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RINNOVAMENTO GASTRONOMICO A BOLOGNA

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La cucina è il riflesso gastronomico della nostra vita e delle sue esigenze. Così, se è necessario ricordare sempre le tradizioni alimentari del territorio, è altrettanto necessario adeguarle anche al mutarsi delle condizioni di vita.

E’ successo anche a Bologna, la città forse più legata alle proprie tradizioni alimentari, dove sembra che senza lasagne, tagliatelle e tortellini non si possa vivere.

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Ma, anche qui, qualcosa sta cambiando: l’artefice di questa nuova proposta alimentare è Cosmin Cadar, un giovane chef nato in Romania e giunto da bambino in Italia, dove ha studiato all’Istituto Alberghiero di Rimini, per poi lavorare a contatto con famosissimi chef, da ultimo all’Enoteca Pinchiorri.

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“La mia proposta non vuole essere rivoluzionaria, infatti, per rispetto alla grande cucina bolognese, ho messo nel menù i tortellini, sia pure cotti in un brodo leggero, ma la mia linea di cucina è diversa: cibi semplici, per lo più pesci e verdure, da cui cerco di evidenziare il vero sapore, senza mascherarlo con sughi e salse.  Il valore del piatto viene dato dall’armonia dei sapori, come in un coro polifonico, in cui le varie voci si accostano senza sovrapporsi.

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Cerco di ispirarmi alle varie cucine che ho via via conosciuto, cercando di attingere anche dalle varie esperienze che mi si presentano, per accordarle in una proposta organica di cucina che offra sapori di solito ignorati nella loro purezza e cibi leggeri, adatti alla vita odierna.” Ho poi avuto la fortuna di lavorare in questo locale (Oriani 38 – Bologna) modernissimo e dalla cucina attrezzatissima, in cui posso esprimermi e “duettare”, per continuare ad usare termini musicali, con Max Zarotti, il responsabile del Sushi, che è offerto in accompagnamento all’aperitivo, ma spesso anche come una vera e propria portata al ristorante. Vedo che la gente apprezza la mia cucina e ciò mi stimola ad approfondire sempre la mia ricerca gastronomica”.

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Ma la novità del locale non è solo nella sua proposta gastronomica, ma anche nell’organizzazione del servizio, che inizia alla mattina con cornetti e brioches serviti nel fantasmagorico bar d’ingresso, per poi virare verso gli aperitivi, accompagnati da autentico sushi ad opera dello Chef Max Zarotti, ed infine gli after dinner (non come digestivo, perché non ce n’è bisogno, ma come ulteriore gratificazione).

(Gianluigi Pagano)

Foto di Giuseppe Porisini

Per informazioni:  orianitrentotto@gmail.com

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VINO IN ANFORA FRA RICERCA ARCHEOLOGICA E PRODUZIONE

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Dagli antichi romani alle nuove tecniche di vinificazione, dal vino-alimento al vino come atto di cultura: la regina dell’arcipelago toscano si racconta a chiusura del ciclo di eventi l’Elba in vetrina

Il convegno “Vino in anfora fra ricerca archeologica e produzione” organizzato da Vetrina Toscana in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili e il supporto del Consorzio Elba Taste ha chiuso la rassegna “Tra terra e Mare: l’Elba in Vetrina” che per due mesi ha portato i sapori dell’Elba sulla terraferma grazie ad un gemellaggio tra cuochi elbani e ristoratori Fiorentini.

Il convegno che si è tenuto all’Accademia dei Georgofili, ha avuto l’obiettivo di raccontare uno spaccato dell’isola, parlando di innovazione a partire dalle proprie origini. Ad aprire gli interventi, dopo i saluti istituzionali, sono stati Franco Cambi e Laura Pagliantini, co-direttori dello scavo archeologico della villa rustica romana di San Giovanni, nella rada di Portoferraio, che hanno raccontato il ciclo del vino nel mondo romano, sulla scorta delle affascinanti scoperte effettuate all’Isola d’Elba, in tempi recentissimi e in altre aree della Toscana e dell’Italia. Queste ricerche stanno rivelando un quadro agronomico, vitivinicolo in particolare, dell’isola finora del tutto inatteso. Gli scavi, infatti, hanno portato alla luce delle anfore vinarie e in particolare le dolia defossa: grandi vasi interrati che contenevano ciascuno più di mille litri. I Cinque doli ritrovati potevano contenere circa 6000 litri. La produzione della Rada di Portoferraio, almeno per quanto ci è dato di sapere fino ad ora, era una produzione destinata al consumo interno (la villa soprastante) e al consumo del mercato locale. Una produzione che sembra molto vasta per sopperire solo al fabbisogno interno, ma che si spiega alla luce del fatto che all’epoca il vino non era considerato solo una bevanda, ma un vero e proprio alimento che apportava calorie ed era fondamentale anche per l’alimentazione degli schiavi. Oltre ai doli, sono state ritrovate anfore vinarie che sembra servissero per commercializzare il vino.

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A seguire, il produttore Antonio Arrighi ha parlato della sua attuale produzione di vino in terracotta sull’isola e della sperimentazione che sta effettuando su uve dello stesso vigneto, in contenitori di terracotta di Impruneta e in botti di rovere (barrique di Allier). Francesco Bartoletti, enologo del Gruppo Matura, ha raccontato gli aspetti tecnici della produzione in anfora: dalla fermentazione alla conservazione per finire con l’evoluzione del vino per spiegare le motivazioni di un ritorno alla terracotta. Infine, Antonello Maietta, Presidente nazionale dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier Sensazioni) ha parlato delle sensazioni gusto olfattive in relazione ai differenti materiali utilizzati per la vinificazione. Gli interventi sono stati coordinati da Stefano Tesi, Presidente dell’ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana).

E’ seguita una degustazione di vini in anfora, prodotti e manicaretti a cura degli chef aderenti al Consorzio Elba Taste serviti dagli studenti dell’Istituto Alberghiero “Brignetti” di Portoferraio. Erano presenti anche degli studenti delle altre scuole superiori di Portoferraio che fanno parte di Redazione Natura, una redazione multimediale partecipata, fatta in gran parte di giovani che vivono nell’Arcipelago toscano, un’interessante iniziativa del Parco Nazionale Arcipelago Toscano per far conoscere la Natura delle isole attraverso esperienze dirette, immersive e autentiche.

Il ciclo di serate l’Elba in Vetrina si è concluso riscuotendo un grande successo, ma il nostro viaggio enogastronomico è giunto solo al giro di boa, l’Elba vi aspetta da aprile ad ottobre quando i cuochi fiorentini saranno invitati a ricambiare la visita.

(Irina Lavnichenko)

CALICI DAL MONDO AL 50° VINITALY

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Grandi vini di Francia, Spagna, Portogallo, Australia, Argentina, Ungheria, Ucraina, Romania, Georgia, Azerbaijan, Svizzera, Regno Unito, Serbia, Slovenia, Croazia e anche Cina nei padiglioni, nelle esclusive degustazioni di Vinitaly e nel Taste and buy.

 

Vini da tutto il mondo al 50° Vinitaly dal 10 al 13 aprile 2016 (www.vinitaly.com), nel Padiglione Vininternational, a Vinitalybio e Vivit, nelle executive class della Vinitaly International Academy e nelle grandi degustazioni di Tasting Ex… press. Molte le occasioni di contatto con i buyer internazionali negli stand e negli incontri b2b di Taste and buy.

 

Vininternational. Nel padiglione Vininternational (pad. i), quello dedicato alle aziende estere, quest’anno protagonista la Spagna, che nell’’Espacio España co-organizzato da Icex (l’Istituto per il commercio estero spagnolo) torna con una grande collettiva di 18 cantine in rappresentanza di tutti i suoi territori vinicoli. Forte di 90 Dop e 41 Igp, la Spagna ne porta a Verona oltre 20, più numerose Igp: una grande occasione per chi vuole approfondirne la conoscenza e anche per parlare di affari. Per gli incontri commerciali e le attività collaterali, gli espositori spagnoli dispongono di una tasting room, inoltre partecipano a Taste and buy, il matching b2b organizzato da Vinitaly con le delegazioni commerciali selezionate da Veronafiere in 30 Paesi.

 

A Vininternational presenti anche cantine e vini di Francia, Australia, Portogallo, Svizzera, Regno Unito, Georgia, Azerbaijan, Serbia e per la prima volta Cina, mentre le cantine di Slovenia e Croazia continuano a presentarsi nel padiglione 6.

 

Vinitalybio e Vivit. Aziende estere anche tra i vini biologici di Vinitalybio (da quest’anno è collocato nel padiglione 8), dove sono presenti altri vini spagnoli, rumeni e francesi; ancora francesi e poi argentini e sloveni, invece, tra i vini artigianali di Vivit (anch’esso spostato nel padiglione 8).

 

Le degustazioni VIA. A Vinitaly il vino è business e anche cultura, con degustazioni ogni anno sempre più prestigiose ed uniche. Così sono pure quelle di quest’anno, con le executive class della Vinitaly International Academy organizzate dal direttore scientifico Ian D’Agata, con protagonisti i migliori vini del panorama enologico mondiale. Si inizia domenica 10 aprile con dieci annate di Pinot Gris Clos Saint-Urbain Rangen de Thann di Zind-Humbrecht, da molti considerato il più grande Pinot grigio del mondo, a partire dalla mitica vendemmia del 1983.

 

Lunedì 11 con Alice Feiring si va alla scoperta del fascino della Georgia, mentre nel corso di due differenti walk around tasting è possibile apprezzare tutte le sfaccettature dei grandi vini di Bordeaux e di alcuni vitigni rari di Francia. Per la prima volta a Vinitaly, sempre il giorno 11, il tasting sui vini cinesi, mentre martedì 12 aprile otto grandi vini dal mondo vengono presentati da Jean-Claude Berrouet, universalmente considerato uno dei tre più importanti enologi degli ultimi 50 anni.

 

Tasting Ex… press. In collaborazione con le più importanti riviste internazionali di settore tornano le degustazioni di Tasting Ex… press, che propongono quest’anno, tra le altre, una ‘boutique’ dell’enologia australiana (11 aprile), con vini dalla Tasmania, da Hunter Valley, Adelaide Hills e dalle altre regioni enoiche del Paese, oltre ai vini di Slovenia e Ungheria.

 

Il viaggio alla scoperta dei vini del mondo offerto da Vinitaly è ancora lungo. Sul sito di Vinitaly www.vinitaly.com in continuo aggiornamento il calendario delle degustazioni e le modalità di partecipazione.

(Teresa Colia)

A VOLTERRA SAPORI IN FESTA CON LA VII MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO MARZUOLO

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L’attesissimo appuntamento dedicato a tartufo e prodotti tipici
del territorio inaugurerà la “primavera del gusto” toscana.
Alla blogger ed ex concorrente di MasterChef Rubina Rovini il Premio Jarro Giovani 2016
Ai visitatori degli stand la “Volterra Card” per l’accesso
ai musei cittadini a prezzo promozionale.

Riflettori puntati su Volterra (PI), che sabato 2 e domenica 3 aprile (dalle 10 alle 20) ospiterà sotto le Logge del Palazzo Pretorio in Piazza de’ Priori la VII MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO MARZUOLO, tradizionale appuntamento primaverile dedicato a uno dei prodotti principe del territorio, il tartufo, accompagnato da molte delle altre specialità del paniere locale tra cui formaggi, olio, vino, birra, salumi, dolci e cioccolato raccontate dai produttori.

 

Una schiera di eccellenze che nella giornata di domenica aumenterà con il MERCATINO DELLA FILIERA CORTA, allestito in Piazza dei Priori e dedicato all’universo delle tipicità agroalimentari del territorio rigorosamente a Km0.

 

Importante anche la vetrina che Volterra dedicherà al mondo del vino, con una serie di in incontri e laboratori aperti al pubblico in programma presso la Saletta di Via Turazza per l’intera durata dell’evento a cura dell’Associazione Vignaioli di Volterra.

 

Dopo l’esordio dello scorso anno torna inoltre il PREMIO JARRO GIOVANI, appendice dell’importante riconoscimento ormai da anni conferito durante l’edizione autunnale di Volterragusto ai più importanti comunicatori di settore: un premio che intende valorizzare l’impegno di quei giovani Under 35 che, per passione o lavoro, si siano particolarmente distinti nell’opera di valorizzazione del paniere enogastronomico, locale e non solo. A riceverlo domenica 3 (ore 17.30) nella cornice della Sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori sarà RUBINA ROVINI, toscana di Pontedera, personal chef, web blogger con il suo Peu de Piment (www.rubinarovini.com) ed ex concorrente del talent “MasterChef”

 

Da segnalare infine nella giornata di domenica due simpatici appuntamenti: A CACCIA DI TARTUFO a cura dell’associazione tartufai dell’alta Val di Cecina, che permetterà di seguire i tartufai e i loro infallibili segugi in un’autentica ricerca del prezioso tubero (ritrovo alle ore 15 in Piazza XX settembre); il secondo VINILE ALLDAYER, mostra-scambio di vinili per appassionati e collezionisti di vinile organizzata in collaborazione con “Collettivo Distillerie”. Per l’intero fine settimana Volterra ospiterà inoltre il “I MOTORAID VOLTERRA – FOLLONICA”, manifestazione motociclistica organizzata dall’associazione Moto Club Pomarance.

 

A tutti coloro che visteranno gli stand di Volterragusto la possibilità di usufruire della “Volterra card – special event” per visitare i musei volterrani a prezzo promozionale di 6 euro (anziché 14). Tanti motivi per trascorrere giorni di piacere e relax in uno dei territori gastronomici più ricchi di Toscana, avvolti in una cornice unica come solo Volterra è in grado di regalare. Per info e aggiornamenti visitare il sito www.volterragusto.com (mail: infovolterragusto@gmail.com) o contattare il Consorzio Turistico “Volterra, Val di Cecina, Val d’Era” allo 0588-86099 (mail: info@volterratur.it).

MOMENTI GUSTOSI A IDENTITA’ GOLOSE 2016 di Marco Marucelli

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Appuntamento imperdibile anche per l’ edizione 2016 di Identità Golose, il congresso internazionale di cucina che si svolge ogni anno, da ben 12 edizioni, a Milano nella location del MI.CO.

Tante persone, in alcuni momenti fin troppe, tra addetti ai lavori, giornalisti o presunti tali (blogger n.d.d.), pubblico pagante ( e non poco n.d.d.) e imbucati mangia tartine varie. Ma questa giungla nascondeva anche quest’anno alcune prelibatezze che hanno attratto l’attenzione mia e delle mie collaboratrici, tra un intervento e l’altro di chef più o meno emergenti. Tra questi un momento di tutto rispetto va alla performance di Massimo Bottura che, indipendentemente dai titoli e dai premi ricevuti, resta una delle voci fuori dal coro che ha, a mio avviso, motivo di gridare al mondo enogastronomico la sua filosofia.

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Altro chef che ha voluto giocare con il caffè, nello spazio appositamente realizzato, per Identità caffè, dalla Lavazza è stato Moreno Cedroni che tra le altre indicazioni ha detto ai giovani, che si approcciano ad entrare nel settore ristorativo,  una frase molto significativa ” Ricordate che queste creazioni sono l’arrivo e non la partenza, che per arrivare a farle è necessario conoscere la materia prima, le tecniche di cottura e gli abbinamenti… perchè la cucina non si può improvvisare (come invece pontificano tanti TV-Chef del cotto e mangiato n.d.d.). Negli stands delle varie aziende presenti si avvicendavano famosi chef che interpretavano e valorizzavano i prodotti presentati.

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Tra questi Davide Scabin per il Pastificio Felicetti e la sua interpretazione della pasta di grano Senatore Cappelli;

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I fratelli Cerea dello stellato da Vittorio di Brusaporto (BG) erano invece ad allietare i palati degli ospiti della Guido Berlucchi che hanno degustato i loro finger food in abbinamento con  il nuovo Palazzo Lana Extrême Riserva; il grande pasticcere Gianluca Fusto ha invece interpretato delle praline utilizzando le acquaviti d’uva “Prime Uve” della distilleria  Bonaventura Maschio;

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lo chef campano Pasquale Torrente ha presentato allo stand Olitalia alcune fritture con il nuovo olio Frienn, non poteva tra le altre stelle mancare la luce di Valeria Piccini di Caino che ha presentato le sue ottime prelibatezze abbinandole ai vini della famiglia Cecchi di Castellina in Chianti.

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Insomma una kermesse ricca, gustosa, a volte fin troppo scontata, ma come sempre da non perdere perchè, per usare le parole di uno dei grandi della cucina di tutti i tempi, Gualtiero Marchesi, riportando le parole di Pablo Picasso… il vero cuoco è un bambino che gioca tutta la vita a fare un mestiere da grandi!

REMISE EN FORME AL RENAISSANCE TUSCANY IL CIOCCO RESORT & SPA

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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, suggestivo Resort affacciato sulla Valle del Serchio a Castelvecchio Pascoli (Barga-Lucca), è il luogo perfetto dove concedersi un weekend all’insegna di benessere e relax. La Beauty Spa propone numerosi trattamenti esclusivi, ispirati alla natura e ai prodotti della regione, per una completa remise en forme  e per fare il pieno di energia.

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Perfetti per iniziare un percorso Spa e preparare la pelle sono i trattamenti di body scrub. Le terapiste della Spa del Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa consigliano il Detoxifying and slimming ritual (durata 80min; prezzo €140), un rituale drenante e reminerallizzante che comprende un peeling corpo con sale marino seguito da un impacco disintossicante con fanghi del Mar Morto, accompagnato da un massaggio al viso. Da provare anche il Tuscan Herbal Body Scrub (durata: 50min; prezzo €90) che prevede peeling rinfrescante e rigenerante a base di menta, lavanda e foglie di mirto.

Il percorso prosegue con veri e propri rituali di benessere, come il Domus Olea Toscana bio treatment (durata: 110 min; prezzo €190), un trattamento antiossidante e idratante completo viso e corpo realizzato con i prodotti biologici Domus Olea Toscana ricchi di principi attivi estratti dalle foglie di olivo e vite. Il rituale ha inizio con un peeling maschera anti-age viso e corpo, seguito da un massaggio a cuoio capelluto, viso e corpo e l’applicazione di siero super intensivo anti-rughe contorno occhi e labbra.

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La Beauty Spa offre inoltre rituali più classici come il Luxury Private Hot Tube (durata: 20min; prezzo €45), un trattamento drenante attraverso un lussuoso idromassaggio nella Suite Cabine arricchito con Sali del Mar Morto e oli essenziali, oppure il Relaxing Massage (durata: 50min; prezzo €95; oppure durata: 80min; prezzo €155), un massaggio corpo completo che stimola la circolazione offrendo una profonda sensazione di relax.

Prima o dopo i trattamenti, gli ospiti potranno accedere al Wellness Center, comprensivo di piscina interna riscaldata con idromassaggio, nuoto controcorrente e cascata cervicale, soft sauna, docce emozionali con cromoterapia e aromaterapia, cascata di ghiaccio, bagno turco e area fitness con macchine Technogym di ultima generazione. Per prendere appuntamento è possibile rivolgersi al concierge o chiamare il numero 0583 769886.

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Lo Spa Menu completo è disponibile sul sito:

http://www.renaissancetuscany.com/images/documenti/spa_menu_reinassance.pdf

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Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa, esclusivo Resort parte dei Brand della Marriott International , è una struttura di grande fascino situata a Castelvecchio Pascoli, all’interno de Il  Ciocco  Tenuta  e Parco  ,di 600 ettari. L’hotel dispone di 180 camere tra Classic, Superior, Executive, Deluxe, Balcony Deluxe, Junior Suite, Suite, Presidential e Penthouse, alcune con una splendida vista sulla Valle del Serchio. La ristorazione include il ristorante La Veranda, dove sono proposti i migliori piatti della tradizione toscana rivisitati in chiave moderna, Nour Lounge, ideale per uno spuntino leggero, un aperitivo o degustazioni di vini, e Le Salette, uno spazio esclusivo dove sono proposte le Esperienze Culinarie private o in piccoli gruppi. La Beauty Spa Renaissance Tuscany, di 800mq, propone trattamenti e rituali che si ispirano al territorio e che utilizzano prodotti locali e comprende 12 cabine, una suite per massaggi di coppia, bagno turco e una cabina riservata ai trattamenti detox. Il Resort ospita diversi spazi per meeting e congressi, con 11 sale e il grande Salone Pascoli, che può ospitare fino a 900 persone.

Per informazioni: http://www.renaissancetuscany.com/

Dall’esperienza di Longino&Cardenal nasce la siciliana “Don Gambero”

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Il direttore generale di Longino&Cardenal, Antonello Alfreducci, lascia la carica per seguire in toto, a Mazara del Vallo, la nuova avventura legata alla pesca e alla commercializzazione di pescato, Gambero rosso in primis, di qualità.  Una nuova azienda che farà parte del Gruppo Longino&Cardenal.

 

Le persone giuste, al momento giusto e nel posto giusto. Potrebbe essere questa la sintesi dell’operazione che Longino&Cardenal, azienda milanese che da 25 anni a questa parte seleziona, importa e distribuisce alla ristorazione italiana (e non solo visto che ha anche due sedi a Hong Kong e Dubai) il meglio della gastronomia mondiale. Ed è proprio il concetto di “meglio” tradotto in termini di qualità il secondo ingrediente della nuova avventura: Antonello Alfreducci, da cinque anni direttore generale dell’azienda, ha lasciato l’incarico per seguire la nascita, scaturita dall’acquisizione di un’attività già ben avviata, di Don Gambero il nuovo brand legato alla pesca e vendita di pesce ed in modo particolare del conosciuto Gambero Rosso di Sicilia.

 

«Alfreducci – ha precisato Riccardo Uleri, titolare di Longino&Cardenal - ci ha insegnato a lavorare con numeri e budget, ha saputo riorganizzare la rete commerciale, ha ideato eventi quali i Longino Food Experience, ci ha insegnato la focalizzazione sulle vendite e ha strutturato ed enfatizzato i lanci dei nuovi prodotti». Don Gambero è un brand della SRL Il Satiro Danzante, società partecipata della SPA Longino&Cardenal : «La scelta di investire nel pescato -  ha proseguito Uleri –, ed in modo particolare in quello di qualità, è stata quasi spontanea e naturale perché l’azienda da ormai 25 anni è vocata alla selezione e alla distribuzione di cibi rari e preziosi».

 

«Il gambero rosso di Sicilia – ha spiegato Alfreducci, ligure di nascita e milanese d’adozione, già direttore marketing di Pernigotti, direttore vendite di Yomo e a capo di numerosi progetti in Galbani e Danone  – è un prodotto pregiato e apprezzato dai migliori chef di tutto il mondo. È un vero tesoro ricco di qualità organolettiche, fortemente consigliato nelle diete soprattutto in quella mediterranea. Mazara del Vallo in Sicilia è una delle località maggiormente interessata dalla pratica della pesca del gambero rosso che ogni anno vanta un volume di circa milleottocento tonnellate di pesca, con oltre 400 addetti ai lavori. Una pratica che va portata avanti con reti da pesca che vanno a fondo oltre i mille metri ed il tutto con un procedimento altamente sostenibile, che non danneggia i mari».

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Don Gambero nasce con un chiaro e preciso obiettivo: diventare l’autorevole firma di una linea di eccellenza di prodotti surgelati del Mediterraneo. Don Gambero garante dell’eccellenza del pesce mediterraneo nel mondo. E lo farà attraverso una gamma di oltre 40 referenze, ben riconoscibili da un packaging lineare, ma incisivo, che spazierà, oltre che dal prodotto di punta rappresentato dal Gambero Rosso, dai polpi al gambero rosa, dai calamaretti agli scampi e così via.

 

Le previsioni di mercato sono inoltre ottimistiche: si stima, infatti, che nel 2015 la produzione mondiale di pesce abbia raggiunto i 168,6 milioni di tonnellate, in crescita del +2,6% rispetto all’anno precedente.

 

www.dongambero.com

 

CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2016 I 300 ANNI DEL PRIMO TERRITORIO DI VINO

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Il 15 e 16 febbraio è ritornato alla Stazione Leopolda di Firenze la “Collection” del Chianti Classico per presentare a stampa e addetti ai lavori le ultime annate del Gallo Nero.

Sempre più alto il numero dei produttori partecipanti: 165 aziende, per un totale di 587 etichette,
47 anteprime da botte della vendemmia 2015 e 70 Chianti Classico Gran Selezione in degustazione.

 

La presentazione delle nuove annate del Chianti Classico ai massimi esperti del settore, un’occasione unica per conoscere a fondo la denominazione, le sue etichette e le ultime
novità da uno dei territori vinicoli più importanti del mondo.
Tutto questo è stata Chianti Classico Collection, uno dei principali appuntamenti dell’agenda vitivinicola internazionale, in programma lo scorso 15 e 16 febbraio sempre nel suggestivo scenario della Stazione Leopolda di Firenze, ormai consueta location della manifestazione, che per l’occasione ha salutato i partecipanti con una speciale installazione formata da 300 bottiglie.
La Collection dei Trecento anni Nel 2016 il Chianti Classico celebra i suoi Trecento anni di storia da quel lontano 24 settembre 1716,
quando il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità, fra cui quello del Chianti, corrispondente oggi al Chianti Classico.
Primo appuntamento nel cartellone di eventi celebrativi del Trecentesimo, la Collection è stata l’occasione per un dibattito  sulla storia del Chianti Classico e sulle motivazioni che hanno indotto, già tre secoli fa, il regnante del tempo a tutelarlo e proteggerlo. I vini prodotti nella zona del Chianti Classico hanno infatti da subito riscosso grandi apprezzamenti sui mercati internazionali
e per questo sono stati anche soggetti a imitazioni.
A condurre il dibattito, Sebastiano Barisoni, noto giornalista e conduttore radiofonico, che ha aperto la discussione con un’intervista al presidente Sergio Zingarelli. Sul palco si sono alternati nomi e famiglie che hanno fatto la storia del Chianti Classico e del suo Consorzio, dagli Antinori ai Ricasoli, dai Capponi ai Beccari, che Barisoni ha coinvolto in un racconto a più voci sul mondo del Gallo Nero e sul percorso storico che ha
portato il Chianti Classico al successo di oggi.
“Questa è la quarta volta che partecipo alla Chianti Classico Collection non solo in veste di produttore ma come Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – afferma Sergio Zingarelli – e sono sempre più consapevole dell’importanza di questo evento che ogni anno cresce, portando a Firenze giornalisti e operatori
da tutto il mondo. Oggi iniziano le celebrazioni dei 300 anni, da quel 24 settembre del 1716 quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i
vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram. Cosimo III istituì anche le Congregazioni di Vigilanza sulla produzione dei vini, strutture che hanno segnato il primo solco per la definizione degli attuali Consorzi: dovevano infatti controllare il rispetto delle norme di produzione richieste
dalla denominazione. Il vino era considerato così rappresentativo del “decoro della Nazione” che occorreva mantenerne alta e tutelarne la qualità. L’eredità di questo rispetto per il territorio e per la qualità dei suoi prodotti è arrivata oggi fino a noi che, posso affermare con orgoglio, ci onoriamo di mantenere, preservare e
incrementare”. Il Chianti Classico, fin dagli albori della sua storia, deve quindi fama e successo soprattutto al dinamismo e
alla coesione dei propri produttori: oggi si contano circa 600 aziende, di dimensione ed estrazione diverse, che da oltre novanta anni hanno scelto di far parte di un’associazione consortile.
I numeri della Leopolda del Vino 165 aziende per 587 etichette in degustazione. Un totale di 7000 bottiglie che sono state aperte e servite da una squadra di 50 sommelier in due giorni di manifestazione alla presenza di oltre 250 giornalisti provenienti
da 30 diversi paesi del mondo e più di 1500 operatori. 47 le anteprime da botte dell’annata 2015 e ben 70 le etichette di Chianti Classico Gran Selezione.
Come da tradizione il primo giorno della manifestazione, il 15 febbraio, è stato dedicato esclusivamente alla stampa nazionale e internazionale, mentre il 16 febbraio dalle ore 9.30, l’evento ha visto anche la partecipazione degli operatori del settore che hanno avuto tempo fino alle 19 per incontrare i produttori e testare le diverse etichette in degustazione.
In programma anche una festa per celebrare i Trecento anni della denominazione, che si è svolta il 15 febbraio al nuovo Teatro dell’Opera di Firenze: blindatissima la lista degli invitati che
non è stata limitata ai soli addetti ai lavori ma ha coinvolto anche le istituzioni locali e VIP.
Alla Leopolda è stato possibile assaggiare in degustazione anche gli oli di 27 aziende produttrici di DOP Chianti Classico.
Partner della manifestazione sono anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia e dell’industria
a questa legata, come alcuni dei migliori prodotti DOP italiani che, sotto il cappello istituzionale di AICIG
(l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), si sono presentati al pubblico della Collection attraverso
incontri e degustazioni a cura di: Consorzio Tutela del Formaggio Parmigiano-Reggiano DOP, Consorzio del
Prosciutto Toscano DOP, Consorzio di Tutela Oliva da Mensa La Bella Daunia DOP, Consorzio per la Tutela
del Formaggio Grana Padano DOP, Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana
DOP, Consorzio di Tutela Pecorino Toscano DOP, Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino DOP, Consorzio di
Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Consorzio Finocchiona IGP. Tra i collaboratori storici della
“Collection” anche RCR, Firenze Parcheggi, l’Acqua di Toscana® San Felice e Pulltex.
L’installazione “300 bottiglie per i 300 anni” del Consorzio è nata dalla collaborazione tra Vetreria Etrusca, che ha fornito le bottiglie, e Alessandro Moradei che l’ha concepita in occasione dell’anniversario del Chianti Classico.
Partner del Consorzio per la Chianti Classico Collection e per tutto il programma di eventi dei Trecento anni sarà ChiantiBanca, istituzione economica di riferimento del territorio.

 

 

A TASTE IL “CAPPUCCINO A KM ZERO” FIRMATO MOKARICO, LA MARZOCCO E IL PALAGIACCIO

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Dal Mugello, da sempre considerato patria di eccellenza nel settore dell’artigianato
e del buon cibo, tre aziende si uniscono per sottolineare l’importanza del territorio.Taste, il contesto ideale per far conoscere le nuove tendenze nel mondo foodie, è l’occasione per promuovere tre eccellenze del Mugello, perla incastonata tra le sinuose colline a nord di Firenze, e per sottolineare la loro appartenenza ad una regione ricca di storia, arte e cultura. Caffè Mokarico, La Marzocco e Il Palagiaccio presentano insieme il “cappuccino a Km zero”: il simbolo della colazione all’italiana, diffuso e amato in tutto il mondo, rappresenta il modo perfetto per esaltare le qualità delle tre aziende in un solo prodotto. In un coffee corner condiviso al salone, i visitatori potranno conoscere le tecniche e le curiosità relative alla preparazione di un cappuccino sostenibile: una tazza che racchiude i valori, la passione e la ricerca della qualità di tre aziende con un forte legame con il territorio.Per Mokarico il cappuccino – di cui Marco Paladini ha fortemente voluto la certificazione quando era Presidente INEI – è una delle massime espressioni del caffetteria italiana: il miglior modo per esaltare le note agrumate, cioccolatate e di tostato presenti nel caffè Mokarico.Fondata nel 1927 da Giuseppe Bambi e da suo fratello Bruno, La Marzocco ha acquisito nel corso del tempo grande fama grazie alla cura e all’estrema attenzione per il dettaglio che da sempre riserva ai propri prodotti, macchine da caffè di alta qualità, dal design elegante e raffinato.

Oggi La Marzocco rimane infatti un’azienda artigianale pur offrendo importanti innovazioni tecnologiche, che le hanno permesso di diventare un forte punto di riferimento nel mercato.

Il Palagiaccio rappresenta la continuità nella tradizione dell’allevamento per la produzione del latte dal XIII secolo. I numeri limitati, i volumi ridotti e le lavorazioni meticolose, esclusivamente artigianali, assicurano l’attenzione e la cura verso i prodotti. L’impegno e la passione, consentono, nel rispetto della natura e del territorio, di offrire sempre un prodotto estremamente sicuro e di altissima qualità.

Tutte vantano una profonda esperienza maturata nel corso della storia del proprio territorio. La collaborazione consente loro di far conoscere ancora meglio la propria realtà che, nel caso di Mokarico, vanta una tradizione radicata nella storia e nella cultura della Toscana, fin dalla sua nascita nei primi del ‘900 come laboratorio artigianale in Corso Tintori a Firenze.

distanze:
Mokarico – La Marzocco: 450 metri
Mokarico – Il Palagiaccio:  1,28 km
Il Palagiaccio – Marzocco: 1,23 km

PITTI TASTE è gusto e Italian food lifestyle Dal 12 al 14 marzo, alla Stazione Leopolda di Firenze

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Torna il salone-evento di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del gusto e alla cultura del cibo di qualità. Il salone cresce nei numeri e negli spazi espositivi, tante le novità e i progetti che fanno di Taste un punto di riferimento sempre più internazionale.

Da sabato 12 a lunedì 14 marzo 2016, Pitti Immagine presenta l’undicesima edizione di PITTI TASTE, il salone dedicato alle eccellenze del gusto, dell’Italian lifestyle e del design della tavola. Forte dell’esperienza e dei successi raccolti durante i suoi primi 10 anni, a questa nuova edizione Pitti Taste celebra e consolida il percorso che lo ha portato a diventare il salotto italiano del mangiare e del bere di qualità: il luogo dove si danno appuntamento i migliori operatori internazionali dell’alta gastronomia e l’evento di riferimento per il sempre più vasto e appassionato pubblico dei cultori del food.

Nato dalla collaborazione di Pitti Immagine col gastronauta Davide Paolini, Pitti Taste va in scena alla Stazione Leopolda di Firenze e presenta i prodotti e le novità di oltre 340 aziende (in crescita rispetto alle 320 della scorsa edizione), selezionate tra le migliori produzioni di nicchia e specializzate provenienti da tutta l’Italia. Un viaggio attraverso cibi, vini, oggetti e idee, alla scoperta delle tante e spesso nuove modalità in cui oggi si esprime e si sperimenta il gusto: tra tradizione e innovazione, tendenze e scuole di pensiero, attrezzature e tecniche professionali, food & kitchen design. Con uno spazio speciale al termine del percorso – il Taste Shop – dove acquistare i prodotti in esposizione.

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IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE E I NUOVI SPAZI ESPOSITIVI

L’atmosfera allegra e colorata di una festa patronale di paese, con luci vivaci e scenografiche installazioni di verde. Una sorta di Albero della Cuccagna moderno, ispirato al “mandala gourmet” dell’illustratrice e graphic designer Lucia Gaggiotti: caleidoscopico progetto grafico che dà vita a una trama foulard, dove gli ingredienti e gli utensili da cucina si incastrano l’un l’altro, in perfetto equilibrio, raccontando una piccola e ironica storia legata al mondo del food.

Il tema del nuovo layout di allestimento del salone, curato da Alessandro Moradei, farà immergere il pubblico di professionisti del settore e di visitatori di Pitti Taste nei prodotti delle aziende e nelle novità di questa edizione, grazie anche alla collaborazione e alla creatività della storica azienda vivaistica toscana Mati. Per un percorso coinvolgente e sorprendente, che animerà gli spazi della Stazione Leopolda, di Alcatraz (che da questa edizione viene integrato nel percorso espositivo del Taste Tour), e della nuovissima location del Teatro dell’Opera, nel cui piazzale e nel foyer verranno ospitati per la prima volta eventi e progetti di Taste.

“Taste è novità e nuove sfide a ogni edizione – dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine. “Arrivato al suo undicesimo appuntamento registra ancora una volta una crescita, nel numero delle aziende partecipanti – alcune delle eccellenze della produzione enogastronomica italiana, e negli spazi espositivi: per la prima volta infatti lo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda si trasformerà in percorso espositivo, e – novità ancora più significativa – il coinvolgimento del nuovo Teatro dell’Opera, che sarà collegato alla Leopolda e ospiterà i Taste Ring e alcuni progetti speciali. Taste si apre in crescita dunque, ma sempre con un occhio attento alla selezione e alla qualità, ingredienti fondamentali della sua ricetta vincente. Che a questa edizione presenta un’ulteriore sfida, con l’evento dedicato alle diversità e agli scenari emergenti del food internazionale. Perché il gusto di Taste è tutto italiano, ma da sempre guarda lontano”.

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IL MENU A TAPPE DI TASTE:

_ TASTE TOUR è il percorso di degustazione dei prodotti presentati dalle oltre 330 aziende partecipanti, per conoscere e approfondire le ricchezze gastronomiche del nostro paese; a questa edizione il percorso si arricchisce della nuova area allo spazio Alcatraz, che per l’occasione sarà vestita di un nuovo layout. Un viaggio ricco di scoperte, tradizioni e novità: dalle paste lavorate a mano dei più importanti pastifici italiani alle migliori birre artigianali fino alle novità più curiose come la bresaola d’oca, le chips al tartufo, la composta al Bellini e i biscotti cioccolato e peperoncino… e tanti altri!

_ TASTE TOOLS, ovvero l’area dedicata agli oggetti di food & kitchen design, a tutti gli strumenti dello chef ma anche a quelli di chi ama stare tra i fornelli: capi di abbigliamento, attrezzature tecniche e professionali per la cucina.

I 10 marchi a questa edizione sono: A.D.A By Mokarico, Fresco, Interno 22, La Marzocco, Mario Luca Giusti, Molino Rossetto, Parentesiquadra, Ratafia’ Firenze, RegalPack, Tablecloths.it.

_ TASTE SHOP è il negozio dei cibi esclusivi dove acquistare i prodotti esposti e degustati durante il percorso. Con oltre 1.850 prodotti e un totale di quasi 40.000 pezzi in catalogo per oltre 22.000 pezzi venduti alla scorsa edizione.

_ TASTE RING & TASTE EVENTS, l’arena cultural-gastronomica orchestrata da Davide Paolini, il Gastronauta. All’interno del nuovo spazio dell’Opera di Firenze, i protagonisti del mondo del cibo si sfideranno sui temi più caldi legati alla tavola contemporanea, interpretando l’attualità e anticipando le tendenze future. In più, un ricco programma di eventi – mostre, presentazioni di libri, gare di cucina – organizzati da Pitti Immagine e dagli espositori.

I NUMERI DI TASTE
All’edizione 2015, Pitti Taste ha fatto registrare in tre giorni un’affluenza complessiva di oltre 14.000 presenze, dei quali oltre 4.500 sono stati i buyer e gli operatori del settore (da oltre 40 paesi nel mondo), raccogliendo grande attenzione da parte di stampa e televisioni nazionali e internazionali (550 giornalisti italiani ed esteri accreditati) così come grande successo di pubblico hanno avuto gli oltre 150 eventi organizzati in città nel cartellone di FuoriDiTaste, il calendario off di iniziative e appuntamenti firmati Taste a Firenze.

LE AZIENDE DI TASTE

Ecco alcune delle aziende di riferimento del salone:

Acetaia Leonardi, Acquapazza Gourmet, Antica Ardenga, Apicoltura Cazzola, Artigiano Pastaio “Cav. Giuseppe Cocco”, Barbero Cioccolato, Birrificio Del Forte, Birrificio Italiano, Caseificio Gennari, Caviar Import – Iran Darya, Domori, Frantoio Di Santa Tea, Friultrota, Ghezzi – Genuine Tradizioni Di Mare, Krumiri Rossi, La Meiro – Terre Di Castelmagno, Macelleria Salumeria Zivieri Massimo, Orizzonti Del Pescatore, Pane e Pace, Pasticceria Cerniglia, Pastificio Benedetto Cavalieri Dal 1918, Prosciuttificio Dok Dall’Ava, Slitti Cioccolato e Caffè, Torta Barozzi – Pasticceria Gollini, Upstream, Verrigni – Antico Pastificio Rosetano.   

E tra i nuovi ingressi e rientri a questa edizione da tenere d’occhio:

A.D.A By Mokarico, Alfred&Friends, Baladin, Caccia E Corte, Cascina Fontanacervo, Chox, Le Tamerici, Low Carbelicious Food, Oca Sforzesca, Prunotto Mariangela, Sala Cereali – Il Saraceno, Santomiele, Tenute Librandi, Terravecchia.

I TASTE RING 2016:

Ecco i temi proposti a questa edizione dal Gastronauta Davide Paolini, all’interno del nuovo spazio dell’Opera di Firenze:

_ SABATO 12 MARZO, ore 17.00

Come difendere l’olio extra vergine italiano da truffe, adulterazioni e campagne denigratorie all’estero?”.

Interverranno: Col. Amedeo De Franceschi (comandante del Nucleo Agroalimentare Forestale – NAF), Piero Gonnelli (presidente di AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari), Maurizio Pescari (giornalista di Teatronaturale.it), Michele Bungaro (responsabile relazioni istituzionali di Unaprol).

_ DOMENICA 13 MARZO, ore 15.00

“I birrifici artigianali italiani: continua la crescita o ci sarà una selezione di qualità?”. 

Con la partecipazione di: Teo Musso (mastro birraio e fondatore di Baladin), Agostino Airoli (mastro birraio e fondatore di Birrificio Italiano); Eugenio Pellicciari (fondatore di Italian Hops Company), Leonardo Di Vincenzo (mastro birraio e fondatore di Birra del Borgo).

_ DOMENICA 13 MARZO, ore 17.00

“Il panino: via italiana al pranzo di mezzogiorno? Quale futuro per il panino gourmet e per il vegano?”.

Interventi di: Alessandro Frassica (fondatore della paninoteca Ino Firenze), Piero Gabrieli (direttore marketing di Molino Quaglia), Tommaso Mazzanti (proprietario di All’Antico Vinaio di Firenze), Corradino Marconi (presidente del Consorzio Mortadella di Bologna).

La collaborazione strategica con Agenzia ICE

In occasione di questa edizione di Taste, Pitti Immagine ha realizzato un programma di promozione estera del salone attraverso l’invito di delegazioni di buyer e giornalisti esteri, grazie al supporto importante e strategico di Agenzia ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Complessivamente circa 80 gli operatori internazionali coinvolti – tra stampa e buyer – tra cui alcuni dei più importanti food store e boutique gourmet internazionali, provenienti da: Austria, Belgio, Canada, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Israele, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Romania, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Ungheria.

LE NOVITA’ E I PROGETTI SPECIALI DI QUESTA EDIZIONE:

“EVERY SMALL BITE CONTAINS A STORY. Il mondo in un boccone”:

un progetto speciale sulle materie prime e i produttori dal Sud America, in collaborazione con ITC INTERNATIONAL TRADE CENTRE

A Pitti Taste andrà in scena un viaggio alla scoperta delle “diversità” della materia prima alimentare proveniente da scenari lontani, con un progetto di Pitti Immagine realizzato in collaborazione con ITC INTERNATIONAL TRADE CENTRE e l’Oficina Económico Comercial del Perú en Italia (MINCETUR – Ministero de Comercio Exterior y Turismo), concepito appositamente per la manifestazione e il suo pubblico. Un percorso che farà tappa in Perù e in Brasile, per scoprire produzioni alimentari specifiche – dalla patata peruviana alla quinoa, fino a spezie e frutti tropicali – e raccontare la cultura, le storie, le mani e i volti dei popoli che le producono. Con una presentazione-evento, sabato 12 marzo alle ore 15.00 nell’Area Ring, che coinvolgerà produttori locali e uno dei più importanti top chef del Sud America, Mitsuharu Tsumura.

A celebrare EVERY SMALL BITE CONTAINS A STORY. Il mondo in un boccone“, anche la speciale degustazione Taste of Perù, sabato 12 marzo al mercato Centrale di Firenze: all’opera lo chef Mitsuharu Tsumura, che con il suo team presenterà un percorso-degustazione da lui creato e commentato insieme ai produttori delle materie prime protagoniste.

GUIDO TOMMASI EDITORE, “Sapori in corso”

Nell’officina di Guido Tommasi Editore  ci si prepara a costruire la libreria di cucina di domani. Per farlo occorre l’aiuto del pubblico di TASTE 2016: lavoreremo insieme nel nostro cantiere edi(bi)le ! Con l’aiuto di Marco Marzini abbiamo così deciso di sostituire le cazzuole con le grattugie, il cemento con la farina, perfino messo già a mantecare il risotto nella betoniera. Nel nostro cantiere, dove sarà tassativamente interdetto l’ingrasso ai non addetti ai sapori, tutti gli operai del gusto sono attesi per prendere parte ai “SAPORI IN CORSO“.

COME ERAVAMO GOLOSI”. Asta di libri di cucina da collezione

Pitti Immagine e Guido Tommasi Editore presentano anche un’asta speciale dedicata alla storia della cucina stampata. Domenica 13 marzo (ore 12), sul palco dei Taste Ring saranno protagonisti libri di cucina da collezione, volumi preziosi che ripercorrono l’evoluzione della cucina e del mangiar bene, selezionati assieme a Valentina Romano della Libreria della Natura di Milano. Banditori d’eccezione, Fede & Tinto, autori e conduttori del programma Decanter di Radio2, e l’intero ricavato dell’asta sarà devoluto all’AIRC.

ORTI URBANI E COESIONE SOCIALE: il ritorno della natura in Città tra recupero architettonico e valorizzazione del territorio
Sabato 12 marzo (ore 18.30), nell’area Taste Ring si svolgerà l’incontro di presentazione del progetto pilota “L’Orto dell’Oasi”, che si realizzerà a Firenze in occasione del restauro del Convento dell’Oasi del Sacro Cuore. Moderato dalla giornalista Mariella Bussolati, vedrà la partecipazione di Simone Sabatini, Regione Toscana; Alessia Bettini, assessore all’Ambiente del Comune di Firenze; l’architetto paesaggista Mariachiara Pozzana; l’agricoltore Viviano Venturi coordinatore del progetto della Regione Toscana “Agricoltori Custodi”; l’imprenditore Matteo Spagnoli, Francesco di Iacovo, Professore dell’Università di Pisa e Coordinatore del progetto Cibo Civile, e Tim Richardson, ideatore del Chelsea Fringe di Londra. L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio della Regione Toscana.

“LEONARDO NON ERA VEGETARIANO”:

dalla lista della spesa di Leonardo alle ricette di Enrico Panero

A Taste, lunedì 14 marzo alle ore 12.00 nell’area Taste Ring, sarà presentato il libro “Leonardo non era vegetariano”, edito da Maschietto Editore in collaborazione con Museo Ideale Leonardo Da Vinci ed Eataly, con prefazione di Oscar Farinetti e introduzione di Davide Paolini. Frutto di trent’anni di ricerche, il libro fa il punto sul rapporto di Leonardo con i temi dell’alimentazione e della cucina e sul suo presunto vegetarianesimo. Accanto ai testi storici, 15 nuove ricette illustrate create dallo chef Enrico Panero, che evocano il gusto, la creatività e il genio di Leonardo.

“PADRI, MAESTRI E PROFETI”:

a Taste 11 il nuovo numero del magazine DISPENSA

In occasione di Taste anche la presentazione del nuovo numero di Dispensa, Generi Alimentari & Generi Umani, la rivista da collezionare dedicata a tutti gli amanti del cibo e dell’universo che gli gira intorno. Sabato 12 marzo alle ore 12.00 saranno presenti gli autori, e i fotografi che, assieme ad ospiti speciali, racconteranno il nuovo numero dedicato al tema dei padri, maestri e profeti del cibo. Dispensa, è un progetto delizioso e controcorrente perché autonomo e indipendente, che in epoca 2.0 recupera la carta – la copertina è prodotta con gli scarti alimentari – e grazie alla bellezza tattile ed estetica di un prodotto editoriale antico, vuole regalare al lettore il tempo giusto da dedicare alle cose belle.

“L’ARTE DI FAR FESTA A TAVOLA”:

l’esposizione site-specific di opere ispirate al food di Filippo Rossi

Ad accogliere i visitatori lungo il percorso del Taste Tour, una scenografica installazione e un’esposizione di opere ispirate al food, firmate dal site-specific artist Filippo Rossi. In una composizione artistica legata al mondo di Pitti Taste, ogni opera, caratterizzata da uno stile astratto e simbolico, vedrà il proprio senso svelato dal contesto e dalla sua relazione con le altre. Allestimento a cura di Alessandro Moradei.

TASTE FOR AIRC

A questa edizione di Taste nasce il progetto Taste for AIRC, una collaborazione che permetterà di contribuire a finanziare i progetti di ricerca oncologica nel territorio toscano attraverso uno speciale contributo devoluto dalle vendite del Taste Shop. Dal 1965, anno della sua fondazione, AIRC ha quale obiettivo il finanziamento e la promozione della ricerca oncologica e la diffusione dell’informazione al pubblico per una corretta prevenzione. www.airc.it

La presentazione dei libri di Fede & Tinto di Decanter

Tra gli eventi a Taste, domenica 13 marzo (ore 18.30) anche la presentazione dei libri “111 Vini Italiani che devi proprio assaggiare” e “Sommelier ma non troppo” di Fede & Tinto, anime e voci di Decanter, il programma cult di Radio2 Rai. Nel primo (edito da Emons), i due autori ci accompagnano in un viaggio tra le migliori cantine d’Italia, alla scoperta dei sapori, degli odori e dei colori di 111 vini. Il secondo (Rai Eri), è invece un percorso interattivo per imparare a (ri)conoscere il vino in sette giorni. Un libro unico nel suo genere, che permette di allenare i propri sensi riproponendo alcuni tra i più importanti sapori e sentori del vino.

Torna il FUORIDITASTE:

il gusto accende la città, alla scoperta dei prodotti di Taste

Oltre agli appuntamenti alla Leopolda, Taste è anche il ricco calendario di eventi del gusto che coinvolge la città nei giorni del salone. Evento nell’evento, il FuoriDiTaste a ogni stagione riesce ad animare Firenze e i suoi luoghi più celebri con cene, degustazioni a tema, installazioni, spettacoli e performance creative, dibattiti e tanti nuovi modi conviviali di interpretare il food e il gusto. Un programma di circa 150 appuntamenti che registrano un successo e una partecipazione crescenti, e che ogni anno riserva grandi sorprese.

Questi alcuni dei luoghi in città coinvolti da questa edizione di FuoriDiTaste: Riccardo Barthel e il suo progetto Desinare, Four Seasons Hotel, Strozzi Caffè – Colle Bereto, Dei Frescobaldi Ristorante & Wine Bar, Il Borro Tuscan Bistro, Ristorante Borgo San Jacopo, La Ménagère, Se-sto on Arno, Teatro Niccolini, Hotel Villa Cora, Rivalta Caffè, ristorante Il Santo Bevitore, Eataly Firenze, Obicà Mozzarella Bar, Mercato Centrale… e tanti altri!

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I nuovi orari di apertura di TASTE:

per operatori del settore e per il pubblico di appassionati.

Per rendere sempre più agevole il lavoro in fiera degli operatori del settore, Taste riserva loro una fascia oraria interamente dedicata: la mattina di SABATO 12 e di DOMENICA 13 MARZO, DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 14.30.

Dalle 14.30 alle 19.30 e lunedì dalle 9.30 alle 16.30, ingresso aperto anche al pubblico.


Biglietto di Ingresso:
20 € per il pubblico – 15 € per operatori del settore

La Pittismart app per gli operatori del settore

La app PittiSmart è la novità per entrare in fiera, e permette agli operatori del settore di risparmiare 5 € sul prezzo del biglietto (10 € invece di 15 €), evitando le code e ricevendo il biglietto subito sul proprio smartphone.

Official Hashtag: #Taste11 #PittiTaste #fuoriditaste

#TasteRing #TasteShop #TasteTool #TasteTour