matura l’esperienza di Luca Paolo Rossi, che ha unito la tradizione a una brillante visione della moda per uomo. L’eleganza di questa sartoria porta alta la bandiera italiana a New York, Mosca, Dubai ed i suoi capi vestono famosi personaggi del mondo della musica e del cinema.

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Ulteriore momento della serata è stato quello dedicato a Philpharma di Paolo Ferrari (www.philpharma.it) che ha presentato ai numerosi ospiti, Skin Up, innovativo dispositivo elettronico ad idratazione ultrasonica, che agisce nell’arco dell’intera giornata rispettando l’intelligenza cutanea e mantenendo la pelle giovane e luminosa. Altro momento clou della serata è stato senza dubbio la degustazione del banchetto presentato e preparato dal cuoco, come ama definirsi, Gianfranco Torbidoni, cultore dell’enogastronomia marchigiana. Una storia familiare davvero entusiasmante che nel DNA ha la norcineria e la passione per i gustosi salumi marchigiani.

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L’attività di catering punta infatti sulle eccellenze enogastronomiche delle Marche. Tra le proposte che arricchivano il buffet della serata è emerso il risotto ai funghi porcini e tartufi ma un ruolo graditissimo è stato il ciauscolo, tipico salume marchigiano, di cui Torbidoni oltre che un grande sostenitore è anche un abile artigiano. Utilizzando l’esperienza secolare di norcineria ha confezionato il salame di ciauscolo, una vera prelibatezza!

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Per rientrare in tema di moda la serata ospitava anche la collezione di calzature di Vittorio Spernanzoni (www.spernanzoni.com) che con i suoi 50 anni di attività nel settore calzaturiero ha proposto scarpe in stile con la sua filosofia:  “una calzatura racchiude passione, creatività, cura dei dettagli, qualità dei materiali, finiture impeccabili, perfezione nelle proporzioni che riflettono il talento e la maestria degli artigiani”, e questo lo si è potuto notare direttamente suoi prodotti.

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Una grande serata che, complice l’atmosfera modaiola della kermesse fiorentina, ha portato alla ribalta egregiamente il rapporto imprescindibile tra arte, moda e cibo!

Gusto con tanto di cappello! di Marco Marucelli

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Il cappello, sia da uomo che da donna, è sempre stato sinonimo di fascino e mai come negli ultimi anni diviene un prezioso accessorio oltre che un indicatore di gusto. Come in ogni altra attività imprenditoriale, nella moda come nel cibo, la differenza viene dalla qualità della materia prima e dalla professionalità.

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Pitti Immagine Uomo nella sua edizione autunno-invernale  2016 è stata l’occasione per conoscere la produzione di cappelli di qualità della storica azienda pugliese DORIA 1905 che, non contenta di presentare, con i colori e gli abbinamenti cromatici racchiusi nelle forme, i profumi dei prodotti della terra  e del mare del sud Italia ha voluto materializzarne alcuni grazie alla simpatica performance dello chef televisivo Cesare Marretti. Non potevano mancare, tra le altre prelibatezze, dei gustosi spuntini a base di focaccia con zucca gialla, pomodoro e mozzarella di bufala oppure melanzane affumicate e mortadella, apprezzati da tutti i presenti.

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L’evento, ispirato alla tradizione ed al gusto, è stato l’occasione per presentare il nuovo progetto di partnership che vedrà la prima vera e propria“coppola da chef” indossata da tutto lo staff dei ristoranti “E’ Cucina” diffusi sul territorio nazionale, (Bologna, Roma, Torino). La sartoria,è come la cucina, fatta di materie prime eccellenti, passione, creatività. Fatta con amore e con le mani, che coloreranno una splendida coppola in puro lino, fresca e traspirante, creata appositamente da Doria 1905. Fondo bianco con mani impresse con coloranti naturali atossici,  rosso e verde, a creare una bandiera originale di italianità, con un soffio di ironia e divertimento.

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Il profumo ed il sapore degli ingredienti proposti da Marretti si collegano armoniosamente ai colori delle creazioni di Doria 1905 che in ogni sfumatura riportano i ricordi ai territori di Puglia: il marrone caldo della terra, il rosso vinaccia del poderoso vino Primitivo, il verde oliva, l’azzurro del mare ed il bianco delle candide  architetture pugliesi, da Ostuni ad Alberobello. Qualità, prodotti, storia, territorio e tanta simpatia, hanno contribuito a rendere speciale questa giornata che ancora una volta ha suggellato il vincente binomio tra fashion e food … con tanto di cappello!

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Il lusso ad alta quota: on line la nuova versione di Dolomiticlass.it

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Dal personal shopper alla kids spa, dai soggiorni di chirurgia estetica al resort 5 stelle raggiungibile solo con la funivia. Le esperienze più originali ed esclusive da vivere nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Unesco

Dal personal shopper che svela i consigli e i segreti per scovare gli outfit più glamour ed essere impeccabili ad ogni occasione alla kids spa per coccole e trattamenti a misura di bambino, dai menu firmati da grandi chef alle degustazioni guidate delle migliori etichette con le più pregiate selezioni di vini e distillati. La vacanza da sogno è a portata di click. E’ on line la nuova versione di Dolomiticlass.it. La società Dolomiti.it S.r.l. lancia la release del portale dedicato ai soggiorni di lusso ad alta quota. Nato nel 2005, il sito è oggi disponibile in una veste grafica completamente rinnovata. All’interno una ventina di top hotel, ma anche chalet, relais, masi e rifugi di eccellenza accuratamente selezionati e garantiti nelle località più esclusive delle Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Unesco dell’Alto Adige, Trentino e Veneto. Benessere e lifestyle, design e cucina gourmet, tradizione ed ospitalità.

Das Foto darf ausschließlich für Marketingmaßnahmen des Kur-und Sporthotels "BAD MOOS" in Sexten-Südtirol-Italien verwendet werden. Jegliche Nutzung Dritter ist mit dem Bildautor www.guenterstandl.de gesondert zu vereinbaren.

«Dolomiticlass – Luxury Lifestyle in the Dolomites – spiega David Pirrello, CEO di Dolomiti.it S.r.l. – propone un nuovo concetto di lusso: non solo servizi esclusivi, ma anche l’opportunità di vivere emozioni uniche e indimenticabili.  Gli hotel offrono prestazioni personalizzate e su misura come limousine con autista, baby sitting, menu ad hoc per bambini, per vegetariani e per chi soffre di intolleranze alimentari, programmi estetici mirati ed interventi chirurgici, ma anche l’occasione di vivere esperienze originali come riservare il centro benessere per una serata romantica, sorvolare le Dolomiti in elicottero o concedersi il lusso di staccare davvero la spina in un eco-design hotel a 5 stelle a 1500 metri di altitudine raggiungibile solo con la funivia».

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Il nuovo Dolomiticlass.it è disponibile in 5 lingue: italiano, inglese, tedesco, francese e russo. In pochi click l’utente può verificare la disponibilità dell’hotel scelto inviando una richiesta alle strutture ricettive, le quali si occuperanno di contattarlo direttamente. Tra le principali novità: la possibilità di selezionare e scegliere esattamente la camera e la suite per il soggiorno consultando la “lusso gallery” e pregustare così il fascino della vacanza, la «site-in-site» ossia un mini sito per ogni struttura all’interno del portale, i pacchetti vacanza e la nuova sezione contenuti «Luxury Lifestyle». Ogni hotel si distingue dagli altri presenti sul territorio per valori, qualità e peculiarità uniche facilmente riconoscibili grazie alle 11 sezioni in cui è suddiviso il portale. Hotel con: Spa e centro benessere, Salute e benessere, Ristorante gourmet/cantine e vini, Programma activity, Hotel sulle piste, Golf club, Family Hotel, Romantic hotel & honeymoon, Location e servizi per matrimoni, Design & Lifestyle, History & Art.

Sito internet – www.dolomiticlass.it

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