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Apre il ristorante “La Cucina di Pescepane”, lo streetfood di mare trova casa in Sant’Ambrogio

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Dagli ideatori dell’apecar vintage - primo street seafood itinerante di Firenze,  che ha conquistato piazze, feste private e festival, una cucina ispirata al cibo di mare da strada e ai sapori decisi: in via Carducci 15 r, a due passi dalla piazza della movida fiorentina, fritto misto imperiale, pappa al baccalà e sorbetti d’autore. Tutto anche da asporto.
Tra arredi vintage, pareti verde mare e
nasse da pesca come lampadari

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Il foodtruck mette radici: a due passi da piazza Sant’Ambrogio, cuore della movida fiorentina, ha aperto i battenti, lo scorso mercoledì 22 marzo 2017, il ristorante “La Cucina di Pescepane”. Lo streetfood di mare trova casa in via Carducci 15 r, mantenendo intatto lo spirito che ha conquistato piazze, festival e feste private con l’apecar vintage, primo street seafood itinerante di Firenze. Sapori e profumi decisi, in cui il pane e il pesce, come dice il nome stesso del locale, fanno da filo conduttore del menu. Che si compila in autonomia al tavolo, segnando quantità e ordine delle portate, e si consegna al personale di sala, a conferma di uno stile easy anche al ristorante.

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La proposta culinaria è concentrata in una selezione limitata di piatti e variabile a seconda delle stagioni: il “pescepane” da cui deriva l’insegna, ovvero il panino fritto con le acciughe e la mozzarella, si ritrova tra gli antipasti in versione crostino, mentre tra i piatti più rappresentativi emergono il fritto misto imperiale con gamberi argentini, anelli, ciuffi, latterini e mazzancolle con crudité di verdure, acciughe e sarde con panatura di mandorla e finocchio e panzanella di mare croccante con cozze, vongole e gamberetti. Il pane, infatti, fa da filo conduttore nei piatti, magari sotto forma di panature originali, in continuo dialogo con l’altra metà dell’insegna: il pesce.

img_0221Niente spaghetti allo scoglio, invece, o alcun tipo di pasta ma piuttosto zuppe, creme e minestre di mare. Ogni giorno la lavagna ospiterà un paio di proposte diverse, a seconda della disponibilità degli ingredienti e della fantasia in cucina. Chiudeono il menu una serie di sorimg_0222betti creati ad hoc da Carapina per Pescepane.

Da bere si può scegliere tra vino bianco della casa al bicchiere o una breve lista di etichette italiane (una bollicina, un bianco, un rosé, un rosso). In alternativa birra artigianale o Menabrea o bibite gassate (rigorosamente in bottiglie di vetro).

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Le materie prime arrivano direttamente dal vicino Mercato di Sant’Ambrogio, tranne il pesce, che viene acquistato da fornitori certificati e ormai di fiducia. Tutto è ordinabile anche da asporto, per chi volesse godersi il pranzo o la cena all’aria aperta, anche se a breve è previsto un dehors sulla strada per godersi il clima primaverile.

La Cucina di Pescepane resterà aperta a pranzo e a cena (orario 12-15 e 19-23), tutti i giorni tranne il lunedì.

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I locali sono stati completamente ristrutturati, il motivo della spina di pesce abbraccia tutti gli spazi, su pareti e arredi – in stile vintage da vecchio porticciolo – domina il verde acqua. Alcuni complementi d’arredo sono stati ricavati da casse di vino riadattate, altri da elementi prettamente marinari, come le nasse da pesca, trasformate in lampadari, o le corde al posto delle tende. I piatti arrivano in cocottine di metallo bianco e blu in pieno stile barca.

Al timone della sala da 28 posti Tommaso Giovannini e Gianni Pierattoni, già soci nell’impresa del foodtruck, mentre il terzo socio fondatore, Nicola Pasqua, rimarrà a coordinare la parte relativa allo streetfood con le 2 Apecar. A loro si sono aggiunti in questa avventura altri due amici: Simone Landi e Matteo Rodà.

Dal 15 aprile al 15 ottobre, infatti, l’apecar vintage verde mare di Pescepane tornerà sul Lungarno del Tempio insieme ai truck de La Toraia, con gli hamburger di vera Chianina, e i gelati d’autore di Carapina. E sono sempre di più le richieste per la partecipazione a feste private, matrimoni, battesimi, eventi aziendali e compleanni per la fornitura di un catering su 3 ruote.

(immagini di Laura Cosci)

Un secolo di gelato dalle strade di Castiglioncello in giro per il mondo!

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Il nome di questa gelateria/laboratorio artigianale, situato sulla collina che domina la baia del Sorriso a Castiglioncello, evoca fin da subito una certa curiosità. Dai, Dai è una frase che incita appunto ad andare, a ripartire, a riprendere un percorso con tutte le forze.

E direte voi che c’entra con il gelato. Immaginiamo di essere negli anni 20, di vendere in giro per il paese il gelato artigianale e di possedere come mezzo di trasporto solo un carretto trainato da una ciuchina (di nome Dorotea) per i viottoli ciottolosi della pineta di Castiglioncello, il caldo e la fatica dovevano essere spesso esorcizzati dall’incitazione Dai, Dai che il gelataio faceva alla ciuchina invitandola a muoversi. Da allora questa frase è divenuta il sinonimo di una sorta di cassata che ancora oggi è apprezzata in tutto il mondo.

Oggi , Bernardo, Allegra e Rosa Bartoletti, ispirati dai valori del nonno e del padre continuano con passione il lavoro e mantengono le antiche ricette, con attenzione nella scelta di ingredienti di prima qualità e possibilmente a km0. La gamma di prodotti è aumentata così come i gusti. Quest’anno a Pitti Immagine Taste è stato presentato, il Bocconcino di Aloe. E’ un dessert gelato, unico nel suo genere, un prodotto nuovo, non presente in commercio, innovativo nella composizione e nelle proprietà.

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Nasce dall’idea collaborativa della gelateria Artigianale DAI DAI di Castiglioncello, sempre alla ricerca di prodotti buoni, lavorati in maniera tradizionale, genuini e a km 0 con quella dell’Azienda Agricola della Dott. Stefania Piazza, agronomo, che ha creato un “Giardino d’Aloe”, un giardino di piante autoctone e alloctone, mediterranee e tropicali che circondano le serre dove crescono e sviluppano piante di Aloe barbadensis, Aloe arborescens e saponaria a Livorno in  Loc. Ardenza.
Dopo numerose prove, con varie dosi e miscele di ingredienti sono state affinate perfette dosi di un prodotto che mantiene inalterata la consistenza e la cremosità di un gelato artigianale con le caratteristiche inalterate del gel di aloe. Nello studio della composizione chimica del gel di aloe è possibile verificare la presenza di catene di zuccheri complessi i Polisaccaridi, queste macromolecole rappresentate da mannosio, galattosio vanno a costituire i mannani – acemannani i quali hanno moltissime proprietà, tra le principali quello di aumentare le difese immunitarie, quelle antiinfiammatorie, azioni battericida, antifunginei e antivirali. Nel gel di Aloe si trovano anche molecole di natura fenolica con effetto antiossidante. Attraverso analisi effettuate dall’Università di Agraria “La Cattolica di Piacenza” dipartimento di Chimica agraria (Prof. Trevisan, Prof. Lucini e Dr. Pellizzoni), sul prodotto finito, si è potuto verificare che le proprietà intrinseche chimico fisiche del gel di Aloe si mantengono anche nel Bocconcino DAI DAI Aloe.
L’introduzione del gel di Aloe, estratto a freddo, lavorato subito e miscelato immediatamente con gli altri componenti nella formazione del Bocconcino  ha consentito di ridurre a 0 qualsiasi apporto di zucchero (zero zuccheri aggiunti) mantenendo una buona densità e corposità del gelato, con tutte le proprietà chimico fisiche del gel di Aloe inalterate senza l’aggiunta di conservanti e additivi che comunque alterano il gusto e la composizione.
Il target di questo prodotto innovativo è molto ampio, oltre a tutte le persone che non hanno problematiche patologiche può essere indicato anche a chi ha problemi di diabete,ai bambini perché ricco di polifenoli e sostanze immunostimolanti, a coloro che seguono diete ipocaloriche perchè povero di zuccheri, ricco di vitamine e amminoacidi essenziali.
Il Bocconcino di Aloe è quindi il primo prodotto in commercio presentato come “dessert buono, delicato e salubre” – ” dessert buono e che fa bene”.

Le strade non son più ciottolose e in pineta non c’è bisogno di avere una ciuchina per trainare un carretto, ma la bellezza del mare di Castiglioncello e l’aria che si respira ci ricordano i tempi passati soprattutto quando guardiamo l’orizzonte gustando una cassata o un bocconcino prodotto da questo laboratorio concepito sulle orme della tradizione familiare. Dai…Dai, da incitazione per la ciuchina Dorotea a logo dedicato a tutti gli amanti del gelato per incitarli a gustare questi prodotti che respirano la brezza del mare.

DIARIO DI VIAGGIO GASTRONOMICO: Identità Golose Milano 2017, andata e (niente) ritorno della vera cucina!

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Se il lunedì dell’evento è il giorno più ricco di novità, presenze e anticipazioni, chissà cosa sarà accaduto nei giorni precedenti.

Di cuochi (chef è una parola che non amo, ma che al massimo si poteva “appiccicare” ad uno sparuto numero dei presenti, spesso senza giacca della divisa) in giro per il grande salone e nelle sale conferenze, ne ho visti parecchi, così come non mancavano i nuovi e vecchi profeti della comunicazione enogastronomica, comunicatori di sogni e predicatori di verità assolute.

img_0902Oramai il mondo della cucina vive di dogmi: se quel tale dice che un cuoco è bravo, tutti gli altri a ribadire il concetto, spesso senza neppure aver avuto la possibilità e/o la capacità di aver assaggiato quanto propone. Basti vedere le miriade di premi che vengono distribuiti sempre e solo agli stessi, rafforzando erroneamente giudizi e convinzioni.

img_1014Detto questo, che probabilmente avrà già scaturito l’ira di alcuni tra i più fervidi “abbuffini” e “lecchini”, devo da un lato complimentarmi con la puntuale organizzazione dello staff guidato da Paolo Marchi che però devo bacchettare per quanto riguarda l’accesso alle conferenze dei vari giornalisti (veri) presenti. Non è possibile infatti che anche quest’anno  (nonostante il corridoio preferenziale aperto di fianco all’auditorium centrale) molti giornalisti non abbiano potuto assistere direttamente alle conferenze di cuochi famosi, poiché tanti (e forse senza titoli) fin dalla prima mattina si erano accaparrati i posti iniziando a presidiare la sala senza possibilità quindi di alternare le presenze tra una lezione e l’altra.

img_1060Ma superato anche questo “scoglio” degli attori, passiamo al vero essere di questo “viaggio” nel gusto che, almeno per alcune delle proposte seguite e di quanto ho potuto verificare in giro, si basa più sull’effetto visivo che non su quello gustativo. Quando parlavamo di multi-sensorialità intendevamo l’uso di tutti i sensi senza abusarne di qualcuno in particolare. Adesso mi sembra invece che la sola cosa che serva sia quella dell’apparenza e non dell’essenza.  La cucina si evolve nel tempo, ma deve restare fedele ad alcune regole. Sarebbe come se la matematica non si basasse più sui teoremi e sulle tabelline di Pitagora, visto che adesso ci sono le calcolatrici elettroniche.

img_1058La cucina proposta riprende molto il concetto matematico espresso, poiché adesso ci sono  una quantità incredibile di attrezzature robotizzate, in cucina il cuoco più che spadellare si diletta a lavorare tanto (troppo) crudo, a pre-cucinare, a scaldare ma soprattutto, ha praticamente eliminato dagli strumenti di lavoro cucchiai, mestoli e tegami, sostituendoli con pinzette chirurgiche e piccoli padellini, simili a quelli con cui le mie sorelle giocavano con le bambole, solo per appagare palati anestetizzati dai mille masterchef che la TV ci propina. Per carità ci sono creazioni che alla vista e all’occhio fotografico possono anche sembrare capolavori, ma tra vedere un bel piatto e goderne dei sapori, ci corre come tra visitare le sale di un museo e pensare di vederne il contenuto su un catalogo.

img_1077 Mi piacerebbe, artisticamente parlando, che esistesse un sorta di sindrome di Stendhal gastronomica, dove un palato goloso si inebriasse dei profumi di un soffritto di cipolla, della vista di uno spaghetto al pomodoro ben fatto (su questo ho molti dubbi che tanti grandi cuochi presenti potessero, a richiesta, prepararlo) dell’arrosto della domenica o di un fumante carrello di bolliti, insomma di piatti più “umani” che, così come dovrebbe essere abitualmente, rievochino ricordi, immagini, sensazioni ed inducano la mente a viaggiare nel passato, nel nostro animo, amplificando così il miglior ingrediente che ogni piatto racchiude, la memoria.

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L’Oro di Andria arricchisce Livorno

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Da sabato 18 a lunedì 20 marzo, Livorno e la sua collina sono stati arricchiti da un evento (svoltosi in due modalità diverse) curato dal Consorzio produttori olivicoli “Oro di Andria” destinato alla conoscenza e promozione di questo ricco e prezioso alimento ricavato da secolari olividi varietà Coratina, all’ombra del magico Castel del Monte.

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Sabato e domenica presso il centro commerciale Fonti del Corallo di Livorno è stata attrezzata una apposita area di degustazione che ha visto presentare le versioni convenzionale e biologica dell’olio extra vergine di oliva Elixir, questo il nome con cui il consorzio ha battezzato questo ricchissimo prodotto agricolo.

img_20170318_104726Centinaia i visitatori, che hanno apprezzato l’olio sia degustandolo con un assaggio diretto che utilizzandolo come ingrediente/condimento del classico pane e olio e della gustosa Pappa al pomodoro realizzata da Teresa Colia, cuoca del ristorante Rodomonte di Gabbro che ha curate la parte gastronomica dell’evento. Terminato il week-end le bottiglie e le lattine di Elixir si sono trasferite nel caveau di gusto del Ristorante Rodomonte dal 1910 di Gabbro, dove il lunedì sono stati apprezzate da un gruppo di giornalisti e di operatori della ristorazione che ne hanno apprezzato le qualità organolettiche in abbinamento ai piatti realizzati per il pranzo conviviale da Teresa Colia, padrona di casa, che ha studiato un menù che abbinasse gli aromi dell’olio EVO di Andria a piatti evocativi della cucina della tradizione toscana.

17389180_970007039801385_834648165798775385_oIl menù servito è stato : Schiacciata toscana all’olio EVO e Pappa al pomodoro; Insalata di baccalà, uva rossa, mandorle tostate e ceci; Risotto con crema di asparagi e stracciatelle di burrata di Andria con briciole di pane casereccio al profumo di rosmarino; Filetto di maiale avvolto in pancetta, glassato al miele su crema di patate; Semifreddo all’olio E.V.O. con arancia candita e crema al limone.

17389036_970007236468032_297879779062723682_oDurante l’evento oltre ad una preziosa lezione di degustazione curata da Alfonso Germinario, giornalista ed agronomo, sono stati presentati da Tina Samele, presidente del consorzio “Oro di Andria” gli oli che fanno parte della linea salutistica di Elixir. Si tratta di tre referenze che, arricchite da oli essenziali realizzati da un laboratorio farmaceutico, producono effetti benefici per la prevenzione delle malattie cardiache, epatiche e gastro-intestinali.
17361610_10212245146754420_3138237643140414778_nPresenti all’evento, come graditi ospiti, il Dr. Renato Verzari,direttore di AIPO (Ass. Italiana produttori olivicoli) e Licia Montagnani, assessore al turismo, agricoltura, cultura e commercio del Comune di Rosignano Marittimo.

17311221_970006989801390_3774216543425076629_oAl termine del pranzo i responsabili del Consorzio oro di Andria hanno accolto l’invito ad un gemellaggio culturale-gastronomico legato all’olio di oliva che possa cementare l’amicizia tra Andria e Rosignano Marittimo e che sarà suggellato in occasione della prossima edizione di ottobre dell’evento VerdeOro realizzato dal Comune di Rosignano Marittimo. Ospitalità che sarà ricambiata dal consorzio pugliese con un evento dedicato ai profumati e delicati oli delle colline livornesi.
Non solo un evento gastronomico ma un occasione per far si che l’olio extravergine d’oliva sia ambasciatore del territorio e attraverso le sue preziose gocce che arricchiscono piatti, anche semplici, faccia prevenire al cuore: conoscenza, tradizione e curiosità.

A VOLTERRA SERATA D’AUTORE CON L’EXECUTIVE CHEF ALESSANDRO LIBERATORE DEL RISTORANTE DI VILLA CORA (FI) E I VINI DELLA MITICA TENUTA DELL’ORNELLAIA

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L’incasso della serata sarà devoluto all’Emporio della Solidarietà della Caritas Diocesana di Prato.
Giovedì 23 marzo lezione dello chef in carcere agli studenti dell’Alberghiero Niccolini

VENERDI’ 24 MARZO porte e cucine del carcere di Volterra riaprono al pubblico con una serata davvero speciale. A guidare la brigata galeotta di cucina sarà infatti ALESSANDRO LIBERATORE, Executive Chef del ristorante di VILLA CORA di Firenze, che realizzerà un menu accompagnato dai vini di una delle cantine che hanno segnato la storia dell’enologia italiana: la TENUTA DELL’ORNELLAIA di Bolgheri (LI)

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Chef fra i più conosciuti ed apprezzati del panorama fiorentino e non solo, ALESSANDRO LIBERATORE è sbarcato a Villa Cora dopo diverse esperienze in ristoranti stellati Michelin – vedi Al Gallopapa di Castellina in Chianti e Il Pellicano di Porto Ercole – che hanno influenzato la sua formazione. La passione per le preparazioni semplici, la selezione maniacale di materie prime d’eccellenza e l’impegno nella ricerca per riportare alla luce i sapori autentici della tradizione italiana sono da sempre il suo marchio di fabbrica, gli ingredienti che rendono unica l’esperienza gustativa dei suoi piatti.

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Una Cena Galeotta da veri gourmet, con sigillo d’autore anche nel bicchiere: ad accompagnare la serata saranno infatti i vini della TENUTA DELL’ORNELLAIA di Bolgheri (LI), “azienda mito” fra le più prestigiose e conosciute del panorama vinicolo mondiale. In beneficenza come sempre l’intero incasso della serata, devoluto in questa occasione all’EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ DELLA CARITAS DIOCESANA DI PRATO.

La serata sarà preceduta GIOVEDI’ 23 MARZO da un altro importante momento, novità di questa edizione: gli chef coinvolti infatti, come sempre a titolo gratuito, non solo affiancheranno i detenuti ai fornelli, ma terranno anche lezioni inserite nel calendario didattico dell’Istituto Alberghiero nato nel 2012 proprio all’interno del carcere di Volterra, con classi miste formate dai carcerati e dagli oltre venti ragazzi che ogni giorno varcano le porte della struttura per seguire il percorso formativo. Sarà proprio chef Liberatore ad inaugurare questi incontri.

Info: www.cenegaleotte.it

Prenotazioni: Agenzie Toscana Turismo, Tel. 055.2345040
IL MENU DELLA SERATA

Aperitivo di benvenuto con le proposte di Alessandro

Panzanella di taralli, gamberi scottati e cenere vegetale

Risotto agli asparagi, taleggio e guanciale croccante

Guancia di vitello brasata al vino rosso, crema soffice di patata e pomodorino appassito

Cremoso di cioccolata, coulis di frutti rossi, profumo di menta, crumble di agrumi

Clotilde Tradizione & Spirits a Roma

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Un salotto di fine secolo, raffinato ed elegante con accenti contemporanei: questo è Clotilde, una donna dall’allure affascinante che apre agli ospiti il suo salotto, accogliente e rilassante. Patron è Clemente Quaglia, ristoratore romano di grande esperienza, che ha dato al ristorante il nome di sua madre, nella sua mente icona di savoir fare: una raffinata padrona di casa, sempre attenta alle necessità dei suoi ospiti, sempre pronta ad offrire il meglio delle sue cantine, del suo cibo, dei suoi cocktails, una donna capace di creare magiche tavole conviviali dove trascorrere momenti di grande bellezza. Aperto per pranzo e dall’aperitivo serale a tarda notte, è il luogo ideale per lunghe e piacevoli serate tra amici o intime cene romantiche.

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Una donna d’altri tempi elegante e raffinata, ma al tempo stesso moderna e con “quell’allure” irresistibilmente glamour, così è Clotilde, il nuovo ristorante in Piazza Cardelli in pieno centro, a pochi passi dalle grandi bellezze di Roma, tra Piazza Navona e l’Ara Pacis, tra il Pantheon e Piazza di Spagna. E come una donna piacevole e accogliente, Clotilde – Tradizione & Spirits – ha aperto ieri, 10 marzo,  il suo salotto dove farà trascorrere ai suoi ospiti rilassanti momenti, per sentirsi a casa, fuori casa, in compagnia di una buona cucina di tradizione laziale, un profumato calice di vino e una ricca selezione di cocktail.
Il patron è Clemente Quaglia, un uomo che ha fatto della ristorazione la sua vita avendo gestito, per vent’anni, il ristorante “Clemente alla Maddalena”, sempre a Roma.

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Clotilde – il salotto romano in cui rilassarsi ogni giorno
L’idea di Clotilde è nata proprio per regalare agli ospiti ciò che Clemente stesso ama trovare recandosi al ristorante: un servizio piacevole per il pranzo e un luogo ove portare amici durante le lunghe sere romane o trascorrere romantici momenti, assaggiando piatti di tradizione corretti secondo un gusto contemporaneo, (cioè alleggeriti nei grassi grazie alle tecniche di cottura) e utilizzando selezionati prodotti provenienti dalla campagna di Roma, Latina e Frosinone (zone natie di Clemente). “Vivo sempre fuori casa e, anche quando non lavoro, ceno e pranzo al ristorante – afferma Clemente Quaglia – così ho voluto creare un luogo ove chi, come me, è sempre in giro, potesse mangiare anche tutti i giorni, con prodotti di ottima qualità e grande piacevolezza per lo spirito e il corpo”. La tipologia dei prodotti, lo stile di cucina semplice e rilassato che predilige i sapori rassicuranti della tradizione che ben conosciamo e amiamo, fa di Clotilde il luogo da frequentare anche ogni giorno: la tavola di una persona amica, arricchita però dal glamour dell’architettura e del design che è stato curato dall’architetto Danilo Maglio, da un servizio fresco e giovane (tutto lo staff è sotto i 30 anni, tranne i responsabili di sala e cucina), da un cocktail bar intimo e rilassante.

Clotilde – Il design
E come in una casa, tutto è curato in ogni minimo dettaglio, rispettando però il luogo e la struttura del palazzo, lasciando ad esempio a vista le volte a botte storiche in mattoni e creando il giusto equilibrio con arredi e illuminazione dal design anni ’50 e ‘60 accostati a elementi e geometrie pure. Un sapiente gioco di epoche storiche, forme, materiali e colori ad opera dell’architetto Danilo Maglio che ha giocato con i colori classici del giallo senape, del blu cobalto, del celeste carta da zucchero del velluto e della pelle scelta per divani e poltrone, con il ferro del bancone bar e della “tenda” metallica che separa la zona ristorante dal bar.
Infatti varcata la soglia di Clotilde, ci si trova nella zona cocktail dove un grande bancone con alti sgabelli e comode poltrone e pouf accoglieranno i clienti per sorseggiare qualche drink come Daiquiri, Kir Royal, Bloody Mary da accompagnare con piccoli assaggi della cucina come i mini hamburger con chip o il tris di Suppli (mozzarella e pomodoro, cacio e pepe, vegetariano). Superata la trina in ferro battuto, realizzata artigianalmente, si entra nella sala dove due differenti mise en place (con tovagliato e senza) crea un gioco asimmetrico, proprio come in una casa. Carta da parati geometrica, tavoli in cristallo e ferro, bicchieri di cristallo sfaccettato, illuminazione sui tavoli e opere d’arte di artisti della Galleria d’arte Arturarte Contemporanea donano a Clotilde il calore della magione di questa donna frizzante e raffinata.
I gruppi di amici troveranno il luogo prefetto ove accomodarsi nei tavoli tondi con apparecchiature con tovaglie in tessuti naturali mentre sul resto del locale i tavoli di vetro scuro specchiati, regaleranno quel tocco sofisticato da bistrot newyorchese.

Clotilde – la cucina e la sala
La scelta dello Chef Giorgio Baldari da parte di Clemente Quaglia è stata dettata dal voler dare una continuità anche in cucina del concetto di accoglienza prediligendo piatti semplici e di grande suggestione. Lo Chef Giorgio Baldari, Cuoco di Terra Madre e dell’Allenza, ha ideato per il Clotilde un menu che rispetti i principi di Slow Food del buono, pulito e giusto ponendo estrema cura nella scelta dei prodotti: la carne proviene da Angelo Feroci, la pasta fresca (solo la base, mentre le paste ripiene vengono chiuse “in casa”) dal Pastificio Secondi, i pomodori sono di Travaglini, i tartufi sono di Savini, il riso è Zaccaria. Tale attenzione ha dato vita a un menu alla carta (sia per pranzo che per cena) con un ampia proposta di piatti di tradizione in cui si fa un grande uso di materie prime del territorio laziale, con una particolare predilezione per le zone di Roma, Latina e Frosinone. Tra i piatti citiamo Tre polpette di una volta (di manzo al pomodoro, di vitello alla picchiapo’, di agnello con carciofi), Fondente di steccata di Morolo con broccoletti ripassati e salsiccia, Schiacciata di patate ed erbe di campo al formaggio conciato e guanciale di suino nero, Ravioli di coda nella sua salsa con pomodoro, pecorino e sedano croccante, Paccheri con fagioli, cozze e cotica soffiata al pecorino, Costolette di agnello panate e fritte con salsa di cacio, limone e uova, Polpo alla griglia con peperone crusco e patate all’olio di frantoio.
In sala Paolo Falchi che forte della sua esperienza in grandi e prestigiose strutture coordinerà una squadra formata da ragazzi e ragazze giovani, ma pieni di passione che offriranno un servizio fresco e piacevole.

Clotilde
Piazza Cardelli, 5/A , 5/B – 00187 Roma
Sito: www.ristoranteclotilde.it
E-mail: info@ristoranteclotilde.it
Tel.: 06 68805145
Orari di apertura
Lunch: dalle 12:30 alle 15:30
Servizio drink spirits: dalle 18:00
Dinner: dalle 19:30 alle 23:00

BOTTEGA LANCIA LA NUOVA CREMA AL PISTACCHIO

Pistacchio

I liquori cremosi rappresentano una categoria del beverage relativamente recente, che si è affermata in Italia, anche grazie ad alcuni marchi di successo provenienti dall’estero. Indicativamente sono prodotti di facile approccio e di immediato appeal che rientrano in una fascia di prezzo medio e che si rivolgono ai giovani e alle donne.
Bottega allarga la propria gamma di prodotti con il nuovo Pistacchio, un liquore cremoso e fragrante, che ha origine da una pasta ricavata dagli aromatici pistacchi di Sicilia. Questi frutti, da sempre rinomati per le proprietà alimentari e per la ricchezza dei loro principi nutritivi, nascono da una pianta originaria del Medio Oriente, che cresce spontanea e rigogliosa alle pendici dell’Etna. Dalla tradizionale raffinatura di soli pistacchi di Sicilia, una lavorazione tipica, si ottiene una pasta che mantiene intatte tutte le preziose caratteristiche organolettiche del frutto. La sapiente miscelazione della stessa pasta con alcol, acqua e zucchero dà vita ad un liquore cremoso, rotondo, avvolgente, dall’aroma intenso ed inebriante di pistacchi siciliani. L’aggiunta di grappa regala un tocco finale ed un’aromaticità inconfondibile.

Pistacchio ambientato
Pistacchio Bottega è un prodotto di grande personalità, che incontra il pieno favore dei consumatori per la sua immediata piacevolezza. La bassa gradazione alcolica (17% vol) lo rende un ottimo afterdinner, da consumare freddo, non solo dopo i pasti ma anche in qualsiasi momento della giornata. È inoltre un apprezzato ingrediente per la preparazione di gustosi cocktail e si sposa egregiamente con gelati a base di latte (vaniglia, crema, fiordilatte), dando origine a un gustoso “affogato”.
L’elegante packaging completa il profilo del prodotto. Il prezzo al pubblico per la bottiglia da 50 cl è di circa 14 €.

PITTI TASTE è gusto e Italian food lifestyle

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Dall’11 al 13 marzo, alla Stazione Leopolda di Firenze,
torna l’appuntamento di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del cibo e alla food culture.
Il salone cresce nei numeri e negli spazi,
con oltre 380 aziende protagoniste, tante novità, progetti
e un focus sul caffè e i suoi trend più contemporanei

Da sabato 11 a lunedì 13 marzo 2017, alla Stazione Leopolda di Firenze, va in scena l’edizione n.12 di PITTI TASTE, il salone di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del gusto e del lifestyle legato al cibo di qualità. Sempre più evento imperdibile per i professionisti della food culture internazionale, nato dalla collaborazione di Pitti Immagine col gastronauta Davide Paolini, Pitti Taste presenta una nuova edizione in crescita, sia nei numeri sia negli spazi espositivi. Saranno oltre 380 le aziende protagoniste alla Stazione Leopolda (+12%, erano 340 nel marzo 2016), alcune tra le migliori produzioni di nicchia e di eccellenza provenienti da tutta Italia.
Altre novità importanti di questa edizione sono la nuova area nel Piazzale Gae Aulenti, che ospiterà il Taste Shop, e il tema-progetto speciale sul caffè, per coinvolgere intenditori e appassionati su un trend forte della cultura gastronomica del momento.

Ogni nuova edizione di Taste è un viaggio attraverso cibi, vini, oggetti e idee, alla scoperta delle molteplici dimensioni in cui oggi si esprime e si sperimenta il gusto: tra tradizione e innovazione, trend e lifestyle, attrezzature e tecniche professionali, food & kitchen design, con un set di allestimento curato come sempre da Alessandro Moradei. E al termine del percorso uno spazio speciale – il Taste Shop – dove acquistare i prodotti in esposizione. Per una sola settimana all’anno, Pitti Taste è Firenze e Firenze è Pitti Taste.

HIPSTER COFFEE: il tema di questa edizione celebra il caffè
Pitti Taste celebra la sua dodicesima edizione con un focus dedicato al caffè, simbolo di aggregazione, di identità culturale e al tempo stesso diversità. E lo fa con un ricco programma di eventi – mostre fotografiche, installazioni, presentazioni di libri, contest e talk – che accendono i riflettori sui diversi modi di vivere e gustare una delle bevande più amate al mondo, e che strizzano l’occhio al trend della hipster coffee culture. A contribuire al tema anche una speciale collaborazione con La Marzocco – azienda toscana leader nella produzione di macchine da caffè di alta tecnologia destinate a bar e ristoranti – per una serie di attività e gare legate ai professionisti del caffè e al pubblico di appassionati.

IL NUOVO SPAZIO DEDICATO AL TASTE SHOP
Taste è un percorso coinvolgente, che animerà gli spazi della Stazione Leopolda, di Alcatraz, del Teatro dell’Opera – nel cui piazzale e nel foyer verranno ospitati di nuovo eventi e progetti, e – novità di questa edizione – del Piazzale Gae Aulenti, che diventerà location del Taste Shop e accoglierà anche una speciale presenza di MINI.

“Taste inventa nuove sfide a ogni edizione – dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine. “Al suo dodicesimo appuntamento registra ancora una volta un incremento nel numero delle aziende (in tutto sono state oltre 440 le richieste di partecipazione quest’anno) selezionate tra le migliori produzioni di nicchia della penisola, e negli spazi: per la prima volta infatti il Piazzale Gae Aulenti ospiterà il Taste Shop, il negozio di prelibatezze che la scorsa edizione ha venduto oltre 22.000 pezzi. E poi si confermano le novità della scorsa edizione: lo spazio Alcatraz diventato parte integrante del percorso espositivo, e il nuovo Teatro dell’Opera collegato alla Leopolda per ospitare i Ring e alcuni progetti speciali. Taste cresce però mantenendo ben dosati gli ingredienti della qualità e della selezione, fondamentali per la riuscita della sua ricetta. E a questa edizione presentiamo ancora un’altra sfida, incentrata su un trend forte del momento: il mondo del caffè e della sua cultura e stili di vita, raccontati nella loro chiave più attuale, più giovane e hipster. Perché il gusto di Taste è tutto italiano, ma da sempre internazionale e aperto al nuovo”.

MINI @Pitti Taste n.12
Attenzione alla qualità del cibo, alle materie prime e al design della tavola sono gli ingredienti che hanno fatto di Pitti Taste il salotto italiano del mangiare bene e trovano una diretta corrispondenza con i valori di qualità e di tendenza di MINI. Per l’edizione 2017 la partnership si rafforza, con un’installazione scenografica firmata MINI nel piazzale Gae Aulenti: protagonista la nuova MINI Countryman.

IL MENU A TAPPE DI TASTE:

_TASTE TOUR, il viaggio alla scoperta e all’assaggio dei prodotti di oltre 370 aziende, selezionate tra le migliori produzioni di nicchia e di eccellenza provenienti da tutta Italia. Anche a questa edizione il percorso si presenta arricchito con la nuova area allo spazio Alcatraz. Un viaggio ricco di tradizioni e novità: dalle paste lavorate a mano dei più importanti pastifici italiani alle migliori birre artigianali fino alle novità più curiose come il Parmigiano Reggiano DOP Millesimato, il foie gras d’anatra con cedro candito e la tavoletta di cioccolato al sale marino… e tanti altri!

TASTE TOOLS, una selezione di brand con i loro oggetti di food & kitchen design, capi di abbigliamento, attrezzature tecniche e proposte innovative per la cucina. I 10 marchi a questa edizione sono: Boglasses, Fresco, Interno 22, Kuvings, La Marzocco, Molino Rossetto, Parentesiquadra, Ratafià Firenze, Regalpack, Tablecloths.it, Un tocco di Rossetto, Vitamix, Waxmore.

TASTE SHOP, novità di questa edizione, il Piazzale Gae Aulenti è la nuova location del Taste Shop, il negozio dove acquistare i prodotti esposti e durante il percorso di degustazione – collocato alla fine del percorso espositivo. Oltre 2.040 prodotti, e un totale di quasi 44.000 pezzi in catalogo per oltre 22.000 pezzi venduti alla scorsa edizione.
TASTE RING, l’arena cultural-gastronomica moderata da Davide Paolini, il Gastronauta. All’interno del nuovo spazio al Teatro dell’Opera di Firenze, i protagonisti del mondo del cibo si sfideranno sui temi più caldi legati alla tavola contemporanea.

TASTE EVENTS, non solo palcoscenico per i Ring, lo spazio al Teatro dell’Opera di Firenze ospiterà un ricco programma di eventi – mostre, presentazioni di libri, gare di cucina – legati al mondo del caffè, tema di questa edizione, e vedrà la presenza speciale de La Marzocco con uno spazio espositivo. E ancora, lo spazio accoglierà il ristorante e il Pitti Club riservato ai VIP Buyer.

I NUMERI DI TASTE
All’edizione 2016, Pitti Taste ha fatto registrare in tre giorni un’affluenza complessiva di oltre 15.500 presenze, dei quali oltre 5.000 sono stati i buyer e gli operatori del settore (da oltre 60 paesi nel mondo), raccogliendo grande attenzione da parte di stampa e televisioni nazionali e internazionali (500 giornalisti italiani ed esteri accreditati ed oltre 320 testate) così come grande successo di pubblico hanno avuto gli oltre 150 eventi organizzati in città nel cartellone di FuoriDiTaste, il calendario off di iniziative e appuntamenti firmati Taste a Firenze.
LE AZIENDE DI TASTE
Ecco alcune delle aziende di riferimento del salone:
Acetaia Leonardi 1871, Antica Ardenga, Birrificio Del Forte, Brùton, Calvisius Caviar, Caseificio Gennari, Cioccolato La Molina, Devodier Prosciutti, Friultrota, Gardini-Cioccolato d’Autore, Kohl, Krumiri Rossi, La Meiro – Terre di Castelmagno, La via del tè, Le Piantagioni del Caffè, LEM by Pasticceria Marisa, Lenti Pregiata Forneria, Macelleria Salumeria Giacobbe, Artigiano Pastaio “Cav. Giuseppe Cocco”, Pastificio Gentile di Gragnano, Principato di Lucedio, Prosciuttificio Dok Dall’Ava, Prunotto Mariangela, Renato Bosco – Pizza Pane Passione, Romagna Terre®, Salumificio Mannori, Tartuflanghe.

E tra i nuovi ingressi e rientri a questa edizione da tenere d’occhio:
Acetaia La Bonissima, Antica Macelleria Falorni: Artigiani del Salume dal 1806, Dievole, Domenis 1898, Gelateria Artigiana Dai Dai, Giorgio Poeta, Guido Castagna, Il Mondo di Laura, Legù, Luigi Guffanti 1876, Maglio – Cioccolato Italiano Dal 1875, Mo’ Bufala, Nonino Distillatori Special Selection, Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna, PRI.Ma, Salumificio Mec Palmieri, San Patrignano / Buono Due Volte, Sommariva, Torronificio Scaldaferro, Vegan Delicious, VIVA La Farina, Wolf Sauris.

La collaborazione strategica con Agenzia ICE
Anche a questa edizione Pitti Immagine ha realizzato un programma di promozione estera del salone attraverso l’invito di delegazioni di buyer e giornalisti esteri, grazie al supporto strategico di MiSE – Ministero dello Sviluppo Economico – e Agenzia ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Saranno oltre 50 gli operatori internazionali coinvolti, tra cui alcuni dei più importanti food store, boutique gourmet e media internazionali provenienti da: Austria, Belgio, Cina, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, India, Israele, Lettonia, Libano, Lituania, Malta, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Thailandia e Ucraina.

HIPSTER COFFEE e tendenze dal mondo del caffè, ecco i progetti:

LA MARZOCCO:
uno spazio interattivo e una serie di eventi che fanno cultura del caffè
La Marzocco – leader mondiale nella produzione di macchine per caffè tradizionali di alta gamma “handmade in Florence”, diventato un’icona dello stile italiano nella coffee community globale – presenterà a Taste uno spazio interattivo e didattico unico. Un luogo d’incontro dove si fa cultura del caffè: dal format True Artisan Café alle esclusive sessioni di Cupping (degustazioni di miscele e mono-origini), fino alla nuova edizione del campionato per baristi Grand Prix – Profili di Pressione con l’utilizzo della rivoluzionaria tecnologia di “pressure profiling” sviluppata da La Marzocco.

SCLAVI e le fiabe del Caffè
Questa edizione di Taste vedrà la presenza speciale di Fabrizio Sclavi con un progetto concepito per l’occasione e un’installazione site-specific. Un approccio colorato e favolistico per raccontare il tema caffè: un viaggio che inizia nei paesi dove regna il colore per arrivare a Firenze, la città dove il colore è diventato arte. Allegre pennellate immerse nell’atmosfera delle fiabe. Nei ritratti dei cibi Sclavi – nato in una famiglia di pasticceri – esprime l’esuberante pienezza del colore senese, il disincanto di chi sa guardare oltre, assieme ad una sorta di felicità favolistica. Un narratore contemporaneo “ambulante”, che sa farti gustare la vita ad una tavola imbandita d’illustrazioni. I lavori di Fabrizio Sclavi saranno presentati nel percorso del salone e nel piazzale tra la Stazione Leopolda e il Teatro dell’Opera.
BRYGG MAGAZINE:
riflettori accesi sulla coffee culture del Nord Europa
Brygg Magazine, magazine norvegese di culto dedicato al tema “Coffee & Conversations”, presenta a Taste una speciale mostra-installazione di immagini d’archivio, e insieme uno storytelling sulla coffee culture dei paesi nordici, con la possibilità per i visitatori di immergersi in suggestive atmosfere visive. Il progetto espositivo di BRYGG andrà in scena nel piazzale tra la Stazione Leopolda e il Teatro dell’Opera.
I TASTE RING 2017:

All’interno del nuovo spazio al Teatro dell’Opera di Firenze, i protagonisti del mondo del cibo si sfidano sui temi più caldi legati alla tavola contemporanea. Moderatore d’eccezione, come di consueto, Davide Paolini, il Gastronauta. Ecco i temi:

_ Sabato 11 marzo alle ore 16.30:
“La tazzina di caffè in Italia, dall’improvvisazione alla formazione?“

Intervengono:
Attilio Bottala – titolare di “Giordano Caffè”
Andrea Guerra – export manager de “La Tosteria”
Prunella Meschini – specialista del caffè nel team “Le piantagioni del Caffè”
Ettore Scagliola – after sales specialist de “La Marzocco”
Francesco Sanapo – finalista Campionato Mondiale di Caffè e titolare “Ditta Artigianale”
Leonardo Lelli – titolare di “Torrefazione Caffè Lelli”

_ Domenica 12 marzo alle ore 11:
“Intolleranze, allergie e celiachia: che influenza avranno sul mercato dei consumi alimentari? Le tendenze andranno sempre più verso una produzione del “senza”?.

Intervengono:
Piero Gabrieli – direttore marketing di “Molino Quaglia”
Andrea Cavalieri – titolare di “Pastificio Benedetto Cavalieri dal 1918”
Claudio Pistocchi – creatore di “Torta Pistocchi”
Massimo Giovannini – titolare della “Pizzeria Apogeo” (Pietrasanta – Lucca)
Maria Giovanna Sammarro – titolare di “Brio Gluten Free Bakery” (San Martino Buon Albergo – Verona).

_ Domenica 12 marzo alle ore 17.00:
Dal “crepuscolo degli Chef” all’alba dei produttori di cibo? Dibattito dal libro di Davide Paolini “Il crepuscolo degli chef. Gli italiani e il cibo tra bolla mediatica e crisi dei consumi” – dallo chef star system al mito del km zero: tutti i luoghi comuni della bolla mediatica del cibo e la crisi dei consumi che si cela dietro la sua spettacolarizzazione.

Intervengono:
Vito Mollica –executive chef del “Four Season” (Milano e Firenze);
Marco Stabile – chef e patron del ristorante Ora d’Aria (Firenze);
Antonello Sardi – chef de La bottega del buon caffè” (Firenze);
Andrea Mattei – head chef del ristorante “Meo Modo” (Resort Borgo Santo Pietro – Chiusdino);
Luca Landi – chef di “Lunasia” (Hotel Plaza e de Russie – Viareggio).

Tra i PROGETTI e le PARTECIPAZIONI di questa edizione:

TRE ECCELLENZE DI REIMS IN SCENA A TASTE
Grazie ad un gemellaggio tra la città di Firenze e Reims, capitale della regione Champagne, e con il supporto del Comune di Firenze, saranno presenze speciali a questa edizione di Taste tre aziende eccellenti di Reims con i loro prodotti straordinari – dallo Champagne alla senape e agli aceti, fino ai famosi biscotti rosa – e la loro tradizione secolare perpetuata unendo il buon gusto d’antan ai sapori di oggi. Un distillato di prelibatezze made in France. Ecco i marchi: Arlaux Champagne, CB Clovis e Maison Fossier.

“IL CUCCHIAINO D’ARGENTO”:
a Taste l’anteprima del nuovo magazine dedicato ai genitori in cucina
Per la prima volta, “Il Cucchiaio d’Argento”, l’autorevole brand di libri di cucina pubblicati da Editoriale Domus, partecipa a Pitti Taste e lancia in anteprima “Il Cucchiaino d’Argento”, una rivista inedita nel panorama italiano, interamente dedicata all’alimentazione dei bambini e alle mamme e ai papà in cucina. Domenica 12 marzo alle ore 16, Cucchiaino d’Argento sarà protagonista insieme a Plasmon di un incontro intitolato “Le 10 cose da sapere sull’alimentazione infantile: partiamo dalle basi”. Interverranno: Giovanna Camozzi, direttrice editoriale dei libri Cucchiaio insieme alla blogger Alice Agnelli (ideatrice e autrice di “A Gipsy in The Kitchen”) e Niccola Funel (Dottore Specialista in Patologia Clinica e Oncologica Molecolare della START UP AIRC presso l’Università di Pisa).
(vedi comunicato specifico)

GUIDO TOMMASI EDITORE:
CARTA SFOGLIA – pagine da leccarsi le dita
Come gigantesche macchine per la pasta, alcune case editrici danno alle stampe libri di cucina pregiati, saporiti e variegati. Nel nuovo allestimento di Guido Tommasi Editore, tutto si svolge intorno a una sottile sfoglia, che nasce ora da macchine per la pasta ora da macchine da scrivere. La sfoglia e il foglio si mischiano sapientemente come i migliori ingredienti per creare una gustosa ricetta di sapore e sapere. Carta sfoglia ci fa vivere un mondo di preparazioni da impastare, di pagine da assaggiare e di libri da assaporare: un foglio di carta è più gustoso, se sopra c’è una buona ricetta. Layout curato da Marco Marzini Design Studio.

La rivoluzione non è un pranzo di gala. “Giovani & Audaci. Ritratti (quasi veri) dei cuochi che stanno rivoluzionando la cucina italiana”
Masanielli, duri, neoclassici, druidi, equilibristi, giocolieri: queste, e altre, le categorie in cui Paolo Vizzari e Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia hanno imprigionato vita, opere e omissioni dei trenta giovani cuochi audaci che cambieranno la cucina italiana. Domenica 12 marzo alle 12.30 nell’Area Ring, presentano il libro “Giovani & Audaci. Ritratti (quasi veri) dei cuochi che stanno rivoluzionando la cucina italiana”, a cura di EDT. Con gli autori, ne parlano Lorenzini, Donati e Cassanelli.

“Racconti in Nuce. Storie di risvegli e vite quotidiane”: il nuovo libro di Leonardo Romanelli
“Cinquanta frammenti narrativi per altrettanti spaccati di vita quotidiana, tutti con un punto di partenza comune: la colazione, il cosiddetto pasto più importante della giornata.” Tante piccole storie che prendono vita dal momento del risveglio, nel nuovo libro di Leonardo Romanelli – gastronomo, sommelier, cuoco, giornalista, commediografo, scrittore, autore e conduttore radiotelevisivo. “Racconti in nuce” (Mauro Pagliai Editore) verrà presentato lunedì 13 marzo alle 10.30, all’interno dell’Area Ring.

SPAZIO FUMOIR @ TASTE 2017
Tra i progetti speciali anche quest’anno il Fumoir di Taste che si rinnova, nel suggestivo porticato del Teatro dell’Opera di Firenze, come area di aggregazione e relax per offrire un tocco di novità e di stile. In collaborazione con Club Amici del Toscano, lo spazio Fumoir ospita incontri guidati attraverso la degustazione di Birre, Vini, Cioccolato, Caffè e Distillati rappresentativi e selezionati, in abbinamento ai sapori e all’effluvio dei migliori puff nazionali. Da non perdere in anteprima assoluta, la degustazione della nuova Grappa Nonino Riserva Selezione Fumoir invecchiata 33 mesi in barriques!

Acqua Plose, ancora una volta sponsor tecnico della manifestazione
L’azienda altoatesina Fonte Plose, selezionata fin dalle prime edizioni di Taste quale esempio di eccellenza italiana nell’ambito del beverage e dell’acqua di qualità, è ancora una volta sponsor tecnico di Pitti Taste, per fornire tutti i giorni di manifestazione la sua acqua pura e leggerissima. E a questa edizione Fonte Plose presenta al pubblico la nuova “Tea Collection BioPlose”: 5 gusti di thè freddo BIO in vetro, senza conservanti né zuccheri aggiunti.

Torna il FUORIDITASTE:

Il gusto accende la città, alla scoperta dei prodotti di Taste
Oltre agli appuntamenti alla Leopolda, Taste è anche il ricco calendario di eventi del gusto che coinvolge la città nei giorni del salone. FuoriDiTaste a ogni stagione riesce ad animare Firenze e i suoi luoghi più famosi e curiosi con cene, degustazioni a tema, installazioni, spettacoli e performance, talk e nuovi modi conviviali di interpretare il food e il gusto. Un programma di circa 100 appuntamenti che registrano un successo e una partecipazione crescenti, e che ogni anno riserva grandi sorprese.

Questi alcuni dei luoghi in città coinvolti da questa edizione di FuoriDiTaste: Riccardo Barthel, Strozzi Caffè – Colle Bereto, De’ Frescobaldi Ristorante & Wine Bar, Four Seasons Hotel, Il Borro Tuscan Bistro, La Ménagère, Hotel Villa Cora, Il Santo Bevitore, Eataly Firenze, Obicà Mozzarella Bar, Ora d’aria, The Fusion Bar & Restaurant, Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu, UB Firenze… e tanti altri!
PITTI TASTE INFO:

Gli orari di apertura per operatori del settore e per il pubblico di appassionati:
_per rendere sempre più agevole il lavoro in fiera degli operatori del settore, Taste riserva loro una fascia oraria interamente dedicata: la mattina di SABATO 11 e di DOMENICA 12 MARZO, DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 14.30.
_dalle 14.30 alle 19.30 e lunedì dalle 9.30 alle 16.30, ingresso aperto anche al pubblico.

Biglietto di Ingresso: 20 € per il pubblico – 15 € per operatori del settore

DEDICATO A BAMBINI E WINE LOVERS CANTINE APERTE DI CRISTALLO A COLLE DI VAL D’ELSA (SI)

Cantine Aperte di Cristallo  (4)

Bambini protagonisti di un percorso nelle cristallerie in cui potranno vedere come la materia cristallina fonde e poi diventa oggetti preziosi, impareranno a “soffiare” e potranno personalizzare oggetti con i loro nomi. Per i genitori appassionati di vino 20 cantine da tutta la Toscana, offriranno in degustazione le loro migliori bottiglie. Violante Gardini (presidente MTV): «Vi aspettiamo per offrirvi esperienze e assaggi in un pomeriggio di eccellenze toscane»

Il percorso alla scoperta del cristallo e del grande vino toscano (4 marzo dalle 15 alle 19) a Colle Val d’Elsa, inizia con la consegna di un sacchettino contenete un calice e un’etichetta che servirà per realizzare la propria bottiglia. Il tema 2017 di Cantine aperte di cristallo è “personalizzare”. Ecco 20 produttori che offrono in assaggio i loro vini, lungo il percorso, e vendono anche speciali bottiglie da personalizzare con l’etichetta dipinta dai visitatori e soprattutto dai loro bambini. Ma non basta! E’ anche possibile personalizzare il calice oppure un uovo pasquale in cristallo con i nomi dei piccoli visitatori. Ricordi unici di un pomeriggio speciale.
Queste e altre piccole sorprese, nella capitale toscana del cristallo, aspettano i visitatori in quello che si preannuncia come un sabato adatto per grandi wine lovers e piccoli curiosi. Per una volta infatti, gli appassionati di vino non avranno il timore di annoiare figli o partner astemi, perché l’affascinante mondo del cristallo offrirà suggestioni e esperienze per tutti ; come quella di modellare la pasta vitrea “a bocca” soffiandoci dentro. L’evento è promosso dal Movimento Turismo del Vino Toscana con la collaborazione del Consorzio del Cristallo e dei sommelier dalla Fisar, delegazione Siena Val d’Elsa. «Entrare in una “bottega” del cristallo” è qualcosa di raro e affascinante soprattutto quando i maestri vetrai realizzano i loro prodotti unici – spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini – così come è affascinante assaggiare i grandi vini toscani ascoltando dai loro produttori la storia di come li hanno fatti».

Cantine Aperte di Cristallo  (1)
Cristallerie e Cantine Aperte. Dalle 15 alle 19 di sabato 4 marzo l’itinerario di Colle Val d’Elsa farà scoprire il luogo in cui si concentra il 15% della produzione mondiale ed il 95% della produzione nazionale di oggetti in cristallo. «Una tradizione che affonda le sue radici nel Trecento e mantiene tutt’oggi un primato di eccellenza grazie alla bravura dei maestri vetrai – spiega il presidente del Consorzio del Cristallo, Giampiero Brogi che sottolinea l’eccezionalità di vedere da vicino i forni accesi e le macchine in funzione – l’arte di soffiare a bocca il cristallo e la maestria dei molatori … che incideranno anche i nomi dei visitatori sui calici da degustazione».

Cantine Aperte di Cristallo  (3)

Degustazioni per tutti i gusti. «L’obiettivo è mostrare insieme due cose destinate a esaltarsi a vicenda: i grandi vini e i calici di cristallo in cui gustarli – spiega Violante Gardini – a Colle Val d’Elsa il bicchiere da vino viene studiato nei minimi dettagli per esaltare i profumi e i sapori della migliore produzione enologica toscana. Cantine aperte di cristallo è l’occasione imperdibile per scoprire questo “matrimonio d’amore” facendosi guidare dai sommelier della delegazione Siena Val d’Elsa della Fisar».

Cantine Aperte di Cristallo  (2)

L’elenco delle cantine e delle cristallerie aderenti e il programma dettagliato dell’iniziativa sono disponibili sul sito www.mtvtoscana.it .

Terre di Toscana – Decima edizione

Terre di ToscanaDal 4 al 6 marzo 2017 – Una Hotel Versilia – Lido di Camaiore (Lu)
www.terreditoscana.info

Decima edizione per Terre di Toscana, che per omaggiare i successi riscossi in questo decennio ed assecondare le esigenze di un pubblico sempre più numeroso, tra operatori, giornalisti, buyer e wine lovers, assieme alle nuove date per il 2017 annuncia una grande novità: tre giorni di manifestazione, invece che due, per consentire ad un pubblico sempre più vasto, arrivato ad oltre 3000 presenze, di avere a disposizione un’ulteriore giornata per assaggiare le 600 etichette presenti.
Da sabato 4 marzo fino a lunedì 6 marzo 130 vignaioli toscani si riuniranno nei luminosi ed accoglienti spazi dell’Una Hotel Versilia di Lido di Camaiore per far degustare le loro etichette più prestigiose, attraverso un viaggio virtuale nella migliore Toscana del vino.
Partecipare a Terre di Toscana significherà poter assaporare i vini di denominazioni basilari come Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, ma anche i grandi rossi di Bolgheri, per spingersi fino all’estremo sud andando a scoprire la Maremma dei Morellino di Scansano e la sua costa. Non mancheranno distretti emergenti, ma non meno attraenti, come il Montecucco, la Val di Cornia, la Val d’Orcia, Cortona, le Colline lucchesi, pisane e massesi, e quelli insoliti e sorprendenti come Mugello, Casentino e Versilia.
Come per ogni edizione passata di Terre di Toscana, cantine new entry, tutte da scoprire, affiancheranno le storiche presenze, e numerose saranno le realtà biologiche e biodinamiche. Il lunedì sarà inoltre la giornata dedicata al passato, grazie all’iniziativa dedicata alle vecchie annate, che consentirà ai visitatori di conoscere preziose etichette proposte in versioni vecchie, o comunque meno recenti, direttamente al tavolo dei produttori.
Il vino avrà come degno compagno di avventure il food, proposto da artigiani toscani del gusto presenti in un’area loro dedicata, che delizieranno i presenti con le loro bontà gastronomiche.
Sempre dedicato al food, ci sarà il classico appuntamento con Golosizia, evento nell’evento dedicato alle grande firme della ristorazione toscana, che intratterranno il pubblico con curiosi ed appassionanti cooking show.

Orari : sabato 4 marzo ore 14,00-19,00; domenica 5 marzo ore 11,00-19,00; lunedì 6 marzo ore 11,00-18,00

Ingresso: 25 euro intero – 20 euro ridotto per i soci AIS, FISAR, ONAV, AIES, SLOW FOOD, TOURING e abbonati al notiziario de L’AcquaBuona
(Per abbonarsi http://www.acquabuona.it/notiziario/)

Per informazioni: info@acquabuona.it – 335.6814021 – 339.1177267 – 328.6486660 – www.terreditoscana.info / www.acquabuona.it
Servizio navetta
Nella giornata di domenica, dalle ore 10,30 alle ore 18,30, due navette gratuite faranno la spola tra la stazione ferroviaria di Viareggio e l’UNA Hotel. I minibus, dell’azienda Montaresi, facilmente identificabili attraverso il logo della manifestazione affisso all’esterno, stazioneranno fuori dalla stazione ferroviaria e saranno disponibili, traffico permettendo, ogni 15/20 minuti.

TERRE DI TOSCANA – UNA Hotel Versilia –Lido di Camaiore (LU
Via Sergio Bernardini ex Viale Colombo,335/337