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TORNANO A VOLTERRA (PI) LE CENE GALEOTTE

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Si rinnova l’appuntamento che dal 2006 fa della Casa di Reclusione di Volterra un luogo unico di integrazione e solidarietà.
Oltre 15.000 i partecipanti dall’esordio dell’iniziativa, i cui ricavati sostengono progetti di beneficenza. Novità il coinvolgimento di studenti delle scuole alberghiere di Toscana.

DAL 23 MARZO AL 10 AGOSTO 2018 si rinnova l’attesissimo appuntamento con le CENE GALEOTTE (www.cenegaleotte.it), progetto ideato dalla direzione della Casa di Reclusione di Volterra che dal 2006 fa della struttura toscana non solo un luogo unico di integrazione e solidarietà, ma anche un punto di riferimento per tanti altri istituti italiani che propongono oggi analoghi percorsi rieducativi.

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Un successo crescente raccontato dai numeri, con oltre 1.000 partecipanti la scorsa edizione e più di 15.000 visitatori dall’esordio dell’iniziativa, che propone ai detenuti un’esperienza formativa
attraverso un ciclo di cene mensili aperte al pubblico realizzate con il supporto – a titolo gratuito – di chef professionisti
Importante novità di questa edizione il coinvolgimento degli Istituti Alberghieri di Toscana, che in occasione di ogni serata manderanno una piccola delegazione di studenti a supporto della cucina.

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Un’esperienza umana e formativa per i ragazzi, che consolida e arricchisce l’altro bellissimo progetto pilota nato nel 2012 sempre nel carcere volterrano: l’indirizzo alberghiero dell’istituto cittadino
Ferruccio Niccolini, divenuto subito un punto di riferimento anche per tanti giovani del territorio (più di venti quelli che varcano quotidianamente le porte del penitenziario per seguire le lezioni in classi miste al fianco dei detenuti).

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Le Cene Galeotte confermano inoltre il loro scopo solidale, con il ricavato di ogni serata (35 euro il costo a persona) interamente devoluto alla FONDAZIONE IL CUORE SI SCIOGLIE ONLUS
(www.ilcuoresiscioglie.i) e ai progetti che, dal 2000, sono realizzati in collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico.
Si rinnova dunque la possibilità di un’esperienza irripetibile per i visitatori, ma anche un momento vissuto con grande coinvolgimento da parte dei detenuti che, grazie al percorso formativo in sala e
cucina, acquisiscono un vero e proprio bagaglio professionale. In oltre venti casi questa esperienza si è tradotta impiego presso ristoranti, a pena terminata o secondo l’art. 21 che regolamenta il lavoro
al di fuori del carcere.

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Le Cene Galeotte sono possibili grazie all’intervento di Unicoop Firenze, che fornisce le materie prime necessarie alla realizzazione dei piatti e assume i detenuti per i giorni in cui sono nella realizzazione
dell’evento. Il progetto è realizzato dalla Casa di Reclusione di Volterra con la supervisione artistica del giornalista Leonardo Romanelli.

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Ogni serata vede inoltre la partecipazione di importanti cantine toscane e non, i cui vini – offerti gratuitamente – sono abbinati e serviti ai tavoli con il supporto dei detenuti dai sommelier della Fisar-
Delegazione Storica di Volterra (www.fisarvolterra.it), dal 2007 partner storico del progetto impegnato anche nella realizzazione di corsi di avvicinamento al vino tesi a favorire il reinserimento
dei carcerati.

Per informazioni: www.cenegaleotte.it

Per prenotazioni: Agenzie Toscana Turismo, ARGONAUTA VIAGGI (gruppo ROBINTUR),  Tel. 055.2345040
Facebook: https://www.facebook.com/cenegaleotte/

CALENDARIO CENE GALEOTTE 2018
(apertura pubblico: ore 19.30 – inizio cena: ore 20.30)
Venerdì 23 marzo
EDOARDO TILLI (Podere Belvedere – Pontassieve, FI)e ANDREA PERINI (Al 588 – Bagno a Ripoli, FI)

FATTORIA FIBBIANO, Terricciola (PI)

Venerdì 27 aprile
FABIO BIANCONI (La Sosta del Gusto – Castello del Trebbio, Pontassieve, FI)
CASTELLO DI BOLGHERI, Bolgheri (LI)

Venerdì 25 maggio
RANIERI UGOLINI (L’Ortone – Firenze) e LAURA PISTOLESI (Personal Chef)
CESANI, San Gimignano (SI)

Venerdì 29 giugno
MARCO ROMEI (Ristorante Aroma – Firenze)
FATTORIA CASA DI TERRA, Bolgheri (LI)

Venerdì 10 agosto
VINCENZO MARTELLA (Ristorante Villa Pignano – Volterra, PI)
FORNACELLE, Bolgheri (LI)

Fattore Umano il denominatore comune della cucina internazionale

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Appena spenti i riflettori sulla quattordicesima edizione di Identità Golose Milano 2018. Il congresso internazionale di cucina che ha portato a Milano lo scorso week-end centinaia di addetti ai lavori e migliaia di appassionati di cucina e prodotti di qualità.

Un tema di grande spessore quello che ha caratterizzato questo annuale convegno di ristorazione italiano, il fattore umano, due parole che indicano tutto, il rapporto tra noi e gli altri, tra noi ed il cibo e tra noi e la storia.

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Chi come me si occupa, seppur per passione professionale, di antropologia alimentare, ben immagina che in ogni piatto, in ogni ricetta, ci sono tanti fattori umani, legati all’economia, alla società, alla cultura, alla tradizione ed al territorio. Un piatto non è altro che la trasposizione gastronomica di un periodo, vuoi che questa sia cucina di tradizione, creativa, nouvelle cousine oppure etnica, tanto per citarne alcune.

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Una tre giorni, sempre troppo breve per essere vissuta appieno, tanti sono gli appuntamenti in programma, che spesso dovrebbero farci avere uno o due cloni.

L’evento si è articolato in varie sessioni:

  •  Il Fattore Umano con le riflessioni di grandi personaggi come Massimo BotturaCarlo CraccoNiko Romito, Yannick Alléno, Virgilio Martinez, Clare Smyth, Enrico Crippa, Riccardo Camanini, Norbert Niederkofler solo per citarne alcuni.
  • Identità Cocktail in collaborazione con Arte del Convivio ha visto, nei tre giorni di congresso, l’alternarsi di lezioni dedicate alla mixology, ai distillati e agli spirits e, ancor di più, ha proposto novità studiate da talenti barman, chef e pasticceri.
  • Identità di Formaggio, momenti dedicati a questo grande prodotto della gastronomia che spesso viene relegato come comparsa e non comprimario in un convivio.
  • Identità di Gelato, una sessione che si occupa di questo gustoso prodotto ancora non troppo utilizzato nell’alta ristorazione ma che invece ha delle grandi potenzialità. Moreno cedroni ha presentato tre tipologie di formaggi mantecati che hanno fatto letteralmente impazzire i presenti.
  • Identità Naturali ha proposto delle lezioni sull’uso dei prodotti naturali che si stanno aggiudicando un posto di riguardo anche nella moderna cucina.
  • Identità di Champagne giunto alla terza edizione ha avuto tre speciali momenti dedicati all’abbinamento dello champagne con le creazioni di grandi donne della cucina italiana.
  • Identità di Pasta, come dimenticare uno dei piatti simbolo dell’italianità in tavola.fratelli-salvo
  • Identità di Sala, grazie a testimonianze di grandi cuochi e patron di locali, si è affrontata la questione della sala, spesso poco considerata ma finalmente ritenuta giustamente complice del successo di un ristorante.
  • Pasticceria Italiana Contemporanea, un’intera giornata scandita da sapienze e ricette sia a livello di laboratorio che di ristorazione.
  • Identità di Pane e Pizza, anche la lievitazione in un contesto di gusto, non poteva mancare e qundi spazio a panettieri e pizzaioli artefici di prodotti che ricordando la tradizione, evocano nuovi gusti e sensazioni.bowerman
  • WineHunter Milano @ Identità Golose e dopo il cibo non poteva mancare una esposizione e degustazione di vini, spesso di aziende o consorzi meno conosciuti, ma di grande interesse per gli amanti di questo nettare. Non dimentichiamoci però anche i liquori, tra i vari selezionati impossibile restare immuni ai sapori ed alla gradevolezza di quanto presentato dalla mini distilleria artigianale Essentiae di Cantine Lunae Bosoni.
  • infine uno spazio dedicato ad aziende espositrici di prodotti e macchinari per l’alta ristorazione. Qui gli addetti ai lavori, ma anche i curiosi, hanno potuto toccare con mano ed in molti casi con il palato quanto le nuove tecnologie offrivano e come le stesse venissero utilizzate da grandi chef che per l’occasione le utilizzavano per proporre piatti abbinati. Tra gli stand presenti e “passati in rassegna” ne potrei citare molti, ma per non tediare il lettore, ne ho selezionati alcuni, che ritengo rappresentativi: Il Salumificio Pedrazzoli, presentava alcune delle sue prelibatezze affettate con una vecchia affettatrice manuale; La Perla cioccolato ha presentato delle creazioni come il tartufo da affettare o l’abbinamento di una pralina al cioccolato fondente abbinata al sakè. Uno degli angoli più frequentati era quello della Riseria Riserva San Massimo, dove si alternavano piatti a base di riso ma ogni volta abbinato a profumi diversi, dai funghi porcini alle spezie. Ultimo ma non ultimo un cenno, oltre ai prodotti anche al contenitore, il laboratorio di ceramica di Alessio Moras ha presentato delle creazioni artistiche di piatti, vassoi e quant’altro serva per una perfetta presentazione di una pietanza, assolutamente unici e di grande livello artistico.

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Un weekend gustoso, che ha in qualche modo aperto le danze di tanti grandi eventi che nel giro di poco più di un mese, attrarranno centinaia di migliaia di gourmet, giornalisti e addetti alla ristorazione, in giro per l’Italia, rendendo così unico e prezioso il nostro territorio ricco di identità golose che amplificano il fattore umano.

Marco Marucelli

A Fiorenzuola d’Arda la seconda edizione del festival dell’Anolino

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Il 10 e l’11 marzo alcuni dei migliori chef dell’Emilia Romagna interpreteranno le paste ripiene dei propri territori, come omaggio alla prelibatezza di casa

Dopo il successo e i tanti positivi apprezzamenti dello scorso anno, sabato 10 e domenica 11 marzo a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) prenderà vita la seconda edizione del “Festival dell’Anolino”, che si propone anche come un omaggio culinario alle principali paste fresche ripiene in brodo dell’Emilia Romagna. Infatti, oltre alla prelibatezza di Fiorenzuola, all’evento parteciperanno anche alcuni dei migliori chef dell’Emilia Romagna, tutti soci dell’Associazione CheftoChef, che interpreteranno le paste ripiene dei propri territori.

Il sabato e la domenica per cena, all’interno dello stand allestito nel centro del paese, sarà possibile degustare gli Anolini nelle varianti di carne e di formaggio. Domenica a pranzo, invece, sarà l’occasione per assaporare ben 4 paste ripiene tipiche dell’Emilia Romagna, oltre ovviamente al padrone di casa l’Anolino: Filippo Chiappini Dattilo di Piacenza proporrà Anolini in vellutata di funghi e cubetti croccanti di goletta piacentina, il decano degli chef Silverio Cineri di Faenza presenterà un originale piatto del XIV secolo “Borse Pine amoliate et lakte et croco” (pasta farcita, con formaggio e carne di maiale, in brodo con l’aggiunta di latte e zafferano e una fetta di pane tostato appena toccato d’aglio); Pier Luigi di Diego di Ferrara rivisiterà i Cappelletti con l’anguilla selvaggia in brodo speziato; Emilio Barbieri di Modena presenterà i tradizionali Tortellini in brodo di cappone. Infine, lo chef di casa, Claudio Cesena proporrà l’Anolino della Val d’Arda tartufato con salsa al Parmigiano e Asparago piacentino. Ad accompagnare e completare la parte gastronomica degli chef presenti la domenica a mezzogiorno ci saranno le cantine vinicole della Val Tidone, Valla e Lusenti, e la Pasticceria Mera di Borgonovo Val Tidone (PC).

La giornata della domenica sarà inoltre arricchita, dalle 10.30, da una tavola rotonda dal titolo “Acque&Farine: tipicità regionali in filiera” alla quale parteciperanno: Massimo Spigaroli, presidente di CheftoChef, Bruno Orzi del Molino Grassi, lo Chef Claudio Cesena, Lara Gandolfi della torneria per pasta Ga.Ri.; coordina il Professor Davide Cassi dell’Università di Parma.

Nel pomeriggio, inoltre, dalle 15.30 gli chef racconteranno i loro piatti, chiacchierando con Silvana Chiesa, docente di storia e cultura dell’alimentazione, e Giulia Golino food blogger.

Sabato 10 marzo e domenica 11 marzo alcuni ristoratori e alcune gastronomie locali proporranno dalle ore 18 in piazza Caduti la propria interpretazione dell’anolino piacentino nelle sue due versioni: con ripieno di formaggio e ripieno di carne. Per entrambe le giornate saranno presenti i gazebo dei commercianti del centro storico, bancarelle e animazione.

VELE SPIEGATE PER GUSTO IN SCENA 25-26 FEBBRAIO 2018

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LE SPEZIE E LA CUCINA DEL SENZA® IL TEMA DELLA DECIMA EDIZIONE COME OMAGGIO A VENEZIA 

La decima edizione di Gusto in Scena, l’evento ideato e curato da Marcello Coronini, approderà a Venezia il 25 e 26 febbraio 2018 con il suo carico di cultura enogastronomica, nuovi stili di vita, chef, pasticceri, produttori e vip, per far rivivere la tradizione delle spezie di Venezia attraverso La Cucina del Senza® e per scoprire quanto possano essere gustose e saporite le ricette senza l’aggiunta di sale, grassi e zucchero.

Nella storia della Serenissima le spezie hanno avuto un ruolo primario: i medici le utilizzavano come rimedio per curare diverse patologie e le ritenevano utili nella digestione e per il benessere, a tal punto che la cucina dei Dogi ne prevedeva un uso abbondante. Oggi alcune spezie sono considerate cibi salvavita e preziose per la nostra salute.

gustoinscena-gastro_previewSu questo valore storico si fonda la decima edizione di Gusto in Scena che quest’anno valorizza le spezie, il loro utilizzo, i benefici, i segreti e le caratteristiche: la loro aromaticità esalta le ricette degli chef e dei pasticceri, dando un valore aggiunto rispetto al sale e zucchero che invece coprono il gusto naturale degli ingredienti. “Credo nell’identità di una nuova cultura del cibo, della tavola e di nuovi stili di vita, legati al concetto di salute e di benessere. – sostiene Marcello Coronini – Le idee e il confronto delle precedenti edizioni di Gusto in Scena hanno fatto nascere un movimento di persone che credono in questa straordinaria cucina, applicandone quotidianamente i principi.”

Sarà la meravigliosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista il palcoscenico dell’evento ideato da Marcello Coronini, giornalista e pioniere della rivoluzione alimentare in Italia, attraverso la Cucina del Senza oltre che autore del libro “La Cucina del Senza” edito da Feltrinelli-Gribaudo, presentato nei più importanti talk-show televisivi: un apostolo dell’innovazione in cucina e divulgatore di uno stile di vita sano e genuino dove “Il Senza è più buono del Con”.

Quattro gli eventi in contemporanea: il Congresso di Alta Cucina dove chef stellati e pasticceri daranno la loro personale interpretazione sulla cucina del benessere, senza l’aggiunta di sale, grassi e zuccheri; I Magnifici Vini, un banco d’assaggio di selezionate cantine che rappresentano il meglio della produzione vitivinicola italiana ed estera; Seduzioni di Gola un parterre di selezionatissime eccellenze gastronomiche, che raccontano l’identità dei loro territori nel rispetto delle tradizioni; Fuori di Gusto, quando la sera ci si ritroverà a degustare nelle calli il meglio della ristorazione veneziana, nei bacari e nei grandi alberghi: un network diffuso di promozione de La Cucina del Senza® in tutta la città.

Gusto in Scena, con La Cucina del Senza® non è più solo un appuntamento dedicato all’enogastronomia ma vive tutto l’anno. E’ cultura, studio e ricerca: un punto di riferimento per produttori, appassionati di vino e gastronomia, che accende un faro sulla qualità, sulle storie di uomini e di nuove interpretazioni.

www.gustoinscena.it

Al via la sesta edizione del Sina Chef’s Cup Contest

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La serata inaugurale della sesta edizione del Sina Chef’s Cup Contest, la competizione tra Chef stellati che creano i loro piatti su ispirazioni artistiche (quest’anno la MUSICA!) è stata un grande successo di pubblico, di stampa e si è svolta sulle terrazze panoramiche dell’Hotel Sina Bernini Bristol di Roma, al ristorante Giuda Ballerino.

Ad aprire la serata è stata Drusilla Foer, cantante, attrice e performer incredibile che ha deliziato tutti i presenti con il racconto delle sue avventure di NobilDonna fiorentina che ha vissuto tra Italia, Cuba e molti altri paesi esteri: ha ricordato la sua cuoca che cantava mentre cucinava con cui passò molto tempo da bambina e si è poi esibita in una serie di canzoni in napoletano, inglese e italiano che hanno fatto sognare gli ospiti della serata: abbiamo avuto tutti i brividi mentre intonava “Smile” e “I Will Survive”! Questa magica atmosfera creatasi ha introdotto il momento clou della serata che è stato naturalmente costituito dai piatti creati dagli chef ispirati dalla musica. Chef della serata, che si sono esibiti in due cooking show, sono stati Peppe Aversa ed Umberto De Martino, già legati nella vita reale da una grande amicizia: il primo, stellato da 14 anni, è punto di riferimento gastronomico dell’intera regione con il suo ristorante “Il Buco” di Sorrento, il secondo appena premiato con la stella Michelin è da tre anni anche imprenditore, essendo il patron del suo ristorante Florian Maison di Bergamo. I due si sono si sono ritrovati a giocare in coppia come Chef prendendo un punteggio altissimo: 95 centesimi, giudicati da una giuria di esperti come Giuseppe Cerasa e Federico De Cesare Viola.

chefs-cup-2018-chef-umberto-de-martino-risotto-con-corallo-di-gambero-rosso-burrata-ed-aranciaL’ispirazione ai due piatti è venuta da due grandi classici della canzone italiana: Umberto De Martino si è lasciato ispirare da “Torna a Surriento”, che abbiamo scoperto non essere una canzone d’amore ma una canzone scritta per ispirare il desiderio di tornare in città. Il piatto di Umberto di Martino infatti è stato un risotto con corallo di gambero rosso, burrata ed arancia, uno degli agrumi citati proprio nella canzone.

chefs-cup-2018-chef-peppe-aversa-polpo-e-calamaro-2Il Piatto di Peppe Aversa è stato Polpo e Calamaro, ove il mare la fa da padrone con tutti i suoi più intimi sapori e la canzone da cui si è tratta ispirazione è “Ma che bontà” di Mina che è anche un po’ una gentile presa in giro degli chef: “noi siamo cuochi – ha detto Peppe Aversa – uomini che fanno sacrifici incredibili a livello personale in nome della loro passione per la cucina. Questo mi piacerebbe: che ogni volta che entrate in un ristorante come i nostri, ricordiate quanta vita abbiamo investito su questi locali che sono un pezzo della nostra anima!”

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Andrea Fusco, chef del Giuda Ballerino dell’Hotel Sina Bernini Bristol, oltre ad aver ospitato la serata ha anche preparato con la sua brigata sia i piatti dei due chef in gara che le due portate a completamento del menu: i suo piatti sono stati la Triglia croccante, scalogno al fegato grasso e zucca ispirato a ‘ Twist and shout ‘ – The Beatles e il Toast al burro, crema alla curcuma e rabarbaro ispirato a “Too much” di Elvis Presley.

Per l’occasione, la marchesa Matilde Salvo Bocca, presidente del gruppo SINA che proprio quest’anno festeggia i suoi 60 anni di attività, ha sottolineato quanto sia importante per i suoi alberghi ospitare questa manifestazione per promuovere la cultura enogastronomica dell’Italia visto che la serata finale si svolge sempre in una città estera: due volte negli Stati Uniti con New York e San Francisco, la Thailandia, il Giappone, l’Inghilterra.

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Durante ogni serata, una giuria – composta da giornalisti, critici gastronomici, alimentaristi e food blogger – darà un punteggio complessivo ai due chef in gara, secondo i parametri di aderenza al tema scelto, complicità di coppia, bontà del piatto, rapporto qualità/prezzo, valore estetico/artistico. Sulla base dei punteggi ottenuti dalle coppie di chef nelle varie tappe, si formerà una classifica. La coppia che si attesterà al primo posto si scinderà nei due finalisti che si affronteranno l’uno contro l’altro durante la serata finale: con questa sfida verrà eletto il vincitore dello Chefs’ Cup Contest 2018!

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le prossime tappe saranno presso gli hotels SINA:

06.03.2018 Bellevue Suites & Spa a Cortina d’Ampezzo, Ristorante Stella Polare

20.03.2018 Sina Brufani a Perugia, Ristorante Collins

15.05.2018 Sina Astor a Viareggio, ristorante La Conchiglia

12.06.2018 Sina Villa Medici a Firenze, ristorante Conservatory

19.06.2018 Sina Villa Matilde a Romano Canavese (Torino), ristorante Le Scuderie

17.07.2018 Sina Centurion Palace a Venezia, ristorante Antinoo’s Lounge & Restaurant

25.09.2018 Sina Villa Medici a Firenze, ristorante gourmet Sina Villa Medici

23.10.2018 Sina Maria Luigia a Parma, ristorante Maxim’s

20.11.2018 Sina De la Ville a Milano, ristorante L’Opéra

TAPPA FINALE: lujogo e data da definire

Chefs’ Cup Contest ha visto sino ad oggi protagonisti 92 chef stellati, 20 ristoranti che hanno ospitato le coppie in gara, 55 tappe italiane e 5 tappe internazionali (San Francisco, New York, Tokyo, Thailandia e Bangkok), una tappa ad EXPO con la cucina internazionale asiatica, 98 giudici italiani e 12 internazionali, 30 sponsor.

Tutte le sfumature dell’ospitalità a Tirreno CT e Balnearia

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Dal 25 al 28 febbraio 2018 a Carrara Fiere torna l’evento dedicato agli addetti della ristorazione, degli alberghi e delle strutture balneari

Perfetto connubio per due appuntamenti diventati punto di riferimento per il Centro Italia. Otre 50 momenti di aggiornamento e crescita professionale

Tutto pronto per Tirreno C.T. e Balnearia (Carrara Fiere 25-28 febbraio 2018) i due eventi che declinano a tutto tondo il concetto di ospitalità. Tirreno C.T. è la fiera dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive, giunta al 38esimo taglio del nastro, mentre Balnearia, arrivata all’edizione 19, presenterà tutti i settori merceologici relativi agli stabilimenti balneari, attrezzature, arredi e impianti, prodotti e accessori per la vita all’aria aperta, tutto il comparto dell’outdoor design e dello SPA & Wellness. Due fiere, diventate un appuntamento irrinunciabile per più di 60mila visitatori, 410 espositori e 850 marchi presenti, 4 padiglioni occupati, per 35mila metri quadrati complessivi

Tirreno Ct, appuntamento irrinunciabile per gli operatori del Centro Italia. Dal 25 al 28 febbraio Tirreno Ct porterà nei padiglioni di Carrara Fiere le ultime novità del settore dell’ospitalità. Inoltre ampio spazio è dedicato alle aziende dell’agroalimentare e quest’anno la rassegna si apre ai cibi “senza”, con BioVeganGlutenfree, la nuova area dedicata a prodotti e servizi di questo importante segmento della ristorazione e della cucina che negli ultimi anni ha sempre più preso campo per incontrare le esigenze dei consumatori. In questo settore saranno in mostra i prodotti e i preparati per una cucina che guardi al biologico da un lato, puntando alla sostenibilità, ma anche alle nuove tendenze di consumo, oltre che alle esigenze salutistiche dei consumatori.

Balnearia, perché anche il mare è ospitalità. Come sempre, la Tirreno CT sarà affiancata dalla 19esima edizione di Balnearia, la manifestazione dedicata al mondo della balneazione, dell’arredo da esterni e delle relative tecnologie, fiera che rappresenta da sempre anche un importante momento di incontro per tutti gli operatori. Grazie al coinvolgimento delle Associazioni e delle Organizzazioni Sindacali di categoria, ci saranno anche in questa edizione numerose opportunità di informazione e confronto sulle più sentite tematiche del settore.

Tutti i giorni incontri ed eventi. Non passa giorno nel quale non ci siano numerosi eventi o appuntamenti nei quali gli operatori possano confrontarsi, apprendere novità, consolidare e migliorare la professione. In tutto sono oltre 50 i momenti di incontro che spaziano in tutti i settori.

Aggiornamento professionale per una ristorazione moderna. Tirreno CT è anche un momento di confronto e formazione per gli addetti ai lavori. Ecco allora che, come ogni anno, il cartellone sarà ricco di eventi collaterali, convegni, seminari e workshop pensati dalle varie associazioni di categoria presenti per aggiornare i professionisti o formare quelli in divenire. A partire dalle attività della Fib, che con i propri barman animerà i giorni di fiera con dimostrazioni ed esibizioni per tutti. Uno dei momenti più attesi sarà quello della Federazione Internazionale Pasticceria Cioccolateria Gelateria – Forum della Cioccolateria, che in occasione di Tirreno Ct. organizzerà le selezioni italiane per i campionati mondiali di cake design e di pasticceria.

Tecnologia, tutto il meglio per produrre al meglio. Il grande evento, promosso da Tirreno Trade, con le sue 38 edizioni rappresenta un punto di riferimento per chi cerca forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive dove si potranno trovare dalla tecnologia delle aziende costruttrici di macchinari per ristorazione, caffetteria e produzione di alimenti, a quelle per le forniture di arredi e complementi per le attività di ricezione. Dal pane alla pizza, dai prodotti lavorati e semilavorati per la cucina alle forniture alberghiere, passando per la gelateria e la pasticceria. Un’intera area, inoltre, è dedicata al caffè e alle innovazioni del settore grandi impianti.

Incontro tra domanda e offerta. Come sottolinea Paolo Caldana, organizzatore della manifestazione, «Tirreno Ct è una grande vetrina dei migliori prodotti e marchi aziendali italiani e al tempo stesso offre un ricco programma di eventi. La vera anima di questo evento non è solo il business, ma anche la possibilità delle categorie di confrontarsi per innovarsi». A Tirreno C.T. c’è la possibilità di far incontrare non solo gli operatori del mercato, i buyer, ma anche i professionisti dal caffè alla pizza, passando per l’alta cucina e la panificazione. Uno scambio commerciale che risponde a un giro di affari di notevole impatto sull’economia dell’intero Paese. Centro Nord e Sud Italia hanno ormai preso di riferimento questo appuntamento che ogni anno muove nei giorni di fiera migliaia di operatori.

Tirreno C.T. e Balnearia sono organizzate da TirrenoTrade Srl con la collaborazione di enti regionali, provinciali e associazioni di categoria. Importante la stretta collaborazione con la Camera di Commercio di Massa Carrara.

Per informazioni sulla fiera e per poter partecipare come espositori o visitatori www.tirrenoct.it

Per informazioni sul programma www.tirrenotrade.it

“L’Arcipelago del Gusto”: l’enogastronomia di qualità delle Isole Toscane

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Dal 25 gennaio al 16 marzo otto cuochi dell’Arcipelago sbarcano in terraferma per proporre nei ristoranti dell’entroterra i loro sapori

Parte dal mare uno dei primi viaggi che la Toscana propone nell’anno del cibo: otto ristoranti dell’Arcipelago in trasferta ospitati da colleghi della terraferma per raccontare attraverso i prodotti e i piatti la storia di un territorio.

Dopo il successo della I edizione de “L’Elba in Vetrina” il progetto si amplia coinvolgendo cuochi, ristoranti e prodotti di altre isole dell’Arcipelago Toscano e si diffonde in otto province della Toscana.

Capraia, Elba e Giglio hanno come comune denominatore il mare, il clima e molte materie prime, ma la loro storia è frutto di dominazioni e influenze diverse che si rispecchia nella cultura enogastronomica fatta di tratti comuni, ma anche di interessanti variazioni.

Otto serate che invitano i commensali ad un piccolo assaggio delle isole: un viaggio nei sapori che ci faccia immergere nell’atmosfera dell’Arcipelago, pur restando sulla terraferma. Il racconto scaturirà dalla viva voce e dalle mani di ristoratori e produttori.

Ogni cena sarà incentrata su un prodotto locale e su un vino del territorio selezionati da ElbaTaste, il consorzio d’imprese che si occupa di promozione dell’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle Isole dell’Arcipelago Toscano.

Un viaggio enogastronomico non di sola andata, il ritorno è previsto per il periodo che va da aprile ad ottobre quando i cuochi dell’entroterra saranno invitati a ricambiare la visita.

Una formula che piace ai ristoratori e ai clienti perchè consente di ampliare gi orizzonti e di avere scambi che arricchiscono entrambe le parti.

Un gemellaggio all’insegna del gusto organizzato da Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che valorizzano i prodotti del territorio, in collaborazione con Confesercenti Provinciale di Livorno e la Camera di Commercio Maremma e Tirreno ed il patrocinio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Una viaggio nel gusto che ci porterà a scoprire non solo la piacevolezza enogastronomica, ma anche interessanti aspetti dell’economia locale e della cultura materiale dei territori.

Ecco il calendario degli appuntamenti:

Giovedi 25 gennaio il “Retrobottega Falaschi” di San Miniato ospita Luigi Muti del “Vento in Poppa” di Porto Azzurro (Isola d’Elba);

Giovedi 8 febbraio “Il Pesce Briaco” di Lucca ospita Grazia Zerbini del Ristorante dell’Hotel Saracino dell’Isola di Capraia;

Venerdì 16 febbraio il ristorante “Bagoga” di Siena ospita Giacomo Paoli del “Aguglia”dell’ Isola d’Elba;

Giovedì 22 Febbraio “ PS – Ristorante” di Cerreto Guidi ospita Marco Olmetti del “Pepenero”di Portoferraio (Isola d’Elba);

Mercoledì 28 Febbraio “Toscana Fair” di Pistoia ospita Massimo Poli di “Montefabbrello”di Portoferraio (Isola d’Elba);

Sabato 3 marzo il ristorante “La Gondoletta” di Marina di Grosseto ospita Santi Capitani di “Da Santi” dell’Isola di Capraia;

Martedì 6 marzo “Il Capriolo” di Prato ospita Alex Ohorodnic del “Teatro Bistrot”di Portoferraio (Isola d’Elba);

Venerdì 16 marzo l’ Osteria “Il Borro” di San Giustino Valdarno (Arezzo) ospita Fabio Molinari del “Tamata” di Porto Azzurro (Isola d’Elba)

SapEur e Forlì Wine Festival

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Prodotti tipici e i 100 vini migliori d’Italia

La Fiera di Forlì ospita dal 26 al 28 gennaio la 16ª edizione di SapEur, il Salone del prodotto alimentare tipico e genuino, e il 4° Forlì Wine Festival con oltre 100 etichette dei migliori vini da tutta Italia.

La rassegna, organizzata da Romagna Fiere, punta proprio sull’imprescindibile connubio tra buon bere e cucina di qualità e per suggellarlo quest’anno proporrà un evento esclusivo: il Teatro degli Chef. Un’esperienza che nasce dalla filosofia del “social food”, la sempre più diffusa convinzione che i piatti proposti dai migliori ristoranti internazionali siano anche un fattore-chiave della socialità e della conoscenza di altre culture. Da qui nasce la volontà di portare la migliore cucina tradizionale ed etnica laddove la gente ama riunirsi.
E per la prima volta a SapEur accadrà anche nell’ambito di una fiera grazie al cuoco Massimiliano Cameli, che assieme al fratello Matteo e al padre Giovanni gestisce il ristorante “Al Vecchio Convento” nel cuore di Portico di Romagna, paese dell’Appennino Tosco-Romagnolo diventato una piccola capitale dell’alta ristorazione accessibile a ogni tasca. Per tutte le tre giornate della manifestazione, a partire dalle 11.00, Massimiliano e Matteo saranno presenti nell’area del Forlì Wine Festival per cucinare assieme ai più apprezzati e rinomati cuochi del territorio e ad alcuni grandi interpreti internazionali della Cucina tradizionale di alta qualità. Prepareranno a vista i piatti che sono soliti proporre nei loro ristoranti, piatti da una stella Michelin, studiati ad hoc per l’occasione, con ingredienti a km 0 dove internazionalità e territorio si fondono in perfetta armonia.
Ai visitatori basterà acquistare un ticket al costo di 7 euro a portata per assaporare poi direttamente in fiera i piatti che hanno conquistato gourmet e turisti in tutto il mondo. Ogni cuoco presente cucinerà una specifica pietanza e con il biglietto in mano sarà sufficiente recarsi dal cuoco che sta preparando la portata prescelta e lui la preparerà direttamente davanti agli occhi del “cliente”. Un menu di ben 11 pietanze alle quali le cantine presenti al Forlì Wine Festival abbineranno anche il vino più adatto. Una proposta che unisce tradizione romagnola, nazionale e internazionale grazie all’esperienza di chef provenienti anche da Germania, Gran Bretagna, Finlandia e persino Giappone.
Italia Paese della pizza? Certo, tanto più ora che quella napoletana è stata ufficialmente riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. E allora l’Italia non può non avere una sua Nazionale dei pizzaioli, uno “squadrone” dei migliori interpreti di quest’arte. Ce l’ha eccome, è romagnola e sarà presente a SapEur: la Nip – Nazionale italiana pizzaioli, impegnata nella promozione del concetto di qualita` applicato ai diversi settori della ristorazione. Fondata da Dovilio Nardi e con sede principale a Forli` ed attualmente attiva su tutto il territorio nazionale, oltre ad offrire formazione professionale teorica e tecnica, svolge attività di consulenza in campo alimentare per aziende e privati. La squadra di NIPfood e` conosciuta anche per essere composta da persone che nutrono una passione in comune: i record. Sono 6 i Guinness World Record conquistati.

A SapEur, NIPfood proporrà tre giorni di grandi eventi a ciclo continuo.

www.sapeur.it

“Chianti a Tavola” 100 ristoratori toscani diventano i testimonial del vino Chianti

Dal 10 al 17 dicembre, bottiglie di Chianti sulle tavole dei locali aderenti. Un selfie a cena per i clienti, le foto più belle saranno scelte per una mostra

Più di 100 ristoratori toscani vi accoglieranno con un Chianti. Dal 10 al 17 dicembre al via l’iniziativa “Chianti a tavola”. Sulle tavole di tanti locali di tutta la regione ci sarà una bottiglia di vino Chianti docg, un suggerimento per accompagnare una cena con i piatti tipici. Non ci poteva essere modo migliore di celebrare i 90 anni del Consorzio, facendo diventare i ristoratori primo veicolo di promozione del vino toscano e valorizzando così il legame tra tradizione e territorio.

Un connubio felice, vino e cucina, reso possibile dalla collaborazione del Consorzio Vino Chianti con Confesercenti Toscana-Cat e Mèntore-Confcommercio Toscana all’interno del programma di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio.

I ristoratori diventano così i primi testimonial del vino Chianti, ma a metterci la faccia non saranno soltanto loro. Tutti i clienti saranno invitati a farsi un selfie a tavola seguendo le istruzioni che trovano su un pendaglio attaccato alla bottiglia e condividendo gli scatti su Facebook o Instagram con l’hashtag #chiantiatavola. Le foto più belle saranno utilizzate per la mostra “A tavola con Chianti 2018”. I ristoranti aderenti saranno riconoscibili da una vetrofania all’ingresso e dai gadget distribuiti dal Consorzio: grembiuli, cavatappi e termometri per la temperatura del vino.

Vino vuol dire convivialità, ma anche cultura e salute. Sono 90 anni che i vini del Consorzio sono sulle tavole di tutto il mondo – dichiara il presidente del Consorzio, Giovanni Busi – In ogni bottiglia ci sono materie prime di qualità, ma anche la cura e la passione di tanti imprenditori e lavoratori toscani. I 90 anni sono una tappa importante del nostro percorso, che vogliamo celebrare coinvolgendo gli imprenditori locali e le istituzioni per rimarcare il legame con il territorio, che è il nostro valore aggiunto sui mercato internazionali. L’obiettivo di queste iniziative è coinvolgere nell’attività di promozione tutta la filiera produttiva, fino al ristoratore che diventa così primo testimonial della qualità toscana a tavola”

Con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana

Per l’elenco completo dei ristoranti aderenti: www.vetrina.toscana.it/eventi/chianti-a-tavola/

Tutto pronto per la nuova edizione delle CENE GALEOTTE

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UNA SERATA UNICA INAUGURA LA NUOVA EDIZIONE:
IN CUCINA PIERINO ROSACE, EX OSPITE DEL CARCERE OGGI
CHEF E PROPRIETARIO DELLA TRATTORIA DI VICO SCURO A GIOIA TAURO

FRA LE NOVITA’ IL COINVOLGIMENTO IN CUCINA
DI STUDENTI DEGLI ALBERGHIERI DI TOSCANA

Una Cena Galeotta natalizia densa di emozioni e significati sosterrà il progetto “Abbraccia Volterra” per il restauro della Cattedrale cittadina di S. Maria Assunta. Ad accompagnare il menu i vini de La Regola di Riparbella (PI). Tra marzo ed agosto 2018 gli altri appuntamenti in calendario.

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Tutto pronto per la nuova edizione delle CENE GALEOTTE (www.cenegaleotte.it), che VENERDI’ 15 DICEMBRE riapriranno le porte del Carcere di Volterra per una cena natalizia quantomai carica di significati. A guidare la brigata di cucina sarà infatti PIERINO ROSACE, ex ospite del penitenziario oggi chef e proprietario della TRATTORIA DI VICO SCURO a Gioia Tauro: una nuova vita – professionale e non solo – resa possibile anche grazie all’esperienza fatta all’interno del carcere proprio con il progetto delle Cene Galeotte.

Una serata speciale sotto tanti punti di vista, una sorta di “chiusura del cerchio” che porta un esempio concreto di quanto perseguito fin dalla loro nascita dalle Cene Galeotte: una preziosa esperienza lavorativa nelle attività ristorative di sala e cucina capace di fornire ai detenuti un bagaglio professionale che, dagli inizi del progetto, in oltre venti casi si è tradotto in impiego presso ristoranti secondo l’art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere. Un progetto voluto ed ideato dalla direzione della Casa di Reclusione di Volterra che dal 2006 ha fatto della struttura non solo un luogo unico di integrazione, ma anche un punto di riferimento per tanti altri istituti italiani che propongono oggi analoghi percorsi rieducativi.

E una serata senza dubbio particolare sarà anche per chef Rosace. “Non ho mai nascosto il mio passato – racconta – e dopo gli anni trascorsi qui è difficile spiegare cosa significa per me tornare a Volterra. Mai avrei immaginato di poter varcare un giorno quella porta in senso contrario, da uomo libero: ci sarà senz’altro tanta emozione, parola che fatica però a racchiudere tutto quello che provo”.

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Al fianco dei detenuti toccherà dunque a lui portare in dote, oltre alla sua storia personale, anche un po’ di quella cucina che dal 2011 ha fatto della Trattoria di Vico Scuro – gestita con il supporto della moglie Daniela e dei figli Emiliana e Rocco – una delle tappe gastronomiche più apprezzate del territorio. “Il nostro menu segue la stagionalità degli ingredienti – spiega ancora Rosace – lavorati e proposti secondo un’interpretazione personale e accompagnati da un’importante selezione di etichette calabresi e non” . Attività di ristorazione a cui si affianca anche un B&B.

Importante novità di questa edizione è anche il coinvolgimento degli Istituti Alberghieri di Toscana, che in occasione di ogni serata manderanno una piccola delegazione di studenti a supporto della cucina. Un’esperienza umana e formativa per i ragazzi, che consolida e arricchisce l’altro bellissimo progetto-pilota nato nel 2012 sempre nel carcere volterrano: l’indirizzo alberghiero dell’istituto cittadino Ferruccio Niccolini interno al penitenziario, divenuto subito un punto di riferimento anche per tanti giovani del territorio. E sarà proprio il Niccolini ad inaugurare questa nuova edizione con la cena di dicembre.


La serata natalizia andrà a
sostegno della campagna ABBRACCIA VOLTERRA promossa da Unicoop Firenze. Dopo Il Battistero di Firenze e la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno a Pisa, l’abbraccio sarà questa volta proprio per Volterra e la sua Cattedrale di Santa Maria Assunta: una campagna lanciata a settembre in risposta alla chiamata del vescovo di Volterra Alberto Silvani a sostegno del restauro del Duomo, i cui lavori iniziati nel 2016 rischiano uno stop per mancanza di ulteriori risorse.

Ogni serata vede inoltre la partecipazione di importanti cantine toscane e non, i cui vini – offerti gratuitamente – sono abbinati e serviti ai tavoli con il supporto dei detenuti dai sommelier della Fisar-Delegazione Storica di Volterra (www.fisarvolterra.it), dal 2007 partner storico del progetto impegnato anche nella realizzazione di corsi di avvicinamento al vino tesi a favorire il reinserimento dei carcerati.

Protagonista il 15 dicembre il Podere La Regola (www.laregola.com) di Riparbella (PI), cantina fra le più apprezzate del panorama toscano che di recente ha inaugurato la nuova cantina “artistica” ecosostenibile alimentata ad energia pulita, che sin dall’inizio ha supportato le Cene con i sui vini oggi interamente biologici.

Le Cene Galeotte sono possibili grazie all’intervento di
Unicoop Firenze, che fornisce le materie prime necessarie alla realizzazione dei piatti e assume i detenuti per i giorni in cui sono nella realizzazione dell’evento. Il progetto è realizzato dalla Casa di Reclusione di Volterra con la supervisione artistica del giornalista Leonardo Romanelli.

DA MARZO AD AGOSTO 2018 gli altri appuntamenti in calendario, che come da tradizione porteranno a Volterra grandi protagonisti della ristorazione e del vino toscani. Le Cene Galeotte rinnovano anche il loro scopo solidale, con il ricavato (35 euro a persona) come sempre devoluto alla FONDAZIONE IL CUORE SI SCIOGLIE ONLUS (www.ilcuoresiscioglie.i) e ai progetti che, dal 2000, vengono realizzati in collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico.

Venerdì 23 marzo

EDOARDO TILLI (Podere Belvedere – Pontassieve, FI) e ANDREA PERINI (Al 588 – Bagno a Ripoli, FI)
FATTORIA FIBBIANO, Terricciola (PI)

Venerdì 27 aprile

FABIO BIANCONI (La Sosta del Gusto – Castello del Trebbio, Pontassieve, FI)
CASTELLO DI BOLGHERI, Bolgheri (LI)

Venerdì 25 maggio

RANIERI UGOLINI (L’Ortone – Firenze) e LAURA PISTOLESI (Personal Chef)
CESANI, San Gimignano (SI)

Venerdì 29 giugno

MARCO ROMEI (Ristorante Aroma – Firenze)
FATTORIA CASA DI TERRA, Bolgheri (LI)

Venerdì 10 agosto

VINCENZO MARTELLA (Ristorante Villa Pignano – Volterra, PI)
FORNACELLE, Bolgheri (LI) Info: www.cenegaleotte.it
Calendario Cene Galeotte
: http://www.cenegaleotte.it/programma-cene-galeotte/
Per prenotazioni:
Agenzie Toscana Turismo, ARGONAUTA VIAGGI (gruppo ROBINTUR), Tel. 055.2345040