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“IMPASTI DI SEDUZIONE”

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La dei Merangoli Editrice, ospite della storica pizzeria di Gino Sorbillo, presenta il nuovo libro di Andrea Cacciavillani e Claudia Deb “IMPASTI DI SEDUZIONE”.

Sarà l’occasione per parlare di poesia, passione, seduzione e…dolci!

Ma non solo, durante la presentazione infatti, sarà possibile degustare i vini della Casata Mergè e dell’azienda di Marco Carpineti, accompagnati dalle pizze di Gino Sorbillo.

Una sorpresa del Maestro Sirica, chiuderà in dolcezza l’evento.

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Insieme agli autori interverranno Maria Adamo, conduttrice di Mattina9 (su Canale9 7Gold) e il bravissimo Attore, Michele Caputo, che leggerà alcuni versi.

Sarà una serata di #impastidiseduzione!

Impasti di seduzione è il seducente risultato dell’incontro della penna dello scrittore Andrea Cacciavillani – che trasforma le fasi della preparazione di un ‘dolce al cucchiaio’ in rapsodie d’amore – e la sensuale magia della sweet creative Claudia Deb, che amalgama gli elementi, golosi ed eccitanti, in un autentico manuale di intrigante amoreggiamento.

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“Insegnami a ballare

e io terrò il passo dei tuoi occhi

battendo il tempo

su pavimenti di cioccolato…”

Dodici ricette, dodici preparazioni condite di peccaminosa leggiadria che conduce verso quel fatale attimo che libera gli amorosi sensi. ogni poesia è un inno al desiderio, mai colpevole, di lasciarsi avvolgere e coinvolgere dal sottile gioco di seduzione, come insostituibile ingrediente, nella invitante ciotola del piacere. per l’incauto lettore non resta altro che lasciarsi travolgere da Impasti di seduzione, senza opporre alcuna timida resistenza, anzi!

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PISTOIA, il cuore buono della Toscana

A Pistoia per ARTS&CRAFTS-in bici al mercato di piazza della Sala

Dal 25 al 27 novembre 2016 a Pistoia, nei suggestivi spazi ex industriali della cosìddetta Cattedrale (Area ex Breda) appena fuori le antiche Mura urbane, infatti c’è ARTS&CRAFTS, il Salone dell’Arte e dello Stile del Vivere, un concept nuovo all’insegna del gusto, del saper fare, del migliore artigianato artistico e dell’innovazione. Un weekend tra curiosità, pezzi unici, design della tavola, artigianato agroalimentare, dolci.

Una Rassegna che quest’anno fa di questa città una capitale ed un gioiello anche per l’artigianato enogastronomico di qualità, una punta di diamante in un territorio tra i più versatili della Toscana.

Ad ARTS&CRAFTS, promossa da Confartigianato e CNA Pistoia e organizzata da ARTEX, tanti i settori in mostra: arte tessile, arredo e design, tavola, food e food design e molto altro.

ARTS&CRAFTS-Cucina in mostra

Tre  giorni in cui la creatività invade la città e si concentra nella “Cattedrale”, una vera e propria Factory creativa dove l’artigianato si fa style e ARTS&CRAFTS diventa il “posto giusto” anche per scoprire novità ed acquistare prodotti, oggetti e regali in occasione del Natale alle porte.

Due i percorsi principali della manifestazione:

La creatività a tavola – un intero padiglione dedicato al mondo della tavola: dai prodotti agroalimentari agli utensili e attrezzature per la cucina, fino agli oggetti per la preparazione di una tavola “a regola d’arte”. Un tuffo nella cultura enogastronomica artigianale con un occhio attento allo stile, al buon gusto e alla creatività spaziando tra artigiani “artisti” forti di una tradizione radicata e oggi più che mai rinnovatasi nel segno dell’alta qualità.  Pensiamo per esempio alla confetteria dove Pistoia eccelle col confetto più antico d’Italia, il famoso “riccio” o “brignoccoluto”, il panforte pistoiese di grande originalità rispetto al senese. E ancora, le cialde di Montecatini, i brigidini di Lamporecchio, e i notissimi cioccolatieri Slitti e Catinari del distretto del cioccolato.

Venendo al salato, i prodotti caseari della montagna pistoiese, il pane toscano sciocco e a lievitazione naturale  la cui pratica per il riconoscimento della recentissima Dop è partita proprio da Pistoia, il fagiolo di Sorana, tipica coltivazione del fagiolo che avviene sul greto del fiume Pescia. La sua caratteristica, oltre ad un sapore davvero eccezionale, è la buccia talmente morbida e delicata da non sentirla in bocca.

confetti-a-riccio-di-pistoia

Lo stile del vivere – un vero e proprio viaggio nelle produzioni dell’artigianato artistico pistoiese, toscano e non solo, di alto livello qualitativo. In mostra il meglio della creatività degli artigiani del territorio, con prodotti originali per tecniche di lavorazione, forma e materiali come nel caso dei rami da cucina o la raffinata biancheria e tovagliati per la cucina e la tavola.

Tra gli oltre 100 espositori di ARTS&CRAFTS nel padiglione 1 spicca un’area mostra collaterale con i “fondamentali” diremmo, della creatività artigianale: la Galleria dell’Artigianato Artistico della Toscana. Qui l’atmosfera che si respira è quella dell’arte e della bellezza tra innovazione e tradizione.

Parallelamente all’esposizione, ARTS&CRAFTS, Salone dell’Artigianato in versione Millennial, ha in calendario animazioni, show cooking, degustazioni, incontri, iniziative di richiamo per addetti ai lavori come per appassionati e curiosi

Tanti anche i percorsi tematici nel centro storico, a cominciare da quella passeggiata che ogni visitatore è invitato a fare proprio nelle “vie dei mestieri”, quelle sinuose stradine dai nomi emblematici a due passi da Piazza Duomo, tra le piazze più affascinanti d’Italia, crogiolo di splendide architetture sacre e civili oppure al Mercato cittadino in piazza della Sala.

Ma non è l’unico spunto per un DENTRO/FUORI SALONE fitto di occasioni: in mostra per esempio ci sono dei percorsi di degustazione con artigiani del gusto selezionati secondo criteri di originalità e creatività, ma i percorsi golosi si ritrova anche dal vero tra le piazzette e ad ogni angolo del centro storico dove non c’è che l’imbarazzo della scelta con chef e maestri pasticceri al lavoro e che durante i giorni del Salone propongono aperitivi, menù a tema e offerte delivery pensate proprio per la rassegna.

Ma il Fuori Salone comincia già all’interno di ARTS&CRAFTS con il corner di ARTourl’artigianato artistico vicino a te: il sito/mappa on line con informazioni e dettagli su 100 itinerari integrati artigianali ed enogastronomici fuori dalle guide composti di laboratori e botteghe dell’artigianato artistico, ristoranti di autentica tipicità, botteghe di prodotti  gastronomici e una rete di agriturismi per scoprire una Toscana su misura e spesso segreta dove fare shopping d’autore anche oltre il Salone pistoiese. Basterà avvicinarsi e un sistema interattivo creerà l’itinerario personalizzato.

L’EVENTO : ARTS&CRAFTS Toscana

dove: PISTOIA – “Cattedrale” e Padiglione Ex Pistoia Fiere – Ingresso gratuito

quando:

Venerdì 25 novembre                     dalle 10:00 alle 23:00

Sabato 26 novembre                         dalle 10:00 alle 23:00

Domenica 27 novembre                 dalle 10:00 alle 21:00

info: www.artsandcraftstoscana.it

Sangue Blu, quando il sangue nobilita la cucina

sangue blu

26-27 novembre 2016 ,  I° Rassegna Nazionale dei Salumi di Sangue – San Miniato, Pisa

Da un’idea dell’Associazione dei Sanguinacci di San Miniato,  in collaborazione con Slow Food ed il Comune di San Miniato, il 26 e 27 novembre 2016 si svolgerà nella cittadina in provincia di Pisa, “Sangue Blu” II° Rassegna Nazionale dei Salumi di Sangue (unica Rassegna dei Salumi di sangue in Italia), in concomitanza con la 46° Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato.

Alla manifestazione parteciperanno i produttori Sergio Falaschi, Maurizio Castaldi e Simone Ceccotti.

Come disse Plinio “…da nessun altro animale si trae maggior materia per la ghiottoneria che dal maiale, la carne del maiale dà quasi 50 sapori diversi mentre per gli altri animali il sapore è unico”, sembrano essersi ispirati a questa frase gli organizzatori della rassegna, spinti a valorizzare e promuovere la cultura dei salumi di sangue di cui è ricco il nostro paese, primo fra tutti il Mallegato, il salume di antica tradizione toscana oggi protetto da Slow Food grazie all’istituzione di un presidio di tutela.

Non poteva che partire dalla Toscana questa iniziativa, dove ancora oggi si continuano a consumare questi salumi rusticamente antimoderni, oggi saliti al rango di “nobili leccornie”, come spiega il titolo Sangue Blu.

Due giorni dunque che vedranno coinvolti i produttori di tutte le regioni italiane affiancati da esperti e critici che spiegheranno le tipicità legate alla produzione di questi salumi, affiancati dagli chef dell’Alleanza dei Cuochi di Slow Food e da chef di fama internazionale come Daniele Fagiolini, Paolo Fiaschi, Gilberto Rossi, Stefano Pinciaroli - che si cimenteranno nella creazione di piatti ispirati dai salumi di sangue

La manifestazione, che si terrà sotto i Loggiati di San Domenico a San Miniato, permetterà ai foodies appassionati di sapori e tipicità, di degustare ed acquistare negli stand i prodotti provenienti dalle diverse regioni italiane.

Sangue Blu è stata organizzata grazie alla preziosa collaborazione della Regione Toscana e del Comune di San Miniato.

I produttori ospiti di Sangue Blu

Ma la Toscana è terra di elezione di altri insaccati a base di sangue come il Biroldo della Garfagnana.

La tradizione vuole che a preparare il biroldo fossero le donne in quanto per la realizzazione è richiesta molta manualità e altrettanta pazienza, si consuma tagliato a fette accompagnato dal tipico pane di castagne. Nel senese troviamo invece il sanguinaccio forse più famoso e conosciuto: il Buristo. La sua preparazione prevede l’utilizzo di gran parte delle parti della testa del maiale, compresa la lingua, e parti delle cotenne, lessate e finemente condite con spezie varie, aglio e buccia d’arancio; all’impasto viene aggiunto del sangue filtrato e del lardo lessato; il tutto insaccato nello stomaco e cotto lentamente in acqua (in alcune varianti anche nel vino). Si consuma freddo, a fette. Il Mazzafegato, salsiccia tipica del territorio umbro prevede l’utilizzo di frattaglie, in particolare del fegato che viene tritato e speziato con l’aggiunta di cubetti di lardo. Anche in questo caso si consuma cotto. La Susianella è un insaccato tradizionale, tipico della città di Viterbo risalente ad una ricetta che sembra risalga alla civiltà etrusca, trovò la sua celebrità tra l’XI e il XV secolo, quando si diffuse la lavorazione delle frattaglie. La compongono cuore, fegato, pancreas, pancetta, guanciale e altre rifilature derivanti dal maiale. Le carni sono macinate non troppo finemente e condite con sale, pepe, peperoncino, finocchio selvatico e altre spezie variabili.  Mentre al Nord troviamo la Mustardela salume tipico della Val Pellice ed ovviamente deriva dalla tradizione contadina e dalla famosa frase: ” del maiale non si butta via niente”. Quando il maiale viene macellato se ne raccoglie il sangue che verrà poi aggiunto alla testa, alla cotenna, alle orecchie, lingua, polmoni e rognoni precedentemente lessati e tritati. Quindi il composto viene insaccato nel budello e lessato. In Val d’Aosta vengono preparati i Boudin, insaccati confezionati con sangue di maiale (o in alternativa con le barbabietole rosse), lardo, patate lesse e aromi, tradizionalmente abbinati con le patate rosse di montagna bollite.

Sempre dal nord, dalla Lombardia arriva il tipico sanguinaccio in versione eco-compatibile ed infine dalla Puglia il superbo ù sangùnét.

IL CIELO “STELLATO” DELLA LEOPOLDA: I MIGLIORI CHEF D’ITALIA IN PASSERELLA A FIRENZE

conferenza stampa 23 novembre

Oltre 15 chef stellati nel ricco programma. Convegni, cooking show, esibizioni di barman e incontri: il meglio dell’enogastronomia si dà appuntamento alla Stazione Leopolda. Focus sui grandi prodotti toscani: dal vino delle Eccellenza di Toscana di Ais, ai sapori cucinati dai cuochi regionali con Toscana d’Autunno

Saranno il presidente della Federazione italiana cuochi, Rocco Pozzulo, e il presidente dell’Associazione italiana sommelier, Antonello Maietta, ad aprire con un botta e risposta sul futuro delle due professioni la seconda edizione di Food and Wine in Progress, l’evento promosso da AIS Toscana ed Unione Regionale Cuochi Toscani, in collaborazione con Confcommercio Toscana e Coldiretti Toscana, che dal 27 al 28 novembre animerà gli spazi della Stazione Leopolda di Firenze. Due giorni in cui il settore dell’agroalimentare italiano e toscano sarà protagonista e rappresentato da una squadra di centinaia di cuochi, dei quali moltissimi stellati, e dalle 140 aziende vitivinicole toscane.

Due giorni di eventi. Ogni piatto cucinato nell’ambito degli show cooking si accompagna con il suo vino, scelto da un sommelier AIS come il più adatto per valorizzare il patrimonio organolettico di entrambi. Tanti live di cucina tenuti dai cuochi delle delegazioni delle varie provincie toscane, cocktail sessions tenute dai bartenders di Mixology, un’area commerciale con produttori selezionati di tipicità territoriali, 9 conferences e 13 experience in cui a parlare sono i produttori in prima persona attraverso le associazioni regionali dei macellai e dei panificatori, Federcarni e Assipan Confcommercio, due professioni e la loro evoluzione in base ai mutamenti dei consumi e, naturalmente, una selezione di prestigiose etichette che in tale contesto hanno l’onore di rappresentare una parte di quell’Eccellenza di Toscana presente nella Guida Vitae 2017 edita da AIS.

Le stelle della Leopolda. Gennaro Esposito, Vito Mollica, Valeria Piccini, Mirko Rossi, Paolo Gramaglia, Giuseppe Di Iorio e Marco Scaglione. E’ una piccola parte della parata di cuochi stellati che tra domenica e lunedì sfileranno ai fornelli della Leopolda per ricevere il riconoscimento Amasciatori della cucina italiana, ma soprattutto per cucinare ai presenti piatti che stanno cambiando la storia della cucina italiana e internazionale. Due show cooking saranno infatti dedicati alla cucina etnica: in particolare, quella thailandese con il ristorante Naga Thai Bistrot di Prato – al quale verrà abbinato un cocktail preparato dai bar tender di Mixology – e giapponese, con il rinomato chef Hirohiko Shoda che preparerà un piatto accompagnato da birra.

Toscana d’Autunno. Da Peter Brunel a Marco Stabile, passando per Maria Probst a Luciano Zazzeri. Poi ancora Beatrice Segoni, Silvia Baracchi, Matia Barciulli, Lorenzo Barsotti, , Sara Conforti, Deborah Corsi, Entiana Osmenzeza, Edoardo Tilli e Cristiano Tomei. Sono gli chef che nel pomeriggio di domenica 27 presenteranno un piatto che esprimerà la sua particolare visione della cucina autunnale toscana in abbinamento a un vino e un’azienda selezionati da Ais Toscana. Un momento dedicato all’interno di Toscana d’Autunno sarà rappresentato dall’arte della lampada proposta dagli chef Fabrizio Mazzantini e Matteo Santini mentre Barbara Lapini per conto di Lilt approfondirà il tema della sana alimentazione. Il lunedì mattina questo spazio sarà animati da diversi Istituti Alberghieri regionali che si sfideranno in un contest per la valorizzazione di prodotti a rischio di scomparsa.

Eccellenza di Toscana. L’Associazione Italiana Sommelier Toscana, che ad oggi conta 4 mila soci e centinaia  di corsisti di cui circa il 40% donne, promuoverà all’interno di Food&Wine in Progress l’evento più significativo promosso durante l’anno, ”Eccellenza di Toscana” che prevede degustazioni guidate da Sommeliers AIS dei migliori vini delle 140 Aziende Vinicole Toscane facenti parte della Guida 2017 di AIS Toscana, a cui si aggiunge un ricco programma di incontri, come l’Ais Wine School per avvicinarsi al mondo dei sommelier, o i tanti WINE TOUR  promossi durante la due giorni e tanti momenti di approfondimento e di degustazione sul futuro del vino toscano.

Il mondo dei bar tender. Lo spazio di Italian Barman Style, capitanato dal famoso bar tender Danny Del Monaco, ospiterà eventi ispirati all’abbinamento tra cocktail e cibo, Barman Show a cura di Cocktail in the World, dimostrazioni di preparazioni classiche e nuove tendenze a cura di Mixology,  verrà altresì svolta attività di promozione del bere responsabile. Un settore, anche questo, che negli ultimi anni sta vivendo una crescita incredibile che porta lavoro a migliaia di giovani ragazzi che grazie allo studio sono riusciti a perfezionare l’offerta.

Il programma dettagliato su www.foodandwineinprogress.it .

MOVIMENTO TURISMO VINO: IL 12 E 13 NOVEMBRE CANTINE APERTE A SAN MARTINO IN TUTTA ITALIA

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Dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Calabria al Veneto, dall’Emilia Romagna all’Umbria torna sabato 12 e domenica 13 novembre in tutta Italia Cantine Aperte a San Martino, l’appuntamento autunnale del Movimento Turismo Vino che quest’anno sostiene le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia con “MTV per Amatrice”. Grazie alla campagna promossa da MTV, che terminerà a maggio 2017 con Cantine Aperte, parte del ricavato delle degustazioni sarà destinato infatti ad un progetto dedicato ai bambini delle scuole elementari di Amatrice. Cantine Aperte a San Martino sarà anche l’occasione per brindare al ‘capodanno agrario’ e rivivere con i vignaioli l’antica tradizione del giorno di San Martino. L’usanza vuole che l’11 novembre nelle campagne si festeggiasse il raccolto e, con la nuova annata agraria, il rinnovo dei contratti. Ed è con questo spirito che le cantine MTV apriranno le porte agli appassionati con numerose attività tra degustazioni, visite guidate, passeggiate nei vigneti, assaggi di vini nuovi e castagne, lezioni di potatura e mostre.

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“Anche con Cantine Aperte a San Martino – ha detto il presidente del Movimento Turismo Vino, Carlo Pietrasanta – MTV intende valorizzare i territori vitivinicoli, promuovendo la cultura del vino attraverso proposte di qualità. Una missione portata avanti dalla nostra associazione da oltre 20 anni, pur in assenza di una legge quadro sull’enoturismo, che permetta al mondo vitivinicolo di trasformare questo asset in vera risorsa”.

La kermesse si apre già il 12 novembre nella Marche, in Campania e in Friuli Venezia Giulia con iniziative che spaziano dai tasting abbinati alla musica live (provincia di Benevento) a quelli alla cieca (provincia di Udine), fino alle cene e ai pranzi con il vignaiolo nelle cantine sparse per il territorio friulano. Nel resto d’Italia, per scoprire i territori vitivinicoli più conosciuti ma anche quelli più insoliti con tutto il fascino dei colori autunnali, la giornata clou è invece domenica 13 novembre: si va dalla visita ai “crotin” sotterranei in Piemonte (Monteu Roero – CN) a quella nella grotta scavata a mano nel tufo nel Lazio (Zagarolo – RM), al tour nello storico Baglio affacciato sul mare in Sicilia (Marsala – TP). In Umbria sarà il tema ‘WineArt – Arte in Cantina’ ad accompagnare le attività previste in 19 aziende, che esporranno opere di artisti locali ispirate al vino, alla vita in cantina e al territorio, mentre giochi e intrattenimenti per bambini animeranno Cantine Aperte a San Martino in Veneto, Lombardia e Toscana. Musica, light lunch in azienda e degustazioni di vino e prodotti tipici sono inoltre in programma in 5 cantine della Puglia, raggiungibili anche a bordo di enobus (partenza da Bari e Molfetta).

Per info e programmi: www.movimentoturismovino.it

Tasting Lagrein 2016, la prima volta del Kretzer

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Sono tre quest’anno le etichette premiate dai “Lagrein Awards”: rosso, riserva e rosato assegnati a piccoli e grandi produttori, in comune per tutti qualità e tipicità.

Continuano le giornate del vino di Fiera Bolzano. Proprio in queste ore infatti sono in degustazione i vini vincitori del premio Tasting Lagrein, organizzato come di consueto in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige. La rassegna dedicata al vitigno autoctono a bacca rossa più rappresentativo della regione si è svolta ieri in contemporanea a Vinea Tirolensis, la manifestazione che coinvolge ogni anno oltre 70 Vignaioli altoatesini.

In concomitanza con l’esposizione, una giuria internazionale di giornalisti ed esperti del settore ha degustato e riconosciuto i migliori Lagrein, Lagrein Riserva e – novità di quest’anno nella premiazione – Lagrein Rosato (Kretzer).

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“70 vini, due comuni denominatori: il Lagrein e l’Alto Adige. Un assaggio perfettamente esplicativo della varietà, nelle sue tre tipologie, se si considerano il Rosato e la Riserva. La media qualitativa è stata altissima e ciò che vien fuori è una qualità basata non solo sulla bontà, ma e soprattutto sulla tipicità, l’aderenza al territorio e la precisione stilistica.” – è quanto afferma il Presidente di giuria Giuseppe Carrus, giornalista del Gambero Rosso e vicecuratore della guida Vini d’Italia – “È per questo che le annate vengono fuori molto bene, a partire dall’ultima 2015, passando per la 2014 e concludendo con alcuni vini frutto della 2013, 2012 e 2011. Il Lagrein si conferma un grande vino Altoatesino, capace di sorprendere nelle annate più giovani, ma di dare grandi soddisfazioni anche a qualche anno dalla vendemmia”.

La categoria “Miglior Lagrein” assegna l’award all’Alto Adige Lagrein DOC 2015 di Untermoserhof di Georg Ramoser, vignaiolo che nelle ripide vigne a Santa Maddalena produce vini di grande intensità. Il premio “Miglior Lagrein Riserva” va invece, per la terza volta nella storia della rassegna, a una realtà cooperativa: Cantina Produttori Bolzano con il loro Alto Adige Lagrein Riserva DOC Taber 2014. Infine nella neonata categoria “Miglior Lagrein Rosato (Kretzer)” a trionfare è l’Alto Adige Lagrein DOC Rosé 2015 di H. LUN. Il risultato è una qualità diffusa sia tra i piccoli vignaioli, sia tra le grandi cantine cooperative della regione.

Bilancio positivo per tutti gli appuntamenti legati al vino che hanno impreziosito la rassegna dedicata all’ospitalità e alla gastronomia. Numeri di successo per la tredicesima edizione di Autochtona, che si è svolta il 24 e 25 ottobre, registrando il record di 1.300 presenze, con oltre 80 produttori provenienti da 16 regioni diverse d’Italia, per un totale di 320 etichette autoctone.

L’appuntamento con la prossima edizione di Autochtona è il 16 e 17 ottobre 2017, come sempre a Fiera Bolzano.

Tutte le informazioni:

www.autochtona.it

www.facebook.com/Autochtona

www.twitter.com/Autochtona

https://www.youtube.com/user/autochtonatv

Con il Treno Natura a San Giovanni d’Asso per scoprire il ”Diamante Bianco”

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Due corse da Siena e Grosseto con una locomotiva a vapore immersi nei paesaggi invisibili dalle normali strade su una linea ferroviaria dimenticata

 

Raggiungere San Giovanni d’Asso, alla scoperta del tartufo bianco delle Crete Senesi, su un convoglio d’epoca sospinto da una locomotiva a vapore. Nei due weekend della Mostra  Mercato dedicata al “Diamante bianco”, 12-13 e 19-20 novembre, si potrà scegliere di trasformare il trasferimento fino a San Giovanni d’Asso in un viaggio indietro nel tempo.

La linea, una volta, era il collegamento “veloce” che portava ai paesi sperduti fra le Crete senesi fino alle pendici del monte Amiata e che li univa a Siena e Grosseto. Oggi la “Asciano – Monte Antico” è diventata la ferrovia simbolo di un nuovo turismo “slow” per riscoprire le emozioni di viaggiare a bordo di un treno a vapore immersi nei paesaggi incontaminati.

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Sarà un modo diverso per raggiungere lo splendido borgo e il suo prelibato “diamante bianco” viaggiando attraverso le Crete senesi a bordo di un treno a vapore d’epoca restaurato che percorre una linea dimenticata capace di regalare scorci unici delle colline toscane, invisibili da qualsiasi strada. Il declino della ferrovia “Asciano-Monte Antico”, chiusa oltre venti anni fa perché attraversava un territorio poco abitato e senza fabbriche, ha fatto nascere un treno turistico unico nel suo genere che riporta indietro le lancette del tempo e che si è conquistato un posto importante nel cuore delle persone che scelgono di visitare le Crete senesi.

Per chi non vuole perdersi questa avventura con la locomotiva a vapore d’epoca del Treno Natura, ci sono due corse a disposizione. La prima parte dalla stazione ferroviaria di Siena domenica 13 novembre alle ore 8.50. Passando da Buonconvento e Monte Antico, alle pendici dell’Amiata, dalle zone del Brunello di Montalcino, raggiunge San Giovanni d’Asso alle 11.40, giusto in tempo per iniziare la visita della Mostra – mercato e pranzare negli stand gastronomici o in uno dei ristoranti che offrono menù a base di tartufo bianco, vino Doc Orcia e tanti altri prodotti tipici. Alle 16.30 il treno riparte alla volta di Siena concludendo l’anello fra Val d’Orcia e Crete passando per Asciano. Il rientro a Siena è previsto alle 17.40.

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Domenica 20 novembre si replica partendo questa volta dalla stazione ferroviaria di Grosseto alle ore 9. Si attraversa la valle dell’Ombrone fino ad entrare nella Val d’Orcia per raggiungere Monte Antico. L’arrivo a San Giovanni è previsto alle 11.25. In questo caso il treno ripercorre la stessa tratta per tornare a Grosseto. La partenza per Grosseto è prevista alle 17 e l’arrivo in stazione alle 18.40.

Il programma potrebbe subire leggere variazioni, per questo è preferibile chiedere sempre conferma prima della partenza. I posti sono limitati ed è necessario prenotare (tel. 0577 48003, e-mail:info@visionedelmondo.com, oppure direttamente sul sito www.mostradeltartufobianco.it/eventi).

La Mostra mercato di San Giovanni d’Asso offre due week end (12-13 e 19-20 novembre) per degustare, acquistare, conoscere e anche cercare direttamente questo prezioso fungo ipogeo. Insieme al tartufo bianco delle Crete Senesi, i visitatori potranno conoscere e apprezzare le altre grandi eccellenze di questo territorio come l’olio extravergine di oliva, il formaggio pecorino, il vino della Doc Orcia, il Brunello di Montalcino, il miele. Dalla “cerca” del tartufo e le visite al museo a lui dedicato, al giro dei frantoi, al “Bussino del gusto”per raggiungere le aziende agricole, alle cene tipiche nei migliori ristoranti del territorio, le degustazioni libere e guidate, tutto è stato pensato per condurre i visitatori all’interno di un territorio unico, ricco di tradizioni, prodotti di qualità e di un ruralità ancora genuina dove l’uomo è protagonista.

Il programma completo è sul sito www.mostradeltartufobianco.it. Per informazioni sul programma completo e prenotazioni contattare il 349 7504247 (Biancane servizi al turismo).

ANNULLATA LA MANIFESTAZIONE “APPASSIMENTI APERTI”

A causa del sisma che ha colpito le Marche e in particolare l’entroterra maceratese, la manifestazione “Appassimenti aperti”, in programma a Serrapetrona il 13 e il 20 novembre, è annullata. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza e per rispetto alla difficile situazione che la popolazione sta vivendo e, come fa sapere Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, “è stata condivisa con il coordinamento dei produttori e confermata dall’Amministrazione comunale”.

“Questo territorio vive dei suoi prodotti e di sviluppo turistico – commenta Mauro Quacquarini, coordinatore dei produttori del Serrapetrona doc – uno sviluppo legato anche ad Appassimenti aperti che da dieci anni si dedica alla valorizzazione del vitigno autoctono Vernaccia Nera. Ora queste terre sono duramente colpite e non sarà facile riprendersi, potremo farlo solo progettando una strategia turistica collettiva: dobbiamo unire le forze e dare la spinta giusta per il rilancio di queste zone”.

 

Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco, Silvia Pinzi, che non manca però di dare un segno di fiducia: “Il nostro territorio tutto – dice Pinzi – è stato ferito profondamente e sicuramente in questo momento la priorità è fronteggiare l’emergenza e assistere la popolazione. Siamo stati piegati nel vivo, non solo singolarmente come cittadini, ma anche nelle realtà positive e produttive delle nostre terre. Un duro colpo anche per tutto l’indotto e l’economia locale: ci rialzeremo, ma ora certamente non possiamo accogliere i visitatori come nostra consuetudine. E’ un arrivederci, nella certezza che Serrapetrona ritornerà nel pieno del suo tipico splendore”.

Tranquillità, accoglienza e benessere avvolgono l’ospite: Area Hotel Roma.

esterno area hotel

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il cancello che divide la realtà romana, dal sogno di quiete che offre questa struttura alberghiera, si attraversa  appena lasciata la via Marconi. Il caos, il traffico, i rumori della sempre vissuta capitale d’Italia lasciano il posto a luci e colori più tenui, il silenzio di un boschetto vocato alla meditazione (non a caso l’immobile ha sede all’interno di un terreno a suo tempo edificato da un ordine monastico).

hall area hotel

 

 

 

 

 

 

Un quattro stelle dal cuore umano, dove appena entri ti accoglie il sorriso del receptionist, a cui volentieri consegni la documentazione per il check in e che scrupolosamente ti informa dei benefit che la struttura offre ai propri ospiti, indicandoti il percorso migliore per raggiungere la camera assegnata.

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Di varia tipologia, dalla singola alla quadrupla, la proposta delle oltre 50 stanze in cui possono alloggiare gli ospiti, contribuendo a fornire una adeguata logistica anche a gruppi numerosi. Gli arredi sono funzionali, con spazi anche più ampi dello standard, dotati di ogni comodità, per vivere al meglio anche i momenti di relax e di riposo. La cena, servita nella zona bar, che si trasforma in simpatico bistrot, propone dal menù alla carta piatti di carne e pesce che hanno come comune denominatore a freschezza e la leggerezza.

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Anche la presentazione è degna di un grande locale, così da invogliare la clientela a lasciarsi coccolare anche a tavola dallo staff del ristorante.

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Una colazione che spalanca gli occhi alla giornata, che presto sarà ancor meglio presentata, ma che racchiude nelle sue proposte prodotti di qualità sia per chi desidera la classica colazione all’italiana sia per chi è abituato all’abbondante colazione internazionale. Questo scrigno di attenzioni fa parte di un gruppo alberghiero con sede a Verona e radici in Trentino Alto Adige, Puglia e appunto Roma e da qualche mese la plancia di comando è affidata ad una giovane e professionale manager, Elvira Duro.

Non potevo congedarmi da Roma senza prima averla intervistata:

D. A quando risale la sua esperienza in questa struttura e nel gruppo?

R. Il rapporto con Italica Hotel è iniziati alcuni anni fa prima come addetta al front office presso le varie strutture alberghiere del nord e poi come back office presso la sede di Verona dove gestivo la parte commerciale on line di tutto il gruppo. Questo mi ha fatto acquisire una conoscenza completa delle strutture e delle loro peculiarità. Dopo un periodo a Verona, a seguito dell’acquisizione anche della gestione dell’albergo Area di Roma che, per motivi logistici era seguito dal Dr. Sabato, area manager della Puglia, ho assunto l’incarico di manager nei mesi scorsi. Trovandomi alla guida di una struttura che miscela la tipologia business con quella del turismo familiare.

D. A questo proposito come sta organizzando i collaboratori per gestire al meglio la clientela.

R. Essendo questo albergo una realtà con una importante ricettività tutto l’anno e quindi non avendo collaboratori stagionali che affrontano le problematiche solo temporaneamente, ho fatto si che ci sia la massima professionalità con una discreta cordialità verso gli ospiti, sia che siano business che residenziali quali le famiglie o i gruppi di turisti, italiani e stranieri.

D. Uno degli elementi che diversifica il servizio tra clientela business e residenziale e tra quella italiana ed estera è la prima colazione, come siete riusciti a conciliare queste esigenze?

R. Stiamo ancora lavorando per una messa a regime di un buffet che possa accontentare le richieste sia di una clientela italiana che delle varie tipologie di quella straniera, tenendo conto anche di eventuali e particolari regimi alimentari. Il progetto prevede una miglior dislocazione dei tavoli con le proposte, in modo da razionalizzare ed ampliare la gamma dei prodotti offerti.

D. Oltre alla prima colazione, garantite altri momenti di ristorazione alla vs. clientela?

R. Sono previsti due momenti nella giornata, anzi tre, il primo prevede dalle 17 la possibilità di gustare sia al bar che in camera degli snack sfiziosi, stiamo allestendo anche un servizio di aperitivo nell’area bar con la possibilità per i nostri ospiti di invitare anche loro colleghi di lavoro o clienti e proseguire così gli incontri business. Dalle 19 alle 22 funziona il servizio di ristorazione alla carta, anche con room service, che propone un ricco menù alla carta di piatti di carne, pesce e vegetariani.

D.  Quali sono i progetti a breve termine che state studiando per incrementare le opportunità offerte alla vostra clientela?

R. Stiamo mettendo a punto alcuni accordi con parchi tematici vicini a Roma così da poter organizzare anche momenti di svago per i nostri ospiti ed incrementare così la permanenza in albergo. Inoltre con la direzione stiamo valutando la possibilità di attrezzare un’area all’interno del nostro giardino per ottenere un’oasi di quiete per gli ospiti che vorranno utilizzarla per la lettura o semplicemente per ritemprare anima e corpo con un silenzio magico.

D.  Per quanto riguarda invece la struttura, si notano delle migliorie e delle ristrutturazioni piuttosto recenti, sono frutto della gestione Italica Hotels?

R. Esattamente da quando la proprietà dell’azienda alberghiera è passata a Italica Hotel sono stati effettuati vari lavori di ammodernamento e ristrutturazione: rimossa la vecchia moquette sostituita da parquet, i tendaggi ed altre opere in aree comuni. In previsione c’è una sostanziale ristrutturazione dei bagni delle camere così da renderli, nei limiti del possibile, più consoni ai fabbisogni degli ospiti.

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Come spesso accade il tempo è sempre poco per apprezzare i servizi di strutture come Area Hotel, ma grazie alla disponibilità ed alla professionalità di tutto lo staff, sono riuscito a percepire la grande passione che ognuno dimostra e che sono certo è espressa in ogni momento nel rapporto con la clientela. Alla prossima occasione riuscirò a goderne appieno i servizi, intanto posso consigliarlo con estrema tranquillità, perché Roma ha bisogno di luoghi come questo.

( Marco Marucelli)

 

 

 

 

 

GirOlio d’Italia fa tappa in Irpinia il cuore della produzione olivicola campana

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La Dieta mediterranea e la ristorazione sono tema della VI edizione del tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali.

GirOlio d’Italia fa tappa in Campania e precisamente in Irpinia il cuore della produzione olivicola campana. Saranno infatti le Città dell’Olio di Flumeri, Comune Capofila dell’iniziativa,  Ariano Irpino, Lapio e Venticano  ad ospitare dal 29 ottobre al 6 novembre il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali per valorizzare i territori, le produzioni olivicole, i luoghi e i mestieri legati all’olio. L’evento è co-finanziato dalla Regione Campania – Assessorato alla Sviluppo e Promozione del Turismo, nell’ambito del POC Campania 2014-2020.

Quest’anno la VI edizione di Girolio è dedicata alla Dieta mediterranea e alla ristorazione, un connubio vincente che proietta l’Italia alla conquista di nuovi mercati. E l’Irpinia è uno dei luoghi della Campania dove la coltura dell’olivo ha messo radici e si è maggiormente sviluppata. La qualità del terreno e il clima ideale di questo territorio hanno permesso la produzione di pregiate varietà di olive – prima fra tutte la cultivar Ravece – da cui si origina l’olio “Irpinia – Colline dell’Ufita DOP”, uno degli oli d’eccellenza che questa  regione geografica esprime. Ma l’Irpina è anche terra di antiche tradizioni legate alla coltivazione dell’olio che si tramandano di generazione in generazione. E proprio attraverso i giovani olivicoltori, l’Irpinia mostra tutta la sua capacità d’innovazione nel rispetto della tradizione, qualità questa che la consacra terra di sapori e profumi legati all’olio. La prima tappa di Girolio Campania è Flumeri che fa da capofila alle altre Città dell’Olio della provincia di Avellino: Ariano Irpino, Lapio e Venticano. 

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Un ricco programma di iniziative, che si snoderà dal 29 ottobre al 6 novembre, aprirà le porte della conoscenza del territorio irpino e del suo pregiato olio ad appassionati e curiosi e permetterà loro di approfondire la conoscenza della Dieta Mediterranea, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2010 che si esprime in uno stile di vita celebrato in tutto il mondo e in un patrimonio culturale, storico, paesaggistico e sociale rappresentato anche dai territori delle Città dell’Olio. Convegni, showcooking, aperitivoli, laboratori di avvicinamento all’olio e merende di pane e olio per i bambini, sono solo alcuni degli eventi previsti dal programma di GirOlio che coinvolgerà anche tutto il territorio con visite guidate ai frantoi e alle aziende olivicole delle Città dell’Olio irpine, menù a tema presso i ristoranti aderenti al circuito “MedDiet” e gustosi “Happy Hour” a base di olive presso i locali bar  delle Città coinvolte. 

Informazioni 

www.cittadellolio.it – www.giroliotappacampana.it