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I vini Tenuta Cavalier Pepe ambasciatori dell’Irpinia

Tenuta Cavalier Pepe  (14)Il 12 aprile Al Chiar di Luna di Monte di Procida, alle ore 11 si terrà una verticale di Taurasi dell’azienda Tenuta Cavalier Pepe, cui seguirà dalle ore 13,30 un pranzo con abbinamenti studiati per degustare la varietà dei vini dell’azienda irpina di Sant’Angelo all’Esca, esaltando nell’abbinamento le materie prime del territorio e la rinomata cucina del ristorante, dedicata a matrimoni docg, con i prodotti tipici dei Campi Flegrei.

 

Una interessante Verticale di Taurasi adatta ad un pubblico esperto, ma resa comprensibile anche ai meno tecnici, grazie alla guida alla degustazione di Luciano Pignataro giornalista, scrittore e gastronomo italiano, che con gli enologi, e i sommelier esperti dell’azienda vinicola racconterà anche il territorio, accompagnando la degustazione con spiegazioni tecniche, consentendo di comprendere i diversi valori, le sfumature e i profumi del vino in diverse annate. La verticale infatti presenta un vino, prodotto di una stessa azienda, come in questo caso il Taurasi di Tenuta Cavalier Pepe nel corso di annate diverse, mettendo al confronto la qualità sulla base degli elementi variabili che derivano soprattutto dall’annata di produzione. La verticale comincia con “Opera Mia” dal Taurasi DOCG 2005 al Taurasi DOCG 2010, cui seguirà quella del “Loggia del Cavaliere” Taurasi Riserva DOCG 2007 e 2008.

 

Dalle 13,30 durante il pranzo, si passerà alla degustazione dei bianchi o al piacere di uno spumante rosato, nell’indovinato abbinamento con i prodotti tipici di questa terra, con un menù appositamente studiato per esaltare ed accompagnare altre eccellenze della produzione vinicola della Tenuta Cavalier Pepe. Per l’aperitivo con deliziosa di tarallo con mouse di formaggio tenero, quiche alla carbonara con tartufo di bagnoli, ecc., andrà in abbinamento lo Spumante Or, agli appetizer di salmone candito agli agrumi con insalatina di finocchio ecc, lo Spumante Or Osè, all’antipasto di tagliatella di bufala con gamberi rossi scottati, pomodori datterino e basilico si abbinerà il “Bianco di Bellona” Irpinia Coda di Volpe doc 2013. Al primo piatto di fettuccine di Gragnano con cozze di Miseno su passata di Cicerchie si abbinerà il “Refiano” Fiano di Avellino Doc 2013, al secondo piatto di filetto di merluzzo in crosta di orzo soffiato su galletta di scarola ripassata aglio e olio con cipolla rossa si abbinerà il “Grancare”, Greco di Tufo docg 2013, mentre al Carmaciano con pere si abbinerà “Opera Mia” Taurasi docg 2009, e gran finale con la tartelletta con mela annurca e cannella con gelato al pecorino cui si abbinerà il “Cerri Merry”, vino aromatizzato alle amarene.

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Nel corso della degustazione saranno proiettati anche brevi video documentari che mostreranno i vigneti della Tenuta, e le tecniche di produzione vinicola che permettono di portare a tavola vini di così alta qualità prodotti in Irpinia, una delle Strade del vino più Interessanti della Regione Campania.

Palermo Capitale dello Street Food – Al via la prima edizione del “Panormvus Street Food Festival”

Pane e panelle, pane con la milza, sfincione, arancine e crocchè. Saranno questi e molti altri i prodotti tipici che caratterizzeranno il primo “Panormvs Street Food Festival”, il festival del cibo da strada siciliano che il 18 e 19 aprile nella piazza San Domenico di Palermo trasformerà il capoluogo siciliano nella capitale italiana dello street food in direzione EXPO Milano 2015.

Organizzato dal Comune di Palermo con il patrocinio di Expo Milano 2015, è pensato per celebrare e onorare la grande varietà di pietanze e specialità che anche il noto portale VirtualTourist.com e la prestigiosa rivista Forbes hanno premiato collocando Palermo al quinto posto mondiale della classifica del cibo di strada.

Due giorni dedicati al gusto e alla tradizione culinaria di una città che ha fatto del cibo da passeggio la propria peculiarità gastronomica, eccellenza rinomata e apprezzata in tutto il mondo.

4000 degustazioni gratuite*, 40 realtà tra espositori e street fooder, 2 Fuori Festival presso le città di Cefalù e Monreale.

(*Disponibili sul sito www.panormvsstreetfoodfestival.it, presso le strutture alberghiere convenzionate nell’ambito della “Settimana dell’Ospitalità” organizzata da TravelExpo e all’interno del Festival fino ad esaurimento disponibilità, al termine della quale si proseguirà con la vendita diretta)

www.panormvsstreetfoodfestival.it

VINITALY…momenti di gloria per le donne più amate dai gourmet!

IMG_1418E’ un successo ormai consolidato il ristorante dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino messo a punto nella Cittadella della Gastronomia al Vinitaly di Verona, ma quest’anno, grazie anche a un originale allestimento definito “impasto” offerto dalla Cooperativa Avanguardia e completato da bellissime piante verdi dalla Dester di Moniga del Garda, ha ottenuto un successo più grande degli anni precedenti. Questi accorgimenti hanno dato un tocco di elegante raffinatezza e di piacevole relax.

 

I numerosi clienti hanno potuto gustare ottimi piatti regionali grazie alla consolidata professionalità di Marina Ramasso, patronne dell’Osteria del Paluch di Torino per la cucina, di Piercarla Negro per i vini, alla collaborazione dei ragazzi della Scuola Alberghiera di Chievo e di alcune socie. Oltre al menu tradizionale, i clienti potevano comporre liberamente i propri piatti scegliendoli da tre “golose” postazioni, una simpatica soluzione per i clienti più frettolosi: PUNTO FORNO, (pane,grissini,taralli,dolci), PUNTO SALUMI (varie tipologie di salumi), PUNTO FORMAGGI (grande assortimento di formaggi tipici regionali). La scelta della tipologia di vino poteva essere fatta dalla ricca Carta con circa centocinquanta etichette provenienti da tutte le regioni italiane, offerti dalle socie.

IMG_1408Lunedì 23 marzo, si è svolto il talk show con degustazione di vini dal titolo “Profumo di Donna: viaggio nel senso ancestrale”. La degustazione ha visto protagoniste otto Donne del Vino e altrettanti vini scelti per il loro livello qualitativo e per l’affinità con il tema. Le protagoniste di questo evento sono state : Valentina Abbona, Valentina Argiolas, Marina Cvetic, Tiziana Frescobaldi, Cristina Garetto, Francesca Planeta, Ornella Venica, Cristina Ziliani.

Il maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei profumi nel nostro quotidiano: “tutti noi mangiamo e beviamo con il naso, almeno in prima battuta. Chi è nato tra i vini, e quindi tra i profumi, ha sicuramente una marcia in più. Il profumo costituisce un elemento chiave della nostra esistenza, creando in noi un ricordo olfattivo capace di durare molto a lungo nel tempo”. Ha poi spiegato come in ciascun profumo sia possibile delineare una struttura piramidale caratterizzata da note di testa, di cuore (o corpo) e di fondo. Tornando al pianeta vino, possiamo certamente affermare che nei bianchi prevalgono le note di testa, ovvero floreali, fruttate. Nei rossi, invece, specialmente quelli che riposano in legno, troviamo soprattutto le note di corpo e di fondo, ovvero i profumi secondari e i terziari come la rutta appassita e le varie spezie.

IMG_1404Mercoledì 25 marzo, nello splendido, ottocentesco Palazzo della Gran Guardia, si è svolta, in collaborazione con Vinitaly, la cena di Gala “Finitaly”, con circa duecento ospiti, tra cui il direttore Generale dott. Giovanni Mantovani, Stevie Kim, Managing Director Vinitaly International e il Brand Manager dott. Gianni Bruno. Un grandioso buffet, allestito dalla chef Marina Ramasso e dal suo staff, un’ampia scelta di vini delle socie, hanno deliziato gli ospiti, stupiti per l’eccellente qualità e varietà dei prodotti tipici offerti da alcuni sponsor, in particolare dal Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campania. Il servizio dei vini è stato magistralmente curato dall’A.I.S – delegazione Veneto.

A fine serata, la presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Elena Martusciello, ha consegnato al dott. Giovanni Mantovani e al dott. Gianni Bruno una spilla in oro e onice creata dal maestro orafo Gerardo Sacco, mentre a Stevie Kim, oltre che ad essere stata nominata Socia onoraria, una pergamena dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, per il grande lavoro che svolge per la promozione del vino italiano nel mondo, e una collana in oro, un pezzo unico, sempre ad opera di Gerardo Sacco. Stevie Kim ha ringraziato molto commossa e, per la prima volta, ha detto di essere “rimasta senza parole”. Per una persona come lei, è davvero il massimo!

IMG_1413Circa trenta Donne del Vino, per una serata, si sono sentite un po’ principesse, indossando meravigliosi gioielli creati con cascate di perle, coralli, turchesi , ametiste, pietre preziose, dal maestro orafo Gerardo Sacco. Questi monili, che hanno “vestito” alcune tra le dive più famose al mondo, hanno fatto sognare tutti i presenti alla serata portandoli, per qualche ora, in un mondo magico e scintillante. Quello tra Gerardo Sacco e l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino è ormai un binomio inscindibile, che continuerà nel tempo.

Quàlita: un progetto dedicato all’eccellenza enogastronomica delle piccole produzioni

Logo-colori QualitaQualita è un progetto dedicato alle aziende del comparto enogastronomico che ha come obiettivo quello di far conoscere agli operatori del settore ed al grande pubblico le persone e le realtà che creano prodotti agroalimentari unici. La rete di eccellenze che stiamo costruendo è composta da piccoli produttori che condividono alcuni valori fondamentali, quali la territorialità, la tipicità, la qualità, la tracciabilità, l’ecosostenibilità e la eticità delle loro produzioni.

Qualita nasce dal lavoro di un gruppo di professionisti che da anni hanno maturato numerose esperienze nel campo della comunicazione del cibo.

Qualita fornisce una consulenza completa ed integrata per dare sviluppo commerciale alle piccole produzioni, orientato soprattutto verso i mercati internazionali; organizza la presenza (autonoma o collettiva) nelle migliori sedi espositive di settore ed organizza eventi mirati per valorizzare le specificità produttive di ogni singola azienda; realizza i migliori strumenti di comunicazione e di promozione: dal biglietto da visita al sito web, dalla gestione dei social all’ufficio stampa, dall’immagine aziendale a quella dei prodotti.

Qualita mette a disposizione delle aziende uno staff di professionisti capaci di accedere ai canali commerciali internazionali e di promuovere i prodotti d’eccellenza verso gli operatori del settore e verso la platea dei consumatori. Strategie commerciali, campagne promozionali, studio dell’immagine, campagne di digital PR sono solo alcune delle iniziative che possono nascere grazie alle professionalità dei soggetti che lavorano a Qualita.

Il cuore del progetto è www.qualitamagazine.com dove ci sono le storie di prodotti, di persone, di territori ed il racconto articolato di tutto quanto accade nell’universo dell’enogastronomia. Articoli di taglio generalistico, focus su prodotti, luoghi, eventi, per una varietà e una ricchezza di contenuti tale da attirare l’attenzione non solo di operatori di settore, ma anche di buongustai, amanti del buon cibo e del buon bere.

Dal magazine nascono esperienze reali e concrete: eventi, degustazioni, fiere e presentazioni, occasioni d’incontro tra produttori e consumatori per far conoscere e scoprire le loro eccellenze, azioni per presentare il loro valore sui mercati esteri, attività di promozione e public relation classiche e digitali.

In alto i calici! La cantina più grande del mondo apre i battenti! di Marco Marucelli

IMG_8362Il giro d’Italia … e non solo, visto dai calici di intriganti rosati, effervescenti bollicine, caldi rossi e freschi bianchi per terminare con i grandi passiti e moscati da meditazione. Questo ci hanno riservato le giornate trascorse nella più grande cantina d’Italia, il Vinitaly, che a Verona ha aperto le sue porte a tanti appassionati ed ahimè anche a qualche (troppi!) etilista.

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Tra le note negative il caldo che, oramai, è una componente essenziale dei padiglioni (quest’anno ancor più numerosi) della Fiera di Verona; le centinaia di gincane necessarie per andare da uno stand all’altro, cercando di evitare gli “avvinazzati” che, indipendentemente dal sesso, stazionavano in terra o stonavano cori degni del peggior concorso canoro provocando anche molestie ad incolpevoli passanti, a causa dei fumi di quell’alcol, assunto smodatamente nel loro triste pellegrinare. Dopo queste ombre, spiccano le luci di professionisti attenti, gourmet ed amanti del buon bere, che hanno accompagnato chi, come me, desiderava scoprire, nei limiti del tempo e della umana normalità, qualche chicca enoica degna di rappresentare al meglio il territorio da cui proveniva.

Springo_bottiglia

E’ solare, profumato ed elegante il nuovo vino che Ernesto, Silvana e Marco dell’azienda Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV) hanno presentato al Vinitaly. “Springo”, un Conegliano Prosecco Superiore Rive di Manzana DOCG. Un cru edizione limitata proposto in una veste raffinata nei colori testa di moro e nero. Il carattere è esuberante, simboleggiato anche dal nome “Springo”, dove si fondono il dialetto veneto – il termine significa “vivace, brioso” – e l’inglese “spring”, ossia primavera. Al palato, infatti, è fresco come una sorgente di montagna in primavera e ricorda i profumi floreali.

CARPENE MALVOLTI PUXINUMIl nome PUXINUM affonda le radici nell’antica Roma, da cui ha preso avvio il millenario cammino dell’attuale Prosecco, ma il concetto è assolutamente attuale ed identifica l’eccellenza qualitativa della produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. ed è il vino che la storica Casa Spumantistica Carpenè Malvolti ha tenuto a battesimo in anteprima al Vinitaly 2015. Sarà un’ esclusiva tiratura limitata con appena 5000 bottiglie Extra Dry, ottenuto con la migliore selezione di uve Glera dei viticoltori, che storicamente collaborano con l’Azienda di Conegliano. Il packaging con il quale si è presentato il PVXINVM è solenne ed al tempo stesso essenziale, elegante, sobrio e con rifiniture di pregio anticate.

CdV_Lambrusco_RimossoDoppio appuntamento per Cantina della Volta di Bomporto (MO) abbiamo degustato per il secondo anno consecutivo e con crescente soddisfazione il Lambrusco di Sorbara D.O.C. “Rimosso”. A questo si sono aggiunti gli Spumanti Metodo Classico “Lambrusco di Modena Spumante D.O.C.”, il “Lambrusco Rosè di Modena Spumante D.O.C.” e il nuovissimo “Lambrusco di Modena Spumante DOC Brut Trentasei”, il bianco fermo da uve Chardonnay “Labase” e lo Spumante bianco Brut Metodo Classico “Il Mattaglio” – proposto anche nella versione con dosaggio zero – a base di uve Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier.

Lo stand Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846, da poco orfana del suo presidente, il grande Franco Mazzetti, si è presentata al pubblico di giornalisti, clienti e semplici appassionati e curiosi con alcune novità dal restyling della Collezione alla nuovissima Riserva 1984, Brandy Italiano Invecchiato per ben 30 anni, senza dimenticare l’altrettanto nuova Grappa Riserva Millesimata di Ruché.

Chardonnay%202003E’ maturato per più di un decennio ed è risultato pronto per la gioia del palato: lo Chardonnay 2003, il nuovo vino rarità di Cantina Terlano. Come da copione, l’edizione limitata di quest’anno ha fatto il suo debutto durante la kermesse veronese. Lo Chardonnay 2003 è un vino dallo stile borgognone e dal gusto pieno. Soprattutto in annate con condizioni climatiche particolarmente difficili, la mineralità dei terreni di origine vulcanica, contribuisce a conferire al vino freschezza ed un finale speziato che lo rendono forte ed equilibrato

bottega goldL’azienda Bottega ha festeggiatoi 15 anni di Bottega Gold, lo spumante glamour, che si è imposto in Italia e nel mondo, come prodotto di grande successo. E’ stata realizzata una bottiglia celebrativa, ideata in coincidenza con il più importante evento fieristico italiano. Si tratta di uno Jeroboam Gold da 3 litri che riproduce sul corpo della bottiglia, mediante l’applicazione di finissimi cristalli, il numero 15 in riferimento agli anni intercorsi dal lancio del prodotto e la lettera B per richiamare il logo aziendale.

corvo in volo di Athos FaccincaniIl legame di Allegrini con l’arte è ormai consolidato, un sodalizio fatto di accordi e passioni comuni, un vero connubio fra l’amore per il vino e quello per l’arte, entrambe forme di espressione proprie di un territorio o di un animo estroso, comunque capaci di suscitare emozioni, ricordi e momenti indimenticabili. Percorrendo il Grand Tour di Allegrini, e visitando affascinanti territori d’Italia, città d’arte fra le più visitate al mondo, si è arricchiti da preziose mete, che legano questo storico marchio della enologia italiana a importanti istituzioni operanti nel campo artistico. Presso lo stand si è parlato di Arte, come piacere della scoperta ed emozione del viaggio. In occasione di EXPO, Allegrini Grand Tour è pensato proprio per dare la possibilità di visitare queste splendide città e i luoghi più affascinanti d’Italia, scongiurando che in occasione dell’atteso salone internazionale, il flusso di turisti si trasformi in “visitatori lampo”. Il Tour tocca le realtà produttive firmate Allegrini (Valpolicella – Bolgheri – Montalcino) e attraversando quei luoghi d’arte con i quali Allegrini intraprende stretti legami di preziose collaborazioni.

folladorFollador è un nome consolidato nella produzione di vini spumanti Prosecco ed in particolare del Superiore D.O.C.G. consapevoli di questo hanno studiato una linea dalla precisa identità che fosse in grado di distinguersi da quelle precedenti, più sobrie ed austere, grazie ad un’immagine completamente diversa, vivace, fresca, contemporanea. Partendo da questa idea è nata la linea Ca’ dei Noni by Follador una gamma di vini di alta qualità selezionati e provenienti da differenti terroirs ognuno dei quali rivela bouquet ricchi di fruttato e straordinari sapori, vinificati con particolare cura e dedizione. Costituita da vini bianchi e rossi provenienti dalle zone viticole maggiormente vocate e rappresentative del nostro paese: dal Prosecco D.O.C. Treviso la cui area storica di produzione è la sede dell’azienda Follador, al Lugana D.O.C. le cui uve provengono dalla prima fascia di area calcareo argillosa della sponda più meridionale del Lago di Garda, al Passito vino dolce proveniente dalla pedemontana vicentina, alla gamma dei Cabernet, in particolare il Montello Colli Asolani D.O.C. le cui uve provengono dai vigneti di famiglia, per completare col Ripasso dal cuore della Valpolicella Classica.

FCK15Qual è la parola italiana più conosciuta al mondo? Da questa domanda è partito il progetto-tributo all’Italia e alla sua immensa bellezza. “Pizza”, “mandolino”, “spaghetti”, “ciao” sono alcune delle risposte che sono emerse, ma il termine più conosciuto in assoluto è “mafia”. Il team di Cantine Ceci ha quindi voluto cercare un modo per poter dare risalto a tutto ciò che di bello l’Italia rappresenta, per poter rilanciare un modello positivo del nostro Paese e sdoganare la comparazione negativa diffusa. Grazie alla preziosa collaborazione con il re della street art internazionale, Flavio Kampah, è nato così un progetto grafico che farà molto parlare di sé. Si chiama “F CK 15 for Otello”, spumante brut avvolto in un packaging d’impatto: Italia No Mafia Just Great Beauty. Queste le parole impresse sulla bottiglia che dai simboli tipici della malavita su sfondo nero sfuma verso il tricolore con impresse le tante meraviglie del nostro paese. All’interno l’ottimo spumante brut Otello Dry.

Logo_Consorzio_PignolettoCirca nove milioni di bottiglie, tassi di crescita a due cifre che si confermano di anno in anno, successi crescenti di mercato e riconoscimenti di qualità. Il Pignoletto, autoctono dei colli bolognesi, continua il suo exploit ed estende la zona di produzione dall’Emilia alla Romagna, fino a toccare i territori di quattro province: Bologna, Modena, Forlì e Cesena. Il Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, recentemente nato per tutelare e valorizzare questo vino, è fra i più grandi d’Italia, con i suoi tremila ettari di vigna affidati alle cure di ottomila viticoltori. L’ente riunisce al suo interno anche i produttori di Pignoletto della Docg Colli Bolognesi, all’apice di una piramide di viticultori che interpretano la qualità come un obiettivo primario.

IMG_8578Il Pignoletto è il vino-simbolo di un territorio che ha fatto dell’enogastronomia e della buona tavola un inno all’eccellenza – afferma Francesco Cavazza Isolani, Presidente del Consorzio Vini Colli Bolognesi e del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna – Dalla mortadella al Parmigiano Reggiano, il Pignoletto con la sua fresca esuberanza è l’ideale per gli aperitivi accompagnato ai prodotti tipici della zona. E’ anche il vino principe per i piatti più amati della cucina emiliano-romagnola, come tortellini, lasagne e tagliatelle.”

IMG_8715Baglio di Pianetto ha presentato le ultime annate dei suoi vini. Protagonista l’ultima annata del Ficiligno, primo bianco prodotto a Pianetto, che esprime pienamente la quintessenza del luogo dove nasce, ovvero dai vigneti coltivati nella zona di Santa Cristina Gela (PA), nella Piana degli Albanesi. Vino intenso e persistente, ottenuto da uve Insolia e Viogner, prende il nome da una pietra locale, elemento caratteristico del suo territorio, in grado di conferire freschezza e mineralità. In questo luogo l’azienda dispone anche dell’Agrirelais, gestito da Ginevra Notarbartolo di Villarosa, giovane nipote del conte Paolo Marzotto, che è un’elegante dimora con stanze per il pernottamento, ristorante e piscina. Nel profondo sud dell’isola, in provincia di Siracusa, vicino a Noto, si trova invece l’altra cantina dell’azienda: Baroni.

agnusQui il caldo torrido mitigato solo dalla brezza marina offre le condizioni per il Nero d’Avola, il vitigno siciliano per eccellenza, per il Syrah ed il Moscato di Noto. Ma la vera sorpresa è stata quella di “Agnus”, un vino che porta in etichetta solo la firma del Conte Paolo Marzotto a dimostrazione che le emozioni non si possono codificare. Niente schede tecniche, dunque, niente indicazioni delle denominazioni, solo l’indicazione dell’annata, sul tappo. Agnus è un pensiero, un’emozione, un vino complesso ed intenso che sa affascinare … come la Sicilia d’altronde!

Elisabetta%20Falchi%20-%20Jo%20AhearneNon solo stand di produttori ma anche convegni e presentazioni, come quella organizzata dalla Regione Sardegna dedicata al Cannonau, le sue origini, il suo territorio e le potenzialità sui mercati: questi i temi affrontati nel corso della Tavola Rotonda “Cannonau, il gusto di saper vivere”, dedicata al famoso vino sardo. Nel 2013 il Cannonau ha registrato una crescita dei volumi venduti pari al 17,2% rispetto all’anno precedente. Un dato importante che lo posiziona tra i vini emergenti di maggior gradimento. Come ha infatti sottolineato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna Elisabetta Falchi “è un ottimo momento per valorizzare la produzione di qualità di questo vino che per anni non ha avuto la giusta rilevanza. I dati ci indicano un trend di crescita dei consumatori che diventano sempre più esigenti. Dobbiamo assolutamente seguire questo trend, partendo da una riflessione delle nostre origini e valorizzando il nostro territorio. Solo così potremo valorizzare anche il nostro vino”.

donne della grappaDomenica 22 marzo la manifestazione si è “colorata” di rosa: l’Associazione Donne della Grappa si è ritrovata nell’elegante stand delle Distillerie Franciacorta, dando vita ad una festa della Grappa tutta in rosa! La presenza delle Distillatrici e della Presidente, Valeria Luparia ha reso possibile un momento molto rappresentativo per le Socie appassionate che sono intervenute, dando loro l’occasione di “toccare con mano” la realtà dell’Associazione. Anna Gozio, la padrona di casa, ha accolto le intervenute offrendo un brindisi tipico della sua zona di origine, la Franciacorta, non facendo mancare anche una degustazione della famosa Acquavite di Castagne, molto apprezzata dalle socie intervenute.

IMG_8517Grande pubblico per la presentazione del “Golfina”, il Lugana dell’azienda veneta Accordini Igino, dal nome piuttosto curioso, che trae origine dal fatto che i vigneti posizionati sul lato bresciano del Lago di Garda abbiano la vista sui vicini campi da Golf di Sirmione. L’abbiamo provato in abbinamento al Gorgonzola affinato con Amarone, con il capocollo al Valpolicella e la soppressa con Amarone ed abbiamo notato sia la sapidità che la mineralità di questo vino davvero equilibrato.

IMG_8493L’elegante stand di Montalbera con l’appassionato Franco Morando ha festeggiato con Prima Decade, il decimo anniversario del Ruchè, grande vino che esprime i caratteri di un territorio e di cui ci si può innamorare perdutamente. L’edizione del decennale conta circa 3.300 bottiglie destinate ad estimatori e amici di questo nettare “sgargiatamente violaceo “(come lo definisce il poeta Mario Sandri). Il restyling delle altre bottiglie prodotte dall’azienda, dalle Barbere alle bollicine, contribuisce a rendere ancor più attuale, ed in linea con i tempi, il vino prodotto da questa Azienda di Castagnole Monferrato.

IMG_8780Se nel mondo dei vini frizzanti, uno sguardo va al Valdobbiadene DOCG di Bortolin Angelo Spumanti che con il suo Unica, presenta la nuova bottiglia che contiene il suo prestigioso prosecco, nel firmamento Romagnolo brilla la stella dei Poderi dal Nespoli, un modo nuovo ed originale di fare vino e trasmetterne le emozioni. Gradevoli ed anche rievocatori di ancestrali ricordi tutti i vini degustati, in particolare il Pagadebit.

IMG_8553Un ulteriore conferma di quanto il Prosecco ed il Cartizze possano essere abbinati a piatti impegnativi ci viene dall’incontro avuto nello stand di Col Vetoraz Spumanti con le terrine proposte da Enzo De Prà del ristorante Dolada di Plois in Pieve d’Alpago (BL). I vini degustati in abbinamento sono stati il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut ed il Brut Rosa Dodici Lune.

Anche la Campania esprime il proprio territorio attraverso grandi vini, ne abbiamo degustati alcuni nello stand di Villa Matilde, tra questi in particolare il Falerno bianco e rosso, che proprio dal fondatore di questa azienda trovano le radici della riscoperta.

IMG_8807Abbinamenti estrosi e particolari quelli che abbiamo assaporato nello stand di Mionetto, dove il giovane chef Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Marano Vicentino (VI), ha proposto in abbinamento alla Cuvée Sergio 1887, due creazioni: una a base di rape rosse e l’altra contenuta in una cialda di polenta .

melanto passitoL’Umbria, ben rappresentata da diversi produttori, aveva tra le sue bandiere anche quella di Terre de la Custodia, la cantina della famiglia Farchioni che ha ricreato nel suo stand i momenti tipici dell’ospitalità, con abbinamenti a piatti della tradizione abbinati a grandi vini di questo territorio. Grechetto, Sagrantino di Montefalco e il Melanto, l’originale passito di Sagrantino con la sua affusolata bottiglia dal contenuto così affascinante.

IMG_8466Passione senza tempo è il claim che caratterizza lo stand de La Scolca, secolare cantina piemontese guidata da Giorgio e Chiara Soldati. Qui il grappolo diviene protagonista dalla vigna alla cantina divenendo uno dei grandi vini del territorio: Gavi dei Gavi, Rugrè, Brut Rosè, Millesimato d’Antan, Cortegaia bianco o rosso …. tanto per citarne alcuni, degustati durante questa manifestazione.

IMG_8906Il tour nella cantina italiana del Vinitaly si conclude con una visita al padiglione dell’Irpinia, zona che esprime la fierezza del suo territorio attraverso dei vini eleganti ma al tempo stesso possenti, morbidi nei profumi ma persistenti nei sapori. Tra i vini degustati, in particolare il Fiano ed il Coda di Volpe, dobbiamo segnalarne alcuni che hanno, ancor più di altri, espresso le caratteristiche appena segnalate. Il Sarno 1860 dell’omonima tenuta di Maura ed Adele Sarno è un eccezionale Fiano di Avellino DOCG che denota una freschezza al naso ed una persistenza al palato esternando una notevole mineralità. L’altra cantina da segnalare è l’Az. Vitivinicola Michele Contrada di Candida (AV) che ha presentato oltre al Fiano anche il Taurasi DOCG, il Greco di Tufo e l’intrigante Taberna Coda di Volpe Irpinia DOC.

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Le porte di questa cantina si spalancano, sono trascorsi quattro giorni, intensi, a volte stancanti, ma sempre appassionanti. Le distanze tra le regioni divengono pochi metri, i profumi di grandi vini aleggiano nell’aria e l’umore risente dei benefici effetti che il vino, se degustato con moderazione, provoca negli animi … perché ricordiamolo bene: il vino è cibo … e come tale va assaporato senza farne indigestione! Ogni sorso è un momento che la natura ci regala per scoprire o ricordare attraverso i sensi , storie di uomini, terre e tradizioni. In alto i calici!!!

(Foto di Irina Lavnichenko)

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Green, il colore di un sogno! di Marco Marucelli

piscinaL’esperienza multisensoriale vissuta allo Chervò Golf Resort & SPA, in prossimità delle rive bresciane del Lago di Garda, è certamente stata appagante, anche per chi ,come me, non è un appassionato di golf, sport “en plein air”, che consente di vivere al meglio i vari percorsi gara che coinvolgono le 36 buche di questo club esclusivo.

DSCF5160Appena varcata la soglia del portale di ingresso, percorrendo il viale che si fa spazio tra piante di ulivo, si ha l’impressione di avere avuto accesso ad un mondo che, seppur integrato con la realtà circostante, vive di luce propria. La country house si staglia sulla destra facendo percepire immediatamente il gusto e l’eleganza degli ambienti che andremo a scoprire. Guardando invece a sinistra troviamo il corpo principale dell’albergo con la reception e la SPA, oltre ai tanti servizi per gli ospiti.

DSCF5162Dietro ad essa le villette costruite o recuperate da antichi casali in pietra, formano un borgo con una sua secolare chiesetta ed un chiostro con l’immancabile pozzo. Il complesso immobiliare infatti vanta, oltre alle 100 camere dell’albergo, circa cinquanta appartamenti in locazione oltre ad altri 300 di proprietà di soci del club. Offrendo ovviamente a tutti gli ospiti servizi quali il centro benessere, il ristorante e ovviamente tutte le attrezzature all’avanguardia per gli amanti del golf che vogliano vivere la loro esperienza sul green.

DSCF5178Sale riunioni, salette private anche per piccoli gruppi, una stupenda cantina, il fumoir con una imponente vetrinetta umidificata per sigari, completano i servizi che troviamo nella country house. I soci del club hanno a disposizione un attrezzato ricovero per le loro mazze e attrezzature da gioco, oltre che un servizio di caddie cars.

DSCF5173L’offerta ristorativa è certamente di gran livello, lo chef e la sua brigata propongono piatti a base di pesce, carne e prodotti tipici di zona, preparati nel rispetto della tradizione e della genuinità, abbinandoli ad una carta di vini che lascia un buono spazio ai famosi nettari della zona, tra cui spicca il bianco Lugana. A pranzo inoltre ci sono delle scelte anche per i giocatori che, nel rispetto della leggerezza, vogliono spezzare la fame con insalatone o gustosi club sandwiches.

DSCF5142Le sale della country house si prestano bene a banchetti di matrimonio o altre ricorrenze e proprio per dare il meglio della proposta, al piano superiore vi è una esposizione permanente di servizi e prodotti legati alle nozze, dagli abiti alla realizzazione di partecipazioni personalizzate. Per restare in tema di shopping, al piano terreno fa grande sfoggio di se uno shop monomarca Chervò, leader nel settore dell’abbigliamento da golf, che è anche partner di questo importante progetto.

SPAMa dopo una giornata vissuta sui campi oppure visitando le splendide rive del Garda o i paesi dell’entroterra, carichi di storia e di folklore, di cibi e di prodotti unici, cosa ci può esser di meglio che abbandonarsi alle professionali mani dello staff della SPA o immergersi nella bella piscina che, durante la bella stagione, offre momenti di relax nel verde di questo centinaio di ettari di territorio.

juniorLa notte ed il risveglio nel resort rappresentano il meglio che ogni persona possa desiderare, ogni piccolo dettaglio è curato nei particolari e l’attenzione dello staff delle camere e del ricevimento completano le coccole che lo Chervò riserva agli ospiti … il room service a proposito è praticamente aperto 24 ore su ventiquattro!

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Unico lato malinconico è la partenza da questa realtà così rilassante, delicata, importante che ti fa capire quanto spesso il nostro territorio contenga tesori che in pochi attimi ti fanno uscire da una realtà non sempre meravigliosa facendoti vivere un sogno … da vivere intensamente.

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SUMMA 15 – L’appuntamento enologico organizzato da Alois Lageder, e dal 2015 Green Event, ha nuovamente promosso la comunità Demeter.

Summa15@Alois_Lageder_2Sabato 21 e domenica 22 marzo 2015 si è svolta la diciassettesima SUMMA di Alois Lageder, l’appuntamento che da anni raccoglie a Magrè sulla Strada del Vino (BZ) l’eccellenza vinicola proveniente da tutto il mondo. Casòn Hirschprunn, palazzo rinascimentale del XVII secolo di proprietà della famiglia Lageder, e Tòr Löwengang, la cantina costruita all’interno dell’antica Tenuta, anche quest’anno hanno dato il benvenuto a circa duemila operatori e a numerosi giornalisti di settore, tutti provenienti da diversi paesi.

La kermesse altoatesina ha nuovamente promosso Demeter, la comunità internazionale che controlla e certifica i prodotti biologico-dinamici (attualmente presente nei cinque continenti).

Summa15_Alois Lageder_Alois Clemens LagederAlois Lageder, figura di riferimento nell’evoluzione qualitativa enologica dell’Alto Adige e associato Demeter dal 2004, per questa edizione ha voluto riservare al marchio spazi di presentazione di rilievo, allo scopo di accrescerne la consapevolezza sia tra i visitatori che tra i produttori stessi. Oltra a una piattaforma interamente dedicata al primo piano di Casòn Hirschprunn, l’Associazione era presente anche negli altri piani, al fianco di diversi viticoltori.

“In una logica aziendale, riteniamo fondamentale instaurare un rapporto di piena fiducia con un partner esperto e allo stesso tempo innovativo, che ci aiuti giorno dopo giorno a migliorare lo standard qualitativo dei nostri vini” ha dichiarato Alois Lageder, che ha aggiunto, in riferimento a Summa 15, “Siamo molto contenti di dare il benvenuto a vari produttori Demeter provenienti da diversi paesi, che presenteranno qui a Magrè i loro eccellenti vini biodinamici, sempre più richiesti e apprezzati dai consumatori”.

Summa15_Weinpra¦êsentation_Cason HirschprunnAnche il tema dell’eco-sostenibilità ha occupato più che mai un posto di primo piano a Summa15, che ha ottenuto l’ambita certificazione di Green Event, rilasciata dall’Agenzia provinciale per l’Ambiente e riservata agli eventi realizzati secondo criteri di sostenibilità. I principi che stanno alla base di un Green Event sono il plusvalore a livello locale, la mobilità sostenibile, il prediligere alimenti stagionali e regionali provenienti da coltivazioni biologiche certificate, la gestione dei rifiuti e la responsabilità sociale.

Una due giorni in armonia con la natura dunque, dedicata a una sana enogastronomia di pregio, che ha offerto agli ospiti un susseguirsi di visite guidate della cantina e dei vigneti, seminari, verticali e degustazioni di raffinate etichette – incluse le nuove annate di Alois Lageder. Da segnalare, tra le altre, la verticale del KRAFUSS Pinot Noir: un omaggio a Rarum, la raccolta delle annate storiche di Alois Lageder.

Summa15_Weinpra¦êsentation_Cason Hirschprunn_GranarSumma 15 è stata un’opportunità unica per entrare in contatto diretto con oltre 60 produttori provenienti da Italia, Germania, Francia, Austria e Nuova Zelanda, scelti personalmente da Alois Lageder non solo per l’eccellenza della loro produzione, in particolare nel settore biodinamico, ma anche per i rapporti d’amicizia e di fiducia reciproca instaurati nel corso di molti anni.

L’area gastronomica – situata quest’anno a Tòr Löwengang – ha proposto come sempre un’accurata selezione di prodotti prevalentemente locali, di stagione e coltivati con metodo biologico. L’utilizzo di queste tipologie di prodotti rappresenta un contributo importante alla riduzione degli impatti negativi sull’uomo e sull’ambiente, causati dal comparto agricolo.

Summa è ancora una volta una manifestazione benefica, al fianco di Aiutare senza Confini, l’associazione di volontariato ONLUS che ha l’obiettivo di aiutare i profughi della guerra civile in Birmania (Myanmar). Grazie alle quote d’ingresso, sono stati raccolti oltre 35.000 Euro che saranno interamente devoluti a progetti benefici rivolti soprattutto ai bambini che vivono nelle zone colpite dal conflitto. Nel 2011, infatti, la Tenuta Alois Lageder ha adottato la scuola per profughi “New Day” che si trova al confine tra la Thailandia e la Birmania (Myanmar). Qui circa 400 bambini profughi hanno accesso a un’istruzione semplice – in una scuola umile ma ben strutturata – oltre ad avere diritto a pasti sani e regolari.

E non è tutto. Nel 2015 la Tenuta ha rafforzato il suo impegno sociale con una nuova collaborazione: FAMOS for Alois Lageder. I badge d’ingresso sono stati realizzati dalle persone che lavorano nei laboratori protetti della comunità comprensoriali Oltradige-Bassa Atesina (BZ). Grazie alla loro dedizione, all’amore per i dettagli e alla voglia di produrre un oggetto finito e ben riuscito, il risultato è stato decisamente unico. In realtà, ogni singola produzione artigianale del laboratorio FAMOS è unica e riflette la personalità individuale e speciale di ogni persona.
In collaborazione con Alois Lageder nascono anche le borse per le bottiglie di vino, in vendita presso la Weinschenke Vineria Paradeis, all’interno della quale si trova il ristorante certificato bio della Tenuta.

LA VI MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO MARZUOLO INAUGURA A VOLTERRA LA “PRIMAVERA DEL GUSTO” TOSCANA

TARTUFO_VOLTERRA6Due giorni dedicati al tartufo e ai prodotti tipici del territorio. Fra le novità il “Premio Jarro Giovani”, appendice del prestigioso riconoscimento da anni in calendario nell’edizione di Volterragusto di ottobre, dedicato ai giovani comunicatori enogastronomici.

E’ ormai diventato uno degli appuntamenti che aprono ufficialmente la “primavera del gusto” in Toscana, dando il via alla stagione di eventi e manifestazioni che celebrano le specialità gastronomiche regionali.

Sabato 28 (dalle 16 alle 20) e domenica 29 marzo (dalle 10 alle 20) le Logge del Palazzo Pretorio in Piazza de’ Priori ospiteranno a Volterra la VI MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO MARZUOLO, una due giorni dedicata a uno dei prodotti principe del territorio, il tartufo, con possibilità di assaggio ed acquisto direttamente dai produttori. Il tutto come ormai da tradizione accompagnato da molte delle altre specialità del paniere locale, tra formaggi, olio, vino, salumi dolci e cioccolato.

Nella giornata di domenica la schiera dei produttori locali aumenterà con il MERCATINO DELLA FILIERA CORTA, allestito in Via Gramsci e dedicato all’universo delle tipicità agroalimentari del territorio rigorosamente a Km0.

tartufo-marzuoloPer l’intera durata della manifestazione inoltre la Sala del Giudice Conciliatore interna allo splendido Palazzo de’ Priori ospiterà l’iniziativa IL SAPERE DEI SAPORI, un ciclo di incontri aperti gratuitamente al pubblico dedicati al connubio di eccellenze volterrane “vino-tartufo”, raccontati da esperti attraverso approfondimenti, aneddoti e gli immancabili assaggi. Presso la Saletta di Via Turazza saranno invece l’olio extra vergine locale, il Pane di Montegemoli, il Pecorino delle Balze Volterrane e ancora il cioccolato realizzato dagli artigiani volterrani a diventare protagonisti di una serie di degustazioni guidate, sempre aperte al pubblico.

Novità dell’edizione 2015 il PREMIO JARRO GIOVANI, appendice dell’importante riconoscimento ormai da anni conferito durante l’edizione di Volterragusto di ottobre ai più importanti comunicatori di settore: un premio che intende valorizzare l’impegno di quei giovani Under 35 che, per passione o lavoro, si siano particolarmente distinti nell’opera di valorizzazione del paniere enogastonomico, locale e non solo. La cerimonia si terrà nella Pinacoteca Civica domenica 29 ore 18.00.

Fra gli eventi collaterali che animeranno la due giorni anche la presentazione del nuovo portale web di VOLTERRAGUSTO, che si pone quale importante vetrina per l’intero comprensorio, occasione durante la quale verranno illustrate le diverse iniziative dedicate a Volterra in occasione di EXPO 2015 (Sabato 28 marzo, ore 21.30, Sala Melani – Torre Toscano). Domenica 29, alle ore 16, presso la Pasticceria Migliorini, ci sarò la presentazione e lettura di “Scritto Misto”, venti storie livornesi da mangiare, antologia realizzata dagli autori del laboratorio di scrittura Qwerty con R. Palumbo.

La difficile annata appena trascorsa, con una produzione praticamente azzerata, non ha reso purtroppo possibile l’atteso appuntamento promosso in collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa del concorso “LISCIO COM’E’ L’OLIO”, che tornerà come da tradizione il prossimo anno!

Info: 0588.86099 / www.volterragusto.com / infovolterragusto@gmail.com

 

IL BUON VIVERE TOSCANO

Palazzo_Pubblico_Siena-cuore-d'erba-ridottoUna location d’eccezione per il TOSCANA TERRA DEL BUON VIVERE, una tre giorni di cultura gastronomica, convivialità e art de vivre come anteprima d’eccezione di Toscana ad Expo 2015, promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con il Comune di Siena e la Camera di Commercio e organizzata da Artex.
Quasi una magnifica iperbole del gusto che ha dell’irreale, tanto è straordinario lo scenario, si concretizza dal 27 al 29 marzo 2015 a Siena, in Piazza del Campo addirittura, portando chef, show cooking, degustazioni, wine tasting, gala e convivi più intimi fin nel cuore dello splendido Palazzo Pubblico e da lì dispiegandoli nella città. Qualcosa che è già leggenda prima di aprire i battenti dato il contesto di tale appeal.
Un “weekend del cuore” quello dedicato al BUON VIVERE TOSCANO. Non a caso, chissà, su Porta Camollia, ingresso alla bellissima città medievale, è scolpito: “Cor magis tibi Sena pandit”, Siena ti apre un cuore ancor più largo di questa porta.
Una Toscana cosmopolita e intima al tempo stesso, sontuosa e segreta, che osa raccontarsi miscelando gastronomia alta e grandi vini, prodotti d’eccellenza e qualità dell’ambiente, supremazia del suo patrimonio agroalimentare ma anche arte, musica, parola, architettura. In poche parole, regalando emozioni.
E si racconta, a tavola ma non solo, sul solco di una tradizione che guarda oltre e si rinnova, e non a caso lo fa insieme alla prestigiosa JRE, Jeunes Restaurateurs d’Europe, l’associazione europea che riunisce chef interpreti del territorio e del patrimonio gastronomico nel segno del rigore come della creatività più moderni. Chef innovativi selezionati tra i più rappresentativi sotto i 42 anni.
E sarà proprio la JRE a farsi arbitro della sfidaCucina col Vino Toscano” che vedrà in gara gli studenti degli Istituti Alberghieri della Toscana.
“Maitre à cuisiner” e regista di questa “nouvelle vague” toscana in cucina lo stellato Marco Stabile, chef patron di Ora d’Aria a Firenze che a Siena coordinerà la “brigata”. E sarà Marco Stabile, insieme ad altri due noti chef JRE toscani di nuova generazione, Filippo Saporito e Cristiano Tomei, a mettere a punto un nuovo piatto, il cui nome è proprio IL BUON VIVERE TOSCANO, presentato per la prima volta in questa occasione.
Un appuntamento da segnare nelle agende degli amateur, i “Tuscany enthusiast”, prima tappa di un Grand Tour del 2015 che si apre qui e approda a Milano. Un evento live rivolto al pubblico e agli operatori del settore.
Cultura, biodiversità, paesaggio, artigianato e creatività rappresentano il nutrimento fisico e spirituale della terra toscana, considerata da sempre un laboratorio del Buon Vivere proprio per la qualità della vita e dell’ambiente, oltre che della tavola, ovviamente.
Una Toscana a vocazione internazionale per estimatori del bello come del buono.
E Siena è uno dei luoghi in cui il desiderio di bellezza è più appagato. Bellezza dell’arte di cui una straordinaria sequenza d’artisti si è fatta interprete. Dalla città ai borghi più piccoli o nella campagna cosparsa di pievi, abbazie, castelli. E bellezza della natura tutt’intorno, vero e proprio paesaggio d’autore, morbida sequenza di colline punteggiate di boschi, cipressi, filari di viti, ulivi e case coloniche. Sintesi armoniosa di campagna e città fin dal medioevo, come sembra alludere a sole poche centinaia di metri da Piazza del Campo uno splendido orto, enclave di campagna dentro il tessuto urbano.
La scelta di Siena, e del cuore più affascinante e sorprendente della città, Piazza del Campo con la sontuosa imponenza del Palazzo di Città, come quartier generale di TOSCANA TERRA DEL BUON VIVERE non è certo casuale. Così come il ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel primo piano del Palazzo Comunale all’interno del Museo Civico, con l’Allegoria degli Effetti del Buon Governo, rivela più di una traccia di ispirazione. Laddove la felicità nella città operosa come nella campagna tra campi arati e contadini sembra naturale, ed è raffigurata perfino la cinta senese.
Ma veniamo alle location nel dettaglio: Piazza del Campo, urbanisticamente una magia, dove balza agli occhi l’ORTO del giardino all’italiana ricreato dai Vivaisti toscani, affresco rurale dentro le mura urbane e green carpet per il Cortile del Podestà con il cuore pulsante delle CUCINE LIVE.
La Sala delle Lupe dove si alterneranno DIBATTITI e CONFRONTI.
La Piazza del Mercato dove arriveranno gli stessi produttori del “contado” per la SPESA ETICA E SOSTENIBILE.
Il Tartarugone con DIMOSTRAZIONI, LEZIONI, ESIBIZIONI.
E infine la location più in alto, quella destinata ai WINE TASTING dopo le visite guidate nel Museo, la Loggia dei Nove, nel Museo Civico, dove in un’unica carrellata sembra raccogliersi la Toscana rurale e lo sguardo si perde fino al Monte Amiata nella campagna superbamente coltivata. Laddove la sintesi tra natura e opera d’arte si fa perfetta perché in nessun altro luogo quanto qui il paesaggio è stato costruito nel segno della bellezza.
Oltre il quartier generale dell’evento in Piazza del Campo, l’intera città patrimonio dell’Unesco con le iniziative FUORI CAMPO diventa un grande salotto allargato in questi tre giorni d’inizio primavera per provare il BUON VIVERE TOSCANO in una cornice unica. Strade tortuose, rossi edifici in cotto, tetti color argilla, case allungate, porte, torri, logge, chiese e campanili svettanti disegnano una topografia medievale di rara suggestione, sontuosa espressione di un tessuto gotico diffuso che alterna all’elegante imponenza dei tanti palazzi il misticismo prezioso di un duomo preziosissimo e chiese, oratori, chiostri, fitti di opere d’arte straordinarie.
E’ in questo scenario superbo ed esclusivo che da venerdì a domenica attraverso siti monumentali, musei, spazi come il Santa Maria della Scala che nei secoli ha sempre offerto ospitalità e cibo a viandanti e pellegrini, percorsi sotterranei, palazzi, atelier, università, botteghe, vecchie osterie, ristoranti, e perfino case private (dove sulla falsariga dei “secret restaurant” si terrà Uno chef a tavola), si declina il piacere del BUON VIVERE TOSCANO.
INFO al pubblico 055/570627 – ORARI 12,00 – 20,00 ingresso gratuito – Alcuni eventi prevedono la prenotazione

www.buonviveretoscano.it

Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze alla guida italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe

JRE_Sarri_StabileDopo tre anni di presidenza italiana per i Jeunes Restaurateurs d’Europe, il ligure Andrea Sarri passa il testimone al toscano Marco Stabile che lo sostituisce alla guida nazionale dell’associazione europea di cui fanno parte 332 professionisti innovativi dai 23 ai 37 anni (raggiunti i 50 si diventa membri onorari) appartenenti a 13 Paesi europei. Motto dei JRE: talento e passione. Due caratteristiche che accomunano i migliori e i più giovani rappresentanti dell’alta gastronomia chiamati ad entrare nel team nato a Parigi nel 1974. Obiettivo dell’associazione: stimolare solidarietà, amicizia, scambio di idee ed esperienze fra gli chef aderenti, fra i quali 84 italiani.

Il 22° Congresso Nazionale JRE che si è svolto nella splendida cornice dell’Argentario Golf Resort (Gr) il 15 e 16 marzo, ha visto infatti il patròn del ristorante “Sarri” di Imperia tornare nei ranghi degli associati. «Sono state tre importanti stagioni, in cui abbiamo portato a termine numerosi impegni, accompagnando i JRE in un percorso di crescita che mi ha dato molte soddisfazioni. – commenta Andrea Sarri – Sono entrato in punta di piedi come mandatario dei miei colleghi, traghettando il nostro gruppo verso una posizione di maggiore forza e consapevolezza. Un bagaglio che mi arricchisce. Lascio la carica nelle mani di un collega e un amico che stimo molto, certo che porterà i JRE italiani ancora più in alto».

 

«Sono orgoglioso di aver ricevuto questo incarico e felice di poter guidare la famiglia dei JRE nei prossimi tre anni. – ha spiegato il neopresidente Marco StabileAndrea ha fatto per tutti noi un grande lavoro e lo ringrazio di cuore. Raccolgo l’eredità di grandi presidenti, farò sempre tesoro di tutti i loro insegnamenti e darò il massimo per essere un grande JRE, innanzitutto, e un buon presidente con l’aiuto di tutti. Mi piace sempre sottolineare quanto per noi sia importante la “passione”. Una parola, molti significati, un mondo. La passione è ciò che ci spinge, ogni giorno, a scoprire cose nuove, a cercare di superare noi stessi sperimentando nuove tecniche e nuovi strumenti, ingredienti sempre più ricercati, riscoprendo quei sapori che riportano alla cucina dei nostri nonni, alle tradizioni dimenticate, alle influenze di altri paesi. Questo muove quotidianamente il nostro spirito culinario e nutre la nostra “anima del gusto”, all’infinito, unendo tutti noi». «Oggi più che mai – ha concluso Stabile - il legame con l’Europa è naturale e si fa ogni giorno più forte. Questo è l’anno di Expo dunque è indispensabile pensare in modo globale e confrontarsi con il mondo. È così che voglio intraprendere il percorso della mia presidenza, con l’aiuto dei miei colleghi e lo sguardo aperto al mondo».

 

Con il Congresso Nazionale del 15 e 16 marzo l’associazione tira le fila su una serie di importanti iniziative gestite per la compagine italiana. Una di queste è l’avvio della collaborazione con l’Istituto alberghiero Erminio Maggia di Stresa. «Abbiamo offerto consulenza e borse di studio ai migliori allievi per aiutare a crescere questa storica ed importante fucina di giovani talenti con l’obiettivo di valorizzare l’alternanza scuola-lavoro» ha commentato il presidente uscente Sarri spezzando una lancia a favore dei ragazzi, futuri professionisti e colleghi. «Quello di Stresa è il primo istituto alberghiero fondato in Italia. I nostri valori sono quelli di un tempo, gli stessi che siamo fieri di portare avanti ancora oggi. - commenta il dirigente scolastico, la professoressa Manuela MiglioGrande è la soddisfazione per questa partnership, ovviamente mia e degli altri docenti tutti, e lo diciamo anche con una punta di orgoglio».

Tra gli altri impegni che hanno visto il coinvolgimento dei JRE italiani ricordiamo l’appoggio ad AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) nella campagna “Le Arance della Salute” in cui l’associazione ha ha schierato una rappresentanza nutrita degli chef che, con grande orgoglio, hanno fornito ricette appetitose a base dell’agrume arancione che contraddistingue l’attività di AIRC. Si tratta solo della prima delle collaborazioni virtuose che andranno a svilupparsi negli anni a venire. A questo va aggiunta la partnership con PlanHotel, la società svizzera di gestione alberghiera che ha scelto i JRE italiani per deliziare il palato dei suoi ospiti al Diamonds Athuruga e Diamonds Thudufushi delle Maldive e al Diamonds Star of the East di Zanzibar., con enorme successo.