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FESTIVAL FRANCIACORTA D’ESTATE

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SARA’ IL CLOU DEGLI EVENTI CHE, DAL 18 GIUGNO AL 3 LUGLIO, ANIMERANNO LA FRANCIACORTA IN CONCOMITANZA CON THE FLOATING PIERS, SPETTACOLARE INSTALLAZIONE PER IL LAGO D’ISEO DELL’ARTISTA BULGARO CHRISTO

 

Due giorni di festa ed eventi dedicati al territorio, tra cantine, piccoli produttori, ristoranti, Street Food d’autore, Pic Nic e aperitivi: il Festival Franciacorta d’Estate, che si svolgerà il 25 e 26 giugno, sarà l’evento clou fra i molti che animeranno la Franciacorta dal 18 giugno al 3 luglio, in concomitanza con The Floating Piers, attesissima installazione per il lago d’iseo dell’artista bulgaro Christo, uno spettacolare camminamento sulle acque composto da 200 mila cubi di polietilene ricoperti da circa 70.000 metri di tessuto color giallo cangiante, che attraverserà il lago per 3 km da Sulzano a Monte Isola per poi circondare l’isola di San Paolo. Organizzato dalla Strada del Franciacorta, il Festival avrà come protagonisti vini e prodotti, vignaioli e chef che, insieme, contribuiscono a rendere unico questo straordinario territorio, amatissimo dagli enoturisti italiani e stranieri.

2 Festival Franciacorta Estate

 

IL PROGRAMMA

La giornata di sabato 25 sarà dedicata alla scoperta del territorio, dei suoi vini, dei suoi prodotti e dei suoi cibi. Le cantine organizzeranno micro eventi a tema, visite guidate e degustazioni. Aperte al pubblico saranno anche le aziende di prodotti tipici e le distillerie, che sveleranno ai visitatori i segreti delle loro lavorazioni. Il sabato sera sarà all’insegna di un grande evento diffuso su tutto il territorio, che coinvolgerà ristoranti, trattorie e agriturismo associati alla Strada del Franciacorta, ciascuno dei quali proporrà il suo personalissimo Menu dedicato alla cultura enogastronomica locale. Alla base dei piatti, che saranno abbinati a varie tipologie di Franciacorta, i pregiati prodotti – anche di nicchia – di questa terra. In alcuni ristoranti saranno organizzati durante le cene eventi a tema.

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Domenica 26 giugno, appuntamento nello storico Palazzo Monti della Corte di Nigoline di Corte Franca, fra le più suggestive dimore nobiliari franciacortine: i prati del suo parco secolare e l’antico brolo accoglieranno una grande festa en plein air all’insegna dello Street Food a base di prodotti franciacortini. Sarà allestito un Banco d’assaggio dove oltre 60 cantine avranno una loro postazione e metteranno in degustazione varie tipologie di Franciacorta: un’occasione unica, per il pubblico, di conoscere da vicino i produttori e di degustarne i vini sotto la loro guida attenta e competente. A creare cibo di strada, goloso e facile da gustare, saranno gli chef dei più rinomati e conosciuti ristoranti della Franciacorta, impegnati nella valorizzazione, fantasiosa e creativa, dei prodotti del territorio che saranno alla base dei loro inediti Street Food. Con loro, cucinerà Lorenzo Cogo, lo Chef/imprenditore stellato più giovane d’Italia: a soli 25 anni, infatti, conquista la sua prima Stella Michelin, quando apre il suo ristorante El Coq a Marano Vicentino (ora in via di trasferimento a Vicenza).  Ci saranno aree dedicate a barbecue e food truck. Ai partecipanti sarà data una coperta da stendere nel prato, su cui sedersi per il raffinato Pic Nic. Dalle 18.00 in poi, lo scenario cambierà, per dar spazio all’aperitivo e alla festa finale con musica e dj set dedicata alla Franciacorta con un unico, grande banco di assaggio per la degustazione dei Franciacorta, che accompagneranno un aperitivo dedicato ai classici sapori dei prodotti del territorio e al barbecue.

 

3 Festival Franciacorta Estate_ph N.Tirelli

QUESTI GLI CHEF E I LORO STREET FOOD D’AUTORE

DEDICATI ALLA FRANCIACORTA:

 

  • Chef ospite

Lorenzo Cogo |El Coq|Vicenza

Tacoq

 

  • Chef franciacortini

Fabio Abbattista | L’Albereta – Vistalago Bistrò | Erbusco

Crostone di pane al levistico, lavarello affumicato e bergamotto

 

Alberto Bittu | Trattoria del Gallo | Rovato

Manzo all’olio di Rovato con polenta

 

Alessandro Cappotto | Ristorante Villa Calini | Coccaglio

Mini hamburger di fave, quinoa e miglio, con crema di lattuga e fermentato di riso integrale

 

Stefano Cerveni | Due Colombe, Ristorante Al Borgo Antico | Borgonato di Cortefranca

Spiedo di Tinca al Forno 2016

 

Matteo Cocchetti | Dispensa Pani e Vini | Torbiato di Adro

Spaghetti neri freddi con uova affumicate di trota di Montisola del Pescatore Fernando Soardi e ricotta di capra dell’Azienda agricola Le Frise

 

Simone Gaibina | Trattoria da Gina | Rovato

Il raviolo fatto in casa al Franciacorta

 

Andrea Martinelli | Trattoria del Muliner | Clusane d’Iseo

Riso estivo al Pesce di Lago e cialda allo Zafferano

 

Ennio Zanoletti | Hostaria Uva Rara | Monticelli Brusati

Panino ai cerali con fettina di prosciutto di maiale arrosto, salsa di pomodoro all’aceto di mele, cicoriette di campo scottate, chips di pancetta croccante

 

Piercarlo Zanotti |Cucina San Francesco del Cappuccini Resort | Cologne

Quel che passa… il convento – Crema di patate, sarde di Monte Isola, uova di trota e olio di Franciacorta

Saranno presenti anche i due Chef franciacortini Vittorio Fusari, attualmente Chef Al Pont de Ferr di Milano, con Pesci e Panelle e Fabrizio Albini, attualmente Chef del Cristallo Hotel Spa&Golf, Ristorante Gazebo di Cortina d’Ampezzo, con Bussolà al vapore con Manzo all’olio e salsa verde. E, per finire, il Pizzaiolo Corrado Scaglione con La margherita classica napoletana, con fior di latte di Agerola; La saporita, con gli stagionati della Franciacorta; La vegetariana integrale, con stracciatella.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DEL WEEK END

Dai tour in bicicletta al nordic walking fra le vigne, molti gli altri appuntamenti che animeranno il fine settimana, durante il quale si potranno visitare anche una serie di interessanti chiese, palazzi, edifici storici, quali Castello Oldofredi di Iseo o la Torre Lantieri di Paratico: per saperne di più

www.festivalfranciacorta.it

Per chi vorrà trascorrere il fine settimana in Franciacorta, sono stati messi a punto pacchetti weekend in hotel, agriturismo, campeggio, dimore storiche e bed & breakfast.

FESTIVAL FRANCIACORTA D’ESTATE – ISTRUZIONI PER L’USO

 

  • Domenica 26 giugno – Biglietti ingresso (11.00 – 23.00)

Adulti: € 20,00 ingresso, che danno diritto a:

– 4 Gettoni
– Calice e tasca porta calice
– Acqua
– Caffè

 

Ragazzi (fino a 18 anni): Ingresso gratuito
Per i ragazzi è disponibile il menu “Piccoli amici della Franciacorta”, che include al prezzo di15€:
– 3 Gettoni
– Acqua

 

Come utilizzare i gettoni:

– 1 Degustazione di Franciacorta • 1 Gettone
– 1 Street Food d’autore • 2 Gettoni
– 1 Gelato • 1 Gettone

 

I biglietti si potranno acquistare domenica direttamente a Palazzo Monti della Corte di Nigoline

o, in prevendita, online da http://festivalfranciacorta.eventbrite.it

e all’ Infopoint del Franciacorta Outlet Village di Rodengo Saiano.

PER INFORMAZIONI: Strada del Franciacorta

www.festivalfranciacorta.it

www.stradadelfranciacorta.it • info@stradadelfranciacorta.it

Tel. +39 030 7760870

FESTIVAL FLORIO – V EDIZIONE

Favignana_dall'alto

Si svolgerà fino al 26 giugno la quinta edizione del FestivalFlorio di Favignana, consolidatosi in questi anni come uno dei Festival d’Arte di maggior rilievo dell’Estate Siciliana.

Come da tradizione che vede scegliere un Tema e declinarlo nei linguaggi delle varie Arti, anche quest’anno la direzione artistica del festival, guidata dal Maestro Giuseppe Scorzelli, ha optato per un argomento particolare. La materia eletta per il Triennio 2015-2017 sarà “ProgettOdissea”, ovverosia un’integrale dei reading di tutti i Libri dell’Odissea: un progetto unico ed una esclusiva assoluta in Prima nazionale. Protagonisti degli spettacoli che si alterneranno nei giorni della manifestazione saranno dunque l’esodo, la patria, la ricerca della terra promessa e il viaggio, inteso in tutte le  due sfaccettature, in cui il mare e in particolare la Sicilia rappresentano il punto d’approdo di questa continua ricerca. Terre di pescatori, probabile Itaca descritta da Omero, palcoscenico della cronaca nera con la disperazione dell’immigrazione, le Isole Egadi diventano così per 10 giorni scenario di arte, cultura e tradizione.

In collaborazione con le istituzioni locali, con l’Area Marina Protetta e con la Cooperativa Solidalia ogni spettacolo – dal reading al concerto musicale, dall’incontro letterario alla proiezione cinematografica – declinerà storie di vita e di accoglienza, per conoscere in modo più approfondito la realtà che stiamo vivendo, oltre ogni pregiudizio e paura.

Largo spazio anche alla tradizione, fonte primaria dell’identità siciliana con i suoi sapori e i suoi odori, nello spazio dedicato agli “Incontri d’Autore”. Piatti tipici dal gusto unico: le carni del tonno rosso, il vino, la pasta fresca, i dolci e tutto ciò che la cucina favignanese ha da offrire: la parmigiana di tonno dal sapore inconfondibile, le busiate alla favignanese con tonno pomodorini e capperi, l’immancabile pasta con i ricci, il pane cunzatu farcito con prodotti locali e genuini, il cous cous di pesce, le cassatelle ripiene di ricotta e scaglie di cioccolato… il tutto arricchito dal profumo inebriante degli ottimi vini locali.

Il FestivalFlorio è organizzato da Associazione Kymbala, in collaborazione con la Regione siciliana, il Comune di Favignana e l’Area Marina Protetta. L’iniziativa gode del patrocinio dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.

Gli incontri letterari sono curati dalla Libreria Nuova Europa di Roma, presente durante il Festival con un punto vendita.

Responsabile della sezione prosa del festival è Fabrizio Falco.

www.festivalflorio.it

Rotta a sud…con tanto di cappello! di Marco Marucelli

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Presentata a Pitti Immagine Uomo a Firenze la nuova collezione per la Primavera-Estate 2017.  Tra le varie proposte impossibile non parlare di Doria 1905, azienda pugliese leader nel settore dei cappelli. Come sempre il viaggio tra colori, profumi e sapori che raccoglie nel proprio stand rende giustizia alla qualità del prodotto che riesce a mettere d’accordo i cinque elementi del gusto, quasi come in una creazione gastronomica, che riportano a paesaggi esotici, piuttosto che a mari profondi. Dal sud al sud potrebbe essere il motivo di questo Pitti. L’azienda fondata oltre un secolo fa, nella grande terra di Puglia, continua a percorrere il mondo alla ricerca, sempre ben appagata, di sensazioni, colori e profumi che si concretizzano in realizzazioni di cappelli di ottima fattura e grande classe. Per rimanere in tema legato al food tra le nuove proposte dobbiamo citare la Coffee&Tea,  cappelli dall’allure coloniale, realizzati in lino tinto nel tè e decorati con un nastro in gros-grain tinto nel caffè. La stampa “DORIA 1905” è realizzata con un foil a caldo color cacao. La scritta impressa sui tessuti, dal sapore vintage, ricorda le stampe sui sacchi di caffè è realizzata con polvere di caffè e cacao. Doria 1905 prosegue con spunti di ispirazione, contaminando la Moda con i sapori, grazie alla collaborazione con personaggi di spicco e aziende eccellenti, come la storico marchio Filicori e Zecchini, antica torrefazione, che ha fornito la materia prima per tingere i tessuti. Il cappello femminile è arrotolabile. Entrambi i modelli sono foderati con la classica fodera rigata ma il crest sul fondo è stampato in color CACAO invece dell’abituale oro.

Un nuovo viaggio quello proposto da Doria 1905, tra gusto, sogni e splendide realtà…con tanto di cappello!

MAGNA ETRURIA: IN VIAGGIO CON VETRINA TOSCANA E IL COMUNE DI FIESOLE ALLE ORIGINI DEL GUSTO

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A Fiesole la II edizione di Magna Etruria: una degustazione di piatti etruschi e romani nell’area archeologica

Assaggiare cibi etruschi e romani all’interno degli scavi archeologi è l’atmosfera ideale per un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca delle origini del gusto. Questo propone la II edizione di Magna Etruria: entrare idealmente in contatto con le radici della cucina toscana, circondati dalle vestigia del popolo da cui discendiamo e da cui derivano alcune nostre abitudini alimentari.

zuppa di farro

Serate suggestive organizzate in collaborazione con il Comune di Fiesole e Vetrina Toscana sulla terrazza del Teatro Romano, in cui si potrà degustare una cena etrusca in un ambiente evocativo mentre Luca Bertini racconterà ai commensali l’origine delle pietanze che stanno mangiando.

ricotta noci e uvetta

Il 20 luglio, all’interno del programma de Le notti dell’Archeologia in Toscana, oltre alla conferenza-cena, si terrà la conferenza-spettacolo con la musica degli Etruschi di Stefano Cocco Cantini musicista di fama internazionale e direttore artistico del Gray Cat Jazz Festival, e dell’etruscologa Simona Rafanelli, direttore scientifico del Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Confrontando le proprie professionalità hanno dato vita ad un affascinante esperimento che cerca di dare “voce e suono” a quella che poteva essere la Musica degli Etruschi. Sperimentando suoni antichi sulla base di quanto suggerito dalle moderne ricerche e partendo dallo studio del materiale rinvenuto negli scavi archeologici, hanno ricostruito gli aulos, strumenti musicali a fiato che venivano utilizzati per la maggior parte durante i loro banchetti ed i loro simposi.

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Le date della seconda edizione sono: sulla Terrazza del Teatro Romano il 20 giugno, il 20 luglio ed il 3 agosto e due al ristorante dell’Hotel Aurora il 13 e il 27 luglio.

Alle date fiesolane se ne aggiungeranno quest’anno altre quattro alla Limonaia di Villa Strozzi per l’Estate Fiorentina il 22 giugno, il 6 e il 12 luglio ed il 2 agosto.

In tutto il periodo i ristoranti fiesolani di Vetrina Toscana (Vinandro, Ristorante hotel Aurora, Bistrot Caffè al N.5, Ristorante   pensione Bencistà, Ristorante Cavemare, Linea 7, Trattoria Cave di Maiano) proporranno un piatto della tradizione etrusca che ci farà comprendere come i gusti dei nostri antenati fossero molto più simili ai nostri di quanto ci si possa immaginare. I ristoratori aderenti all’iniziativa offriranno ai propri clienti anche dei buoni sconto, offerti dal Comune di Fiesole, per la visita del Museo e dei buoni sconto saranno offerti ai visitatori della mostra per recarsi nei ristoranti ad assaggiare i piatti “etruschi” che lo chef avrà inserito in carta.

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Il menù delle serate e i piatti dei ristoranti si ispireranno alle fonti storiche per lo studio dell’alimentazione degli Etruschi, sia di tipo letterario (greche e latine), sia sui reperti archeologici e sugli affreschi rinvenuti nelle tombe, appositamente studiate da Luca Bertini. Si partirà con le uova, alimento immancabile del banchetto etrusco. Agli ospiti di riguardo, infatti, si offrivano uova prima di iniziare il pasto. Tracce della sacralità di questo alimento rimangono nel rito cattolico della benedizione delle uova, fonte di nuova vita, durante la settimana santa che precede la Pasqua, ma ancor più nelI’usanza, tipica di tutto il centro Italia, di consumare uova sode benedette prima di iniziare il pranzo pasquale.

La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata direttamente sul sito www.magnaetruria.it o telefonando all’Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica del Comune di Fiesole allo 055 5961293.

MONASTERO SANTA ROSA: Il lusso della semplicità

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Fra le antiche mura di un monastero un raffinato Boutique Hotel con Spa

Candido, su un’alta scogliera a picco sul mare da cui si gode un’incomparabile vista sulla Costiera Amalfitana, il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, raffinato Luxury Hotel di fama internazionale, è stato ricavato dalla ristrutturazione del Convento seicentesco delle Monache domenicane di clausura a cui si deve l’invenzione delle famosissime “sfogliatelle di Santa Rosa”, dolce simbolo della Costiera. Si trova a Conca dei Marini, tra Amalfi e Positano.

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Il suo prodigioso recupero si deve a Bianca Sharma, imprenditrice statunitense, che nel 2001 se ne innamorò durante un’escursione in barca, vedendolo dal mare abbarbicato sulle rupi in maestosa solitudine, lo acquistò e lo restaurò con lavori attentissimi e filologici. Un recupero durato oltre dieci anni, che ha portato all’attenzione internazionale una struttura elegante, raffinata e ricca di storia. Oggi il Santa Rosa è un Boutique Hotel a cinque stelle dal fascino unico, in cui lusso e semplicità convivono armoniosamente. Un luogo capace di regalare ai suoi ospiti emozioni forti, sullo sfondo di uno dei paesaggi fra i più suggestivi al mondo, la Costiera Amalfitana, cantata e dipinta da artisti di tutte le epoche, prediletta dai viaggiatori fin dai tempi del Grand Tour.

 

Il Resort è un autentico paradiso di accoglienza, con la prestigiosa Spa ricavata nella roccia, il Ristorante gourmet ispirato alla cucina mediterranea, le camere – dai caratteristici soffitti a volta –   ricavate dalla ristrutturazione delle celle delle monache, che portano il nome delle piante officinali coltivate ancor oggi nei giardini e nel grande orto.

 

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Gli ospiti sono accolti, oggi come un tempo, con il suono della campanella sotto l’arco d’ingresso. E, una volta all’interno, con il sottofondo dei canti gregoriani. Impeccabili l’accoglienza e i servizi, sotto la guida del Direttore Flavio Colantuoni, approdato al Santa Rosa dopo esperienze in alcuni fra i più importanti Hotel di tutto il mondo. All’esterno tutto profuma di limone e rosmarino, le cui piante – insieme a ulivi, buganvillea e gelsomini-  adornano i giardini terrazzati che degradano verso la piscina a sfioro, costruita sul bordo della scogliera. Piscina panoramica, le cui acque si confondono con l’orizzonte di cielo e mare, creando un piacevole smarrimento.

 

LA SPA

Il Monastero Santa Rosa, segnalato dal Sunday Times Style Spa tra i dieci migliori Resort con Spa al mondo, ha proprio nella Wellness uno dei suoi angoli più affascinanti. Articolata su più piani, è stata infatti ricavata in uno spazio scavato nella nuda roccia, accanto alle fondamenta.  Soffitti a volte, mosaici e pareti di pietra evocano l’atmosfera di un tempo. Un mondo d’acque e di vapori profumati, dove si può vivere un viaggio sensoriale alla ricerca del benessere veramente unico. I trattamenti (anche di coppia) possono essere effettuati anche all’aperto all’ombra di un pergolato che si affaccia sul mare, in un’atmosfera mediterranea, caratterizzata dal profumo dei limoni. Sulla terrazza, al termine del massaggio, si può fare un pranzo leggero, piacevolissimo da condividere in coppia.

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IL RISTORANTE IL REFETTORIO

Non poteva che chiamarsi Il Refettorio: il ristorante del Santa Rosa ha un’anima tutta mediterranea, interpretata con maestria dallo chef stellato Christoph Bob, ex braccio destro del grande Heinz Beck, affiancato dalla validissima spalla Pasquale Paolillo, autentico e verace interprete dei sapori di questa terra, e da una brigata di livello internazionale. Bob propone una cucina creativa, innovativa, fantasiosa, frutto di una minuziosa ricerca sui prodotti. Ma, allo stesso tempo, la sua è una cucina fortemente ancorata ai valori del territorio, di cui vengono utilizzati molti prodotti tipici, alcuni dei quali coltivati all’insegna del biologico nell’orto terrazzato del Monastero baciato dal sole o provenienti dal vicino mar Tirreno, generoso di prodotti ittici prelibati. Si può cenare nell’antica e intima sala del ristorante, che sembra ricavata da una grotta, oppure all’aperto sotto la pergola fiorita di una terrazza, da cui si gode lo spettacolo del mare.

Un rito che concilia con la vita è la colazione del mattino, che viene servita nella terrazza panoramica col sottofondo di suono dell’arpa: vengono proposte anche le famose sfogliatelle di Santa Rosa, una variante delle note sfogliatelle napoletane, create oltre tre secoli orsono nelle cucine del monastero. Erano il vanto delle suore Domenicane e sono la golosità del Resort.

 

InformazioniMonastero Santa Rosa

Via Roma 2 – 84010 Conca dei Marini (SA) Costiera Amalfitana

Tel. +39 089 8321199 – www.monasterosantarosa.cominfo@monasterosantarosa.com

Tenuta del Buonamico: gli “eroi dei fumetti” ispirano la nuova mostra di Laovejabala

mostra buonamico

L’arte contemporanea torna per la seconda volta alla Tenuta del Buonamico con la nuova Mostra esposizione di Laovejabala, realizzata da Enrique Martin e Raul San Cristobal, i giovani artisti che dalla Rioja tornano a Montecarlo grazie all’interesse di Dino e Eugenio Fontana.

La mostra “Heroes” sarà inaugurata il 13 giugno prossimo alla Cantina di Tenuta del Buonamico e comprenderà una serie di opere d’arte contemporanee ispirate ai supereroi dei fumetti americani.

Dopo il cinema è il mondo dei “comics” che gli artisti spagnoli hanno preso come fonte di ispirazione, un universo a cui la città di Lucca è legata da 50 anni, proprio dal 1966 quando la città ospitò la seconda edizione del Salone Internazionale dei Comics poi trasformatosi in Lucca Comics and Games a partire dal 1993.

La Tenuta del Buonamico vuole con questa nuova esposizione offrire un proprio tributo simbolico, in occasione del cinquantenario di questa manifestazione unica nel suo genere e diventata, ai giorni nostri, di grande attrattiva.

Enrique Martin e Raul San Cristobal per “Heroes” si sono confrontati con diversi materiali quali legno, acciaio, pietra, cemento e illuminazione a LED, oltre che con la pittura, con l’idea di valorizzare la forza dei personaggi e l’insieme delle opere, dandone differenti chiavi di lettura.

Tenuta del Buonamico prosegue, con questa nuova mostra dedicata all’arte contemporanea, con il suo impegno per una nuova cultura del vino, aprendo gli spazi della tenuta ad una condivisione costante tra territorio, uomini e creatività.

Laovejabala

Tenuta del Buonamico,

Via Provinciale di Montecarlo 43

Montecarlo di Lucca (LU)

Dal 13 giugno al 3 Novembre 2016

www.buonamico.it

www.laovejabala.com

BUONGIORNO CERAMICA! 2a edizione da venerdì 3 a domenica 5 giugno 2016 in 37 Città della Ceramica in Italia

Eugenio Taccini-Artista lavora in strada a Montelupo-rid

TUTTO IL GUSTO DELLA CERAMICA: le iniziative golose nel programma degli eventi

Buona, anzi ottima, la prima, Buongiorno Ceramica!, promossa da AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica, e organizzata insieme ad Artex, torna per la seconda edizione a colorare e unire l’Italia, Paese dove la ceramica artistica e artigianale è espressione di grande eccellenza, qualità e creatività.

Una originale festa della primavera dell’arte che nella prima edizione ha conquistato con  effetto quasi virale visitatori appassionati e curiosi da nord a sud, da est ad ovest e ha acceso d’estro e fantasia i centri storici di 37 città di “antica tradizione ceramica” sparse tra 15 regioni in Italia.

Albisola Superiore, Albissola Marina, Ariano Irpino, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Burgio, Caltagirone, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Cerreto Sannita, Civita Castellana, Deruta, Este, Faenza, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Mondovì, Montelupo Fiorentino, Napoli, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, San Lorenzello, Santo Stefano di Camastra, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Urbania, Vietri sul Mare.

Un’Italia insolita travolta da un’invasione festosa di amanti del bello in un clima di effervescenza e febbre creativa: questo il clima che si respira fuori e dentro gli atelier e le botteghe di artisti e artigiani in quei giorni come nelle strade, nei musei, nelle piazze, nei giardini. Dalla Sicilia alla Liguria, dal Veneto alla Puglia, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
TUTTO IL GUSTO DELLA CERAMICA
Ecco subito un’anticipazione del vasto programma che le città della ceramica stanno organizzando a tema ceramica e cibo.

Incontri tra chef e ceramisti per scambi e contaminazioni a partire dall’impasto per arrivare a modellare forme concrete: artisti della materia prima e artisti della materia in argilla dialogano, provano, lavorano fianco a fianco e il pubblico ascolta, osserva, degusta.

Mostre con gli esempi più belli di ceramica da mensa con decori prestigiosi propri dei secoli passati ed esempi che mixano con stile contemporaneo estetica e funzionalità per una tavola che ancora oggi può rappresentare una scenografia del gusto appannaggio di chi ama il bello.

Come potrebbero poi mancare le Cene ceramiche, veri happening del gusto in cui lo scambio tra contenuto e contenitore si fa a tal punto intrigante che il take away questa volta è con tutto il piatto di portata. Piatti d’autore infatti firmati da artisti ceramisti che hanno creato piatti unici per Buongiorno Ceramica!

Mani in pasta sono i laboratori che alternano le prove al tornio modellando senza sosta piccoli oggetti da tavola a vere e proprie sfide d’impasto con tanto di uova, acqua e farina.

Si fa più tecnica invece la performance culinaria su vasellame e pentole rigorosamente in ceramica per cotture al forno con quel tocco in più di un sapore d’altri tempi rivisitato con le tecniche odierne. Fuochi accesi ad oltranza per doppie cotture in fornace, prima la pentola e poi l’arrosto!
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Il buongiorno si vede dal mattino a BUONGIORNO CERAMICA! colazioni sul prato per pic nic con tanto di mise en place d’artista per quanto open air.

All’insegna del sapere come dei sapori le tantissime degustazioni all’interno invece delle botteghe e dei laboratori. Si va dagli aperitivi accompagnati da musica live nei giardini delle fornaci alle degustazioni di prodotti tipici più radicati nei territori delle 37 città che da nord a sud raccontano anche un’Italia del buono oltre che del bello.

E per i più piccoli sparse un po’ ovunque CERA una volta la merenda: pane, burro e marmellata col maestro.

INFO:

BUONGIORNO CERAMICA! Ingresso gratuito

Quando 3-4-5 giugno 2016 dalle 10.00 alle 24.00

Dove 37 Città della Ceramica in Italia

“I FIORI CHE UNISCONO” IL MESSAGGIO DELLA 44^ EDIZIONE DI CERVIA CITTA’ GIARDINO – MAGGIO IN FIORE

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LA MOSTRA D’ARTE FLOREALE PIU’ GRANDE D’EUROPA

Da maggio a settembre a Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata

 

E’ la “Vertigine dell’incontro”, per dirla con Papa Francesco l’unica possibilità umana di dialogo fraterno. In un mondo sempre più colpito da guerre e afflitto da notizie di terrorismo e di violenza anche i gesti quotidiani possono cambiare la storia e orientarla in maniera diversa.

Per questo nell’edizione numero 44, la manifestazione Cervia Città giardino – Maggio in fiore ha deciso di lanciare un messaggio molto forte e univoco. Il tema per l’anno 2016 della manifestazione sarà quello dell’accoglienza, intesa nella maniera più semplice e genuina. D’altra parte 44 anni fa quando Germano Todoli e gli amministratori di allora pensarono questa manifestazione lo fecero proprio con lo spirito di accogliere a Cervia altre città italiane ed internazionali che in questa città che ha basato tutta la propria storia sull’accoglienza potessero trovare degli amici sinceri, come solo i romagnoli sanno essere. Ne è nato un evento che si rinnova da allora ogni anno e che oggi è in grado di portare in città oltre 60 realtà fra città, enti, associazioni e aziende provenienti dall’Europa e quest’anno per la prima volta dal Canada e con loro tecnici e direttori del verde pubblico, architetti del verde che sanno rendere le città più belle e quindi anche più vivibili. Cervia è riconosciuta nel mondo proprio per questa sua caratteristica, tanto da aver ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali, fra gli altri, la Medaglia d’oro al concorso europeo “Entente Florale Europe”,  il primo premio cat. “Large” al concorso mondiale International Challenge of Communities in Bloom, con una menzione speciale per i “Giardini internazionali”,  il primo premio concorso Comuni Fioriti  e la Medaglia del Presidente Sergio Mattarella, quale suo premio di rappresentanza.

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Questa la dichiarazione di Riccardo Todoli, delegato al verde pubblico e da vent’anni deus ex machina di questo miracolo che ogni anno puntuale rende la città più bella.

<<La città già in questi primi giorni di maggio si sta preparando con l’impegno e l’entusiasmo di sempre per offrire questo spettacolo floreale a cielo aperto ai cittadini e ai turisti. Da alcune settimane sono all’opera i maestri giardinieri di alcune città ed entro la fine di maggio tutti gli architetti del verde e le altre maestranze avranno espresso le loro capacità e la propria fantasia. Ma questa edizione è ancora più importante perché è dedicata all’accoglienza, in ogni suo significato. Abbiamo coinvolto, grazie anche alla Consulta del Volontariato, i richiedenti asilo presenti nel nostro comune per lavorare assieme ai tecnici del verde alla realizzazione di una aiuola fiorita, inoltre ci sono progetti che coinvolgono disabili e persone con difficoltà cognitive e di comportamento, ancora l’Università di Pisa propone un’aiuola dedicata alle olimpiadi e la realizza con un team di giovani studenti provenienti dalla Cina, dall’Iran e da altri paesi>>.

E se la città è più bella ed accogliente allora è anche più vivibile. D’altra parte la manifestazione, che è a tutti gli effetti la mostra d’arte floreale più grande d’Europa, è in grado di accogliere oltre 60 squadre di tecnici e architetti del verde in rappresentanza di città italiane, europee e internazionali, ma anche di realtà produttive, proloco, aziende e associazioni. Ogni anno sono 350 mila le piante di fiori e migliaia i metri quadrati di tappeto erboso che vengono messi a dimora dagli oltre 350 maestri giardinieri all’opera. Quest’anno più della metà parlano altre lingue e fra di loro ci sono anche alcune persone richiedenti asilo, provenienti da paesi in conflitto e che a Cervia hanno trovato un’adeguata accoglienza, anche grazie all’impegno della comunità. Il loro modo di abbellirla è quello di omaggiarla lavorando assieme a chi li accoglie.

I fiori che uniscono è il filo conduttore di questa edizione, che vede protagonisti alcuni progetti in particolare, quello dell’Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini, che coinvolge direttori e tecnici di sei regioni italiane che allestiscono un giardino assieme ai pazienti del centro diurno psichiatrico di Bergamo Ovest. Quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, con un allestimento dedicato ai Giochi Olimpici, simbolo dell’unione pacifica tra i popoli. I cinque cerchi colorati, che nella bandiera olimpica rappresentano i cinque continenti, sono realizzati con piante fiorite e vogliono simboleggiare i vari popoli e le varie culture uniti armonicamente dalla bellezza della natura. Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa offre il suo omaggio a Cervia, in occasione della 44^ edizione di Cervia Città Giardino – Maggio in Fiore, anche attraverso la realizzazione di un quadro vegetale, anch’esso dedicato ai Giochi Olimpici, nel quale, su un tappeto erboso di Dichondra, spicca la fiaccola olimpica, emblema dell’ardore agonistico. Le piante sono inserite su un substrato inerte in lana di roccia che favorisce la radicazione e presenta buone capacità di ritenzione idrica. La struttura, progettata e realizzata da Riccardo Pulizzi, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, è dotata di impianto automatico di irrigazione a goccia. Ma soprattutto è realizzato da studenti provenienti da culture diverse fra loro, dalla Cina, dall’Iran. Lavorare assieme è strumento di dialogo, come spiega Paolo Vernieri, docente dell’Università di Pisa.

Alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione hanno preso parte anche Arrigo Sacchi, che non ha certo bisogno di presentazione, per il quale lo sport è elemento di inclusione, ma anche l’ambiente, tanto che per primo molti anni fa proprio l’Arrigo nazionale era uso correre nella pineta di Milano Marittima, perché, come dice sempre, in un ambiente accogliente ci si allena meglio.

Questo anche l’auspicio del primo cittadino di Cervia Luca Coffari, consapevole che la sua città  è davvero la regina dei fiori: <<Per noi la cultura ambientale è anche una cultura di amicizia e di pace, di forte unione con altre località e altri Paesi. L’amicizia fra i popoli, l’integrazione e l’accoglienza vivono anche nella sensibilità e nell’attenzione all’ambiente, perché il rispetto per la natura significa anche rispetto per l’essere umano. L’ambiente rappresenta il futuro, il valore sul quale lavorare e investire, per lasciare un bene prezioso a chi verrà dopo di noi, un patrimonio intorno al quale possono prosperare gli ideali necessari per avere una comunità coesa, forte, impegnata, responsabile e rispettosa. Un elemento determinante per far crescere ulteriormente una società civile. Ecco perché crediamo ne “I fiori che uniscono”, una metafora della bellezza dell’animo in cui vive il rispetto per l’altro>>.

MOVIMENTO TURISMO VINO: CANTINE APERTE IN VIGNA CON AIRC (28-29 MAGGIO) E ‘UN BICCHIERE PER LA RICERCA’. CIRCA 750 CANTINE INSIEME PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO

cantine aperte 2016

Vino, territori, arte, gusto e solidarietà. Sono 750 le enoproposte in altrettante aziende vinicole previste per ‘Cantine Aperte 2016’ (sabato 28 e domenica 29 maggio), che per la sua ventiquattresima edizione celebra la nuova partnership con l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. “Un bicchiere per la ricerca”, questo lo slogan dell’iniziativa promossa dal Movimento Turismo Vino e AIRC, chiamerà a raccolta i wine lover di tutte le regioni italiane per sostenere la ricerca sul cancro a ‘suon di brindisi’. L’evento clou per l’enoturismo italiano è stato presentato oggi a Milano dal presidente del Movimento Turismo Vino, Carlo Pietrasanta, e dal direttore generale di AIRC, Niccolò Contucci, assieme al direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo, Paolo Giuseppe Graziano.

“Avere partner come AIRC e come Intesa Sanpaolo – ha detto il presidente del Movimento Turismo Vino, Carlo Pietrasanta – dimostra tutto il valore delle nostre iniziative in favore dell’enoturismo. Dopo 24 edizioni le nostre cantine sono oggi aperte ogni giorno dell’anno per diffondere la conoscenza, fare cultura del territorio, fare cultura del vino. Una vivacità del comparto e della sua domanda – ha aggiunto Pietrasanta – cui purtroppo non corrisponde un’adeguata risposta da parte delle istituzioni: il progetto dell’enoturismo italiano – che doveva ruotare intorno alle ‘Strade del Vino’ – è infatti da tempo fallito a causa della cronica mancanza di una regia unica in favore di un fenomeno che è sempre più valore aggiunto per il turismo e l’agricoltura del Paese”.

Enoturismo in primo piano quindi nell’ultimo weekend di maggio con numerose proposte in tutta Italia: di scena tasting e minicorsi per aspiranti sommelier, visite in cantina, pranzi e cene con il vignaiolo, mostre, show cooking e laboratori per bambini, senza dimenticare le escursioni in vigna e nei territori. E’ così che in Toscana (28-29 maggio), assieme ai Vespa Club della regione, si scoprono in sella alle Vespe le 82 aziende aderenti e i loro paesaggi, mentre in Puglia (55 aziende; 29 maggio) gli enoappassionati potranno raggiungere le cantine aperte in bici o a bordo dei bus attraverso uno dei dieci itinerari in partenza da Foggia, Trani, Bari, Ostuni, Brindisi, Taranto e Lecce. Saranno 57 le cantine aderenti di MTV Umbria con tante attività all’insegna del claim #passion&vino, tra cui abbinamenti vino e cioccolato, test drive tra i vigneti, che si affiancano al bicchiere per la ricerca e all’enometro per un bere consapevole. Con l’hastag #cantineapertemarche16, MTV Marche (74 aziende; 28-29 maggio) invita invece i wine lover a partecipare al contest sui social lanciato in occasione della manifestazione. E se la Sardegna (7 cantine; 28-29 maggio) svela i segreti della longevità dei suoi centenari e di quelli dell’isola di Okinawa con laboratori del gusto, nelle 71 aziende di MTV Lombardia (29 maggio), oltre al brindisi collettivo per festeggiare ‘l’Anno del turismo lombardo’, si punta a attività ‘formato’ famiglia per far conoscere ai più piccoli il vino dalle fiabe. In Piemonte (34 aziende; 28-29 maggio) si spazia dalle visite ai crutin sotterranei ai percorsi d’arte in cantina, in Friuli Venezia Giulia (65 cantine aderenti; 28-29 maggio) si sostiene la campagna “Bambini in pericolo” con il kit Cantine Aperte Unicef, mentre 70 cantine di MTV Veneto (28-29 maggio) aprono nel segno del gusto, del relax, della musica e della sostenibilità. Degustazioni e abbinamenti gastronomici di scena infine in Valle d’Aosta (20 cantine; 29 maggio), Trentino Alto Adige (16 cantine; 29 maggio), Liguria (2 cantine; 29 maggio), Emilia Romagna (57 cantine; 28-29 maggio), Lazio (14 cantine; 28-29 maggio), Abruzzo (38 cantine; 28-29 maggio), Molise (6 cantine; 28-29 maggio), Basilicata (6 cantine; 29 maggio), Campania (25 cantine; 28-29 maggio), Calabria (8 cantine; 29 maggio) e Sicilia (17 cantine; 29 maggio). Info: www.movimentoturismovino.it

INFIORATE DI SPELLO 2016 – Spello (PG), 28-29 maggio 2016

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Ogni anno a Spello (Perugia, Umbria), in occasione del Corpus Domini, vengono realizzati quasi 2000 metri di tappeti e quadri floreali ispirati a motivi religiosi, che per tecnica (solo elementi vegetali, nessuna colla né coloranti artificiali) dimensioni (dai 25 ai 90 mq i quadri e almeno 15 mq i tappeti) e qualità artistica sono diventate le infiorate più conosciute e apprezzate nel mondo, richiamando in un weekend fino a 80-100mila visitatori e turisti. Il momento più interessante è la  Notte dei fiori, la “veglia notturna” che, nella notte tra il sabato e la domenica, coinvolge attivamente tutte le famiglie e i gruppi di Spello, circa 2.000 persone di tutte le età compresi quasi 500 bambini,  nella realizzazione di quasi 2 km di meravigliosi tappeti e quadri floreali lungo le vie medievali del paese.

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Nel 2016 l’evento clou è nel weekend del 28-29 maggio  ma già nei giorni precedenti la città si anima con tanti eventi collaterali, quasi tutti gratuiti e ad ingresso libero che fanno da cornice alla manifestazione: mostra dei bozzetti e mostra di ricamo floreale al Museo delle Infiorate, Flower cake design, mostre di pittura e di fotografia,  abbellimenti floreali di “Finestre, balconi e vicoli fioriti”. Nel  weekend delle infiorate anche musica dal vivo, menu floreali nella taverna degli infioratori e in versione street food lungo il percorso, visite guidate notturne ai siti d’arte e ai tappeti floreali, trenino turistico dai parcheggi e dalle aree sosta camper, mostra mercato di florovivaismo nei giardini pubblici e ristoranti ed esercizi commerciali aperti tutta la notte fino all’alba…

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Durante la “Notte dei fiori”, mentre gli infioratori lavorano chini a terra protetti da strutture che saranno smontate all’alba, i visitatori e i turisti possono guardare, conversare e anche partecipare, collaborando attivamente alle fasi più caratteristiche dell’evento: dalla raccolta dei fiori alla preparazione dei petali, fino alla composizione dei quadri sul selciato…

La domenica mattina entro le ore otto le opere saranno completate e dopo le valutazioni della giuria, la processione del Corpus Domini guidata dal Vescovo le calpesterà, ricordando il senso effimero della loro bellezza e chiudendo un’esperienza di altissimo valore umano e religioso.

Informazioni e Prenotazioni: www.infioratespello.it