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La piccola Roma nelle Alpi di Irina Lavnichenko

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Il tour alla scoperta della regione Lombardia ha avuto inizio da Brescia, o meglio come la chiamavano nei tempi antichi, la piccola Roma nelle Alpi.

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Il percorso che ho effettuato é chiamato  “Percorso di Quattro Piazze” ed inizia da piazza Tebaldo Brusato, che e’ stata la prima piazza comunale della città di Brescia.

Si prosegue poi verso la piazza del Foro, la piu antica piazza di Brescia, costruita sul Foro della città romana del I secolo. Visibili alcune parti del teatro romano che testimoniano la vita dell’antica citta romana di Brixia, il nome della Brescia antica da cui deriva quello moderno. Nel museo del Foro si puo trovare un modello in legno della Piazza del Foro, come era nei tempi antichi. A fianco della piazza si trova lo storico palazzo Martinengo, nobile edificio seicentesco, oggi sede dell’Assessorato alla cultura della Provincia di Brescia e spazio espositivo per varie mostre, dove recentemente sono stati scoperti i resti di un complesso romano termale pubblico di inizio II d.C, per questo il nome di questo percorso archeologico si chiama “La città nel città “, perchè porta alla scoperta della città di Brescia con la sua storia di oltre  3000 anni.

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Il percorso prosegue verso la terza piazza, Piazza del Duomo, a cui si accede entrando nelle vecchie porte della cittaà di Brescia, tramite il Cortile interno del Broletto. Una curiosità di piazza del Duomo o Piazza Paolo IV è che vi sono due costruzioni sacre, il Duomo Vecchio e il Duomo nuovo.

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La quarta piazza e’ piazza della Loggia con la famosa Loggia, oggi sede della giunta comunale di Brescia progettata in  chiaro stile veneziano. Interessante anche la presenza nella piazza della Statua Parlante, su cui i bresciani mettevano messaggi anonimi contro il governo.

Una quinta piazza, nel classico percorso del quattro Piazze, e’ stata aggiunta i epoca moderna, costruita nel periodo del fascismo sul progetto di Marcello Piacentini, sull’ area dell’ antico mercato di Brescia. Di particolare interesse i palazzi sulla piazza che evidenziano l’architettura tipica dell’epoca fascista, come il grattacielo, la posta ed altri.

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Al termine di questo percorso gli organizzatori della Regione Lombardia ci hanno accompagnato alla scoperta dei prodotti e dei piatti tipici della regione nella storica Osteria al Bianchi. Qui abbiamo degustato i tipici piatti bresciani come i Casoncelli al burro e salvia, la tagliata al rosmarino ed i salumi del territorio abbinati al vino Groppello del Garda Bresciano DOC.

Il viaggio è proseguito verso le  Terme di Boario, una bellissima struttura con un percorso che comprende 3 diverse piscine termali, una delle quali è situata all’ aperto e si affaccia nel parco termale dove si respira una frizzante aria fresca. La SPA comprende sauna, bagno turco, stanza con l’area salina e le docce emozionali. Le aque delle terme di Boario contengono sali minerali che portano effetti benefici alla salute.

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Altro luogo di grande interesse visitato durante il tour è stata la Val Camonica, famosa per la presenza di antiche incisioni rupestre, che sono state riconosciute nel 1979 come primo sito italiano del Patrimonio Mondiale di UNESCO. Il sito Unesco “Arte rupestre della Val Camonica” è diviso in 8 parchi archeologici, uno tra quali è il Parco Archeologico di Luine. Sulle roccie ci sono presenti incisioni di arte rupestre, che sono dotate tra l’età del bronzo e quella del rame circa 3000 anni fa . Il Parco di Luine contiene un grande numero di incisioni molto antiche. In maniera schematica le incisioni evidenziano i momenti della ritualita, che erano svolti intorno alle roccie. Ci sono le incisioni che presentano diversi simboli tra cui uno dei piu’ importanti è quello della  Rosa Camuna, che prende il suo nome dalla civiltà dei Camuni, la popolazione che visse nella valle durante l’eta del Ferro. La Rosa Comuna è famosa non solo perche’ il buon formaggio porta il suo nome, ma anche perché è il simbolo della regione Lombardia.

Immancabile visitare questa zona senza andare sul Lago d’Iseo.

 

Il percorso ha iniziato dalla località di Sulzano da dove si puo’ raggiungere con la barca in 5 minuti Monte Isola.

Monte Isola è la piu grande isola lacustre in Italia, l’anno scorso ha accolto un grande numero dei turisti  a causa dell’ esposizione della grande opera, The Floating Piers, del famoso artista Christo. Monte Isola e’ famosa per l’arte e percorrendo le sue stradine si possono vedere le opere dei diversi artisti installate all’ aperto.

45Oltre all’arte, la tradizione gastronomica degli abitanti di Monte Isola, sono le sardine essicate al sole, che vengono pescate con una barca , simile ad una gondola, che vien chiamata Naèt e la cui produzione risale fin dall’antichità.

48Di conseguenza un’altra produzione tradizionale artigianale sono le reti da pesca, che vengono prodotte rigorosamente a mano.

 

Non potevano lasciare questo lembo del Lago d’Iseo che si sposa con le fertili terre del Franciacorta, i cui vini sono famosi i tutto il mondo, senza una degustazione presso una delle tante aziende di qualità presenti. La scelta è ricaduta su Barone Pizzini che tra i suoi profumati Franciacorta produce anche il Naturae, vino di grande bevibilità ed eleganza.

 

Un tour quello organizzato dalla Regione Lombardia, che ci ha portato a conoscere solo alcuni angoli della provincia di Brescia ma che ha potuto farci conoscere anche alcuni luoghi da cui prende vita l’intera regione a partire dalla Rosa Camuna simbolo di questo territorio conosciuto non solo per l’industria ed il commercio ma anche per la natura ed i prodotti della sua tipicità e tradizione.

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Buona come il maiale e sana come il pesce! di Marco Marucelli

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Tre tenori del gusto nel regno di Pavarotti per interpretare un’aria gustosa: Buona come il maiale, sana come il pesce … scritta da Maurizio Ferri e diretta da Luca Marchini.

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Ci volevano un maiale, quello sano e ricco di Omega3,  presentato in anteprima da Maurizio Ferri di Cura Natura, una location di gran classe come il museo ristorante Pavarotti in piazza del Duomo a Milano, la direzione gastronomica di uno chef stellato quale Luca Marchini del ristorante modenese Erba del Re, per mettere con i piedi sotto ad un tavolo, dopo alcuni anni, tre grandi, ma che dico grossi, esponenti della comunicazione enogastronomica italiana.

d3s_2072Sergio Grasso, docente universitario di antropologia delle culture materiali, famoso per le sue attività nella prima serie di Linea Verde e conduttore attualmente di un suo programma “Grasso ma non troppo” su Marcopolo TV, tanto per capirne il personaggio, che tra l’altro ha curato la conferenza stampa, quasi un talk show, in cui ha presentato al folto pubblico di giornalisti, intervenuti per l’occasione, le peculiarità di questa carne suina allevata in modalità “healthy”.

img-20170606-wa0040Il secondo “tenore del gusto” è Angelo Giovannini, da Bomporto, comune più noto ai gourmet per la frazione di Sorbara, dove si producono dei lambruschi incredibili (a proposito durante la serata abbiamo degustato il Solco di Paltrinieri … da 10 e lode), che oltre ad occuparsi del territorio della provincia modenese sotto varie vesti, è stato tra gli artefici di un evento unico al mondo che ha accolto nel tempo grandissimi cuochi italiani (Carpi Gran Gourmet).

d3s_2122Il terzo grosso e forse anche grasso “personaggio” è il sottoscritto, felice di avere consolidato una amicizia duratura e fraterna con gli appena citati gourmet. L’autore di questo incontro è stato Maurizio Ferri, titolare di Cura Natura, una società del gruppo familiare che, iniziando nel 1927 l’attività di molino, è cresciuta nel tempo, affiancando in varie località, tra Emilia, Veneto e Lombardia, aziende di produzione di alimenti zootecnici completata con l’allevamento di suini (circa 60.000) che gode del sistema di allevamento certificato No OGM e Antibiotic Free.

d3s_2157L’opera che ci ha condotto in questa sede ha un nome che è tutto un programma anzi il programma di Cura Natura “Buona come il maiale e sana come il pesce”. La cura per l’alimentazione dei suini riposta nella filosofia aziendale si è spinta a far si che non solo la parte magra fosse di ottima qualità ma anche quella grassa (maggiormente appetita dai gourmet, n.d.r.) potesse arricchirsi di Omega 3 che notoriamente sappiamo esser presenti nel pesce, così da rendere integrabili nei regimi dietetici equilibrati anche i prodotti di salumeria, portatori di benessere non solo al palato ma anche al fisico.

d3s_2167L’orchestra è stata invece diretta da Luca Marchini , chef stellato del ristorante Erba del Re di Modena che insieme alla sua orchestra di cucina ha proposto i seguenti brani: Braciola Impanata, salsa ai cipollotti, olive nere; Risotto con Parmigiano Reggiano salciccia e aceto balsamico di Modena; Coppa di maiale cotta al forno a legna, salsa di piselli, germogli; Cotolette di maiale brasate nel Lambrusco, purè di patate; Tenerina. Quest’ultima è stato l’unica portata, non a base delle carni di maiale di Cura Natura, essendo un dolce … ma ha degnamente concluso una autentica escalation di sapori che ha commosso i presenti.

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Ovazione generale al termine, come si confà ad una opera messa in scena e magistralmente orchestrata da tutti gli autori ed anche, in questo caso, dal pubblico che ha apprezzato integralmente  questo evento.

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La cucina, quella buona, ha dimostrato ancora una volta che è capace di far riunire tre grossi (ma non grassi) personaggi , scoprire prodotti innovativi e godere dei piaceri di piatti ben fatti, senza troppi fronzoli, degni della sana cucina della tradizione, volti solo a far esprimere al meglio l’ingrediente principale.

E’ proprio il caso di dire, mi consenta l’amico Sergio la battuta: con Omega 3 … grasso è buono e bello … ed oggi anche sano!

Un, due, tre … stelle! di Marco Marucelli

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In perfetto country style, sotto lo spettacolare olmo del Four Seasons Hotel di Firenze, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di una serie di eventi che da domenica 18 a martedì 20 giugno prossimi, porteranno il Casentino alla ribalta enogastronomica mondiale, grazie all’effervescenza ed innata passione del macellaio di Rassina, Simone Fracassi.

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Quest’anno una grande kermesse che racchiude addirittura tre eventi, che raduneranno, in varie location Casentinesi, chef italiani provenienti da tutto il mondo che si uniranno ad una fitta costellazione di cuochi e pizzaioli italiani. Il motivo è grande e auspicabile, l’inizio dell’iter per il riconoscimento della cucina italiana all’estero da parte di Unesco, come patrimonio immateriale dell’umanità. La ICW (Italian Cuisine in the World) organizza infatti il suo sesto forum mondale proprio nelle terre declamate da Dante e solcate dai santi piedi di Francesco d’Assisi.

capolavori_a_tavola-logo-icw-forumDa qui inizierà la trafila burocratica che potrebbe (e ci auguriamo vivamente) portare il meritato riconoscimento internazionale. Ma non finirà qui il mega evento gustoso, proprio in questi giorni si festeggeranno anche i novanta anni di attività della macelleria Fracassi il cui attuale proprietario Simone, è la mente ed il deus ex machina di tutto quanto, di tradizione e di qualità, graviti in questa parte dell’appennino tosco-emiliano. Come nel suo carattere la celebrazione non avrà grandi fasti ma gli amici e gli estimatori si stringeranno in un cerchio appassionato intorno alle delizie che, da diciotto lustri, questo laboratorio di prelibatezze è solito realizzare.

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E ultimo ma non ultimo, non poteva mancare l’evento che da 16 anni risplende come la più brillante delle stelle, sul cielo di Badia a Corsignano, vicina all’austero castello di Poppi, dove nei suoi prati, tra le mura del ristorante, all’ombra della luce riflessa nello specchio delle piscine, decine di addetti ai lavori, giornalisti, chef, curiosi gourmet concluderanno questo triangolo stellare fatto di profumi, gusto, passione e tanto, ma tanto lavoro, che riprenderà con maggior vigore il giorno seguente … perché la prossima edizione è già alle porte!

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Per chi vorrà partecipare agli eventi, sia aperti al pubblico che su prenotazione, potrà farlo consultando il sito www.capolavoriatavola.it e quello del forum www.italiancuisine.world

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Dal Casentino parte la candidatura all’Unesco della cucina italiana all’estero

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La vallata ospiterà da domenica 18 a martedì 20 giugno l’evento “Italian Cuisine In The World Forum.  L’evento, unito alla cena “Capolavori a Tavola”, sarà una celebrazione della cucina italiana tradizionale

 

Parte dal Casentino la candidatura all’Unesco della cucina italiana all’estero come patrimonio immateriale dell’umanità. L’occasione sarà rappresentata dall’organizzazione nella vallata della sesta edizione dell'”Italian Cuisine In The World Forum”, un evento che da domenica 18 a martedì 20 giugno riunirà professionisti da tutto il mondo per celebrare la cucina italiana tradizionale e le produzioni enogastronomiche di qualità. L’iniziativa sarà eccezionalmente abbinata ad uno degli appuntamenti più attesi dell’estate casentinese come la cena “Capolavori a Tavola” che, ormai da sedici anni, viene promossa dal noto macellaio di Rassina Simone Fracassi come occasione per riunire alcuni dei migliori chef stellati della penisola, per valorizzare la carne chianina e l’eccellenza del buon cibo italiano.

capolavori-a-tavola-cena-capolavori-a-tavola-4I tre giorni dell'”Italian Cuisine In The World Forum” saranno caratterizzati da un ricco programma che prevede iniziative dislocate lungo tutta la vallata: dal mercato dei migliori artigiani del food italiano a Rassina agli stand dedicati a pizza e pasta a Bibbiena, dalle degustazioni di vino al castello di Poppi a “Capolavori a Tavola” a Borgo Corsignano, arrivando fino al congresso di presentazione della candidatura all’Unesco in programma a Stia. «Il riconoscimento della cucina italiana nel mondo parte dal Casentino – commenta con orgoglio Fracassi, tra i principali promotori dell’iniziativa. – Queste tre giornate rappresenteranno l’occasione per riunire centinaia di chef e per presentare la nascita della fondazione Italian Cuisine in The World che si occuperà di proporre all’Unesco il riconoscimento della cucina italiana nel mondo come patrimonio immateriale. L’obiettivo della candidatura e della fondazione è di sostenere, diffondere e promuovere la cultura enogastronomica all’estero, rinforzando la collaborazione tra tanti professionisti e valorizzandone l’autenticità legata alle tradizioni e ai territori».

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Il Casentino è emblema delle tante aree rurali e periferiche d’Italia dove sono ancora visibili i processi che hanno modellato la cucina della tradizione enogastronomica che si è poi diffusa nel mondo, motivando così la scelta della vallata come base da cui far partire questa candidatura.

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Il momento per presentare il progetto sarà martedì 20 giugno, a Stia, con il congresso degli ambasciatori della cucina italiana nel mondo, un network nato nel 2012 che conta più di 2.500 professionisti nella ristorazione; solo per l’occasione arriveranno in Casentino cento chef provenienti da settanta Paesi di cinque continenti. La grande conclusione sarà la sera “Capolavori a Tavola” che rappresenterà l’esaltazione concreta di questo progetto, configurando un vero e proprio galà enogastronomico dove assaggiare i prodotti e i piatti da tutte le regioni. L’appuntamento cade nei novant’anni della macelleria Fracassi e, per l’occasione, riunirà venticinque chef stellati, associazioni di cuochi e artigiani del gusto provenienti da ogni zona d’Italia per incontrare tutti gli amanti della buona cucina.

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Premio Letterario Nazionale Rotary Vallombrosa

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Carmine Abbate si aggiudica l’edizione 2017, con il libro “Il Banchetto di Nozze ed altri sapori”

A Fabio Picchi menzione speciale per il libro “Papale papale”

Il tema 2017 “Pane, Olio, Vino: il cibo fra sacro e mondano”ha visto coinvolte le scuole medie inferiori con un progette sul riuso degli imballaggi del cibo e le scuole superiori nella lettura dei libri proposti

Premiato anche Leonardo Carrai Presidente del Banco Alimentare Toscana

È Carmine Abbate il vincitore del premio Letterario Nazionale Rotary Vallombrosa finalista insieme a Massimo Montanari, Andrea Segrè e Simone Arminio dell’edizione 2017.

L’argomento scelto per quest’anno “Pane, Olio, Vino: il cibo fra sacro e mondano” ha permesso alla giuria di affrontare un tema di grande attualità che vede nel consumo di cibo a livello mondiale la presenza di profondi solchi che dividono chi può accedere ad una quantità che va oltre il necessario, da chi non ha il minimo per il proprio sostentamento.

La giuria composta da Pilade Cantini, Vinicio Capossela, Paolo Ciampi, Marco Mizza, Alberto Severi, Michele Taddei, Giuseppe Vadalà, Carlo Cossi, Angelo Rabatti, Francesco Tommasini,

Francesco Grossi e Eugenio Giani ha trovato nella lettura del libro di Carmine Abbate l’espressione perfetta del tema dato. Recita la motivazione che in questo libro, “il cibo trascende la sua funzione di semplice sostegno dell’organismo per assurgere a simbolo dell’avventura, del ricordo e del ritorno e, in fondo, a metafora della vita.”

La premiazione si è svolta a Vallombrosa nella sala del Capitolo dell’Abbazia con la partecipazione di numerose personalità. Conduttore dell’evento il giornalista RAI Alberto Severi.Dopo il saluto alle autorità presenti da parte del Presidente del Rotary Club Firenze Valdisieve Carlo Cossi, del Presidente della Commissione organizzatrice Angelo Rabatti e del Priore dell’Abbazia Padre Marco Mizza, sono stati eseguiti dei brani di musica medievale dal maestro Michael Stuve e dal controtenore Steve Woodbury.

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Una lettura di alcuni brani tratti dai libri finalisti letti dall’attrice Alessia Innocenti.

Una menzione speciale da parte della Commissione è stata riconosciuta ad un altro libro in concorso “Papale papale” di Fabio Picchi edito da Giunti.

Presente anche la Libreria Fortuna una delle 13 librerie indipendenti che hanno segnalato i libri sul tema a cui la giuria ha lavorato.

Il premio 2017 ha visto il coinvolgimento degli studenti scuole medie inferiori. I ragazzi della scuola M. Guerri di Reggello hanno dato libero sfogo alla fantasia puntando l’attenzione sul “riciclo razionale dei contenitori” del cibo e delle bevande dando. Seguiti dalle professoresse di Arte Claudia Perugi, eda quelle di tecnologia Daniela Scapecchi e Giuseppina Pizzonia, hanno creato oggetti d’arte e di utilità che saranno sottoposti al giudizio di una giuria. I ragazzi sono stati premiati durante la manifestazione.

Nella mattinata gli scrittori finalisti hanno incontrato studenti dell’Istituto Statale Superiore Ernesto Balducci di Pontassieve che, avendo letto i libri selezionati, si sono confrontati con loro sul tema del cibo in modo molto partecipativo. Nell’occasione sarà premiato anche il presidente del Banco Alimentare della Toscana Leonardo Carrai.

Il Premio Rotary Vallombrosa ha ottenuto il Patrocinio della Regione Toscana , del comune di Dicomano, del Comune di Rufina, Comune di Pelago, Comune di Reggello, Comune di Pontassieve, Città metropolitana di Firenze e ottenuto la collaborazione di Rotary Club Firenze Valdisieve Satellite “Granducato” e Rotaract Club Firenze Centenario, Carabinieri Forestale.

Il Premio Letterario Rotary Vallombrosa nato nel 1999 su iniziativa del Rotary Club Firenze Valdisieve ha come scopo principale il riconoscimento alle eccellenze culturali e sociali del territorio. Dal 2014 il Premio ha guardato unicamente al mondo della letteratura divenendo a pieno titolo Premio Letterario Nazionale Vallombrosa portando avanti il progetto di espansione della cultura quale scopo dell’associazione.

Le ultime edizioni del Premio sono state vinte: 2014 Luciana Castellina con Siberiana, 2015 Luciano Artusi( come personaggio), 2016 Vinicio Capossela con Il Paese dei Coppoloni.

I tre finalisti sono stati individuati tra i 13 autori di libri dedicati al tema 2017 indicati, come consuetudine del nuovo corso del premio, dalle librerie indipendenti di Firenze e Provincia:

La giuria del premio Rotary Vallombrosa 2017 composta da Eugenio Giani Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Presidente Onorario, Carlo CossiPresidente Rotary Club Firenze Valdisieve Presidente premio letterario Rotary Vallombrosa, Francesco GrossiPresidente Rotary Club Granducato, Angelo RabattiPresidente Commissione Rotary Premio Vallombrosa, Francesco TommasiniPresidente Rotaract Firenze Centenario e dal Comitato Scientifico che racchiude gli esperti Vinicio CaposselaCantautore e Scrittore, Alessandro BenvenutiAttore, Regista e Scrittore, Pilade CantiniCantastorie, Paolo CiampiGiornalista e Scrittore, Alberto SeveriGiornalista e Autore, teatrale, Michele TaddeiGiornalista e Scrittore, p. Marco MizzaPriore dell’Abbazia di Vallombrosa, gen. Giuseppe VadalàComandante Carabinieri Forestale Regione Toscana ha individuato nei tre finalisti i rappresentanti ideali del tema scelto.

FINALISTI

Massimo Montanari, Mangiare da cristiani, Diete, digiuni, banchetti. Storie di una cultura, Rizzoli, 2015

Massimo Montanari, medievista e docente di storia e cultura dell’alimentazione, nel suo libro ricorda come il cibo regali, più di ogni altra cosa, informazioni sulla società, l’economia, valori e credenze di una data popolazione. Gli studi effettuati su diete alimentari nei vari periodi storici (per esempio quelle degli istituti di assistenza, per esempio, hanno permesso di ricostruire periodi anche molto poveri di fonti, regalando un quadro chiaro circa i rapporti tra i bisognosi, le classi abbienti e le istituzioni pubbliche.

Montanari descrive anche le abitudini alimentari dei cristiani, la sacralità attribuita al cibo fin dagli esordi e indaga su digiuni e diete attraverso la lettura dei documenti storici. Mostrando come la libertà di Gesù non sia stata capita e come il contrasto con l’ottusità degli uomini sia ancora oggi presente.

Carmine Abate, Il banchetto di nozze, Mondadori, 2016 è il romanzo di una vita che viene scandito da profumi, colori e sapori che raccontano il nostro paese con le sue bellezze, le sue difficoltà. La figura del cuoco d’Arberia, un panino ripieno di frittata rubato da un gabbiano sfrontato toccano l’anima dell’autore e irretiscono quella del lettore.

Andrea Segrè, Simone Arminio, L’ Oro nel piatto. Valore e valori del cibo, Einaudi, 2015 Gli autori affrontano il tema del cibo a 360° attraverso un percorso che diventa un viaggio nei luoghi dove passa il cibo medio: dallo studio agricolo al mercato ortofrutticolo, dall’industria alimentare al supermercato, dal parco tematico all’esposizione universale. Cibo quale ago della bilancia della sopravvivenza del pianeta e dei suoi abitanti: Gli autori discutono sullo spreco alimentare, sul cibo spazzatura, sulle risorse per produrlo, sulla sua perdita di valore da recuperare per “nutrire il pianeta”. Un dialogo sul cibo vero e contro gli “spadellatori” della tv.

www.premiovallombrosa.org

TORNA BUONGIORNO CERAMICA!

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3° edizione  – 2-3-4 giugno 2017 . Tre giorni all’insegna del colore e della creatività che hanno fatto della ceramica una nuova passione. Il primo week-end di giugno 2017in 35 città della ceramica in Italia, ma non solo… il fatto a mano, l’arte di modellare, la gioia creativa, fanno tendenza e contagiano l’Europa

BUONGIORNO CERAMICA! è anche Buon Appetito Ceramica!

Affascinanti connessioni tra ceramica ed enogastronomia

Anche quest’anno la tre giorni dell’arte ha in programma aperitivi presso gli studi d’artista e i musei, cene con l’artista, cooking show “metti le mani in pasta”, merende con laboratori per i bambini, degustazioni open air

E’ l’appuntamento più gioioso e poliedrico dell’arte e dell’artigianato. Impossibile non averlo in agenda, non pensare di partire per una delle location più vivaci dal mattino fino a notte. Sta contagiando anche chi non era mai entrato in un atelier e cresce la comunità degli handicraft lovers. Piace l’atmosfera colorata e altamente creativa fatta d’incontri, musica e food dove le aperture straordinarie di forni e fornaci, atelier e botteghe ceramiche fanno da sfondo alle eccellenze artigiane e artistiche del fatto a mano ma anche a concerti, poesia, performance. Tutti sono coinvolti nel vivo delle attività con laboratori, lezioni di tornio e decorazione, incontri con i maestri, happening, aperitivi con l’artista.

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A tre anni dalla nascita, Buongiorno Ceramica! è cresciuta così in fretta da oltrepassare i confini nazionali. La lunga festa diffusa della creatività e dei colori oltre ad unire nel segno della tradizione artigiana per tre giorni tutta l’Italia, sta contagiando anche altri Paesi europei.

Francia, Spagna, Romania, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Portogallo e Malta hanno già chiesto di aderire per mettere in campo un BUONGIORNO CERAMICA! multiculturale.

L’evento è organizzato dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC).

 

In Italia, le 35 città che ospiteranno l’evento sono le città di antica tradizione ceramica:Albisola Superiore, Albissola Marina, Ariano Irpino, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Burgio, Caltagirone, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Cerreto Sannita, Civita Castellana, Deruta, Este, Faenza, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Mondovì, Montelupo Fiorentino, Nove, Oristano, Orvieto, San Lorenzello, Santo Stefano di Camastra, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Urbania, Vietri sul Mare.

 

Il Senatore Stefano Collina (da quasi vent’anni Presidente dell’AiCC e da inizio 2017 eletto Presidente del Gruppo Europeo “Città della Ceramica” composto da 8 nazioni), si dimostra molto soddisfatto della nuova dimensione internazionale dell’evento: “il progetto ha avuto un tale forte riscontro in tutta Italia, le presenze sono state così numerose, e così nuove le attività messe in campo da parte degli stessi ceramisti e di tutti coloro che hanno collaborato, da entusiasmare le altre nazioni europee che hanno deciso di ospitare anche loro quello che è l’evento più colorato e gioioso dell’arte di fare ceramica”.

 

Buongiorno Ceramica! è davvero una ri-scoperta dell’artigianato, che non rappresenta solamente tradizione ma anche innovazione. Infatti, il nuovo e il contemporaneo rivestono di nuova luce l’antico, tramite le nuove generazioni di designer, maker innovatori e artisti. E anche il pubblico di Buongiorno Ceramica!è un pubblico nuovo, giovane, vivace, aperto.

 

www.buongiornoceramica.it

La Montina, 30 anni di Franciacorta con “Selezione Montecolo”

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“Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita…” La Montina esordisce con le parole di Oriana Fallaci per presentare “Selezione Montecolo”, il Magnum celebrativo dei trent’anni della cantina.

 

Sapientemente curato per oltre 5 anni, il Montecolo nasce dall’unione delle migliori uve di due vendemmie differenti: 2009 e 2010. Ottima annata per tutta la Franciacorta la prima; meno la seconda, che ha reso al meglio su terreni magri e sui rilievi, esattamente dove si trovano i vigneti Montecolo de La Montina (rivolti verso il Lago d’Iseo ai confini della Franciacorta).

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Il Franciacorta che ne è nato è un prodotto di eccellenza, di buona struttura, custodito in 520 bottiglie Magnum all’interno delle quali il vino ha la possibilità di esprimere al meglio le proprie qualità organolettiche. La spuma è intensa e persistente, il perlage sottilissimo e il colore giallo con riflessi leggermente ramati. I profumi fortemente influenzati dal passaggio in barrique sono avvolgenti ed eleganti, ricordano il miele, l’acacia e l’artemisia. Selezione Montecolo celebra 30 anni di Montina portando nel bicchiere la Franciacorta nella sua purezza. Un sapore senza compromessi, rotondo e pieno con buona mineralità.

 

In edizione limitatissima “Selezione Montecolo” si veste, rinnovandoli in chiave moderna, dei colori dell’originale Magnum Montecolo, uno speciale Franciacorta che nei primi anni Duemila conquistò i palati di tutti quanti lo poterono degustare. La confezione è curata nei dettagli, preziosa e di carattere, come del resto lo è il Franciacorta Montecolo.

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“Per festeggiare questi primi trent’anni di attività abbiamo pensato ad un prodotto che racchiudesse storia e modernità, tradizione e rinnovamento e questo Franciacorta ne è l’esempio perfetto – spiega Michele Bozza, marketing ed export manager de La Montina – Il territorio (non a caso le uve provengono dallo storico vigneto Montecolo), il color platino estremamente moderno, il nome Montecolo per dare continuità ad un prodotto che negli anni conferma la sua eccellenza”.

 

Il Magnum “Selezione Montecolo” può essere prenotato fin da ora, con consegna settembre 2017.

 

Per info e prenotazioni: amministrazione@lamontina.it – 030653278

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Al via “Radda nel Bicchiere la festa più attesa nel Chianti”

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Sabato 27 e domenica 28 maggio 2017  torna l’attesissimo appuntamento che da ventidue anni richiama migliaia di visitatori nel piccolo borgo chiantigiano

Degustazioni guidate e incontri di approfondimento per l’evento promosso dalla ProLoco. Trenta aziende per quasi cento etichette, ospite per questa edizione la Valpolicella

Al via l’evento più atteso dell’anno a Radda in Chianti. Torna infatti “Radda nel Bicchiere”, l’appuntamento enologico nel suggestivo borgo chiantigiano, divenuto ormai una tappa immancabile per gli amanti del buon vino che quest’anno è giunto alla 22° edizione.

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Sabato 27 e domenica 28 maggio il piccolo comune nel cuore del Chianti senese sarà preso d’assalto da migliaia di turisti e appassionati che amano godersi il paesaggio mozzafiato accompagnato da un calice di ottimi vini.

Trenta aziende per un totale di quasi cento etichette per le vie del centro storico, una grande festa dedicata al prodotto principe del territorio, il Chianti Classico. Ospiti d’onore di questa edizione, i vini della Valpolicella con le aziende Musella, Tommasi, Ca’ la Bionda e Mazzi.

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Si parte dunque Sabato 27 maggio alle 10,30 nella Sala del Podestà del Comune con il seminario/degustazione, guidato da Eleonora Guerini, giornalista curatrice della guida vini Gambero Rosso, “Radda in Chianti e Valpolicella: geometrie a confronto”, i produttori del Chianti Classico incontrano i colleghi veneti in una degustazione da sogno.

Appuntamento a numero chiuso, max 40 persone, ingresso 25,00 Euro (20,00 Euro per Soci AIS, FISAR, ONAV, Enoclub Siena).

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Dalle 15 alle 20 apertura dei banchi d’assaggio per le vie del centro storico, con vendita del bicchiere griffato.

Alle 16,30 nel loggiato del Comune, presentazione del libro “Racconti in nuce” del giornalista fiorentino Leonardo Romanelli.

Domenica 28 maggio dalle 11 alle 19 apertura dei banchi di degustazione e vendita del bicchiere griffato. Dalle 11 alle 16 nella Saletta della Misericordia al via la 10° edizione della “Degustazione alla Cieca” la cui premiazione si terrà alle 18 in Piazza Ferrucci.

Inoltre durante la due giorni presso alcuni ristoranti e nelle enoteche del borgo, menù creati per l’occasione e vini in degustazione a prezzo di fattoria.

Per info e prenotazioni al seminario a numero chiuso telefonare alla ProLoco allo 0577/738494.

www.raddanelbicchiere.net

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Vini d’autore – Terre d’Italia – V edizione

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Domenica 21 e lunedì 22 maggio – Una Hotel Lido di Camaiore (Lu)
via Sergio Bernardini 335/337      www.vinidautore.info
Torna Vini d’Autore – Terre d’Italia, lattesissima kermesse toscana, alla sua quinta edizione, dedicata all’eccellenza vinicola nazionale. Saranno 80 le cantine presenti ai banchi di assaggio ed oltre 400 le etichette in degustazione, per un excursus vitivinicolo davvero intrigante che porterà i visitatori dall’estremo nord fino al sud, passando per le isole e toccando distretti anche meno conosciuti.

Sede prestigiosa dell’evento l’hotel Una di Lido di Camaiore, a pochi passi dal mare, dove sarà possibile apprezzare nel bicchiere una selezione prestigiosa, eclettica e non scontata “d’autore” capace di offrire ad appassionati ed operatori uno spaccato vitivinicolo più che variegato, grazie anche alla diversità che caratterizza ogni singolo vignaiolo negli approcci di vigna e di cantina.

 

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La manifestazione è ideata ed organizzata dal gruppo che dal 1999 dà forma e sostanza alla testata on line L’AcquaBuona
(www.acquabuona.it) specializzata nell’informazione e nell’approfondimento su enogastronomia ed agroalimentare di qualità. Un gruppo che è anche ideatore ed organizzatore, da dieci anni, di Terre di Toscana, una tra le più importanti manifestazioni dedicate al vino toscano, dove ogni anno prendono parte 130 produttori ed oltre 3300 visitatori tra giornalisti, buyer, ristoratori, enotecari, distributori, sommelier ed appassionati.

La manifestazione si avvale del Patrocinio del Comune di Camaiore.

Orari:

domenica dalle 11.30 fino alle 19 e lunedì dalle 11.30 fino alle 18.30

Ingresso:

ingresso €25 (l’ingresso dà diritto a degustare tutti i vini presenti)

Ingresso ridotto (€20) per i soci AIS, FISAR, ONAV, AIES, SLOW FOOD, TOURING, ASPI e abbonati al notiziario de L’AcquaBuona

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Per accrediti operatori e stampa: info@acquabuona.it – tel. 3356814021


VINI D’AUTORE – TERRE D’ITALIA – UNA Hotel Versilia -

via Sergio Bernardini ex Viale Colombo, 335/337

Per informazioni: info@acquabuona.it, 335.6814021 – 339.1177267 -328.6486660

www.acquabuona.it

“Alba di Maggio” per celebrare l’Albana, Regina di Romagna

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Un intero mese dedicato al vino bianco simbolo di questa terra. A Oriolo, Bertinoro, Faenza, Brisighella e Dozza si svolgeranno le tappe di selezione dell’Albana Dèi.

Ritorna anche in questo 2017 l’“Albana Dèi”, la manifestazione dedicata ai vini di tipologia “secco” ottenuti da uve Albana della prestigiosa DOCG Romagna. Visto il crescente successo raccolto da parte dei produttori e del pubblico nel corso delle precedenti edizioni, da quest’anno l’intero mese di maggio sarà dedicato al vino bianco simbolo di questa terra. “Alba di Maggio” porterà per tutto il mese nelle piazze di alcuni dei borghi più belli delle colline romagnole i banchetti espositivi dei produttori locali, per rinnovare l’incontro con le nuove Albane imbottigliate. Il pubblico potrà vestire i panni della giuria popolare votando la propria Albana del Cuore.

Dopo l’anteprima dei giorni scorsi all’interno della Festa del Vino di Dozza, il 14 maggio si va a Oriolo dei Fichi (sulle prime colline di Faenza – RA), poi Bertinoro (FC) il 21, Faenza (RA) nella centrale Piazza Nenni ex della Molinella il 27, in occasione della 100 KM del Passatore, infine Brisighella (RA) e Dozza (BO) in contemporanea il 28 maggio per chiudere il mese dedicato all’Albana.

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In tutte le location ci saranno banchi d’assaggio per dare modo al pubblico di degustare e apprezzare i vini finalisti, selezionati “alla cieca” da una giuria tecnica composta dai critici delle principali guide del settore, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino. La proclamazione dei vini vincitori avverrà nel mese di giugno (data ancora da definire).

Oltre alla valutazione dell’Albana del Cuore, il pubblico potrà anche votare di volta in volta l’Albana del Borgo (versioni secco e passito).

 

Gli appuntamenti “Alba di Maggio” e “Albana Dèi”, promossi dal Consorzio Vini di Romagna, rappresentano un modo moderno e popolare per fare il punto annuale su questo importante vino e per rilanciare il valore della DOP Romagna Albana quale veicolo per l’affermazione dell’unicità e straordinarietà di questo vitigno autoctono dal grande potenziale, nella ricchezza d’interpretazioni dei produttori territoriali.